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Autore: Soldier96    03/12/2012    1 recensioni
Ho sempre sentito parlare bene da mio cugino di questo gruppo... ma non avevo idea di cosa dicessero quelle parole in quelle canzoni che tanto mi piacevano... non sapevo ancora che un giorno quelle parole sarebbero diventate il senso di ogni mio giorno, la mia forza e la mia VITA
Genere: Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chester Bennington
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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                                                                          HANDS HELD HIGH


La mia voglia di ascoltare i Linkin Park cresceva ogni giorno di più. Quando tornavo a casa mi fiondavo davanti al computer per documentarmi sulla loro storia e sulle loro vite.
Tutte le volte che ascoltavo una nuova canzone chiudevo gli occhi per percepire ogni singola parola... ogni singola nota. Mi concentravo talmente tanto che dopo pochi ascolti
ero già in grado di cantare almeno il ritornello a memoria. Una canzone in particolare, però non riuscivo ad imparare molto bene: Hands Held High. Mike Shinoda rappava
velocissimo e mi ci volle l'aiuto della traduzione per capire il testo. Quella canzone parla della guerra. Soldati, bambini sfruttati, famiglie distrutte per colpa della guerra.
Leggevo la traduzione con gli occhi spaventati da una realtà che non conoscevo benissimo o che forse non avevo mai voluto conoscere. L'argomento GUERRA mi ha
sempre un po' spaventato, perchè parlarne mi faceva sentire a disagio, ma dopo aver colto il profondo significato della canzone, la mia visione di quel mondo inesplorato
cambiò totalmente: era come se tutte le volte che provavo a cantare quella canzone, riuscissi a provare le emozioni dei soldati sofferenti in mezzo alle sparatorie. Cantavo
per loro, canto per loro! Dalla prima all'ultima parola. Sono parole profonde che vanno capite.
Mio cugino non apprezza la canzone perchè non gli piace il rap, ma vorrei che qualche volta non fosse così superficiale: in una canzone c'è molto di più che il ritmo, gli
accordi del piano forte o il suono di una chitarra. Ci sono le emozioni che ti provoca il testo o anche di una singola parola.
Mi sento sempre impotente quando ascolto Hands Held High perchè mi piacerebbe fare qualcosa per tutte le vittime della guerra, ma so che non posso fare nulla.
Mi resta solo di potermi schiarire la voce e far uscire ciò che sono veramente i soldati: coraggio, ma anche paura; una paura da reprimere per poter andare incontro ai nemici.
Sofferenza per un compagno perso, sensi di colpa per aver ucciso qualcuno anche se era un tuo nemico, nostalgia di casa, dei figli e della moglie che è sempre preoccupata.
A volte mi chiedo perchè ancora oggi esistono situazioni del genere, ma non mi so dar risposta.
Tutto questo per dire che io non ascolto i Linkin Park semplicemente perchè mi piacciono, ma anche perchè mi trasmettono dei messaggi ben chiari e ci tengono a far sapere
alla gente cosa pensano senza aver paura di critiche. la mia stima per loro è immensa e ringrazio Mike Shinoda per avermi aiutato a sensibilizzarmi sulla guerra e per aver creato un testo magnifico.
  
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