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Autore: SunButterfly    04/12/2012    1 recensioni
Cosa succede se una ragazza incontra per caso un ragazzo perso su una spiaggia..e nudo?E cosa succede se quel ragazzo fa conoscere un mondo totalmente sconosciuto alla ragazza?E se quel mondo non fosse così sconosciuto nemmeno per lei?
Questa è la storia di Laila,e del passato che non ha mai conosciuto,un passato molto più affascinante e misterioso di quello che può provare ad immaginare.
Genere: Fantasy, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una figura nera indefinita, e una ragazza che osservava attentamente.
I capelli rossi scompigliati in riccioli fitti e lunghi attorno al viso, un viso da bambina con una spruzzata leggera di lentiggini sulle guance e sul naso leggermente a patata. E due occhi verdi che fissavano uno specchio. Laila scrutava il suo riflesso attentamente, e quello della figura nera, che altro non era che la madre badessa. Constatò che era meglio vista allo specchio, di spalle e con il lungo velo nero che ne copriva la figura. Davanti era soltanto un'arcigna vecchietta che la guardava da sopra gli occhiali tondi con quei suoi piccolissimi occhietti azzurri e la bocca spalancata per le urla. Ma Suor Lia, l'insegnante di letteratura, non aveva sopportato di vederla per l'ennesima volta dormire durante le sue lezioni,e così l'aveva spedita in quell'ufficio enorme, e così..marrone. Marroni le poltrone. Marrone la scrivania, con soprammobili altrettanto marroni. Marrone le tende e il tappeto, marrone la cornice dello specchio che stava fissando.
 "Signorina, è la terza volta questa settimana!". Le venne da ridere, ma abbassò lo sguardo con aria pentita e disse soltanto  "Lo so,mi scusi ma non è colpa mia!". Ma sapeva che spiegare sarebbe stato inutile. 
Quel sogno ormai la torturava da un paio di settimane. Non era un sogno notturno, no, quel sogno arrivava all'improvviso. Si sentiva terribilmente stanca, chiudeva gli occhi..e puf! Cominciava. Sempre uguale,sempre lo stesso.
"Eppure dovresti esserci riconoscente!Ti rendi conto che ti abbiamo trovata.." Nutrita,cresciuta,dato un'istruzione.. ormai conosceva il discorsetto a memoria. E come sempre pensò che sarebbe meglio che non l'avessero mai trovata. Meglio morta piuttosto che vivere così. Aveva un posto dove stare, questo si, ma era comunque sola al mondo. E tutto il mondo non faceva che ricordarglielo.Glielo ricordavano le suore del collegio con questi loro discorsi.Glielo ricordavano le compagne,affibbiandogli nomignoli.Glielo ricordava il sabato,il giorno dei ricevimenti quando tutte abbracciavano i genitori, orgogliosi di far studiare le loro bambine in quel prestigioso collegio femminile, mentre lei guardava la scena dalle panche di legno dei giardini ricevendo al massimo qualche sguardo di compassione.   Ci mancava solo questo stupido sogno, a ricordarle che sua madre l'aveva abbandonata. "Quindi oggi aiuterai in cucina. Ti consiglio di andare al mercato, perchè è già tardi, e non vorrai che le tue compagne restino senza pranzo per colpa tua, vero?". Perfetto. Pensò tra se e se. E perfetto lo era visto che in realtà non aspettava altro. "Allora vado." disse soltanto. E si alzò andando via.

In pochi minuti era fuori. L'aria primaverile le accarezzava il viso e spingeva indietro i capelli. Sapeva dove andare, e sicuramente non al mercato. Almeno, non subito. Si diresse verso quel pezzetto di spiaggia che tanto amava. Era un posto non facilmente raggiungibile, una distesa di sabbia limitata da rocce appuntite. Nessuno l'avrebbe scelta  per passare una giornata estiva al mare, ma lei adorava starsene rintanata ore ed ore tra le rocce ad osservare i gabbiani.  Scesa la scaletta che portava alla spiaggia pubblica levò le ballerine dai piedi, levò la giacca e di dirisse verso le rocce. Alzò i lembi bel vestitino bianco che le arrivava alle ginocchia, e si preparò a scavalcare una roccia non molto alta. Arrivata dall'altra parte però sentì un bruciore alla gamba. Si guardò e vide un piccolo graffio. Gli passò sopra il dito, le bruciava maledettamente anche se non vi era sangue. Decise di bagnarlo e si diresse verso la riva. "Ciao!" una voce la fece trasalire. Girò la testa verso destra e lo vide. Le campane suonavano mezzo giorno in punto. Ma da dove era spuntato? Vide solo una testa bionda,due occhi azzurri spaventati. E basta. Era nascosto dietro le rocce. "Ciao! Hai bisogno d'aiuto? Esci fuori.." disse sorridendo. E poi sembrava carino.. ma ti sembra il momento?! si rimproverò da sola. Il ragazzo scavalcò la stessa roccia bassa che poco prima le aveva graffiato la gamba. Ed era...nudo. Trasalì di nuovo. Oddio,è ubriaco! Mi ha seguita e ora chissà che mi farà.. si guardò in torno in cerca di una via di fuga. "Non voglio farti niente.." disse lui mentre si avvicinava. Il cuore le batteva all'impazzata "Ehm,ok. Va bene..allora avvicinati.." disse. Ma quando lui fu abbastanza lontano dalle rocce lei cominciò a correre  ora mi corre dietro.. E invece lui restò immobile, mentre lei gli passò d'avanti scavalcando le rocce e scappando via.                                                                                                                                                                                                                                 
  
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