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Autore: Harriett_    04/12/2012    2 recensioni
- Vuole veramente sapere la vera storia? Signore, io la avverto, non è come crede. E' una storia semplice, di due ragazzini innamorati che non è finita bene.... - risposi cordialmente con un sorriso amaro. Non sapevo ancora perchè avevo accettato quell'incontro. Quell'incontro col passato.
- Signorina Archibald, se era davvero così insignificante, allora perchè è tornato a cercarla? Dopo il successo ed essendo anche fidanzato? Perchè è ancora legato a lei? - continuò il giornalista, sorseggiando una tazza fumante di caffè.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8
 
Noi che cosa siamo?

Fine dei giochi. 'Il dado è stato tratto' diceva Cesare. Per me l'unica cosa che è finita è la mia voglia di studiare, ma quella non è mai iniziata. Alzai la testa testa dal libro di Francese e inizia a giocare con la matita. Possibile che tra tutti i verbi di questo mondo, proprio il verbo 'amare' doveva scegliere la professoressa? 'Scrivete un testo in francese. La frase chiave è 'je t'aime'. Come avrete potuto intuire tutto il testo girerà attorno al verbo 'amare'. Buon lavoro ragazzi'.
L'unica cosa che avevo in mente era il verbo 'odiare'. 'Je te déteste'. Ti odio perchè sei il mio tutto. 'Je te déteste parce que tu es tout pour moi.' Ti odio perchè mi hai lasciato cadere. 'Je te déteste parce que tu me laisses tomber'. Ti odio perchè in realtà non c'è una vera ragione. 'je te déteste parce qu'en réalité il n'existe pas de véritable raison'. Ti odio perchè non ho mai amato nessuno così tanto. 'Je te déteste parce que je n'ai jamais aimé personne autant'. Ti odio perchè ti amo. 'Je te déteste parce que Je t'aime'. Lanciai la matita sulla scrivania e sbuffai pesantemente. Buttai la testa all'indietro e poi mi girai verso la finestra. L'estate ormai era giunta al termine. Nel cielo iniziavano a comparire nuvole bianche e di rado si alzava anche un veniticello, come se volesse avvisarci che la stagione dei sogni stava per terminare. Tornai a guardare il mio libro di francese e lo chiusi con una mano. Non avevo mai sognato tanto, come quell'estate. Sogni ad occhi aperti, sogni veri, sogni che si potevano toccare con un dito. Sogni destinati a rimanere nel cassetto, perchè troppo splendidi e meravigliosi per essere realizzati. Guardai con la coda dell'0cchio il telefono. 16:09. Riaprii senza voglia il libro di francese, dovevo finire i compiti, Harry o non Harry.
'Je t'aime' continuavo a ripetere quella frase, ma nulla mi veniva in mente. Alzai lo sguardo per la seconda volta, e i miei occhi si posarono su una foto appena al muro. Ti amo perchè mi fai sorridere. 'Je t'aime parce que tu me fais sourire'. Ti amo perchè i tuoi occhi per me sono un libro aperto. 'Je t'aime parce que vos yeux sont un livre ouvert pour moi.' Ti amo perchè hai quelle fossette adorabili. 'Je t'aime parce que vous avez ces fossettes adorables.' Ti amo perchè mi basta un tuo sorriso per sentirmi bene. 'Je t'aime parce que ton sourire me suffit pour me sentir bien'. Ti amo perchè non ho mai desiderato tanto qualcuno, quanto desidero te. 'Je t'aime parce que je n'ai jamais voulu quelqu'un tellement, que je vous veux'. Ti amo perchè ti odio. 'Je t'aime parce que je te déteste'.
Richiusi il libro, questa volta avevo finito per davvero. Avrei dovuto ripassare anche inglese, ma non avevo voglia di scrivere un altro testo sull'amore. Possibile che tutto girasse intorno all'amore? L'amore qui, l'amore lì.... Perchè? Possibile che nessuno capisca che l'amore ti lacera? Ti distugge? Ti opprime? Possibile? Perchè tutti sono convinti che l'amore è bello? Allegro? Romantico? Cosa c'è di romantico nel distruggersi a vicenda? Di scegliere la felicità dell'altro invece che la propria? Cosa c'è di tanto bello nell'amore che tutti lo cercano così disperatamente? L'amore arriva quando meno te lo aspetti, è lui a decidere, non tu. E' lui che decide con chi farti cadere nella tela del ragno. E' lui che ti lacera, non l'altra persona. LUI. Ma in fondo, chi è questo lui? 
Presi il libro di letteratura inglese ed il quaderno. ' Come compito di inglese vi assegno anche un piccolo testo, ragazzi. Dato che mi è arrivata voce che la professoressa di Francese vi ha assegnato un testo sull'amore, mi unisco all'idea e ve ne assegno uno anche io. Sapete identificarmi l'amore in una persona? Se l'amore fosse un puzzle, voi sareste in grado di completarlo? E che figura ci verrebbe fuori?'
Cosa voleva veramente la prof. Brown? Non riuscivo a capire il suo intento. Amore. Un puzzle. Una figura. Una persona. Harry. Era quello l'unico nome che mi frullava per la testa leggendo quelle parole. L'amore era Harry in persona. Cercai di immaginarmi l'amore come un puzzle, proprio come aveva chiesto la prof. La figura che compariva una volta completato era la sua immagine, ma mancava un pezzo. Quale? Quello che rappresentava la parte del suo petto dove dovrebbe stare il suo cuore. Inizialmente non capivo per quale motivo non ci fosse, poi, pensandoci ancora un po', ci arrivai. Conoscevo a memoria i suoi gesti. Sapevo che quando era in imbarazzo abbozzava un sorriso e metteva una mano dietro la testa. Sapevo che quando finiva nei guai usava la faccia da cucciolo per uscirne. Sapevo che lui non accettava l'odio, non riusciva a capirlo. Sapevo che per quanto potesse sembrare duro in realtà era un tenerone. Sapevo che a volte poteva essere la persona più fragile di tutto il mondo. Sapevo che quando voleva qualcosa, faceva di tutto per averla. Sapevo che quando ti guardava negli occhi e ti parlava, voleva dire che quello che ti stava dicendo era vero. Sapevo che lui ci sarebbe sempre stato, anche se la paura era troppa. Sapevo che mi amava, ma io non avevo quel pezzo perché l'unica cosa che non sapevo era se il suo cuore fosse mio.
 
< scusa per ieri sera, non dovevo... Mi ... Mi sono lasciato prendere... Scusa >
< Mi dispiace, davvero. Ho sbagliato a dirti quelle cose, ho esagerato. Ci vediamo? Così ti spiego, ti prego, lasciami rimediare >
< Blair, ti prego, rispondimi. Non distruggere quello che stava rinascendo >
< E' il quarto messaggio che ti scrivo, per favore, rispondimi >
Lessi quei messaggi dopo svariati minuti il loro arrivo. Il cielo era diventato cupo, le sue nuvole erano pronte a far crollare le loro lacrime, come me, in quel momento. Non capivo perchè non riuscivo a rispondergli, non capivo perchè il mio cervello diceva una cosa e le mie mani ne eseguivano un'altra.
Mi girai verso la finestra. Le nubi nere avevano preso il sopravvento sul cielo azzurro. Una forte e fitta pioggia cadeva violenta sulla piccola cittadina. Posssibile che tutto possa cambiare in un secondo? 
Un tuono interruppe i miei pensieri facendomi rapprividire, odiavo i tuoni. Un lampo squarciò il cielo, pochi secondi dopo. L'amore è come un fulmine, non si sa dove cade, finchè non è caduto. Secondo me, l'amore è come un fulmine, perchè se ti prendere in pieno ti uccide. Niente di più, niente di meno.
Un sassolino andò a sbattere contro il vestro della mia finestra e poco dopo un altro. Mi alzai lentamente dalla sedia e mi avvicinai alla finestra. Guardai aldilà dal vetro e vidi Harry. Era sotto la pioggia, fermo di fronte alla mia finestra. Era completamente bagnato, ma pareva che non gliene interessasse, continuava guardare nella mia direzione. 
Cosa stai facendo Harry?
Rimasi a guardarlo, quasi fossi imbambolata, forse lo ero. Lui mi guardava, mi studiava, mi pregava. 
Mi allontanai dalla finestra e corsi fuori di casa sotto lo sguardo stupito e contorto di mia madre. Aprii la porta di casa e corsi davanti al cancelletto; lo aprii e guardai negli occhi Harry. Non parlavamo, ci guardavamo neglio occhi e basta. I nostri battiti erano diventati tutt'uno, respiravamo la stessa aria, ci studiavamo, ci parlavamo con il cuore. Presi la sua maglia e lo tirai in casa; mamma ci guardò, poi si alzò dal divano e sparì in camera sua. Lo tirai in camera mia, dove gli feci togliere i vestiti e gli diedi una vecchia tuta di mio padre. Rimase fermo, a guardami. Mi avvicinai a lui e presi i lembi nella sua maglia. La sollevai lentamente e gliela sfilai, continuava a guardarmi. Con un gioco di piedi si tolse le scarpe, mentre io gli slacciai la cintura dei pantaloni. Si tolse i jeans definitivamente e si infilò i pantaloni della tuta. Continuava a guardami, cercava i miei occhi. Lo trascinai in bagno, dove ci asciugammo i capelli e io mi cambiai la maglia fradicia. Quando tornammo in camera mi accorsi che tremava, d'impulso lo abbracciai. Lo strinsi a me, e lui mi legò con le sue forti braccia. Appoggò la testa alla mia, allora parlai.
- Stai tremando... - sussurrai, poi mi staccai da lui e lo trascinai sotto le coperte. Appoggiai la testa al suo petto, poi lui me la alzò la testa con due dita. 
- Scusa... - mormorai guardandogli negli occhi. Lui mi sorrise. Potrei morire guardando quelle fossette, ne sei a conoscenza Harry?
- Mi hai fatto preoccupare.. - disse accarezzandomi la guancia.
- Harry, stai fermo.. Ti prego - sussurrai affondando il viso nel suo petto. Rise. 
- Perchè? - chiese continuando ad accarezzandomi la guancia, per poi passare alla schiena, al braccio, al palmo della mia mano e poi tornare alla guancia per rincominciare il giro.
- Lo sai... - dissi dando un leggero pugno al suo petto.
- No.. - mi istigò ridacchiando. Inarcai un sopracciglio cercando di non ridere. Lui con un colpo secco ribaltò le posizioni. Appoggiò i gomiti ai lati del mio corpo per non pesarmi troppo.
- Sei uno stronzo - dissi, lui avvicinò il suo viso al mio.
- Tanto mi ami lo stesso - sussurò sulle mie labbra. 
- Bugiardo - mormorai e girai la testa dall'altra parte. Lui mi prese la testa tra le mani e mi fece girare.
- Blair, smettila, ti prego - disse guardandomi negli occhi.
- Perchè sei tornato? - chiesi guardando il suo collo e le sue collane.
- Avevo bisogno di te - rispose abbassando lo sguardo. D'impulso guardai il suo polso sinistro, coperto dai braccialetti.
- Lo-lo hai fatto... Ancora? - chiesi prendendo la sua mano sinistra. Lui cercò di evitare questo contatto, ma poi mi lasciò fare. Cedette. Le sue braccia non lo ressero più e cadde, sprofondando con la testa nel mio petto.
- Harry... - sussurrai.
- ... Hazza - continuai, sentii il suo respiro farsi irregolare. Gli tolsi i braccialetti.
- Uno... Due... Tre.. Quattro... - contai i tagli passando il dito da una ferita all'altra. 
- Hey... Va tutto bene... - mormorai quando sentii il suo viso nell'incavo del mio collo e qualche lacrima scendere da esso bagnandomi il collo.
- Di solito non sono i ragazzi a consolare le ragazze? - chiese alzano lo sguardo e guardandomi negli occhi.
- A quanto pare no - dissi asciugandogli le lacrime. Lui mi sorrise e io mi sciolsi dentro. Avvicinò le sue labbra alle mie, ancora un volta.
- Se mi lasciassi baciare, cosa cambierebbe? - chiesi quando la distanza tra di noi era poca, molto poca.
- Noi cosa siamo? - continuai facendolo fermare. Lui mi guardò diritto negli occhi scavando dentro di essi, annegando nelle mie insicurezze.
- Hai letto i giornalini di gossip? - chiese dopo qualche minuto di silenzio. Un altro tuono squarciò il silenzio che si stava ricreando. Lo guardai non capendo cosa voleva intendere.
- Ho lascianto Trisha.. - disse, come se mi avesse letto nella mente. Mi avvicinai io, questa volta, alla sua bocca.
- E questo cosa cambia? - chiesi, quasi con aria di sfida. Lui mi sorrise e mi sfiorò il naso con la bocca.
- Cosa cambia? Mh, cosa vuoi che cambi? - sussurrò anche lui con aria di sfida. Con un colpo secco cambiai di nuovo la situazione, ora ero io sopra di lui. Mi appoggiai sui gomiti e lasciai cadere i capelli sulla spalla destra. 
- Non mi sono mai piaciuti i cambiamenti - dissi sfiorando le sue labbra con me mie. Lui fece scorrere le sue mani dalle mia schiena ai miei fianchi.
- Bugiarda - mormorò sorridendo beffardo. 
- Vuoi la guerra? - chiesi inchiodandolo con lo sguardo. Lui non mi rispose, iniziò a baciarmi il collo facendomi perdere il controllo per qualche secondo.
- Si - mormorò sulle mie labbra.
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spazio autrice
Scusate per averci messo tanto a postarlo, ma lo scrivevo e cancellavo in continuazione çç spero vi sia piaciuto lo stesso :) che ne dite della piega della storia? 
La parte centrale/finale fa parte di un mio sogno redftyguhik ahahah
CONTINUERò A SEI RECENSIONI :3

A presto
Francesca xx
   
 
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