Salve care, prendendomi una
pausa dagli esami, mi sono ritrovata davanti una pagina di word e l’improvvisa
ispirazione per scrivere una shot, rivelatasi il seguito di: Tè con
l’analista.
Ribattezzato il ciclo dei
pasti sono shot tutte attaccate l’una all’altra. Sono un po’ strane, e spero che
anche questa vi piaccia.
Buona
lettura
Spuntino… al
bowling
Siamo al
bowling.
E chissà per quale strana
ragione io non ci voglio stare, ed invece ci sto!
“Amore…”
Io odio tutta questa
situazione inverosimile che s’è venuta a creare, e c’è anche Hermione che
sventola qualcosa per richiamare la mia attenzione, poiché sono svaccato su uno
di questi divanetti osceni attaccato alla seconda bottiglia di
birra.
Lei è tutta euforica. Estremamente
euforica.
“Come mi stanno le
scarpine?”
Guardo le
scarpine.
“Molto chic”, rispondo
vago. Avrei detto la stessa cosa se mi avesse chiesto se lo sformato di broccoli
era buono. Quindi sto davvero messo male.
“Tu non le metti?”, chiede
curiosa osservando le mie calzature.
“No”
“Non vuoi
giocare?”
“Non
credo”
Insomma, perché dovrei
separarmi dalle mie scarpe firmate per mettere quelle cose
insulse?
Sono terribili e credo
siano pure scomode.
“Draco…”
“Mm…”
Si accuccia contro di me, e
noto con dispiacere misto a orgoglio che una specie di uomo grezzo
sta invidiandomi e osservando la mia mogliettina in una maniera… in una maniera
che non mi piace per niente.
“Hermione, non ti azzardare
ad allontanarti da me…”
“E perché?”, chiede
incuriosita mentre mi guarda con quei suoi occhioni
tenerissimi.
“Perché c’è una specie di
Troll che non stacca gli occhi dal tuo corpo!”
Si morde il labbro
inferiore e attorcigliandosi un ricciolo al dito si avvicina di più al mio
collo.
“Sei geloso?”, sussurra
suadente facendomi rabbrividire.
E’ possibile dare scandalo
in questo luogo insulso? Ci sono dei bambini, ma non credo debbano
necessariamente guardare da questa parte, e poi stanno trasmettendo i
Teletubbies sul grande schermo, ed è risaputo che i bambini vengono drogati da
quelle stronzate, ergo io ho il via libera e tutte le condizioni per non finire
la nottata in cella con mia moglie per aver dato vita ad atti osceni in luogo
pubblico.
Le cingo la vita e catturo
le sue labbra in un bacio. Un bacio del tutto tranquillo, niente di violento e
passionale. Nulla.
“Da morire”, la mia voce
esce roca, e lei sorride stringendosi di più a me.
Ovviamente apprezzo lo
slancio di tenerezza visto che siamo in attesa di quattro
babbei.
I quattro babbei non hanno
cambiato ancora identità, rispondono sempre agli stessi nominativi ed io sto
cominciando ad odiare anche Pansy e Blaise.
Oggi se siamo qui riuniti,
in questo luogo strambo in cui non so nemmeno a cosa servano questi corridoi con
delle cose in legno alla fine, è colpa dei coniugi Zabini. Tutta colpa dei miei
migliori amici.
Stranamente quei deficienti
di Potter e consorte pazza, non
sono gli artefici.
Hermione mi ha tenuto
nascosto l’invito per tre settimane, e solo oggi si è decisa a portarmici con
l’inganno.
****
Draco era sdraiato sul divano e leggeva, I love shopping
con mia sorella, libro non appartenente al suo genere, ma che aveva trovato per
caso sul pavimento. E siccome non aveva altro di meglio da fare aveva ben deciso
di cimentarsi nella lettura.
“Cosa c’è?” Luke si volta e mi osserva
attentamente.
“Becky, ti senti
bene?”
No, non mi sento affatto bene. Ma non so
perché.
“Non puoi tagliarti i capelli!” Adesso sono disperata:
“E’ come se fosse finita!”.
“Tesoro… è finita.”
Era addirittura arrivato a pagina 31 quando Hermione
aveva iniziato a tempestarlo di baci su tutto il viso. Lui aveva gettato il
libro malamente sul pavimento e Grattastinchi perplesso voleva avvicinarsi, ma
poi rimandava senza alcuna ragione logica. Ma dopotutto era uno stupidissimo
gatto, e non importava a nessuno ciò che
facesse.
I suoi padroni continuavano a baciarsi con crescente
passione fino a che Hermione incastonò i suoi occhi in quelli di Draco, e con
tutta la sensualità che possedeva si avvicinò al suo orecchio, mordendogli il
lobo.
“Draco…”
Solo un gemito spezzato raggiunse le parole di
Hermione.
“Faresti di tutto per me?”, continuò, mentre una piccola
mano si inoltrava sotto la maglietta nera del
ragazzo.
“Qualunque cosa…”
Uno strano scintillio si impadronì dello sguardo di
Hermione.
“Andiamo a giocare al
bowling?”
Draco aveva strabuzzato gli occhi. Credeva di non aver
capito, e che quella frase strana, volesse in realtà dire: Andiamo a continuare
in camera da letto.
Ma niente, Draco aveva recepito alla
perfezione.
“Bowling?”, domandò
perplesso.
“Bowling”, ripetè convinta
Hermione.
E così, Draco Lucius Malfoy fu trascinato
al Bowling con l’inganno…e solo arrivato a destinazione avrebbe scoperto che in
realtà con lui e la sua adorata mogliettina avrebbero trascorso la serata anche
i coniugi Zabini e i coniugi Potter.
****
Birra. Ho bisogno di altra
birra.
“Ti va una birra?”, chiedo
innocentemente.
“Uhm… sì! Oh guarda, sono
arrivati Blaise e Pansy…”
Metto a fuoco l’immagine e
mi stropiccio gli occhi, perché i miei occhi stanno vedendo qualcosa che non
c’è. Che non è possibile che avvenga.
Blaise e Pansy, i miei
migliori amici, coloro che ho scovato a scopare come conigli nella loro cucina,
dove dalla salsa fuoriusciva un perizoma, non si stanno baciando, ma stanno
batti- beccando animatamente gesticolando animatamente le mani, tanto che Pansy
stava inavvertitamente cavando gli occhi a quell’energumeno che entro stasera
verrà usato dal sottoscritto come palla da Bowling. Devo solo imparare le regole
del gioco e poi ne diventerò il campione
indiscusso.
“Hai idea di quanto sei
idiota?”
Stanno impiegando la bocca
e le mani a fare altro… mi suona oltremodo strano.
“E tu? Non potevi evitare
di cambiare abito circa quindici volte?”
“Non eri tu quella fissata
con i vestiti?”
Pansy si morde il labbro
inferiore, “Sì, ma io sono una donna e rientra nella logica non essere mai
soddisfatta del proprio abbigliamento… ma tu sei un uomo… almeno credo…”, risponde più
agguerrita che mai.
“Donne… il mistero più
grande della vita…”, blatera Blaise avvicinandosi a me e dandomi una pacca
fraterna sulla spalla.
“Ciao
Hermione”
“Ciao Blaise, ciao
Pansy”
Pansy non mi degna di uno
sguardo e corre da Hermione, abbracciandola.
Si sono abbracciate solo in
due occasioni, ossia ai rispettivi matrimoni.
Ma
adesso?
Beh forse lo sta facendo
perché non è impegnata con Blaise in una strana e perversa avventura
erotica.
“Come va la vita?”, mi
azzardo a chiedere.
E non l’avessi mai
fatto.
“Stiamo seriamente
prendendo in considerazione l’idea di una separazione”, la butta giù Pansy con
nonchalance ammirandosi le unghie smaltate in una sensuale tonalità di
marrone.
Per poco non mi strozzo con
la saliva, e così decido di darle manforte con una lunga e generosa sorsata di
birra.
Non ci posso credere e non ci voglio
credere.
“E per quale motivo? Cos’è
successo?”, chiede Hermione apprensiva infilando la mano nel sacchetto di
patatine abbandonato sul tavolo che al contempo sgranocchia anche un Blaise
piuttosto accigliato.
“Vi abbiamo convocato
appunto per dirvelo…”
“Allora dovremmo aspettare
Harry e Ginevra…”
Pansy si volta verso Blaise
come una furia, “No, non è necessario”, credo lo abbia
fulminato.
Hermione la esorta a
continuare con lo sguardo e lei si accinge a
proseguire.
Io continuo a bere. Mi
sembra ovvio.
“Beh… è tutto merito del
dottor McGee.”
Quello
stronzo.
Io gli lancio un’Avada
Kedavra. Lo polverizzo.
“Ci ha aperto gli
occhi”
“Ma… ma… ma voi vi amavate
così tanto…”, balbetta Hermione incredula.
Potrei balbettare anch’io,
visto che nella mia testa lo sto facendo, ma mi sembra poco estetico. E non
vorrei ricadere nella sciatteria.
“Pensavamo di amarci… il
dottor McGee ci ha fatto capire che oltre al sesso bisogna anche instaurare un
dialogo…”
Dai, davvero? Non lo avrei
mai detto…
Mi suona così strano!
Funziona davvero parlare?
Poveri pazzi animati solo
da una carica erotica inesauribile che alla fine porta solo
distruzione.
“…e noi abbiamo cercato di
instaurarlo, ma l’unica cosa che riusciamo a fare è essere discordanti su ogni
cosa”, conclude Blaise stappandosi una birra.
Situazione che ha quasi
dell’incredibile.
“Tipo?”, e dire che quello
che ha bevuto sono io. Hermione fa domande degne di un adolescente strafatto
dopo una serata in discoteca.
Pansy giocherella con un
bracciale. Credo di averglielo regalato io quando andavamo ad Hogwarts era da
tanto che non lo vedevo.
Devo anche dire che il mio
bracciale ha preso il posto di quello regalatole da Blaise per San
Valentino.
La cosa sembra
seria.
“A lui piace l’acqua tonica
e a me no!”
Problemone.
“Lei vuole un volpino da
chiamare Eve, mentre io voglio un Rottweiler da chiamare CarroArmato…”
Ma che problemi
insormontabili. Questa sì che è piena crisi a cui non si può trovare
soluzione.
“Prenderli entrambi?”,
domando, “Avete un giardino sterminato… e poi magari potreste dare vita ad un
nuovo incrocio di cane…”
Scuotono la testa, “No”, si
ripetono.
Effettivamente prendere due
cani è impossibile per loro.
Ma hanno battuto la testa?
Non mi sembrano neanche loro, e dire che una volta hanno deciso di mettere di
tenere in giardino un porcellino e uno strano rettile che faceva davvero paura e
ribrezzo.
Perché un porco e un
rettile insieme sì, e due cani insieme no?
Misteri della vita terrena
e ultraterrena. Se esiste.
“Stanno arrivando Harry e
Ginny”, annuncia mia moglie sgranocchiando altre patatine, ed è giunta l’ora di
stropicciarmi di nuovo gli occhi ostentando nuovamente una smorfia di
incredulità e perplessità.
Perché quei due non stanno
picchiandosi?
Perché si tengono per mano
scambiandosi sguardi folleggianti d’amore?
Così mi sono
perso?
Perché sono entrato in coma
e nessuno me l’ha detto?
Sto vivendo una realtà
parallela?
Sono realmente Potter e
consorte?
Si avvicinano, ed Hermione
e Pansy corrono ad abbracciare la piattola.
Blaise mi guarda perplesso
e Potter dà ad entrambi delle sonore pacche sulle
spalle.
“Ehilà Potter, hai il viso
più disteso…”, dico.
Ed effettivamente è vero
perché la saetta sulla sua fronte è tornata a simboleggiare una normale saetta
visto che prima sembrava volesse rappresentare l’ammasso di bastoncini che si
crea quando si gioca a Shangai.
“Tutto merito del sesso… mi
sento come rinato!”, afferma beato, lanciando uno sguardo eloquente al corpo di
sua moglie.
“Hai finalmente scoperto
l’uso del viagra?”
“Spiritoso,
Malfoy!”
Blaise
sogghigna.
“E allora cos’è accaduto?”,
domanda il mio migliore amico offrendo a Potter una birra che lui accetta senza
troppi complimenti.
“E’ tutto merito del dottor
McGee”, risponde, ed il rumore della bottiglia poggiata sul tavolo in legno mi
trafora i timpani.
Odio il dottor
McGee.
Lo voglio vedere
morto.
Ha distrutto la vita
matrimoniale e sessuale dei miei migliori amici, ed ha migliorato quella dei
miei peggiori amici.
Io godevo delle loro
sofferenze.
Era una sorta di vendetta
che si erano inferti da soli. Ed io mi divertivo sadicamente. Era bello. Potersi
vantare della propria vita matrimoniale e soprattutto di quella sessuale con
lui. Mi strappava attimi di pura e incontenibile
gioia.
Ma grazie a quello stronzo
del dottor McGee… addio giorni felici.
Mi
vendicherò…
Le tre donne stanno
blaterando di cose strane. La vocetta compiaciuta della rossa raggiunge le mie
nobili orecchie.
Starà sicuramente
raccontando la sua riscoperta vita sessuale.
Deve vantarsene davanti
alla mia migliore amica?
Non sia
mai.
Mi alzo dalla mia comoda
postazione raggiungendole.
Stringo a me Hermione e
Pansy.
E se per colpa di quel
mostro chiamato analista la mia migliore amica rimarrà sola e cadrà in
depressione, giuro che la adotterò… e sarà come mia
figlia.
No, per fortuna non ci sono
testimoni… questa è la birra e la bottiglia di Chardonnay che mi sono scolato
prima di raggiungere questo luogo putrescente.
“Giochiamo?”,
propongo.
Hermione mi scocca un bacio
a fior di labbra, “Ma tu avevi detto che…”
“So cos’ho detto, ma o
andiamo a giocare oppure vado a spaccare la faccia a quel maniaco che non toglie
gli occhi dal tuo sedere”
La piattola sorride
maliziosa.
Ma che ha da
sorridere?
Vuole che spacco i denti
pure a lei?
Non ci metto niente ad
esaudire il mio
sogno.
“Harry amore caro, perché
non vieni a difendermi anche tu?”
Potter si gira e la guarda
frastornato. E ci credo. Come biasimarlo? Ha tutte le ragioni di questo mondo
per esserlo.
“Forse il tuo Harry amore
caro, non viene a difenderti perché nessuno sta mangiandoti con gli occhi…”, la
guardo sprezzante, “…che poi Weasley, non c’è molto da
guardare!”
“Ero la più carina di
Hogwarts!”, ribatte sostenuta incrociando le braccia al
seno.
“Infatti la più bella era
Daphne Greengrass!”, rispondo quasi meccanicamente.
“Io ancora mi chiedo come
hai fatto ad innamorati di lui…”, sospira la piattola rivolgendosi ad Hermione,
che mi regala un sorriso innamorato di una dolcezza
infinita.
A cui ovviamente rispondo
con un bacio.
“Siamo un po’ come Luke e
Becky…”, va sul vago.
“E chi sono? Erano ad
Hogwarts con noi?”, chiede Blaise.
Hermione scuote la testa,
“No, per niente”
La piattola appare stanca
dalle dissertazione su gente che lei non conosce e così corre ad appoliparsi
allo Sfregiato.
“Avete intenzione di farvi
arrestare?”, domando blando.
“Perché?”, mi chiede un
Potter ansimante.
“Perché non sarebbe una
cattiva idea…”
Hermione mi dà un buffetto,
mentre Blaise e Pansy si ritrovano a guardarsi e a sorridersi, ma vengono colti
da un improvviso astio cominciando di nuovo a
litigare.
“Non ti permettere… il tuo
sguardo non deve neanche posarsi su di me per
sbaglio”
“Tranquilla, non sono così
masochista”
“Idiota”
“Pazza”
“Quella giacca è
orrenda”
“Ti ho mai detto che non
sai portare i tacchi?”
E fu così che finì la
serata al bowling…
Potty e Petit Lenticchia
rinchiusi nei labirinti della passione erotica,
(macchina).
Pansy e Blaise rinchiusi
nei labirinti dei litigi matrimoniali, (macchina), in preda ad un seria
considerazione del delitto
passionale.
Io ed Hermione sulla pista
da bowling, (io sono stato obbligato a indossare quelle schifezze), mentre
Hermione mi abbraccia vittoriosa per aver fatto l’ennesimo
strike.
Io non sono riuscito a
mandar giù nemmeno un birillo, è un problema?
In realtà un birillo
piuttosto grande vorrei prenderlo in pieno… ne sento
un’ impellente
necessità.
Sì! Draco Malfoy farà uno
strike senza precedenti!
Quella sera, Steve Brile, venne portato d’urgenza in
ospedale.
Si era ritrovato nel cuore della notte, senza una
spiegazione, a dare capocciate contro i lampioni che illuminavano il viale poco
distante dalla sala da Bowling.
“Divertito?”, chiede
Hermione baciandomi la punta del naso.
Respiro il suo profumo, e
ripenso alla parte più bella della serata, ovvero quando dalla mia bacchetta è
accidentalmente partito un Imperius.
“Oh sì, tesoro! Da morire”,
la abbraccio forte e ci addormentiamo così.
E al prossimo che oserà
metterle gli occhi addosso insistentemente probabilmente lancerò un’Avada
Kedavra.
“Dovremmo tornare dal
dottor McGee…”, sussurra quasi addormentata.
Le carezzo i capelli, ma
s’è bevuta il cervello?
Andremo da quel pazzo solo
se potrò scagliargli l’anatema che uccide…
“Solo se posso portare la
mia bacchetta…”, le sussurro, ma ormai si è già
addormentata.
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*Il pezzo citato è preso da I love Shopping con mia
sorella di Sophie Kinsella.
Eccezionale?
Oltre Ogni Previsione? Accettabile? Scadente? Desolante?
Troll?
Kisses