'Who You Are' by Jessie J. (https://www.youtube.com/watch?v=j2WWrupMBAE)
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New York,
27rd November.
È mattina presto, in questo momento.
Il grande orologio segna le sei di mattina, esattamente.
Il sole sta appena sorgendo.
Il mare viene solcato da una cresta rosso fuoco.
Non avevo mai notato quanto fosse meravigliosa l'alba.
Forse fa riflettere, perché mi stanno tornando in mente molte cose.
Questa notte ho avuto un incontro strano.
Non proprio un incontro.
Un sogno, più che altro.
Ho sognato una donna dai capelli color nocciola e gli occhi argento.
Dava un certo senso di sicurezza.
Non ha parlato.
Non ha nemmeno mosso le labbra, a dir la verità.
Ho semplicemente visto il suo volto.
Poi ha sbattuto le palpebre, ed è sparita in una luce candida.
Per un istante, ho sentito un grido.
Non un grido di paura.
Non un grido di terrore.
Un grido di rivolta, un grido di reazione contro qualcosa che non va.
E aveva la mia stessa voce.
Buffo.
No!, ha gridato, secco.
Sento che qualcosa dentro di me si sta muovendo.
È come se i pezzi di un puzzle all'apparenza impossibile si stessero congiungendo.
Stanno formando un disegno meraviglioso.
Un disegno che io non sono mai riuscita a vedere.
Forse per la mia insicurezza, o forse per la mia poca fiducia.
Fatto sta che qualcosa sta cambiando in me.
Mi sto sentendo rinascere.
Mi sto sentendo come se una speranza ci sia, in fondo.
Le lacrime non significano che io stia perdendo.
Perché tutti hanno dei lividi.
Lividi che ci ricordano delle nostre battaglie vinte.
No!
La voce sembra rimbombarmi nella testa.
Quella era Artemide, ne sono sicura.
E credo che mi voglia dare una seconda chance.
Entrerò nelle Cacciatrici.