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Autore: BeezusHope    04/12/2012    0 recensioni
La protagonista è una ragazza che, dopo esser stata lasciata dal fidanzato dopo anni e anni di fidanzamento per uno stupido motivo banale, inizia a tagliarsi. Ogni taglio presente nelle sue braccia ha una storia. Si sente patetica a farlo, ma il dolore alle braccia le fa dimenticare la voragine che le distrugge il cuore. Decide di scrivere un diario, visto che ha paura di parlare di questa cosa con altre persone, non vuole apparire patetica e depressa agli occhi degli altri, così mette sempre un sorriso finto sul viso e si limita a piangere in solitudine e a rovinarsi. Sotto quel carattere menefreghista e antipatico c'è una ragazza fragile e debole, ma nessuno si è mai preso la briga di ascoltare i suoi silenzi per capire com'è veramente.
Genere: Drammatico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Diario,
l'ho fatto di nuovo. Ormai sta diventando un'abitudine, ed è stupido, ma non riesco a farne a meno. Il dolore dei tagli fa meno male delle ferite che mi lacerano il cuore a causa sua.
Oggi è venuto a prendermi a scuola, non mi ha chiesto come stavo. A dire il vero non mi ha neanche salutato. Si è limitato a dirmi "Se questo va bene a te." e poi è andato via, lasciandomi lì, come una stupida.
Come può andarmi bene? Dannazione, mi sta uccidendo!
Avrei voluto alzarmi le maniche della maglia e urlargli contro "Guarda! Guarda cosa mi hai costretto a fare!", ma non sarebbe stato giusto. Sono stata io a decidere di finire così in basso, avrei potuto mangiare vassoi e vassoi di Nutella, o deprimermi ascoltando canzoni degli Evanescence, o di Taylor Swift. Ma sarebbe stato troppo scontato. Il fatto è che io volevo farmi del male -anzi, voglio- perché non riesco a dimenticarmi di lui, forse il dolore potrebbe aiutarmi a mettere la testa apposto.
A scuola, la mia compagna si è accorta dei tagli, sono rimasta tra le sue braccia a piangere come una stupida bambina per non so quanto tempo. Dicono che sfogarsi fa bene, ma se le persone che si accorgono del sorriso finto che porti sono poche, come fai a sfogarti?
Neanche i miei genitori, a dire il vero, si sono accorti di quello che faccio. Con tutti i problemi che hanno, non voglio mettergli anche questo pensiero sopra le spalle. Non se lo meritano.
Però non nego il fatto che vorrei una spalla su cui piangere, una persona con cui sfogarmi, o magari svagarmi.
Ma non posso andare a dire alle persone "Ciao, sono distrutta. Mi taglio perché il mio ragazzo mi ha lasciata!" sembrerei patetica, e io non voglio sembrarlo. Non voglio che le persone, quando parlano di me, dicano "Ah, sì. Quella depressa."
NO! Io non sono depressa, cazzo! Io trovo ogni giorno la forza di andare avanti, di sorridere e di fare finta che tutto fili liscio.
Le persone depresse si abbattono. Io mi rialzo sempre, ma è così difficile farlo. Quando hai un muro pesante sulle spalle, come fai a rialzarti facilmente?
Diario, a volte mi capita di camminare in strada, specialmente in questo periodo -il Natale è alle porte-, e tutto quello che vedo sono coppiette felici e innamorate, chissà se anche loro discutono, qualche volta? E se fanno subito pace. Io e lui facevamo subito pace, ma il primo periodo non eravamo mai in litigio, eravamo la coppia perfetta. Un po' come gli sposini che vanno a vivere insieme dopo aver celebrato il loro amore con il Matrimonio. Il primo periodo, sì..Era tutto così perfetto e dolce, i miei occhi vedevano solo rose, cuori e amore.
Ora non è così, ora riesco a vedere le cose per come sono davvero, non sono più accecata dall'amore.
Ma, dopotutto, mi manca quell'accecamento. Mi dava quella sensazione di calore e armonia. Come quando, dopo una giornataccia, ritorni a casa e il tuo cane ti aspetta davanti alla porta di casa e, appena ti vede, ti salta sopra leccandoti la faccia per farti capire che gli mancavi.

E' questo il mio problema, Diario, lui mi manca come l'aria. La notte piango ripensando a lui. Riesco pure a immaginare il suo profumo, le immagini di quando ci baciavamo mi scivolano in testa ogni notte.
Ma sono troppo orgogliosa e testarda per ammettere quanto io senta la sua mancanza e io lo ami.


Probabilmente sono io ad essere sbagliata, ma ormai è tardi per provare a cambiare le cose. "Non sono una macchina, non posso essere aggiustata."



Ciao, Diario. Spero di scriverti presto.
La ragazza che sorride ancora.
  
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