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Autore: GexeTheNemesi    22/06/2007    14 recensioni
La secondo fanfic su Naruto che scrivo, abbiate pietà nei commenti…
Cosa sarebbe successo se Naruto in fasce fosse finito fin da subito nella mani dell’Akatsuki? Per scoprirlo leggete quanto segue!
Genere: Generale, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akatsuki, Altri, Naruto Uzumaki
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Cap 29 doppio guaio.


“Cos’ ha combinato questa volta?” Chiese con uno sbadiglio Kakashi.
Rimanendo più immobile possibile per non venir toccate dalle varie schifezze presenti sul divano del Jonin, Kurenai rispose:
“Una mia allieva, Hinata Hyuuga, credo che le abbia fatto qualcosa”disse
“è cambiata radicalmente nel giro di pochi giorni: non si fa tanti problemi a ferire i suo compagni di squadra durante gli allenamenti, è diventata arrogante e ora riesce a controllare tecniche a livello Jonin. Tutto questo da quando a conosciuto il tuo allievo Naruto”
Kakashi ascoltava con attenzione, sperando di poter cogliere nel racconto della donna le prove che gli servivano.
“Altro? Racconta ogni cosa insolita di questa tua allieva, forse ho centrato il problema”
La donna sospirò triste: il comportamento di Hinata la preoccupava molto.
“Per tre giorni sembrava fosse sparita dalla circolazione, poi ieri e venuta a dirmi che aveva litigato con suo padre, il che non mi stupì affatto se lo vuoi sapere, e che per quei tre giorni era stata ospite di questo suo amico e che sempre questo suo amico gli ha insegnato alcune tecniche di livello avanzato: il tuo allievo Naruto.”
Il Jonin si stuzzicò la maschera ignifuga.
“Dimmi, questa tua allieva dice bugie ogni tanto?” Chiese.
“No, mai. Ripongo in lei la massima fiducia” disse fiera.
Kakashi scosse la testa.
“Allora mi dispiace darti questa delusione, ma penso proprio che Hinata di abbia mentito: per questi tre giorni io e la mia squadra siamo stati occupati in una missione piuttosto pericolosa nel paese dell’acqua, non può essere stato Naruto a insegnargli quelle tecniche”
“Cosa!?” Kurenai era stupita, Hinata non gli aveva mai mentito su niente.
“Ti voglia fare ancora una domanda: il nome Artemis Uchiha non ti dice niente?”
La Jonin fece cenno di assenso.
“Si certo, è il padre di Naruto. Hinata me ne ha parlato visto che adesso vive nel suo appartamento”
Kakashi sotto la maschera sorrise soddisfatto.
“Chissà perché, ma me lo aspettavo. Punto primo: non è stato Naruto a insegnarle tutte quelle tecniche, ma sono sicuro che è stato Artemis. Punto secondo: se davvero ci tieni a questa tua allieva, ti suggerisco di tirarla fuori da quell’appartamento il prima possibile. Punto terzo: Hai conosciuto Naruto di persona?”
“Sì… ah, questo forse per te è importante: li ho visti mentre combattevano tra di loro, Hinata e Naruto. Entrambi usava tecniche a livello Jonin, ma non serviva un abilità innata per capire che si stavano contenendo”
“Ha usato una marionetta?” Chiese improvvisamente l’uomo.
“Come?”
“Naruto, ha usato una marionetta per combattere con Hinata?”
Kurenai scosse energicamente la testa.
“No, te lo posso assicurare”
Kakashi abbassò lo sguardo deluso, era troppo sperare in una svista del genere da parte del ragazzo.
“Però…” cominciò la donna.
“ora che ci penso, stava per effettuare un evocazione ma poi si è improvvisamente bloccato”
“Perché vi aveva notato!” Disse sicuro Kakashi alzandosi in piedi.
“altrimenti sono sicuro avrebbe evocato la marionetta!”
La Jonin scosse la testa.
“Ma Kakashi, non si può evocare una marionetta con la Kiochiyose: si può fare solo con gli esseri viventi”
“Hai letto il rapporto venuto dal Suna, no?” insisté
“quel ragazzo era riuscito a evocare una marionetta con la Kiochiyose!”
La mora deglutì.
“D’accordo, adesso sono spaventata. Non sospetterai che…”
“Sono sicuro che sia lui! Ci sono troppe cose strane attorno a Naruto”
“Cosa? Quali cose strane?”
Velocemente, ma senza tralasciare dettagli importati, Kakashi mise al corrente l’amica dei propri sospetti riguardo Naruto e Artemis.
“D’accordo, ora sono terrorizzata. Andiamo da Sandaime!”
“Mi hai letto nel pensiero”

Due settimane dopo…


Dopo due settimane chiusi in una camera di tre metri per quattro, due certi ninja ricercati di grado S avevano finalmente cominciato a sopportarsi.
“Una briciola! Quella-è-una-briciola!” disse Deidara indicando il proprio letto.
“Non è vero!” Protestò Tobi.
“è una goccia di senape!”
O almeno a convivere senza tentare di ammazzarsi fra di loro.
“Oggi inizia la prima prova dell'esame” disse preoccupato Zetsu.
Deidara smise di mordere il braccio del suo compagno con la maschera.
“E di che ti preoccupi? Naruto non si farà certo mettere in difficoltà, non dimenticare che è allievo di leader”
La pianta si voltò verso i due.
“Ovviamente voi non sapete che la prima parte dell’esame è una prova scritta”
“Corbezzoli!” Esplose Tobi (non può dire parolacce, lui è un bravo ragazzo!)
“questo si che è un problema! Naruto-kun sa a malapena scrivere il suo nome!”
Deidara sospirò stufo.
“Certo che voi due date davvero molta fiducia al nostro compagno... avete idea, in tutti questi anni, di quante tecniche di spionaggio Naruto abbia imparato?” disse l'artista.
“In effetti di questo non avevo tenuto conto” ammise Zetsu.
“State tranquilli” li rassicurò l’artista.
“ammetto che Naruto spesso è un testone confusionario che si ficca sempre nei guai, ma quando si tratta di missioni per l’Akatsuki non ci ha mai delusi”

“Allora è deciso, ci iscriveremo tutti all’esame dei Chunin!” disse al settimo cielo il biondo.
“Ovvio” si unì a lui Sasuke.
Sakura sembrava incerta.
“Non lo so ragazzi, io sono ancora indecisa” ammise.
Naruto si parò davanti a lei.
“Di che ti preoccupi, Sakura-chan? Tanto se tu fossi in pericolo ci sarei io a proteggerti!” Disse, mettendosi in una ipotetica posa da macho.
“Baka! Se fossi in pericolo, tu di sicuro te la daresti a gambe levate!”
Un secondo dopo, Naruto era diventato un puntolino luminoso nel cielo.
“Non dovresti dire così” disse duro il moro.
“Naruto non ti lascerebbe mai da sola in mezzo al pericolo, preferirebbe morire piuttosto”
Sakura si voltò verso Sasuke.
“E se devo essere sincero” borbottò, portando lo sguardo altrove.
“vale lo stesso anche per me”
La rosa sgranò gli occhi, aveva sentito bene?
“Dillo ancora” supplicò, con i suoi occhi verdi smeraldo che brillavano di speranza.
“ti supplico Sasuke, dillo ancora. Ti prego”
Il moro portò di nuovo il suo sguardo sulla compagna di squadra.
“Sakura…”
Prima che potesse aggiungere altro, un meteorite atterrò in mezzo a quei due.
“Ahia, ho visto tutta la mia vita passarmi davanti… o forse era lo Sputnik?” Si chiese Naruto.
“Baka!” dissero in coro Sasuke e Sakura, poi scoppiarono tutti e tre a ridere.
“Che scenetta felice” disse una voce davanti a loro.
“e voi sareste dei ninja? Allora quest’esame sarà una passeggiata”
Naruto si alzò in piedi di scatto e si voltò: tre ninja della sabbia li stavano osservando. Li riconobbe subito, li aveva visti qualche settimana prima al villaggio del Suna.
“Cos’è, cercate rogna?” Chiese il biondo scaldandosi subito.
“se è così avete trovato con chi attaccar briga!” disse mostrando il pugno.
Kankuro e Temari stavano per accontentare il ninja della faglia, ma il rosso si mise davanti a loro, bloccandogli la strada.
“Siamo qui per sostenere l’esame dei Chunin, non per metterci a combattere contro dei Genin della foglia” spiegò freddo.
Quegli occhi fanno paura pensò Naruto.
“Andiamocene” disse Gaara ai suoi tre compagni, si voltarono per andarsene ma il biondo gli gridò contro.
“Qual è il tuo nome?”
Il rosso non si voltò nemmeno.
“Mi chiamo Gaara” solo allora si voltò.
“e tu chi sei?”
fece un passo avanti.
“Mi chiamo Naruto, e ti consiglio di ricordarti bene il mio nome”
Il ninja della sabbia chiuse gli occhi.
“Naruto… non lo dimenticherò” disse.
“e ora tu non dimenticare queste mie parole: questa volta non rimarrò fermo a guardare come a Suna. Questa volta di attaccherò, puntando a ucciderti”
Detto questo, i tre ninja della sabbia se ne andarono.
“Ma a che diavolo si riferiva?” Chiese Sakura.
“Niente” riuscì a dire Naruto.
“assolutamente niente. Scusate ragazzi, ma mi sono appena ricordato di un impegno della massima importanza, ciao”
Si voltò e cominciò a saltare di tetto in tetto per raggiungere l’appartamento di Artemis.
Se glielo dico mi ammazza, se non glielo dico lo scoprirà da solo e mi ammazzerà lo stesso: bella prospettiva! pensò scoraggiato il biondo.



Ragazzi, visto che la mia mente da sadico ha preso il sopravvento, ho deciso di far morire un altro membro dell’Akatsuki prima che la storia si concluda. Siete felici vero? (NUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUç_ç:NdTutti)





  
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