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Autore: Clairy93    04/12/2012    4 recensioni
Clairy è orfana e da sempre vive in un collegio. Una strana voglia sulla spalla sembra tutto ciò che può in qualche modo collegarla alla sua famiglia. Sembrerebbe una storia comune, se non fosse per la scoperta di un magico armadio che condurrà Clairy in un mondo parallelo, Narnia.
Questa fan fiction è ambientata dopo "Il Principe Caspian", infatti il nostro principe, ancora innamorato di Susan, non sarà così felice dell'arrivo improvviso di Clairy.
Clairy avrà la possibilità di vivere l'avventura che sempre ha sognato e scoprire chi è veramente. Ma è necessario unire le forze perchè gravi ostacoli e nuovi pericoli minacciano Narnia...
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caspian, Susan Pevensie
Note: Movieverse, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Caspian! Sei proprio tu!” la ragazza gettò le braccia intorno al collo di Caspian, ancora immobile e confuso.
Clairy sapeva perfettamente chi fosse quella ragazza, e il fatto che indossasse la divisa del suo collegio poté confermarglielo.
”Susan?!” Caspian era evidentemente smarrito.
“Certo che sono io sciocchino!” rispose Susan con voce squillante.
“Non riesco a capire…come hai fatto a tornare?”
“Non lo so…Ma cosa importa! Ora siamo insieme! Come sono felice di vederti Caspian, mi sei mancato tantissimo...”
Susan lo baciò.
Clairy strabuzzò gli occhi e ciò che più la nauseò fu Caspian che non si allontanò da Susan, mentre il bacio diveniva sempre più intenso.
Avrebbe voluto avere la forza per staccarli ma si sentì sprofondare così in basso che aveva paura di non riuscire a trovare il coraggio per rialzarsi.
“Ora finalmente staremo insieme, per sempre. E adesso, andiamo al castello.”
Susan si voltò verso Clairy con un fare oltremodo altezzoso.
“Serva, scortaci fino al castello!”
Clairy si sentì avvampare dalla rabbia.
“Serva? Come ti permetti?! Tu non sai chi sono io...”
Si voltò così verso Caspian, sicura che avrebbe spiegato e risolto quella situazione assurda e rivelato che Clairy era destinata a diventare regina di Narnia.
Non fu così. Caspian la fissò per un attimo ma distolse lo sguardo e intanto Susan osservava divertita la scena.

Ero un ripiego...Solo uno stupido ripiego in attesa che Susan tornasse…

“Aspetta un momento…” dichiarò Susan esaminando attentamente Clairy “Ma io so perfettamente chi sei! Clairy! Tu…a Narnia? Questo è davvero curioso…”
Clairy la fissò furente.
”Vedi Clairy.” continuò Susan “Come posso dirtelo per non offenderti…La tua vita è destinata a essere eclissata da me! Ma non è colpa tua tesoro, può capitare. Basta farsene una ragione.”
Per un momento la mente di Clairy fu offuscata dalla rabbia e dal dolore e si scagliò istintivamente verso Susan.
Tuttavia Caspian fu più svelto e la fermò afferrandola per un braccio.
“Lasciami!” urlò Clairy tendando di divincolarsi dalla presa vigorosa di Caspian.
Susan ridacchiava fra sé.
“Susan, non voglio che ti rivolga a Clairy in quel modo.” la rimproverò Caspian.
Susan cambiò subito espressione mostrando uno sguardo innocente e sbattendo le palpebre.
Falsa.
Con forza, Clairy si liberò dalla presa di Caspian e lo fissò per un momento, trasmettendo tutto il disprezzo e la delusione che provava nei suoi confronti.
Clairy si voltò, notando i fratelli di Susan che chiaramente avevano assistito alla scena.
Una mano l’afferrò per il polso.
“Clairy aspetta, lasciami spiegare.”
Clairy sospirò e si voltò.
“No, non devi spiegarmi proprio niente Caspian. Hai ottenuto ciò che volevi?! Ora lasciami andare!”
Corse veloce, lontano da quella realtà che le era piombata addosso così dolorosamente.
Caspian era un ipocrita. Un vigliacco. Un bugiardo. E lei ci era cascata in pieno.
Clairy raggiunse il castello ed entrò a passo svelto nel cortile. Vide Trumpkin insieme a Luna.
“Clairy cosa succede?” chiese preoccupato lo gnomo, notando lo sguardo torvo di Clairy e l’assenza di Caspian.
“Chiedilo al tuo principe…”
Trumpkin la chiamò più volte ma lei non si voltò ed entrò nel castello ma non salì immediatamente in camera sua. Rimase dietro il portone, in attesa che Caspian arrivasse.
Giunse poco dopo, accompagnato a braccetto da Susan.
Sul volto dei presenti comparve un’espressione alquanto sorpresa. Nessuno si aspettava la ricomparsa di Susan...
Fu Trumpkin ad interrompere quel silenzio.
“Mio Principe, cosa significa tutto ciò?”
Caspian non riuscì nemmeno ad aprire bocca che Susan si intromise con fare arrogante e presuntuoso.
“Non c’è molto da spiegare. Sono riuscita a tornare a Narnia e sono pronta a rivestire ancora una volta il mio compito di sovrana, insieme al mio Caspian ovviamente!”
“...Altezza, ma Clairy?”
“Non voglio sentire nominare il suo nome, gnomo!” rispose Susan.
“Mi perdoni Maestà, ma io mi stavo rivolgendo al principe.” dichiarò Trumpkin.
Caspian fissò lo gnomo, poi guardò Susan che lo tirava insistentemente dalla maglia, trepidante.
“Sono…d’accordo con Susan.” disse infine Caspian.
Trumpkin non poté nemmeno ribattere che Susan urlò dalla felicità e si avvinghiò a Caspian.
E come polvere, tutte le sue speranze di disintegrarono.
Clairy si diresse veloce in camera sua e quando aprì la porta della sua stanza, trovò Jocelyn.
L’ancella guardò Clairy tristemente. Aveva assistito alla scena dalla finestra della camera...
Clairy non riuscì più a trattenere le lacrime e si lanciò fra le braccia di Jocelyn, scossa dai singhiozzi. L’ancella le accarezzò i capelli dolcemente e la strinse a sé.
“Non posso crederci...” affermò l’ancella. “Shhh...State tranquilla Clairy, tutto si risolverà.”
“No, l’ho perso. Anzi, in realtà non è mai stato mio. Mi ha illusa tutto il tempo Jocelyn!”
“Sono certa ci sia una spiegazione.”
No, non c’erano spiegazioni. Susan era tornata e Caspian aveva scelto senza indugi lei.
“Voglio andarmene da qui Jocelyn. Devo andare via…”
Clairy si allontanò dalla donna e aprì l’armadio alla ricerca della sua divisa del collegio ma le girava tremendamente la testa e la vista era offuscata per le lacrime che imperterrite continuavano a scendere.
“Ma come faremo senza di voi? Vi prego Clairy ripensateci!”
“Il mio compito era quello di diventare regina. Ma ora non c’è più bisogno della mia presenza.”
“All’inizio era così, ma adesso ci siamo tutti affezionati a voi!”
“Jocelyn ti prego, non rendermi tutto più difficile…La cosa migliore è tornare alla mia vita.”
“Ma non potete partire adesso. Il sole sta tramontando, è pericoloso!”
Jocelyn aveva ragione, ma il solo pensiero di restare e incontrare Caspian o Susan la tormentava.
“Partirò domani mattina. Ti chiedo di non farne parola con nessuno. Tu sarai l’unica ad esserne a conoscenza.”
Jocelyn promise e con uno sguardo addolorato lasciò la stanza.
Clairy non voleva farla soffrire, dopotutto era stata come una madre.
Clairy si diresse alla finestra e non poteva avere visione peggiore. Caspian insieme a Susan. Lei non smetteva un momento di sorridere e accarezzare e baciare insistentemente Caspian. Lui aveva un’espressione assente e quando Susan richiamava la sua attenzione sembrava destarsi da un sogno.
Si allontanò dalla finestra, pensando a come sarebbe stata la sua vita appena sarebbe ritornata al collegio.
Quei pensieri non l’avevano più perseguitata ma ora riaffioravano uno ad uno. E doveva pensare ad una scusa convincente per giustificare la sua lunga assenza...

Bussarono alla porta.
“Ciao Clairy!”
Alina.
“Vieni a mangiare qualcosa.”
“Non ho molta fame...”
Alina si avvicinò e l’abbracciò forte.
“Oh Clairy, mi dispiace così tanto e mi rattrista sapere che te ne andrai.”
E tanti saluti al mantenere segreta la sua partenza…
“Mio fratello è davvero uno stupido. Non so cosa gli salti in mente. Ho provato anche a parlargli.”
“Immagino non ti abbia detto molto.”
“Al contrario! Ha incominciato ad inventarsi scuse su scuse incomprensibili. Il fatto è che tutta questa situazione è incomprensibile! Dal nulla è arrivata quella ragazza che pare abbia fatto una sorta di incantesimo a Caspian tanto che lui l’ha accettata come sposa!!!”
“Oppure Caspian è semplicemente ancora innamorato di Susan…”
“No Clairy, non è così. Conosco mio fratello e non potrebbe amare ancora una donna simile. Per quanto forse ti sia difficile da credere in questo momento, lui ti ama moltissimo. Forse l’arrivo di Susan lo ha scosso e finché lei gli rimarrà appiccicata, Caspian non avrà la possibilità di ragionare e rendersi conto del suo errore.”
“Così confuso da non ammettere davanti alla sua amata che io sarei dovuta essere sua moglie? O da accettare la proposta di Susan di essere la sua regina? No Alina, era tutto programmato. Io ero solo un’alternativa...”
Clairy trattenne con forza una nuova ondata di lacrime.
“Alina, ormai quello che è fatto è fatto. Se Caspian è felice, va bene così.”
“No Clairy, non va bene! Se te ne andrai la situazione degenererà e mi ritroverò una cognata che non farà altro che riempire di sciocchezze la testa di Caspian! Senza di te saremo perduti. Ti prego rimani.”
“Alina ho già deciso, la risposta è sempre la stessa. Non cambierò idea...”
“Questo mi rattrista molto...” disse Alina amareggiata “In ogni caso, non puoi saltare la cena. Su vieni con me.”
Alina le prese la mano e Clairy la seguì riluttante.
Entrando nella sala da pranzo, incrociò il suo sguardo con quello di Caspian, seduto accanto a Susan che pareva l’unica dei presenti con un sorriso raggiante sul volto.
Si sedettero ad un tavolo assieme a Trumpkin.
Clairy aveva lo stomaco chiuso e il solo pensare di ingerire un boccone le causava una sgradevole sensazione di nausea.
“Avevate ragione Clairy…”
Clairy guardò perplessa Trumpkin.
“Riguardo a Susan...”
“Non è esattamente come ve la ricordavate, giusto?”
“Pare un’altra persona, non riesco a rivedere in lei la regina che era una volta.”
“E’ difficile credere che una persona possa cambiare così radicalmente.” intervenne Alina.
Dopo quello che mi ha fatto Caspian, non me ne stupisco più di tanto

Uscita dalla sala pranzo, Sophie raggiunse Clairy.
“Ciao Sophie!”
“Ho saputo che partirai…”
Clairy annuì tristemente.
“Sai…mi mancherai Clairy.”
“Davvero?” domandò sorpresa.
“Ma certo! Anche se ti tratto male non vuol dire che non ti voglia bene. E poi…siamo oneste, in confronto a Susan anche una puntura di insetto sarebbe più simpatica.”
“Mi mancherai anche tu Sophie. E partirò sollevata sapendo che dopotutto non mi odi così tanto.”
“Aspetta, non concretizziamo troppo Clairy.”
Risero entrambe.
“Ops! Susan a ore quattro.” avvertì la bambina “Buona fortuna Clairy, io taglio la corda!”
Sophie corse via e Susan la raggiunse.
“Ciao Clairy!”
Clairy alzò gli occhi al cielo, spazientita. Si voltò ostentando un finto sorriso.
“Strano...non sei con Caspian? Cos’è successo, si è già stufato di te?”
“Ti piacerebbe vero? No, doveva andare a sbrigare alcune faccende. Non riesce a starmi lontano più di un minuto!!! Siamo proprio una coppia favolosa, non trovi Clairy?”
“Sì…certo.”
“E’ inutile che ti prendi gioco di me sciocchina. Sono molto più furba di te e infatti, ora Caspian è mio e tu sei stata messa da parte in un cassetto dimenticato. Povera Clairy…sei destinata a perdere!”
“Sei il tuo intento è quello di scoraggiarmi ti avviso che non ti sta riuscendo molto bene Susan. Sarai anche più furba, ma non abbastanza. E presto tutti si accorgeranno che il tuo unico interesse è diventare regina.”
“Sto tremando di paura! Ti prego Clairy, lascia perdere! E’ un consiglio da amica.”
“Non. Sono. Tua. Amica.”
“Peggio per te. Sei tu quella che ci rimette.”
Alina sopraggiunse, percependo la tensione tra Clairy e Susan.
“Il tuo non è un comportamento da regina, dovresti iniziare a comportarti come tale Susan.” affermò Alina.
“E tu Alina, dovresti farti gli affari tuoi e portare rispetto alla tua futura sovrana...”
Alina la guardò furente.
“Sapete cosa vi dico? Sono stufa di parlare con voi. Credo che raggiungerò Caspian… sarà meglio che controlli se è riuscito a resistere senza di me!”
Clairy e Alina si scambiarono uno sguardo eloquente, indignate per il comportamento assunto da Susan.
Salirono le scale e si diressero verso la stanza di Clairy. Stava attraversando il corridoio quando scorse l’ultima persona che avrebbe voluto vedere in quel momento.
Clairy si fermò immediatamente e girò subito su se stessa tornando indietro.
“Clairy, aspetta!” urlò Caspian.
“Parla con lui...” le propose Alina e si allontanò, sparendo dietro l’angolo.
“Clairy...” Caspian posò una mano sulla sua spalla ma Clairy la allontanò, voltandosi verso di lui.
“Cosa vuoi?”
“Clairy, devo parlarti…”
Clairy lo guardò ma sostenere il suo sguardo fu davvero difficile.
“Mi dispiace per quello che sta accadendo.”
“Ti dispiace?!” ripeté Clairy sbalordita “Mi stai prendendo in giro per caso?”
“No Clairy!”
“Eppure mi pare che tu non stia facendo altro da quando sono arrivata in questo maledetto posto!”
“Clairy devi ascoltarmi. E’ complicato, io sono confuso e…”
“Caspian smettila di mentire!!! La verità è che non te n’è mai importato niente di me e mentre aspettavi il momento adatto per scaricarmi, mi ha riempito la testa di stupidaggini! E sai cosa ti dico? Sono contenta che sia tornata Susan, perché ho capito che razza di persona sei e che sbaglio avrei commesso nel legarmi a te…”
Clairy non riuscì a continuare per il nodo in gola che le impediva di parlare e per concentrarsi a trattenere con forza le lacrime e non piangere davanti a Caspian.
“Clairy non è come pensi…” Caspian le si avvicinò e le prese la mano ma Clairy la ritrasse.
“Non toccarmi…”
Si chiuse in camera sua e scoppiò a piangere, lacrime e lacrime di dolore e frustrazione.
E così tutto sarebbe finito? Ogni cosa sarebbe tornata alla grigia normalità?
…E Caspian? Non vi era altra soluzione, doveva dimenticarlo…

   
 
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