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Autore: dreamlikeview    05/12/2012    13 recensioni
Dal prologo:
In una terra in cui spadroneggiavano l’arroganza e la violenza.
In un’epoca in cui la supremazia del più forte era la parola d’ordine.
In un tempo in cui nessun uomo era libero.
Solo un uomo, era in grado di contrastare tutta quell’ingiustizia.
Un uomo, un bandito, un arciere, un ex nobile che dir si voglia.
Louis Tomlinson, Il Tommo, la leggenda era l'uomo.
[It's Larry.]
Genere: Commedia, Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'All about them.'
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Epilogo.
 
Erano passati due anni da quando si era verificato quell’evento che aveva cambiato le sorti dell’Inghilterra, da quando Niall Horan era stato spodestato dal trono, da quando Zayn Malik era diventato re.
Il nuovo sovrano aveva detratto tutte le tasse al popolo, aveva aiutato loro a trovare un posto dove vivere se avevano perso la casa durante la grande scossa, com’era stato soprannominato quell’episodio più unico che raro in un paese come la Gran Bretagna. Da tutte le contee e marchesati arrivavano aiuti, le chiese – sotto richiesta di Liam Payne, il frate – erano state ristrutturate e ora risplendevano. Non c’era abitante della contea di Nottingham che non amasse quel sovrano, che aveva spostato tutta l’amministrazione lì, invece di spostarsi nel centro del paese, Londra. Il nuovo re si accontentava delle piccole cose, e gli bastava che il suo popolo stesse bene.
Harold Styles ci aveva visto giusto, quell’uomo era l’unico che avrebbe saputo come portare avanti quel paese.
D’altro canto,Liam il frate nemmeno era messo male. Zayn, per non separarsi dal uno dei suoi migliori amici, lo aveva eletto – con il consenso di tutti – nuovo consigliere reale, e il frate non aveva potuto dire di no ad un compagno di avventure secolare come il moro. E nonostante amministrasse ancora la piccola chiesetta immersa nella foresta dove il grande Louis il Tommo aveva avuto la sua formazione, la sua crescita, dove aveva imparato tutto quello che sapeva, dove si era nascosto per anni, aiutava il suo amico nell’amministrazione della giustizia nel paese – ammettiamolo pure, che senza quel frate buono e giusto, il re si sarebbe trovato smarrito.
Niall Horan, dopo aver scontato sei mesi nelle segrete del castello – le stesse segrete che avevano imprigionato il Tommo, nell’unica volta che era stato preso – era stato gentilmente perdonato da tutti, e ora intagliava il legno, mentre il suo scagnozzo Josh Devine era diventato un fabbro, scoprendo quest’improvvisa passione per il ferro e la sua fusione; discorso diverso andava fatto per Paul Higgins, lo spietato sceriffo di Nottingham, lui era stato mandato in esilio su un’isola lontana dall’Inghilterra, non ancora ben conosciuta, ma per chi ci era stato un giorno si sarebbe chiamata Islanda ed era stato sostituito egregiamente da una fedele guardia assunta appositamente da Zayn, che ricreò l’esercito, disfacendosi delle vecchie guardie.
Lady Caroline e Lady Eleanor erano tornate nella loro contea e avevano smesso di mettere gli occhi sulla casata reale, anche perché Zayn non era intenzionato a diventare marito di una delle due nobildonne. Lady Anne invece era consigliera speciale del sovrano, rivestiva il ruolo di regina, pur non essendo moglie del giovane e a lei erano affidate le mansioni di aiuto delle famiglie; e quando poteva ospitava le famiglie più bisognose nel grande castello.
La paesana Lou, con i piccoli figli, era diventata la dama di compagnia della regina e i piccoli erano diventati i suoi nuovi nipotini.
Sembrava che tutto trascorresse bene, in quel nuovo clima, in fondo, no?
Oh si, voi volete sapere com’era finita tra Louis il Tommo e Harold Styles, ovviamente.
Beh.. Louis il Tommo era felice finalmente dopo anni aveva ritrovato l’amore e dopo aver sfidato problematiche su problematiche era riuscito a ricongiungersi al suo amato Harry, e a vivere felice con lui.
“Louis!” – esclamò appunto Harry, mentre il giovane Louis era intendo a sistemare il suo prezioso arco e le sue amate frecce.
“Harry, piccolo vieni” – sorrise il maggiore, facendolo sedere sulle sue gambe.
I due vivevano in una piccola casa nella foresta di Sherwood, piccola e accogliente. C’era un piccolo focolare davanti al quale i due si sistemavano durante le notti più fredde d’inverno, il grande letto posto al centro della stanza era morbido e caldo per i due, che tuttavia preferivano sedersi sul pavimento davanti al focolare, o magari osservare il cielo dalla piccola finestra che dava sulla radura.
“Vorrei imparare a tirare con l’arco” – mormorò il giovane, sorridendo, intenerendo il suo compagno, che non esitò ad alzarsi e porgergli le mani, scortandolo fuori, per poi posizionarsi dietro di lui, prendere una freccia e aiutarlo con le sue esperte mani a mirare e lanciare.
“Ricordi come eravamo piccoli quando ci provasti?” – chiese Harry, appoggiando la schiena contro il petto di Louis, che fece cadere l’arco, in un attimo, sorpreso.
“Oh.. si lo ricordo, eri adorabile anche da piccolo.”
Il minore si girò tra le braccia dell’amato, mettendogli le braccia al collo e strisciare le sue labbra contro le sue.
“Sono ancora pazzamente innamorato di te, Boo.”
“Oh Harreh, non sai io..” – sorrise il maggiore baciandolo dolcemente. Il minore gli morse il labbro e si staccò da lui, sorridendo incerto.
“Louis, io ecco..” – non trovava le parole per dire quello che stava per dire, doveva trovare il coraggio, tutto d’un fiato? O.. –“ Louis, mi vuoi sposare?” – chiese il riccio, senza riuscire a reggere lo sguardo del castano, abbassando la testa, nascondendola sul petto caldo del suo amato.
Louis portò una mano nei suoi capelli, ancora riccissimi, e ne saggiò la morbidezza, prima di dare una risposta. Si gustò la tenerezza di Harold in quel momento, che iniziò a tremare non capendo perché Louis non rispondesse subito e..
“Sì” – rispose sicuro di sé il maggiore, staccando l’amato dal suo petto e sorridendogli come solo lui sapeva fare, per poi unire le loro labbra in un grande profondo bacio, che mandò in estasi il cervello di entrambi, che fece battere i loro cuori all’unisono, che emozionò tutti e due in quel momento.
La loro vita era quasi completa in quel momento.
 
“Vuoi tu, Louis Will..” – il castano, fasciato nel suo bel completo grigio e nero, fulminò il frate che stava per dire il suo secondo nome, che lui tanto odiava –“Louis il Tommo” – si corresse ridacchiando, sapendo che l’amico odiava il nome, per questo l’aveva bloccato – “prendere il qui presente Harold Edward Styles come tuo sposo per amarlo e onorarlo in tutti i giorni della tua vita, finché morte non vi separi?”
E Louis guardò Harry negli occhi, gli sorrise sornione e..
“Sì” – rispose risoluto –“lo voglio.” – aggiunse, sorridendo all’amato.
Liam, che celebrava il matrimonio dei due sorrise compiaciuto.
Lui non era un frate tendente ai cliché lui credeva nell’amore, non gli importava se per la chiesa non era consentito un rapporto uomo-uomo. I due si amavano, chi se ne importava?
“E vuoi tu, Harold Edward Styles prendere il qui presente Louis il Tommo come tuo sposo per amarlo e onorarlo in tutti i giorni della tua vita, finché morte non vi separi?”
Harry, fasciato da quel completo completamente nero, spezzato dal bianco di una camicia, alzò lo sguardo su di lui, e si lasciò scappare un sorriso. Uno di quei sorrisi con tanto di fossette ai lati delle guance che a Louis piacevano tanto, che l’avevano fatto innamorare fin da quando erano due ragazzini, e annuì deciso.
“Sì, lo voglio” – rispose l’ex principe, perdendosi nel mare degli occhi del compagno, che da anni lo avevano conquistato, come se fossero stati delle calamite fatte appositamente per lui.
Mare, ghiaccio, cielo tutti gli elementi si fondevano in quegli occhi, che ora sprizzavano gioia da tutte le angolazioni.
“Per i poteri conferitomi da Zayn” – rise indicando l’amico, che non si sarebbe fatto scappare l’occasione per battibeccare con lui ancora –“vi dichiaro sposati, potete baciarvi”
I due fecero per avvicinarsi, per potersi finalmente baciare..
“Ma..!” – aggiunse il frate –“non esagerate come vostro solito, ragazzi, siamo in chiesa.”
“Oh Liam, non esagerare su! Sei sempre così.. pignolo” – lo ribeccò Zayn, appunto, ridendo coinvolgendo gli sposi e gli invitati.
“Zayn, tu da che parte stai, scusa?”
“Ovviamente da quella dell’amore!” – esclamò il moro. Liam scosse la testa e incitò i due a baciarsi, mentre si udiva un grande applauso proveniente dall’interno della chiesa. I due finalmente si baciarono, in maniera casta e pura, per accontentare Liam, ovviamente.
“Signor Louis, signor Louis!” – urlò il piccolo Larry saltando sulle spalle del castano, staccandolo definitivamente dallo sposo.
“Cosa c’è Larry?” – chiese sorridendogli, con quel suo sorriso che solo lui possedeva.
“Posso abitare con te e il signor Harry? Non sopporto stare sempre con tutte quelle femmine!” – esclamò il piccolo, facendo ridere i due sposi.
Beh, non che gli dispiacesse un piccolo per la casa, ma lui ed Harry sarebbero stati in grado di crescerlo e dargli quello che meritava? Non lo sapevano, ma perché non tentare?
“Se tua madre è d’accordo, quando torniamo dal nostro viaggetto, puoi venire da noi quando vuoi” – sorrise Harry, precedendo il suo sposo, sorridendo colpevole. Magari era stata una sua idea,così come lo era stata il chiedergli di sposarlo, e il costruire la piccola casa.
“Harry, dovremmo aggiungere una camera, non credi?” – ridacchiò il castano dagli occhi cielo, facendo ridere il compagno con una risata cristallina e dolce, che alle sue orecchie era la melodia migliore dell’intero universo.
“Woooooow!” – urlò il piccolo Larry sorridendo –“vivrò con il Signor Louis e il Signor Harry!” – scese poi dalle spalle di Louis e corse dalla madre a darle la bella notizia, la quale non voleva affatto che il figlio pesasse sulle spalle dei neosposini. I due la rassicurarono che per loro non c’erano problemi e che, anzi, la loro casa era vuota fino a quel momento. Vuota per modo di dire, quella casa era piena d’amore, piena dell’amore che i due si donavano l’un l’altro, piena dell’amore che i ragazzi si erano promessi quella mattina.
 
La cerimonia proseguì fino a notte fonda, tra danze, pranzi, giochi e tornei indetti per quel felice giorno.
Tutto il popolo era accorso. L’eroe di tutti, colui che aveva sempre difeso i deboli finalmente coronava il suo sogno d’amore e tutta la gente che lui aveva aiutato per riconoscenza portava doni di tutti i tipi. C’era chi aveva portato del vino, chi del cibo, chi dei morbidi guanciali, chi delle coperte calde, chi delle galline, chi dei pezzi di abbellimento per le camere, chi aveva portato dei bicchieri, chi posate, chi piatti, chi vestiti, chi scarpe.. un uomo aveva persino portato della legna. Beh, la gente faceva del proprio meglio per manifestare al giovane riconoscenza per quello che aveva fatto per anni per loro, e meglio di così, quella povera gente non sapeva dimostrarlo.
E poi l’inaspettato. Mentre i due festeggiavano danzando, sulle note di una canzone strimpellata da un menestrello, un ometto biondo, non molto alto con degli occhi azzurro cielo si era avvicinato a loro, e mormorando delle scuse aveva porto loro il suo regalo di nozze, un arciere e un cavallerizzo a cavallo, entrambi intagliati nel legno, e accanto lui troneggiava la spada e un nuovo set di frecce realizzate dallo scagnozzo Josh Devine, quasi costretto dal biondo a realizzare qualcosa per i due nuovi sposi.
Beh, certe cose non sarebbero mai cambiate, nemmeno nel piccolo. Devine stava ancora agli ordini di Horan.
Ma Louis ed Harry accettarono con gioia quei doni, facendo capire ai due che non serbavano rancore, e che tutto quello che era successo apparteneva al passato e quello poteva essere un nuovo inizio.
Harry, finalmente, si riconciliò con lo zio, che si scusò più e più volte con il nipote per avergli inferto quelle torture e quei comportamenti e ad Harry sembrava di toccare il cielo con un dito.
 
 
Quando ormai la luna era alta in cielo, i due amanti si ritrovarono distesi in una radura, ora fiorita, dove si misero ad osservare la grande sfera luminosa.
“Ti saresti mai aspettato che sarebbe finito e che io e te ci trovassimo qui, ora?” – chiese Harry, guardando il maggiore con gli occhi pieni di speranza.
Louis fissò per un attimo la fede, e poi spostò gli occhi sull’amato. Sorrise beato, ricordando tutti i momenti della sua vita, belli e brutti. La sua separazione da Harry, l’incontro con Zayn e Liam, la sua educazione alla vita di foresta, la foresta di Sherwood, la gara di tiro con l’arco, la radura, la trappola, le segrete, semplicemente il suo riccio tra le sue braccia, la grande scossa, la felicità.
“Ci ho sempre sperato, a dire la verità.”- disse con quel sorriso stampato sulle labbra e lo baciò teneramente.
Quella notte di fine estate, in cui non faceva né troppo freddo né troppo caldo, i due amanti stavano bene –quasi avevano caldo - scaldati dal corpo caldo dell’altro.
Il mattino dopo, salutati da tutti, i due partirono con un piccolo calesse, prestatogli da Zayn per una piccola luna di miele. Alla guida, ovviamente troneggiava Louis, non l’aveva mai fatto, ma lo incuriosiva come cosa, tuttavia Harry sapeva guidare un calesse, quindi erano al sicuro nel caso Louis non fosse stato in grado. Ma lui era Louis il Tommo, se si metteva una cosa in testa, riusciva sempre a farla. E con la gioia nel cuore partirono alla volta di una piacevole luna di miele. Dove? Dove li avrebbe portati il cuore. Non avevano scelto una meta precisa, sarebbero andati dove li portava il loro amore.
Quando sarebbero tornati, però, avrebbero vissuto la loro vita come una giovane famiglia, anche insieme al piccolo Larry.
 
Da quella scossa di terra, erano passati due anni.
Un giorno quella si sarebbe chiamata terremoto, ma per ora per loro era conosciuta solo come la grande scossa che aveva portato la pace in Inghilterra.
 
E questa era la storia di Louis il Tommo, il giovane conte che rinunciando a tutto pur di aiutare il prossimo, crescendo in una foresta, affrontando pericoli, guardie, re despoti, sceriffi sanguinari, e cercando l’amore, alla fine aveva ottenuto tutto quello che un uomo potesse desiderare: la vera amicizia, l’amore, la felicità e una famiglia.
Era riuscito a riportare la pace e l’armonia in Inghilterra, con l’aiuto dei suoi migliori amici e del suo amato, era riuscito in tutto quello che si era prefissato di fare.
Era amato dal popolo, era voluto bene dai suoi migliori amici, era acclamato come un eroe; ma era pur vero che quando era da solo con Harry, tutto quello che aveva vissuto ed ottenuto sciamava, lasciando spazio solamente al grande sentimento che il giovane arciere provava ancora per quel ragazzo, che non si sarebbe più lasciato scappare, e quella era una promessa che faceva a se stesso. Tutto ciò che gli era sempre servito non erano fama, acclamazioni e altro, lui aveva bisogno solo d’amore.
Ed era l’amore che aveva dimostrato verso il popolo, verso Harry e verso tutta la gente che aveva aiutato fino a quel giorno, a far di lui l’uomo che era diventato.
Un eroe, un eroe umile che si accontentava di vivere la sua vita con l’amore della sua vita in una foresta, senza l’ombra di sfarzo o altro. Lui necessitava solo di amore, e dopo tanta sofferenza, tante pene finalmente l’aveva ottenuto.
Il suo più grande amore era legato a lui in un vincolo indissolubile.
Il matrimonio. Una volta, tanti anni prima, si sarebbe spaventato, quando era solo un ragazzino inorridiva pensando al matrimonio, perché vissuto con i genitori uniti da un matrimonio combinato, e per questo motivo lui in tutta la sua vita aveva inseguito l’amore vero, quello puro, quello che non chiede nulla in cambio, quello che fa apprezzare tutto, quello che solo Harold, o meglio per lui Harry, Styles era in grado di dargli. Era semplicemente un uomo finalmente felice, con tutti i tasselli della sua vita al proprio posto. Tutte le sue pene d’amore s’erano finalmente esaurite dopo quel “sì” tanto agognato in tutti quegli anni.
 
Questa è la storia di Louis il Tommo, l’eroe, la leggenda.
 


The End. 





NO, JIMMY PROTES... CRIED..
 
Il mio.. il mio Tommo.. gente. Ho concluso il Tommo..
Io.. non riesco a trovare le parole per dire quello che vorrei dire, e mi scuso se questo Jimmy sarà strappalacrime e lunghissimo, vi avviso già da ora.
L'ho iniizata giusto due mesi fa, quando in corso avevo ancora SL, la famosa SL, e ora..
Da quando vi ho postato il banner subito avete dimostrato un grande entusiasmo per questa, e l'ho ritrovato per tutto il periodo meraviglioso in cui ho scritto questa storia.
Questa storia mi ha accompagnato durante i miei primi due mesi d'università, e adoravo mettermi nei corridoi con il mio foglio e la mia penna a perdermi immaginando il Tommo, e ora voi direte.. "Questa va all'università e perde tempo a scrivere il Tommo?" beh, no. Lo facevo durante le ore buche. E.. siccome sono una timidona di prima categoria non parlavo quasi con nessuno, quindi il Tommo era il mio migliore amico per poter passare il tempo..ed è stato il mio eroe sulle scale mobili (ne ho il terrore, e quindi leggevo e rileggevo i capitoli fino ad arrivare giù o su.) e..
Ora? Ora è finito. Ci ho messo l'anima nella storia, lascio un pezzetto di me dentro Louis e il suo coraggio mischiato all'amore che prova per Harry, dentro Harry e la sua insicurezza, mista alla sua debolezza e al suo profondo amore, dentro Zayn e la sua lealtà e amicizia, dentro Liam, il mio piccolo e coccoloso frate e alla sua dedizione e amore per quello che fa e il prossimo. Anche dentro Horan, che alla fine avete visto che tenero? Non potevo farlo passare per lo stronzone, lo amo troppo >w<
Tornando a noi, le vostre recensioni sono le migliori, davvero.
Io.. HO LE MIGLIORI LETTRICI DEL FANDOM!
Tanto per citare Lucy__ , maybepunky, makemehappy, Mei_Linn, y_angel93, Lonelyness, Pucci_ e tanti altri che ora non ricordo.. mi avete dato tanto di quel supporto in questo periodo che io non so come ringraziarvi. Siete stupende, fantastiche, io vi adoro.
Come sempre, i ringraziamenti speciali.
Grazie a Louis ed Harry, per la Larry Stylinson e per la loro perfezione insieme.
Grazie a Zayn e Liam per i loro adorabili battibecchi.
Grazie a Niall, Josh e Paul per essersi sottoposti al ruolo degli stronzi.
Grazie a Nonna Flack, Lady Eleanor, per la loro breve comparsa. (io non le ringrazierei, ma sono sentimentale, toh.)
Grazie al mio pc, alla mia penna e ai miei quaderni.
Grazie al mio mp3.
Grazie a voi che avete recensito, grazie a voi che avete letto silenziosamente, grazie a chi ha messo la storia tra le preferite/ricordate/seguite.
Grazie a chi ha amato Louis, chi ha shippato Larry o Ziam, chi ha odiato Paul e chi ha voluto una redensione di Niall, e l'ha avuta.
Grazie a tutti voi che mi avete accompagnato.
Grazie anche a te che stai leggendo ora.
Grazie a mia madre che ho convertito a shippare Larry.
Grazie a tutti voi, che mi avete sempre sostenuto, e che continuate a sostenermi.
Per citare i ragazzi..
I just wanna say a massive thank you to all.
Vi lascio con una foto dei fantastici cinque!
 
Oh no.. ops, scusate LOL
Eccoli :3 
 
E il nostro fighissimo protagonista. Cazzo Louis, sei troppo fsergfdssregfd.
 


(voglio tutte le bimbeminchia a dire che non ho cagato gli altri nelle foto, su vi aspetto. Voglio mettere la foto di Louis, okay? Okay. Non vuol dire che non caghi gli altri, pf. 1D I love you <3) 

E i due neo sposini in procinto del bacio. Mi sono innamorata di questo fotomontaggio, vorrei fosse reale c.c
Ho ho finito, stavolta davvero. Forever_Young, Chiara, o come volete chiamarmi.. vi saluta.
Non è un addio ma un arrivederci.
Una nuova long presto arriverà e non sarà mini come il Tommo.. ma LONG very LONG! 

Shao bele, Chiara loves you, all you. <3
A massive thank you to all, really. I'm serious.

Non voglio finire e non voglio cliccare completa. 
Mi mancherà tantissimo il mio eroe.

Oh spero si sia capito che è in terza persona perchè il prologo l'avevo scritto così :3
Shao :3 


Spero di non avervi deluse.. davvero. Sarebbe deprimente per me deludervi.
Scusate - ancora- per il Jimmy lungo, ma non potevo lasciarvi in quel modo. Quindi..
Goodbye <3 
   
 
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