CAPITOLO 3
SE, GENTILMENTE POTETE LASCIARE IL LOCALE, GRAZIE!
Elizabeth
A casa di Alisha
Un scricchiolio di passi veniva dalla scala a chioccia in mogano nero laccato in fondo alla sala, che portava al piano di sopra, che Alisha aveva fatto accuratamente dipingere di nero per rendere il tutto un po' più “ARTISTICO” a detta sua, a detta mia “COMPLETAMENTE INUTILE”.
Zayn rideva come un pazzo e due volte rischiò di inciampare e di farsi le scale allegramente rotolando, per paura di essere raggiunto da Harry e dalle sue infinite bestemmie. AAAH se lo avesse sentito Alisha. Alla fine comparve anche lui, in boxer che tentava, invano, di infilarsi le ciabatte mentre scendeva dalle scale, probabilmente le stesse ciabatte che aveva lanciato poco prima.
Il suo bel visino e il cespuglio di capelli erano interamente ricoperti di panna, e anche la schiena mostrava i segni di un opera di panna incompleta, si era un po' rovinata dopo tutto quel trambusto, ma si comprendeva ancora bene il soggetto di quel capolavoro che aveva come sfondo la schiena del ragazzo della mia migliore amica.
Ah! IL MIO RAGAZZO ERA UN ARTISTA!
Io e Liam eravamo rimasti immobili fino a quel momento, ad osservare quella scena a dir poco AGHIACCIANTE, avevamo chiara stampata sul viso l'espressione di puro terrore che ci era venuta dopo l'urlo da Tarzan affaccendato con Jane di Harry.
E quando vedemmo quest'ultimo alzare la ciabatta che non era riuscito ad infilare, per scagliarla per l'ennesima volta in direzione di Zayn, che si trovava a 1 metro di distanza da noi, mi avvinghiai a Liam e lui si attaccò a me come una ventosa, coscienti della scarsa, anzi pessima, mira di Harry.
Nascosi il viso dietro il suo braccio muscoloso, pronta all'impatto.
- Ciao Elisabeth!
Mi permisi di alzare gli occhi nella direzione di Harry che aveva lasciato il braccio a mezz'aria in direzione di Zayn, e la testa verso di noi.
Non ebbi il tempo di rispondergli, che uno dei cuscini rossi, che Alisha aveva comprato alla boutique della sua sarta preferita qualche tempo fa, si scagliò contro il suo viso creando così una nuvola di piume che lo invase da capo a piedi finché non si depositarono sul pavimento. Zayn aveva commesso un passo falso, FALSISSIMO, si era rovinato con le sue stesse mani, lo sappiamo tutti com’è Harry la mattina. Dopo una sbronza colossale poi…
–allora è cosi che stanno le cose?
Il braccio di Harry riprese a muoversi nel momento stesso in cui finì di parlare, e la ciabatta schizzò via verso la faccia di Zayn, che con un movimento fluido e da vero maestro era riuscito ad evitare, ma i guai non erano ancora finiti.
BAMMM!!!!!!!!
Il rumore di cocci rotti mi penetrò i timpani fino ad arrivare alle ossa, e dalle facce scandalizzare che mi circondavano non prevedevo nulla di buono. Mi concedetti qualche secondo prima di girarmi e ammirare il bellissimo vaso della dinastia Ming che, sempre Alisha sono-schizzata-e-lo-so, aveva comprato ad un asta di beneficenza ad una cifra esorbitante tanto quanto assurda.
Alisha stava davvero male, dovevo portarla da qualche dottore bravo e a fare le sue spese al mercato di Camden Market!!
- Cazzo Alisha si incazzerà come una iena, questa è la volta buona per farmi fuori!
Harry pronunciò queste parole più disperato che mai,mentre era seduto a gambe aperte, non potei fare a meno di notarlo visto che indossava solo dei boxer abbastanza “striminziti”, non la smetteva di leccare la panna che si toglieva dai capelli.
Cosa aspettava ad andarsi a lavare e a mettersi qualcosa a dosso?
Liam sembrò leggermi nel pensiero e scherzosamente mi mise una mano sugli occhi ridendo, io non mi opposi, aveva le mani grandi quanto la mia faccia!
- Harry vatti a vestire, sei in presenza di una signora, e fai seriamente schifo, ti sei accorto che hai un… pene disegnato sulla schiena?
Liam non la smetteva più di ridere e dopo quest'ultimo commento anche Zayn si era unito al gruppo.
- Sono sicuro che Eli abbia visto di peggio.
Disse quella razza di scimmia evolutasi in uomo con un QI pari 0, forse anche meno.
Diede di gomito a Zayn che smise di ridere e si girò verso Harry, che era seduto a pochi centimetri da lui e che gli restituì uno sguardo che avrebbe fulminato anche le lampadine che Alisha nascondeva lontano dalle mani di Harry.
- ooooooooooook vado a lavarmi...Ah! Dimenticavo...disfatevi delle prove, e pulite la scena del crimine!
Alisha
Tornando a casa
Io e Louis avevamo appena finito la nostra colazione da Starbucks e ci avviammo verso casa mia, dove avevamo deciso di passare tutta la giornata insieme. Speravo che l’impresa di pulizie fosse già arrivata, ma quando arrivammo avanti il giardino di casa mia, qualcosa mi diceva che così non era stato, e che non avevano neanche iniziato LORO a dare una sistemata. C’era ancora di tutto lì a terra, bottiglie di birra, vodka e alcolici vari, carte di vario genere, e altre sostanze indecifrabili, e non avrei voluto assolutamente sapere cosa fossero.
-Vedo che si sono dato molto da fare i ragazzi, è tutto così pulito che fa invidia al palazzo reale.
Disse Louis mentre camminando sul vialetto e cercava di schivare tutte le bottiglie e le cartacce, come me d'altronde.
-
Già lo vedo anche io.