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Autore: imperfect_me    05/12/2012    2 recensioni
- Ettore?
- eh..
- posso farti una domanda?
- Dimmi...
- che cosa ti ha colpito di Darcy la prima volta che l'hai vista?
- bè...direi tutto...i suoi capelli, leggermente mossi con delle bellissime sfumature bionde e i suoi occhi, i suoi bellissimi occhi verdi...
Mi venne spontaneo aggrottare la fronte e girarmi verso di lui che aveva appena finito di sorseggiare il suo the ed aveva stranamente preso a esaminarmi in un modo quasi pensieroso,ma non passarono più di 5 secondi che spostò la sua attenzione altrove, fingendosi completamente preso dalle piastrelle blu della cucina e dall'enorme frigorifero che faceva da protagonista nella stanza.
- e a te invece? Cosa ti ha colpito di zayn??
mi stavo per alzare in piedi ed indicare Malik che in soggiorno non la finiva di sbraitare, ed urlargli “MA GUARDALOOOOOOOO!!!!!!!” ma mi trattenni e non lo feci.
- lui è tutto per me, lui mi fa sentire protetta, amata, desiderata insomma è la mia casa, non potrei mai fare a meno di lui.
E GIA' ERA PROPRIO VERO, NON AVREI MAI POTUTO FARE A MENO DI LUI.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3

SE, GENTILMENTE POTETE LASCIARE IL LOCALE, GRAZIE!


 

Elizabeth

A casa di Alisha

Un scricchiolio di passi veniva dalla scala a chioccia in mogano nero laccato in fondo alla sala, che portava al piano di sopra, che Alisha aveva fatto accuratamente dipingere di nero per rendere il tutto un po' più “ARTISTICO” a detta sua, a detta mia “COMPLETAMENTE INUTILE”.

Zayn rideva come un pazzo e due volte rischiò di inciampare e di farsi le scale allegramente rotolando, per paura di essere raggiunto da Harry e dalle sue infinite bestemmie. AAAH se lo avesse sentito Alisha. Alla fine comparve anche lui, in boxer che tentava, invano, di infilarsi le ciabatte mentre scendeva dalle scale, probabilmente le stesse ciabatte che aveva lanciato poco prima.

Il suo bel visino e il cespuglio di capelli erano interamente ricoperti di panna, e anche la schiena mostrava i segni di un opera di panna incompleta, si era un po' rovinata dopo tutto quel trambusto, ma si comprendeva ancora bene il soggetto di quel capolavoro che aveva come sfondo la schiena del ragazzo della mia migliore amica.

Ah! IL MIO RAGAZZO ERA UN ARTISTA!

Io e Liam eravamo rimasti immobili fino a quel momento, ad osservare quella scena a dir poco AGHIACCIANTE, avevamo chiara stampata sul viso l'espressione di puro terrore che ci era venuta dopo l'urlo da Tarzan affaccendato con Jane di Harry.

E quando vedemmo quest'ultimo alzare la ciabatta che non era riuscito ad infilare, per scagliarla per l'ennesima volta in direzione di Zayn, che si trovava a 1 metro di distanza da noi, mi avvinghiai a Liam e lui si attaccò a me come una ventosa, coscienti della scarsa, anzi pessima, mira di Harry.

Nascosi il viso dietro il suo braccio muscoloso, pronta all'impatto.

- Ciao Elisabeth!

Mi permisi di alzare gli occhi nella direzione di Harry che aveva lasciato il braccio a mezz'aria in direzione di Zayn, e la testa verso di noi.

Non ebbi il tempo di rispondergli, che uno dei cuscini rossi, che Alisha aveva comprato alla boutique della sua sarta preferita qualche tempo fa, si scagliò contro il suo viso creando così una nuvola di piume che lo invase da capo a piedi finché non si depositarono sul pavimento. Zayn aveva commesso un passo falso, FALSISSIMO, si era rovinato con le sue stesse mani, lo sappiamo tutti com’è Harry la mattina. Dopo una sbronza colossale poi…

–allora è cosi che stanno le cose?

Il braccio di Harry riprese a muoversi nel momento stesso in cui finì di parlare, e la ciabatta schizzò via verso la faccia di Zayn, che con un movimento fluido e da vero maestro era riuscito ad evitare, ma i guai non erano ancora finiti.

BAMMM!!!!!!!!

Il rumore di cocci rotti mi penetrò i timpani fino ad arrivare alle ossa, e dalle facce scandalizzare che mi circondavano non prevedevo nulla di buono. Mi concedetti qualche secondo prima di girarmi e ammirare il bellissimo vaso della dinastia Ming che, sempre Alisha sono-schizzata-e-lo-so, aveva comprato ad un asta di beneficenza ad una cifra esorbitante tanto quanto assurda.

Alisha stava davvero male, dovevo portarla da qualche dottore bravo e a fare le sue spese al mercato di Camden Market!!

- Cazzo Alisha si incazzerà come una iena, questa è la volta buona per farmi fuori!

Harry pronunciò queste parole più disperato che mai,mentre era seduto a gambe aperte, non potei fare a meno di notarlo visto che indossava solo dei boxer abbastanza “striminziti”, non la smetteva di leccare la panna che si toglieva dai capelli.

Cosa aspettava ad andarsi a lavare e a mettersi qualcosa a dosso?

Liam sembrò leggermi nel pensiero e scherzosamente mi mise una mano sugli occhi ridendo, io non mi opposi, aveva le mani grandi quanto la mia faccia!

- Harry vatti a vestire, sei in presenza di una signora, e fai seriamente schifo, ti sei accorto che hai un… pene disegnato sulla schiena?

Liam non la smetteva più di ridere e dopo quest'ultimo commento anche Zayn si era unito al gruppo.

- Sono sicuro che Eli abbia visto di peggio.

Disse quella razza di scimmia evolutasi in uomo con un QI pari 0, forse anche meno.

Diede di gomito a Zayn che smise di ridere e si girò verso Harry, che era seduto a pochi centimetri da lui e che gli restituì uno sguardo che avrebbe fulminato anche le lampadine che Alisha nascondeva lontano dalle mani di Harry.

- ooooooooooook vado a lavarmi...Ah! Dimenticavo...disfatevi delle prove, e pulite la scena del crimine!

Alisha

Tornando a casa

Io e Louis avevamo appena finito la nostra colazione da Starbucks e ci avviammo verso casa mia, dove avevamo deciso di passare tutta la giornata insieme. Speravo che l’impresa di pulizie fosse già arrivata, ma quando arrivammo avanti il giardino di casa mia, qualcosa mi diceva che così non era stato, e che non avevano neanche iniziato LORO a dare una sistemata. C’era ancora di tutto lì a terra, bottiglie di birra, vodka e alcolici vari, carte di vario genere, e altre sostanze indecifrabili, e non avrei voluto assolutamente sapere cosa fossero.

-Vedo che si sono dato molto da fare i ragazzi, è tutto così pulito che fa invidia al palazzo reale.

Disse Louis mentre camminando sul vialetto e cercava di schivare tutte le bottiglie e le cartacce, come me d'altronde.

  • Già lo vedo anche io.

Misi la chiave nella serratura del portone nero e la girai lentamente aspettandomi di tutto da quello che avrei visto all’interno, cercai di spiare dalle grandi finestre, che piacevano tanto ad Elizabeth perché le ricordavano casa Cullen, ma le tende erano ancora chiuse e non si riusciva a vedere niente. Ormai ero psicologicamente pronta al peggio del peggio… del peggio.

Entrai e la mascella sembrava essere attratta al pavimento da una forza maggiore alla mia, e dietro di me Louis cercava di soffocare la sua risata, con scarsi risultati.

La scena che mi si presentò davanti era più o meno questa: Harry stava salendo le scale, mezzo nudo con una sola ciabatta al piede destro e un disegno indecifrabile fatto con della… panna? sulla sua schiena. Elizabeth era inspiegabilmente abbracciata ad un Liam impaurito e con gli occhi gonfi di stanchezza mentre copriva con le sue manone la faccia della mia amica. Zayn che ghignava divertito insieme a Louis, ma anche un po’ impaurito, da cosa non si sa, ma appena vidi dietro di lui cosa si nascondeva capii il perché. Il mio vaso della dinastia Ming, come lo chiamava Eli, era in frantumi sul candido, si fa per dire, pavimento e di fianco ai cocci c’era la misteriosa ciabatta del riccio che era inspiegabilmente scomparsa. Appena mi girai verso gli altri vidi il loro sguardo pietrificato, e sembrava che non respirassero più, ma quando tirai un sospiro di sollievo mi guardarono straniti.

-grazie per avermi fatta liberare di quel vaso, non ne potevo più, non avevo il coraggio di buttarlo, per quanto mi era costato.

Conclusi la frase con un sorriso a 35 denti e tutti scoppiarono in una risata isterica.

-bhè allora, ancora non è arrivata l’impresa di pulizie?

Tutti mi guardarono straniti e così spiegai tutto, quando ad un tratto sentii due mani calde e forti tirarmi all’indietro, e due morbide labbra lasciarmi un umido e piacevole bacio sul collo, segno che il riccio aveva finito di prepararsi. Mentre ancora mi godevo i suoi baci sul collo suonarono al campanello, segno che l’impresa era arrivata. Louis si fiondò ad aprire e appena le malcapitate entrarono rimasero allibite del caos che c’era in quella che ormai non era neanche più degna di portare il nome “casa”.

-buongiorno.

Una donna sulla quarantina ci salutò cercando di tenere un’espressione normale.

–ci hanno chiamato per pulire…

-si, si, adesso noi andiamo via e vi lasciamo lavorare in pace, e se perfavore potete mettere a posto per la festa di questa sera, ve ne sarei davvero grata.

Dissi spingendo tutti verso la porta per lasciare libera la casa.

-certo, faremo tutto noi, a dopo.

-ok, beh allora… buon lavoro.

Concludemmo tutti in coro con un sorriso imbarazzato rivolto alle due signore.

Poverine, non sapevano cosa le aspettava, avrei dovuto pagarle DAVVERO bene.

Una volta usciti decidemmo di passare una mattinata di shopping tutti insieme e pranzare anche insieme, e così chiamammo anche Niall dicendogli di aspettarci in centro per iniziare la mattinata di svago. Appena chiusi la porta alle mie spalle mi arrivò un messaggio da quella sclerata della nostra migliore amica rimasta in italia, e citava:

RINCOGLIONITEEEEEE, COME VA LI’ A LONDRA, CREDO CHE PRESTO VI RAGGIUNGERO’ NON MI PERDEREI PER NULLA AL MONDO LA LAUREA DI ALI. A PRESTO, DARCY XX

PIU’ TARDI ALL’ORA DI PRANZO.

Dopo una stancante mattinata di shopping passata a rincorrere Louis & Co. Per tutti i negozi, e dopo aver comprato un sacco di roba per la sera stessa andammo tutti da Nando’s sotto supplica dell’irlandese, e li successero tante cose…

ELIZABETH

Durante lo shopping

Io e Zayn eravamo riusciti a scappare, senza farci notare, dal gruppo di pazzi guidati da una altrettanto pazza che sembrava appena uscita dal top show “TUTTI PAZZI PER LA SPESA”. Ci eravamo staccati dal trenino diretto da Nando's che Niall aveva tanto sognato, ancor prima di partire da casa.

Entrammo nel primo negozio sulla destra e non passarono neanche 10 secondi prima di capire dove eravamo finiti: un amorevole, colorato e assolutamente scandaloso NEGOZIO DI INTIMO.

Zayn non aveva perso tempo, in mezzo secondo era riuscito ad evitare le ultra quarantenni che tastavano i reggiseni extra large e ad arrivare incolume al cesto delle micro mutandine occasionali, e nel giro di un altro mezzo secondo aveva immerso la mano in quel miscuglio di stampe leopardate e zebrate, e ne aveva estratto una di pizzo.

SCANDALOSISSIMA!

Era una situazione davvero, davvero, DAVVERO IMBARAZZANTE!

Ero rimasta impalata davanti alla porta, non riuscivo a muovermi, le commesse mi guardavano perplesse,e a qualcuna di loro, con la solita FACCIA DA TOPO, gli scappava un risolino sotto i baffi.

Un passo davanti un altro e subito dopo un altro.

wow non hai dimenticato come si cammina!

Ma possibile che ti fai viva sempre in queste situazioni di cacca tu?!

Mi muovevo meccanicamente, quasi in modo innaturale, mi sentivo una rincoglionita, o forse lo ero?

Raggiunsi quel pervertito del mio fidanzato che in quel momento stava girando e rigirando quella… quella specie di centrino che aveva tra le mani.

- Non è che se ti ci metti con la faccia dentro trovi qualcosa, eh!

Una linguaccia come risposta era il massimo che potevo ricevere da lui dato che la sua attenzione era rivolta...altrove.

-Ti ricordo che siamo qui per comprare dei vestiti per la FESTA, ricordi: F.E.S.T.A.?

- E chi ti dice che queste non sono per la festa?

Concluse mettendomi quel souvenir, che le escort lasciavano ad ogni cliente affezionato, sotto il naso.

- Aaaaah ma allora è un lingerie party?

- No sciocchina! Questa è per il dopo party.

Quell'aria maliziosa che gli compariva in modo spontaneo gli donava, va bè, lui sarebbe stato bellissimo anche se si trovasse sulla tazza del cesso.

Evvai con la finezza!

E taci una buona volta, vocina insolente!

- GIUSTO! Hai ragione! E se poi rimorchio qualcuno alla festa?cosa faccio? Sei un genio!!

Prenderlo in giro mi lasciava sempre una grande soddisfazione.

Non rispose, ma si limitò a guardarmi in cagnesco e ad abbandonare la COSA nella cesta.

Spingerlo fuori da lì fu un’ impresa ardua, ma CE L'AVEVAMO FATTA!

Ora copi anche le battute delle pubblicità? No ma, complimenti!

Uffa!! Sarei dovuta andare dallo psicologo insieme alla mia amica un giorno di questi.

-Allora, adesso che hai soddisfatto i pensieri perversi del tuo ragazzo, POSSIAMO ANDARE A MANGIARE?

NON. CI. POSSO. CREDERE.

Alisha era lì, seduta su una panchina insieme a tutti gli altri.

Ma certo, era di Alisha che stavamo parlando, giusto?

Non saremo mai potuti scappare da lei, no?

- Ooooooook,andiamo da Nando's.

E così dicendo, con un sorriso tirato presi per mano Zayn che avrei voluto tirargli a morsi, ed entrammo TUTTI insieme, per la gioia di Niall, in quel dannato locale.

Non presi niente, non volevo niente, era ora di pranzo ed io non avevo fame...ma c'erano i ragazzi che mangiavano per me.

Avevano ordinato l'impossibile e dopo i primi 30 minuti già non ce la facevano più, tranne Niall ovviamente, e con quello che avanzava iniziarono, da prima, a costruire castelli di cibo con tanto di fossato e ponte levatoio e successivamente partirono i primi conflitti tra i regni...vi lascio immaginare...ho ancora le palline di carne nei capelli.

Fatto sta, che oltre al trauma per aver assistito a quella scena che faceva invidia al peggiore asilo di Londra, fui travolta dall'umiliazione più pura quando ci venne gentilmente chiesto di andare via.

Odiavo i bambini ma mi ero innamorata di uno di loro


 


 


 


 


 


 

CIAO PIPOLLLLLLLLLLL (?)

ECCOVI SERVITO FRESCO FRESCO IL NUOVO CAPITOLO,PERFAVORE RECENSITE, E CAGATELO, NON SIATE STITICI.

VI LASCIO COME SEMPRE I NOSRI NICK DI TWITTAH

@Marisadndr E @GretaG98

SEGUITECI E SOPRATTUTTO RECENSITEEEEEEEEEEE

BYE CENTEEEEEEEEEE 

   
 
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