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Autore: sfiorisci    05/12/2012    1 recensioni
[In revisione]
"Ci sono, a volte, degli errori che non devono essere commessi, ma se succede avviene qualcosa di così strordinario che possiamo solo pregare che vada tutto bene..." queste le parole prima che Ray, la madre di Light morisse. Ora lei è una ragazza di 15 anni dai capelli rossi e le assomilia moltissimo. Vive una vita schiva e silenziosa, col peso del suo grande segreto che non può rivelare, ma tutto cambia quando va all'istituto. Amore, amicizia, magia.... quante cose cambiano nella sua vita... Scoprirà di essere coinvolta in qualcosa più grande di lei, qualcosa che minaccia la scomparsa di tutta la terra... ma forse, quando tutto sembra perduto, le maledizioni più grandi possono dimostrarsi grandi poteri....
Genere: Fantasy, Malinconico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Prima di farvi leggere l'ultimo capitolo volevo spendere cue parole per i ringraziamenti. Grazie a tutti coloro che hanno recensito la mia storia, grazie a tutti gli amici che mi hanno detto di continuare, grazie a chi mi ha aiutato a migliorare e grazie a chi mi ha fatto commuovere con le recensioni. Grazie anche a tutti i lettori silenziosi che hanno seguito la mia storia e che l'hanno trovata bella.
Spero che l'ultimo capitolo vi appassioni e vi lasci piacevolmente sopresi :)
Baci e grazie ancora a tutti,
_WhiteRose_



Non posso crederci, penso che nessuno di noi possa. Mi sembrano passati così pochi giorni da quando sono arrivata qui all’Istituto, invece è già passato un mese e mezzo e sto per combattere la battaglia più importante della mia vita. Sono certamente cresciuta in tutto questo periodo, ho imparato cosa significa l’amicizia, l’amore, la lealtà, ho imparato che le persone possono cambiare in meglio e che non si è mai veramente ciò che la gente pensa.
-Light?- Luke entra nella mia stanza distraendomi dai miei pensieri.
-Noi siamo tutti pronti, ti stiamo aspettando all’ingresso… tu come stai?- mi chiede, la sua voce è carica di preoccupazione, siamo tutti preoccupati, sappiamo di andare incontro alla morte.
-Sono pronta anche io.- mi bacia, un bacio appassionato, è strano, lui preferisce i baci dolci…
-Sappi che qualsiasi cosa succederà ti amerò per sempre, per sempre, hai capito?- non l’ho mai visto così serio.
-Anche io ti amo, Luke, ti amerò per sempre anche io- gli rispondo e ci avviamo insieme dove sono anche tutti gli altri. Sono tutti all’ingresso con la loro divisa nera. La indosso anche io e sembriamo tanti piccoli soldati pronti ad andare incontro al proprio destino. Ci sono tutti: Matt con la faccia pallida e lo sguardo deciso, Lyla che trema dalla frenesia di scendere in campo, Queen che aiuta suo fratello Owen con le armi, Dave e Edward che hanno lo sguardo preoccupato, Angel che si prepara con Sheylan.
-È tutto così strano…- dico a Luke quasi in un sussurro.
-Gente che qualche tempo fa neanche mi calcolava e che ora si sta preparando per andare a morire per me… ma sono davvero così importante per tutti voi?- Luke non mi risponde subito, ci pensa un po’ e poi mi dice:
-Sai, non è che stanno scendendo in battaglia soltanto per te, ma anche per loro stessi. Uccidere demoni e fuorilegge fa parte del loro destino, del nostro destino. Ognuno di loro ha sofferto a causa dei demoni: sapevi che il padre di Matt è morto mentre stava uccidendo un demone? Pensa anche alla mia storia… anche io voglio ucciderli, un domani, se mai avrò dei figli – e dicendo questo mi sorride debolmente –vorrei che potessero vivere in un mondo migliore di quello che siamo costretti a vivere noi oggi.- è bello parlare con lui, è come se chiarisse ogni mio dubbio…
-Ecco come ci organizzeremo: formeremo delle squadre, ognuna sarà capitanata dalle persone con più esperienza quindi Rose, Owen e Edmund. La squadra di Rose sarà composta da Lyla, Luke, Angel; quella di Owen da Matt, Queen e Sheylan e quella di Edmund da Edward, Dave e Light… tutto chiaro?- ci dice Charlotte. Si vede chiaramente che anche lei è molto preoccupata, ha lo sguardo stanco ma determinato. Ci limitiamo ad annuire e ci dividiamo nelle squadre prescelte. Dobbiamo andare ad attaccare Mortin nella sua casa, che si trova a qualche isolato dall’Istituto.
Passiamo svelti e furtivi fra le strade della città, completamente nascosti dal buoi della notte. Non c’è nessuno in giro e le strade sono illuminate da pochi lampioni, molti dei quali sono rotti o piegati.
Ci fermiamo di colpo e Edmund ci indica la casa di Mortin, vedo gli altri che entrano e noi dobbiamo fermarci qui, secondo Charlotte io sono troppo importante per entrare nella sua casa e rischiare di essere uccisa. Ovviamente ho cercato di protestare, ma lei non ha voluto sentire storie e mi ha messo Edmund in stile cane da guardia per “evitare che io faccia pazzie”. Dopo una decina di minuti che Charlotte e le due squadre sono entrate, ancora non è successo nulla: non si è sentito nessun rumore, nessuna voce… nulla.
-Ragazzi, io vado dentro a controllare, se fra 30 minuti non sono ancora tornato andatevene all’Istituto e fatevi aiutare da Henry.- dice scavalcando la grande ringhiera e arrampicandosi sulle possenti mura del palazzo vittoriano.
-Ah, mi raccomando, tenete d’occhio Light, ok?- dice rivolto a Ed e Dave, loro annuiscono.
30 minuti passano in fretta, ma di Edmund non c’è traccia. Anche nel suo caso non si sono sentiti rumori strani, nulla di nulla, tutto ciò è molto inquietante.
-Cosa facciamo?- chiedo in preda all’ansia.
-Entriamo a controllare- dice piano Ed
-Ma Edmund ci ha detto che…-
-Vuoi davvero ascoltare ciò che dice lui? Potrebbe anche essere morto in questo momento, oppure noi potremmo salvarlo da una morte certa… cosa preferisci?- annuisco lentamente alle sue parole, ha pienamente ragione. Ci arrampichiamo ed arriviamo alla finestra del secondo piano, quella da cui sono entrati tutti. È ancora semi aperta, perciò vi ci appoggio delicatamente la mano sopra e si apre, permettendoci di entrare. Ed cammina davanti a me e Dave dietro. Precorriamo in silenzio e con i nostri stili in mano un lungo corridoio non illuminato fino a raggiungere una porta, Ed la apre lentamente ed entriamo. Ci ritroviamo in una grande stanza circolare, buia anche questa, ci apprestiamo a percorrerla con passo felpato quando le luci si accendono tutte insieme e una scarica elettrica colpisce in pieno il petto di Ed
-Edmund!- grida Dave in preda allo sconforto, il suo corpo è a terra tutto bruciacchiato e gli esce del sangue dalla bocca. Ci pieghiamo a vedere come sta, Dave cerca di rianimarlo, poi gli ascolta il battito cardiaco e quando si alza dal suo corpo le lacrime gli scendono copiosamente bagnandogli tutta la faccia.
-Lui… lui… Ed non ha più battito cardiaco…- mi dice fra sussurri e singhiozzi.
-È morto- dice una voce sopra di noi. Alziamo gli occhi e lo vediamo: Alex Mortin è sullo stipite della porta che ci guarda con un ghigno spaventoso e degli occhietti piccoli e malefici. Dave, istintivamente, corre verso di lui per picchiarlo, ma Mortin gli infilza il suo bastone sul torace, trapassandogli il cuore.
-Poveri piccoli sciocchi…- dice mentre toglie il corpo esanime di Dave dal suo bastone con una leggerezza che fa rabbrividire
-Pensavate di venire qui nel mio palazzo e sconfiggermi? Pensavate davvero di fare questo? Nemmeno Ray, che era un’ottima cacciatrice era riuscita ad uccidermi, cosa faceva pensare ad una banda di marmocchi come voi capitanati da degli squilibrati potesse riuscirci?- ride divertito, mentre la ferita di Dave perde così tanto sangue da formare una pozza ai suoi piedi
-Sai, gli altri tuoi amichetti (per ora) li ho risparmiati, mi facevano un po’ pena… poi quando ho visto che tu non venivi pensavo di usarli come ostaggio per costringerti a piegarti al mio volere, fortuna che sei arrivata.- la sua bocca si allunga per formare un sorriso malefico
-Allora perché? Perché hai ucciso Ed e Dave? Non potevi tenerli prigionieri come tutti gli altri?- urlo, sono quasi fuori di me
-No, non sarebbe stato divertente senza nessuna morte… e ora basta parlare, sei qui, è ora che io torni in possesso di ciò che voglio- dice allungando il suo bastone verso di me. In quel momento sento una fitta tremenda allo stomaco: è Jinx che si sta per risvegliare. Cerco di controllarmi in tutti i modi, ma non riesco neanche a stare in piedi, cado in ginocchio, urlo e sbatto i pugni a terra… perché deve andare così ogni maledetta volta? Perché non riesco semplicemente a controllarlo?
Sento le forze venirmi meno e l’oscurità che mi avvolge… ecco, è la fine. Mi trasformerò in Jinx e ucciderò i miei amici, fallirò nel mio obiettivo… non riuscirò mai a sconfiggere Mortin. Chiudo gli occhi e lascio che il demone si impossessi di me, lasciandomi cullare dal oscurità delle tenebre.
 
“Light?” sento una voce nella mia testa, è una voce calda, familiare amorevole…
“Mamma?” chiedo incredula
“Sì, sono proprio io tesoro.” Non riesco a vederla perché sono ancora circondata dall’oscurità, ma la sua voce mi appare chiara e limpida, come se fosse a qualche passo da me in mezzo al nulla
“Ma come è possibile, tu sei morta… forse lo sono anche io?” le chiedo trovandola l’unica soluzione possibile
“No, non è ancora giunta la tua ora, hai un futuro che ti aspetta… non puoi farti abbattere così. Ricordati chi sei, tu sei Light Hope Faith Graylend, tu sei mia figlia. Non posso credere che accetti con tanta facilità il fatto che il tuo corpo venga posseduto da un demone, da questa feccia dell’universo… non credi anche tu?”
“Ma cosa posso fare? Sai che non posso controllarlo!”
“Ti ricordi cosa ti dissi prima di morire? Che un potere non è buono o cattivo di principio… dipende da come lo si usa, il tuo potere, Light può essere la salvezza di tutte le persone che ami, non potresti almeno provare a fare un piccolo sforzo? Ricordati che quando hai bisogno del tuo aiuto io sarò sempre con te…”
“Ma come farai ad essere con me? Tu sei morta…” anche se nel momento in cui pronuncio queste parole stento a crederci pure io, dopotutto io sto parlando con lei.
“Le persone, anche dopo la morte continuano a vivere. Non sono più fatte in carne ed ossa, non parlano più con gli altri, non si fanno vedere, eppure continuano a vivere. Vivono nel cuore di chi le ha amate sotto forma di ricordo… e ora va, che è già tardi.” Le sue parole mi commuovono profondamente, vorrei ringraziarla, ma sento che lei non è più vicino a me.
Mi concentro su ciò che ha detto. Non ho intenzione di farmi possedere da una creature così schifosa… prendo un bel respiro e cerco di far uscire la mia volontà a dispetto di quella di Jinx.
 
La prima cosa che mi colpisce quando torno in possesso del mio corpo è il sapore metallico del sangue in bocca, la seconda cosa è che non sono nel mio corpo, ma in quello di Jinx! Vedo con i suoi stessi occhi e riesco a percepire ciò che pensa… chissà se riesce a percepirmi anche lui? Sta combattendo contro Mortin… da quello che mi sembra di capire Mortin lo vuole uccidere perché ormai lo trova inutile e senza nessun valore. Vedo che lo tramortisce con una bastonata sulla testa e lo porta verso di sé.
-È ora che tu torni alla misera dimensione da cui sei venuto, stupido demone.- in quel momento faccio la mia mossa. Prendo il bastone che Mortin ha lasciato a terra e glie lo conficco nel torace… proprio come lui aveva fatto con Dave. Vedo il suo petto alzarsi e abbassarsi con molta rapidità e Mortin cade a terra. Sento che sta per morire, perché anche Jinx è in punto di morte. La vita di Mortin era quindi legata a quella di Jinx.
-Perché…- dice tossendo sangue
-Jinx, perché mi hai fatto questo? Sapevi che uccidendomi saresti morto anche tu… cosa hai voluto dimostrare?-
-Non hai ancora capito? Non sono Jinx.- gli rispondo
-Light?- chiede lui sgranando gli occhi.
-Nemmeno. Io sono Ray, sono Light, sono Dave, sono Ed e sono tutte le persone buone che tu hai ucciso grazie a Jinx! Ho fatto giustizia per tutti loro, li ho vendicati e ora riposeranno in pace… mentre la tua anima brucerà all’inferno!- probabilmente non sono mie parole però sento come una forza, una forza nuova che mi scorre lungo le vene… vedo Mortin morire in preda allo sconcerto e poco dopo, esausta, svengo.
 
Mi sveglio e mi trovo in infermeria. Davanti al mio letto ci sono, anche se un po’ malconci, quasi tutti. Li guardo uno per uno recependo la loro soddisfazione verso di me e la loro gratitudine per averli salvati.
Vedo Lyla, all’inizio così timida e ora fiera, mentre stringe la mano di Matt; vedo Matt, prima un ragazzo che nascondeva il suo vero essere e che ora è uscito finalmente allo scoperto trovando l’amore; vedo Queen, prima una ragazza acida e stupida e ora una donna matura; vedo Charlotte, diffidente verso tutti e tutto che si fa abbracciare dolcemente da Henry; vedo Owen, prima un ragazzo scontroso e burbero e ora con tanta voglia di donare amore, possibilmente a Rose; vedo Luke, la prima persona che mi ha seriamente colpita in tutta la mia vita. Prima con quegli occhi tristi, spenti, con quella faccia seria che ora ha totalmente cambiato (forse anche per merito mio?) con una sorridentissima.
Forse non avrò sconfitto tutti i demoni del mondo, forse il male regnerà ancora su questa terra, eppure tutti noi abbiamo dimostrato che si può cambiare in meglio che i demoni, anche quelli interiori, possono essere sconfitti.
 
   
 
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