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Autore: SunButterfly    06/12/2012    2 recensioni
Cosa succede se una ragazza incontra per caso un ragazzo perso su una spiaggia..e nudo?E cosa succede se quel ragazzo fa conoscere un mondo totalmente sconosciuto alla ragazza?E se quel mondo non fosse così sconosciuto nemmeno per lei?
Questa è la storia di Laila,e del passato che non ha mai conosciuto,un passato molto più affascinante e misterioso di quello che può provare ad immaginare.
Genere: Fantasy, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 “Your true colors,
True colors are beautiful,
Like a rainbow ..”

 




 Il giorno dopo,Laila era di nuovo sulla stessa spiaggia. Questa volta, però, stringeva tra le braccia una paio di pantaloni, di quelli color sabbia che facevano tanto turista in vacanza. Aveva pensato tutta la notte a quel ragazzo, contenta che il giorno dopo fosse domenica, per poter tornare sulla spiaggia senza problemi. Ed ora eccola là. Mentre le sue compagne si preparavano alla messa domenicale, lei finse un gran mal di pancia, restando così a letto. Ma poco dopo, uscì di soppiatto, e dopo aver preso il primo pantalone che le capitava in mano da quei grandi sacchi neri pieni zeppi di vestiti per una raccolta umanitaria organizzata dal collegio si avvio subito alla spiaggia.
La sera prima si era pentita subito per essere scappata in quel modo. Lui non l’aveva seguita,non ci aveva nemmeno provato. Quindi, facendo due veloci conti..era innocuo. O meglio lei voleva convincersi di questo, anche perché per tutta la notte l’immagine di quel viso, di quegli occhi azzurri come il mare gli impedì di prendere sonno.
Levate le scarpe si avviò agli scogli, e dopo averli superati con un piccolo salto si guardò intorno. E lui non c’era. Le campane della chiesa suonavano le 11 in punto. Si sedette a gambe incrociate sulla sabbia, pensando a quanto era stata stupida a pensare di ritrovarlo. Era sicuramente ubriaco, o forse addirittura drogato, sarà andato via chissà dove..e io illusa che credevo di trovarlo qui. Così piegò i pantaloni dietro la testa a mo’ di cuscino, e si sdraiò chiudendo gli occhi.





“E’ lui, è lui…”
Ripeteva la voce della ninna nanna, sua madre. Avrebbe voluto chiedergli di chi parlava, ma come sempre la voce non arrivava in gola.
“E’ lui, ascoltalo…”
La voce ora sembrava un lamento disperato. Laila si dimenava, ma scendeva giù..sempre più in basso, non poteva vedere dove stava andando, era come se fosse cieca. Sentiva solo il fiato mancare.
Ad un tratto una mano le cinse il braccio, e cominciò a tirarla su.






Sobbalzò. Si era addormentata e aveva fatto quel sogno, di nuovo. Ma stavolta era diverso, come se sua madre volesse dirle qualcosa. E poi quella mano che la tirava su… Le campane ora suonavano mezzogiorno. Le sue compagne e le suore sicuramente stavano andando a pranzare, e poi si sarebbero riunite per i giochi da tavolo della domenica. E figurarsi se l’avrebbero chiamata per unirsi a loro. Pensò, quindi che le restava la giornata libera. Si alzò in piedi, e poi lo vide.
Un corpo giaceva a pancia in giù sulla sabbia. Lo riconobbe subito, era nudo, e aveva i capelli biondi di quel biondo che le aveva martellato la mente tutta la notte. Ma da dove era spuntato?
Gli si inginocchiò accanto e poi delicatamente lo sollevò per le spalle girandolo. Sembrava svenuto. “Ehy,mi senti?” provò a chiedere. “Ehy..dai sveglia!” Aveva paura adesso, e non capiva perché. Cominciò a dargli dei leggeri schiaffetti, e sentì che tornava a respirare. Menomale, almeno non è morto. Il ragazzo aprì gli occhi lentamente “Ciao!” disse solo, e lei sentendosi avvampare, lasciò la presa facendogli sbattere la testa sulla sabbia. “Ahio! Che bella accoglienza eh.. “ E si sollevò sui gomiti. Solo in quel momento Laila si ricordò dei pantaloni e tornando dove era prima li prese e glieli lanciò. “Ecco,metti questi e poi devi darmi qualche spiegazione.” Lui fissò sbigottito i pantaloni “Bene,devo infilare le gambe qui, no? Però, Mattia non mi aveva detto che fossero così complicati..questi..pantaloni, giusto?” “Mi prendi in giro?” Urlò lei infastidita. Che cafone. Gli salvo la vita, gli do’ qualcosa da mettersi, ed ha pure il coraggio di prendermi in giro! Il ragazzo non rispose, e con qualche difficoltà riuscì ad infilare le gambe nei pantaloni. E menomale che sono con l’elastico in vita e non con i bottoni.. pensò lei. “Bene, chi sei? E da dove vieni?” Chiese poi frettolosa, e si rese conto di non vedere l’ora di saperlo. Lui fissava ancora i pantaloni. Poi le sorrise ..quanto è bello! “Enea, mi chiamo Enea.” “Io Laila”, rispose lei allungando la mano. “Ah è così che si fa qui?” E gliela strinse leggermente. Laila finse di non sentire e chiese “Allora, da dove vieni e che ci fai qui.” “Vengo da Città Laggiù.” Rispose lui sicuro. “Va bene, seriamente. Dimmi da dove vieni.” “L’ho appena fatto!” Laila alzò le braccia in segno di resa “Va bene, va bene. Non vuoi dirmelo. Città Laggiù è una legenda. Lo sanno anche i bambini!” “Prevedibile.” rispose Enea secco. “Allora guarda..” continuò. E poi si portò una mano sull'elastico dei pantaloni per tirarli giù. “Ma che fai?” urlò lei,e poi si girò per andarsene. “Guarda e zitta!” la rimproverò lui. Lei si girò nuovamente per rispondere a tono, ma notò che si stava ormai avviando alla riva. Ma che vuole fare… e restò ad osservarlo. Il ragazzo mise i piedi in acqua, e Laila notò che il mare cominciò ad agitarsi. Poi, vide che le gambe di Enea cambiavano colore, diventando sempre più bianche, quasi pallide. Le vide leggermente brillare sotto il sole, e poi lui allungò una mano. Laila la fissò non capendo dove volesse arrivare, e poi notò che anche le mano luccicava sotto la luce del sole e che tra le dita aveva una spessa pellicina, che la rendeva simile alle zampe di un’anatra. Adatte per nuotare. Le gambe erano sempre più chiare, e Laila constatò incredula che erano quasi..squamose. Allungò una mano tremante e toccò la sua, e ricordò la sensazione del sogno. Una presa fredda, quasi glaciale, e solida, che la tirava su.
Si sentì mancare il respiro, e cadde svenuta sulla sabbia.


Salve a tutti! Questa è la mia prima storia, sono ancora inesperta,soprattutto con l'html! Colgo comunque l'occasione per ringraziare quanti di voi mi leggeranno, e vi invito a commentare! Accetto anche le critiche :D La canzone citata nel capitolo è ovviamente la splendida True Colors di Cyndi Lauper <3 Buona lettura a tutti!
  
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