Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Trick    06/12/2012    1 recensioni
«When you play the game of thrones, you win or you die».
Una raccolta senza pretese di flash-fic su personaggi e ship random di GoT.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Yara Greyjoy, 135 parole.

Quando Theon non era che un bambinetto e lei un ragazzina che giocava con le asce, i loro occhi erano gli stessi. Grigi e profondi quanto gli abissi più inarrivabili del mare, duri e selvaggi quanto le spigolose rocce delle Isole di Ferro... ora lo sguardo del giovane accanto a lei era viscido e acquoso quanto il pescato andato a male.
Yara nascose a stento una smorfia nauseata.
Che ciò che è morto non muoia mai.
Ore dopo, seduta con le gambe accavallate l'una sull'altra alla grande tavola di Balon, si ritrovò a pensare all'espressione ridicola che Theon aveva mostrato durante il suo battesimo al Dio Abissale.
Scrutò il proprio riflesso nel limpido acciaio dell'ascia e si lasciò andare a un'allegra risata metallica.
Che ciò che è morto possa morire almeno un altro paio di volte.


Ros, 150 parole.

Era bastato davvero poco per convincere Ros che la magia di Approdo del Re non avrebbe mai potuto darle la sicurezza del grigiore di Grande Inverno. Era stata stolta e avventata – e ora la via del ritorno era la più impervia.
Vestiva di pizzi e sete, beveva vino dolce in coppe dorate e Lord Baelish le faceva spesso dono di meravigliosi orpelli per i propri capelli.
«Non v'è nulla che potrei amare più dei vostri capelli rossi, mia cara».
Aveva creduto a tutto quel frastuono di sogni e desideri per molto più tempo di quanto non avesse dovuto. I suoi occhi vedevano solo ciò che lei voleva vedere – la prima volta in cui la mano di Lord Baelish si era insinuata sotto le sue gonne si era sentita perfino compiaciuta dalle sue attenzioni.
Giorno dopo giorno, Grande Inverno era sempre più lontana.


Varys, 117 parole.

La presenza di quel ragazzino che Jon Arryn aveva portato ad Approdo del Re lo turbava più di quanto non avessero mai fatto gli sguardi caustici della regina e del suo fiero gemello. Seduto attorno al tavolo del concilio, Varys lo studiò per l'ennesima volta.
Continuava a giocherellare sprezzante con un dragone d'oro, facendolo svanire fra le dita con l'abilità snervante di un guitto da circo.
«Il giovane Petyr fa magie con il denaro» aveva assicurato Lord Arryn.
Petyr intercettò il suo sguardo.
Se qualcuno gli avesse domandato quando aveva iniziato a temere i giochi di prestigio di Ditocorto, Varys avrebbe risposto da quel giorno.
Un sogghigno, un occhiolino fugace e i corni erano suonati a guerra.


Brienne, 132 parole.

Aveva creduto di aver perso ogni cosa con la morte di Renly. Si era sentita indifesa e inutile come mai nella propria vita si era sentita; la terra aveva tremato sotto i suoi piedi, il mantello della guardia che il suo re le aveva donato si era serrato attorno alla sua gola e le cappe continuavano a stringere, a stringere, a stringere...
Aveva creduto di essere morta con lui, quella notte.
Ma era Renly ad essere morto, non lei.
Brienne si strinse sofferente all'elsa della spada. Lady Catelyn le rivolse un'occhiata pietosa e le appoggiò una mano sulla grande spalla.
«Conosco il tuo dolore».
La giovane guerriera alzò il capo e annuì con rinnovata fierezza.
«Lo conosceranno anche i vostri nemici, mia signora».
Era Renly ad essere morto, non lei.


Lysa Arryn e Catelyn Stark, 175 parole.

Nonostante il trascorrere degli anni avesse iniziato da tempo a reclamare la sua giovinezza, Catelyn aveva conservato tutta la bellezza dei Tully.
I capelli ramati erano ancora lucenti e setosi, gli occhi azzurri continuavano a brillare vivacemente. Nonostante fosse appesantita dal mantello da viaggio, Lysa aveva notato immediatamente quanto il suo corpo fosse ancora snello e sensuale.
Si morse con rabbia il labbro inferiore: dopo cinque gravidanze e metà della propria vita trascorsa fra le fredde terre del Nord, Catelyn continuava ad essere la più bella. Certe storie non cambiavano mai protagonista.
«Un tempo eravamo inseparabili... cos'è cambiato fra di noi, Lysa?».
La voce triste di Catelyn sembrava riemergere da un tempo fatto di pomeriggi assolati trascorsi a giocare sulle rive di Delta delle Acque. Era un tempo in cui Lysa sarebbe stata pronta ad ascoltare ognuna delle parole pronunciate dalla voce di sua sorella... ma non era più quello, il loro tempo.
«Non è cambiato nulla, Cat».
Il suo tono tremava di stizza.
Sei ancora più bella di me.
Certi protagonisti non sarebbero mai morti.
   
 
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