Cap 1: 14 settembre 2008 d.C.
Volterra (palazzo dei Priori)
Ore 12:00

Sono passati quasi 700 anni da quando trovai Nadiah nel borgo di Volterra.
La trasformai due giorni dopo il ritrovamento. Una sola cosa avevo il timore e il rimpianto di perdere: i suoi magnifici occhi viola.
Però quelli rimasero, grazie al suo potere. Nadiah aveva ereditato il potere dell’ipnosi, che le rendeva gli occhi viola solo di un punto più intenso di prima.
Athenodora l’ha sempre trattata come una figlia, quella figlia che non avrebbe mai avuto. Io mi sforzavo di vederla come la vedeva Dora, ma non ci riuscivo. L’amavo, questo era vero, ma non come una figlia.
Inizialmente pensavo che la mia attrazione per lei fosse dovuta al fatto che lei era una novità. Ma più gli anni passavano più il mio desiderio per lei aumentava e, con fastidio, notai che non ero l’unico ad essere infatuato da lei. Demetri, fin dal suo arrivo, si era mostrato molto interessato a lei e lei non aveva fatto niente per allontanarlo.
Una sera del lontano 1537, però, il mio autocontrollo venne meno e io mi ritrovai a desiderarla più del solito. 
Era una sera come tante al palazzo dei Priori. Aro che leggeva, Marcus con il solito sguardo perso nel vuoto e io che la guardavo, come sempre. Quella sera portava un vestito di velluto blu, un mio regalo. Le stava a pennello, le aderiva al corpo e metteva in evidenza le forme perfette. I capelli scuri sciolti, tirati indietro per non coprirle il viso. Leggeva anche lei, seduta al grande tavolo che si trovava nella sala. 
Ad un certo punto mi alzai e mi rivolsi a lei “Nadiah, vorresti avere la cortesia di seguirmi, dovrei farti vedere una cosa” lei mi guardò per un attimo, come se avesse intuito qualcosa, poi mi fece uno dei suoi enormi sorrisi e mi seguì.
Era l’occasione perfetta: Athenodora era fuori con Suplicia e con gran parte del corpo della guardia. 
“dove mi stai portando?” mi chiese, ridendo. Non aveva capito, la mia ingenua piccola. Era questa una delle ragioni per cui l’amavo.
“hai mai visto la stanza mia e di Athenodora?” le chiesi. Ma ero certo della risposta. Dora non aveva mai fatto entrare nessuno lì, neanche per pulire, pensava a tutto lei. Era gelosissima della nostra stanza e non farvi entrare nessuno era un modo per custodire il nostro rapporto, secondo lei. 
Io, personalmente, questa mania l’ho sempre detestata e forse, quella sera, tra tutti i posti che potevo scegliere nel palazzo scelsi proprio la nostra camera per poter dimostrare a mia moglie che lei non aveva mai avuto un reale controllo su di me, che io potevo fare esattamente quello che volevo poiché quel palazzo era più mio che suo!
Una volta arrivati aprii la porta la feci entrare e la chiusi istantaneamente alle mie spalle. 
La vidi che si guardava attorno curiosa. La stanza era molto grande: al centro faceva bella mostra di se un enorme letto a baldacchino con le tende rosse, difronte c’era la specchiera di Athenodora messa in una nocchia ad arco formata dalla mia enorme libreria. Una porticina laterale portava alla cabina armadio. Le pareti rivestite di parato nero. “Ti piace?” le chiesi
“si, molto! Ma come mai mi hai portata qui?” non le risposi, mi avvicinai lentamente e la baciai.
In un primo momento lo feci con dolcezza ma poi il desiderio ebbe la meglio e la baciai con più irruenza e passione. Lei, inizialmente, rispose al bacio con il mio stesso trasporto ma, quando la spinsi verso il letto, mi respinse, così, improvvisamente. 
“che cosa fai ,Caius?” mi guardava con aria interrogativa e accusatoria. 
“io, scusami”
“ma a Athenodora non ci hai pensato? Dio se venisse a saperlo ci ucciderebbe entrambi!” si mise le mani nei capelli e lasciò scoperto il collo e le spalle “ mi dici cosa ti è saltato in mente?” 
“niente scusami nuovamente…”non le potevo dire la verità, non mi avrebbe capito e avrebbe pensato che, in tutto quel tempo, l’avevo solo presa in giro, e avevo preso in giro anche Dora.
Quando si diresse verso la porta la trovò socchiusa “non hai neanche chiuso bene la porta! E se qualcuno ci avesse visti?!” il panico mi assalì
“ma io avevo l’avevo chiusa, la porta…” lei mi guardò ancora più terrorizzata.
“ci hanno visti”

 

Spazio a NOI!! 
Grazie a tutte voi per aver messo la storia tra le preferite/seguite/ricordate. 
Speravamo tanto in una recensione, ma purtroppo non ne abbiamo neanche una. 
Forza!! si guadagnano dei punti a recensire una storia senza recensioni!! Grazie lo stesso per il sostegno, siete in molte a visualizzare la FF. Non vi aspettate però troppo presto il nuovo capitolo: Myriam ha avuto un 4 e mezzo in italiano e deve recuperarlo, ce la può fare. Domani abbiamo il compito. Ma non vi interessa, già lo sappiamo.  

A MASSIVE THANK YOU, GUYS  (tradotto dal nostro Tommo in italiano: a massive crazzie racazzi!)  
e sì, Myriam è una directioner. Io amo Harry Potter, ed ho scritto delle FF su Draco Malfoy. se avete voglia di cercarci sugli altri account io sono Soraya Ghilen, Myriam è Celeste and Harry. Ci dileguiamo!! 

ps: RECENSITE!!!!!!!!! ci sentiamo tanto inutili!!!