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Autore: Lolling_In_The_Deep    06/12/2012    1 recensioni
[Cap. III]
-Seth... C'è qualcosa che non va?-
Il Cyndaquil sospirò, emettendo una buffa nuvoletta di fumo dalla bocca, e scosse appena il capo.
-Niente, cocca, niente. È che non mi piace che gli altri parlino di me come...- si bloccò, alla ricerca delle parole giuste -... Come se non ci fossi, ecco. Cos'è, quel professorone pensava forse che dei due fossi tu a comandare?- aggiunse in fretta, ritrovando un briciolo del suo carattere pepato.
Adelia alzò gli occhi al cielo e allungò il passo, ma così facendo urtò qualcuno.
-Scus...-
-Guarda dove vai!- urlò lo sconosciuto, voltandosi poi a squadrarla sorpreso -Ehi, non sei per caso l'impicciona di prima?-
L'allenatrice socchiuse gli occhi e in colui che la stava insultando riconobbe...
-Lo stalker! Sei lo stalker del Professor Elm!- gridò, puntandogli un dito contro.

Prima storia della sottoscritta, una Nuzlocke!
Adelia comincia il suo viaggio da New Bark Town (alias Borgo Foglianova) come mille altri: sceglierà un Pokémon starter, affronterà delle battaglie e via discorrendo, ma...
Questa è una Nuzlocke.
Ci sono delle regole da seguire, e una frase che la accompagnerà fino alla fine: "Tutto accade per un motivo".
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Videogioco
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I Pokémon Coleottero del Percorso 30 avrebbero ricordato con terrore quel giorno.
Un Cyndaquil idrofobico – anche se c'era qualcuno che affermava che il Pokémon di Fuoco fosse posseduto da uno spirito maligno – aveva fatto piazza pulita di Weedle, Kakuna e consimili con una ferocia inaudita, sordo alle proteste via via più deboli della sua allenatrice.
A proposito della ragazza, in quel momento stava battendo con forza il piede su un mucchio di foglie ormai ridotte in cenere: urlava, anche, e il suo Cyndaquil la osservava con aria annoiata.
-Sei un irresponsabile, Seth! Avresti potuto dar fuoco all'intero percorso!-
-Rilassati, cocca!- replicò Sethlans, grattandosi pigramente la schiena -Stavo solo provando il mio attacco Braciere... E vendicandomi di quei bruchi mangia-foglie...- aggiunse in sussurro.
Adelia guardò con aria schifata le sue scarpe sporche di cenere e sbuffò sonoramente.
-Spero che non deciderai di allenarti anche in casa di Mr. Pokémon, sai?-
-Spero per lui che non ci siano Weedle nei paraggi, altrimenti...-
Il Cyndaquil non poté terminare la frase che l'allenatrice, sommamente stufa, lo richiamò nella Pokéball.
Dopo qualche altro minuto di marcia finalmente tranquilla, era giunta in vista di una graziosa casetta circondata da alti alberi: esitò solo un istante, poi bussò alla porta.
Quando questa venne aperta, Adelia ebbe l'istinto di balzare all'indietro: sulla soglia stava un uomo anziano, con folti baffi candidi e un abbigliamento... Bizzarro.
Indossava un copricapo a forma di mezzo uovo a strisce gialle e nere, una lunga vestaglia azzurra a motivi di uova e – ancora! – stringeva tra le braccia un grosso uovo cremisi di peluche.
Alla vista di Adelia sorrise con aria folle e, afferratala per un braccio, la tirò dentro.
L'allenatrice cercò di non farsi prendere dal panico e di capire cosa stesse farneticando Mr. Pokémon, visto che l'uomo parlava a velocità proibitiva e con aria esaltata: seppe solo che di lì a poco aveva un uovo tra le mani e un'altra persona le si era avvicinata.
Mr. Pokémon saltellava poco più in là, canticchiando sommessamente “Wiggle jiggle, yellow middle, that's the best of what you are! I love you egg!”, ma l'attenzione di Adelia era tutta per il suo nuovo interlocutore: lo aveva riconosciuto, e sentiva una sorta di timore reverenziale invaderla completamente.
L'uomo sorrise con fare affabile e le tese una mano.
-Tu devi essere Adelia! Sono il Professor Oak, lieto di conoscerti!-
La giovane strinse tremante la mano che le era stata offerta, ancora stordita dal fatto di trovarsi al cospetto di un'autorità del mondo Pokémon.
Stava ancora pensando a qualcosa da dire – qualcosa di intelligente da dire! – quando la sua unica Pokéball si aprì, facendo uscire un irritato Sethlans.
-Ho bisogno di aria! Tu, ragazzina, non osare più rinchiudermi lì dentro senza avvisarmi!-
Samuel Oak osservò con curiosità il Cyndaquil che inveiva all'indirizzo di Adelia, lasciandosi infine andare ad una sonora risata: Adelia osservò mortificata l'uomo e abbassò il capo, vergognosa.
-Mi dispiace professore, Sethlans è...-
-Focoso...- la interruppe lui, posandole una mano sulla spalla -... Ma è nella sua natura! C'è qualcosa in lui però che lascia intravedere un barlume di affetto e fiducia per te, sai?-
-Davvero?- domandarono contemporaneamente Pokémon e allenatrice, mentre Mr. Pokémon commentò con un allegro “Fresh and white eggs are here!”.
Oak ignorò il collega e annuì.
-Certamente! I legami tra Pokémon e allenatori non si creano in poco tempo, ma sono tra i più forti che esistano al mondo: già il solo fatto che il tuo Cyndaquil sia al tuo fianco è indicativo.-
Adelia non era del tutto convinta delle parole dell'uomo ma le sembrava poco carino contraddirlo, visto e considerato che si trattava pur sempre di Samuel Oak: annuì a sua volta e lanciò una rapida occhiata a Sethlans, ammutolitosi di colpo.
-Sì... Ha ragione...-
Con un altro sorriso il Professor Oak si frugò nelle tasche del camice e le porse un oggetto dall'aspetto tecnologico: Adelia lo afferrò, incredula, ma ancora una volta i suoi dubbi inespressi furono colmati dallo stesso Oak.
-Questo è un Pokédex: serve a registrare i dati dei Pokémon visti o catturati, a fornire utili informazioni sugli stessi e, assieme alla Scheda Allenatore, ad identificare una persona come possessore di almeno un Pokémon.-
Adelia già sapeva tutto, ma bevve ogni singola parola dell'uomo di fronte a lui: questi si voltò poi verso Mr. Pokémon, ancora intento a canticchiare, e lo salutò.
-Ci vediamo, Hegbert, e non dimenticarti le tue medicine!-
-Medicine? Tutto ciò di cui ho bisogno sono le uova!- cantilenò, stringendo affettuosamente un cuscino a motivi uoveschi.
Oak alzò gli occhi al cielo e, prima di uscire, salutò Adelia.
-Mi piacerebbe che tu tenessi quel Pokédex e lo utilizzassi al meglio! Beh, ci vediamo a Goldenrod City se pensi di passare di lì!-
Ciò detto, uscì dalla casa: la ragazza si concesse giusto un paio di secondi di stupore prima di seguirlo rapidamente, abbandonando l'inquietante Mr. Pokémon alle sue follie.
Il viaggio di ritorno fino a Cherrygrove fu inusitatamente silenzioso: Adelia ancora rimirava il suo Pokédex come se si trattasse di chissà quale tesoro, mentre Sethlans sembrava immerso in profondi pensieri.
Fu solo quando la coppia imboccò il Percorso 29 che Adelia ruppe il silenzio.
-Seth... C'è qualcosa che non va?-
Il Cyndaquil sospirò, emettendo una buffa nuvoletta di fumo dalla bocca, e scosse appena il capo.
-Niente, cocca, niente. È che non mi piace che gli altri parlino di me come...- si bloccò, alla ricerca delle parole giuste -... Come se non ci fossi, ecco. Cos'è, quel professorone pensava forse che dei due fossi tu a comandare?- aggiunse in fretta, ritrovando un briciolo del suo carattere pepato.
Adelia alzò gli occhi al cielo e allungò il passo, ma così facendo urtò qualcuno.
-Scus...-
-Guarda dove vai!- urlò lo sconosciuto, voltandosi poi a squadrarla sorpreso -Ehi, non sei per caso l'impicciona di prima?-
L'allenatrice socchiuse gli occhi e in colui che la stava insultando riconobbe...
-Lo stalker! Sei lo stalker del Professor Elm!- gridò, puntandogli un dito contro.
Il ragazzo sollevò con aria sprezzante le sopracciglia e, una volta notata la presenza di Sethlans al fianco di Adelia, si lasciò andare a una risata incredula.
-Hai un Pokémon? Dunque Elm è davvero stupido come sembra?-
Adelia si sentì prudere le mani e digrignò i denti, gesto che non sfuggì al ragazzo dai capelli rossi: questi estrasse una Pokéball dalla tasca e gliela mostrò.
-Anch'io ho un Pokémon, ma la differenza tra noi due è che io ne sono degno! Una battaglia lo dimostrerà!-
Senza esitare fece scendere in campo il suo alleato, un Totodile dall'aria spaventata e – possibile? – un po' colpevole.
Prima ancora che Adelia lo incitasse, Sethlans si era schierato davanti a lei, un ghignetto stampato sul muso.
-Ci si rivede, dunque...- sibilò.
I due allenatori urlarono nello stesso istante.
-Azione!-
-Graffio!-
I Pokémon si attaccarono a vicenda colpendosi duramente con gli attacchi che gli erano stati ordinati: ad avere la peggio però fu il Totodile del ragazzo che, colpito in pieno stomaco, barcollò dolorante.
Adelia si lasciò sfuggire un sorrisetto compiaciuto.
-Seth... Braciere!-
Vagamente stupito ma soddisfatto, il Cyndaquil emise una piccola fiammata che colpì l'avversario: nonostante la resistenza a determinati attacchi la pelle del Totodile si arrossò dove era stato colpito e, dopo qualche istante, il piccolo coccodrillo cadde esanime al suolo.
L'allenatore lo richiamò nella Pokéball commentando con un laconico “Buono a nulla”.
Infilò poi le mani nelle tasche e oltrepassò Adelia, sfiorandola appena mentre passava.
-Non cantare vittoria, ragazzina: ci rivedremo presto.-
La ragazza fece per allontanarsi, sbuffando esasperata, ma Sethlans la bloccò.
-Guarda qui, cocca!-
Adelia prese l'oggetto che il Pokémon le stava porgendo: una Scheda Allenatore più datata della sua, con stampata la foto di un ragazzo dai capelli rossi e, accanto, un nome ed un cognome.
Silver...
La scheda le venne strappata di mano, facendola sobbalzare: alzato lo sguardo si accorse del volto contorto dall'ira del misterioso ragazzo.
Anzi, di Silver.
Senza una parola, accontentandosi di lanciarle un'altra occhiataccia, questi si allontanò rapidamente: Sethlans lo osservò con aria scettica, voltandosi poi verso la sua allenatrice.
-Vuole fare il duro, ma è una pappamolla!-
Adelia non sapeva cosa pensare: l'aveva colpita – e in parte spaventata – l'attitudine irascibile del ragazzo; inoltre avvertiva una pesante indignazione farsi spazio dentro di lei al solo ripensare a come Silver avesse chiamato il suo Totodile.
Buono a nulla.
Il Pokémon aveva combattuto e aveva perso, ma cosa c'era di male?
Entrambi erano alle prime armi, e una sconfitta sarebbe stata da preventivare!
Il trillo del PokéGear la strappò alle sue riflessioni: premette un pulsante e avvicinò il polso dove trovava alloggiamento lo strumento alla bocca ma, prima ancora che potesse parlare, una voce intrisa di panico urlò.
-Adelia, è una catastrofe! È successo un disastro, un abominio, un'eresia...-
La ragazza lasciò che il Professor Elm – perché era indubbiamente sua la voce che fuoriusciva dal PokèGear – si sfogasse con altri sinonimi preoccupanti, finché l'uomo non parve ritrovare un barlume di ragione e le chiese di affrettarsi verso il laboratorio.
Una volta che la comunicazione fu bruscamente interrotta, l'interdetta allenatrice si voltò verso Sethlans, le sopracciglia inarcate: il Cyndaquil sbuffò, ma d'improvviso un lampo di comprensione gli illuminò il volto.
-Cocca, muovi le chiappe e torniamo a New Bark Town!- urlò, cominciando a correre: Adelia non ebbe altra scelta se non quella di seguirlo rapidamente.
I due corsero come se avessero un Houndoom alle calcagna, saltando sassi e insidiose radici, evitando gli spiazzi erbosi e giungendo in breve tempo, ansimanti e accaldati, sulla soglia del laboratorio del Professor Elm.
Parcheggiata lì fuori c'era una moto con le insegne della Polizia di Violet City, cosa che preoccupò Adelia e strappò un sospiro rassegnato a Sethlans: il Pokémon la precedette nel laboratorio, all'interno del quale Elm stava piangendo davanti ad un poliziotto.
All'ingresso di Adelia si voltarono entrambi, il primo continuando a piangere come un bambino, il secondo squadrandola con sospetto.
-Ehm, salve...- salutò esitante Adelia avvicinandosi ai due -Cosa è successo?-
L'agente si avvicinò e socchiuse gli occhi con aria minacciosa.
-Colta sul fatto! Cioè, quasi, ma come si dice? Il postino suona sempre due volte! No, diamine, com'era?-
Adelia osservò con aria fortemente interdetta il poliziotto, finché questi non ostentò un'aria soddisfatta.
-Il colpevole torna sempre sul luogo del misfatto! Dovrai spiegarmi un bel po' di cose in centrale, signorinella!-
-Ma...? Cosa? Professore, gli dica che non ho fatto nulla!-
Elm era però intento a dondolarsi in un cantuccio, ripetendo ossessivamente “Il mio Pokémon... Il mio Pokémon...”.
Fortuna volle che dalla porta del laboratorio facesse il suo ingresso in quel momento Ethan: davanti agli occhi del ragazzo c'erano un Elm in condizioni pietose, un poliziotto con delle manette tra le mani e un'Adelia pronta a prendere a schiaffi il frettoloso agente.
Osservò per qualche istante la scena, per poi avanzare rapidamente e frapporsi tra il tutore dell'ordine e la sua amica.
-Sta prendendo un Krabby, lei è innocente! Il ladro è un ragazzo dai capelli rossi, giusto professore?-
Elm parve materializzarsi accanto a loro, miracolosamente calmo e composto: annuì con aria mesta e si sistemò gli occhiali sul naso.
-È così, agente... Quel teppista ha rubato uno dei miei Pokémon, un piccolo Totodile...-
Adelia, passato il momento di sconforto, mise insieme i pezzi: ragazzo sospetto con capelli rossi, Pokémon rubato, Totodile...
-Ho combattuto contro quel ragazzo!- esclamò, attirando l'attenzione di tutti su di sé -Si chiama Silver, l'ho letto sulla sua Scheda Allenatore.-
Il poliziotto, solerte quanto e più di prima, la interrogò per recuperare altri indizi: infine, nonostante la palese mancanza di elementi utili, si congedò con un ampio sorriso e con un ottimistico “Lo prenderemo!”.
Adelia non poté essere meno rassicurata da tale affermazione.
Si avvicinò poi a Ethan, abbracciandolo brevemente.
-Ti devo la vita, o almeno...- ridacchiò -... La fedina penale!-
Il ragazzo rise a sua volta, schermandosi dai ringraziamenti.
-Oh, figurati, mi sembra il minimo...-
-Ethan!- si intromise il professor Elm con sguardo sognante -Sei stato un vero eroe, l'uomo nel posto giusto al momento giusto! Che bravo ragazzo...- sospirò, mordicchiandosi il labbro inferiore.
Ethan e Adelia rabbrividirono istantaneamente e, per uscire da quella spiacevole situazione, la ragazza consegnò al professore l'uovo misterioso.
Elm recuperò in un istante la sua aria professionale e, preso l'oggetto tra le mani, lo soppesò brevemente.
-Non sembra aver nulla di speciale, a parte questo motivo insolito sul guscio...-
Adelia rimirò incuriosita i piccoli motivi geometrici rossi e azzurri che ornavano l'uovo candido: chissà che Pokémon conteneva, e cosa aveva di così misterioso!
Mentre Elm aveva ancora una volta abbandonato la serietà da studioso e stava annusando l'uovo, Adelia uscì silenziosamente dal laboratorio assieme a Ethan: all'esterno entrambi tirarono un sospiro di sollievo e si sorrisero.
-Non credevo che Elm potesse avere, ecco... Certe inclinazioni...- sussurrò divertita la ragazza, strappando un risolino poco convinto all'amico -Comunque grazie di nuovo per il tuo intervento!-
Ethan si strinse nelle spalle.
-Figurati, è stato un piacere, professor Elm a parte...- borbottò -Ora devo andare davvero... Sai, ho rimandato l'appuntamento con il mio amico dopo la telefonata del professore, ma è ora che vada!-
Si salutarono velocemente e, mentre Ethan si dirigeva verso il Percorso 29, Adelia prese la via di casa sua: il suo viaggio stava per iniziare sul serio, e avrebbe dovuto salutare la madre.
Varcata la soglia della sua abitazione venne immediatamente accolta dalla madre, sorridente e agitata.
-Tesoro, cosa ti ha fatto tardare tanto?-
-Una commissione per conto di Elm...- si limitò a replicare Adelia, visto che una cronaca delle ore appena trascorse avrebbe richiesto troppo tempo -... Ma ora sono pronta a partire!-
Mariah Brown annuì, chinandosi poi ad accarezzare Sethlans.
-Oh, il Pokémon che hai scelto è adorabile!-
Adelia si accorse solo in quel momento che il suo Cyndaquil non aveva aperto bocca da quando avevano lasciato Silver e Cherrygrove: molto strano per un tipo come lui...
Decise che più tardi avrebbero potuto parlare in tranquillità, ma prima doveva prepararsi a sorbire le raccomandazioni e le lacrime della madre.
-Allora...- mormorò, facendo per abbracciare la donna, ma ricevendo solo una rapida stretta da parte di lei.
-Sii prudente tesoro, telefona ogni tanto alla tua mamma e spediscimi qualche soldo, così li metterò da parte per te!-
Qualche saluto affatto lacrimoso dopo, Adelia era fuori casa: era stupita dai comportamenti bizzarri di Sethlans e di sua madre, ma preferì concentrarsi sull'inizio del viaggio e sulla sua prima meta, alias Violet City.
Quando la neo-allenatrice fu sparita tra la vegetazione del Percorso 29, Mariah Brown uscì di casa armata di megafono.
Inspirò profondamente, un sorriso inquietante sul volto, e cominciò a gridare a gran voce.
-Donne di New Bark Town, stasera casa Brown vi offrirà un party senza precedenti! Cibo, musica, alcool e...- ridacchiò -... I Goldenrod Dream Men solo per noi!-
Dalle poche case del paesino si levarono alte grida femminili di giubilo, cui si unì un eccitato urlo maschile.
-Gli uomini non sono ammessi!- puntualizzò Mariah, e stavolta dal laboratorio provenne un singolo urlo di disappunto.
 

Dopo aver camminato per una buona mezz'ora, Adelia si decise a rompere il silenzio dilatatosi tra lei e Sethlans.
-Dunque... Seth... Come mai così silenzioso?- domandò all'improvviso, osservando con la coda dell'occhio il Cyndaquil.
Questi non smise né di camminare né di guardare dritto davanti a sé: tuttavia rispose, anche se molto laconicamente.
-Non ho voglia di parlarne.-
La ragazza sospirò, delusa, ma decise di lasciar perdere: magari sarebbe potuta tornare alla carica più tardi, o magari avrebbe potuto catturare quel bel... Oh, Arceus!
Davanti a lei c'era un piccolo, tenero e soffice Sentret, e lei non aveva Pokéball!
Ignorò le osservazioni pungenti di Sethlans e frugò nella borsa, tirandone fuori con aria soddisfatta una sfera rossa e bianca, cui era attaccato un bigliettino.

Vai, e catturali tutti! :)
Ethan


-Oh, Ethan...- sospirò, per poi scagliare la Pokéball dritta sul suo obiettivo.
Il Sentret venne risucchiato all'interno, la sfera si agitò per qualche istante, poi...
La luce si spense.
Adelia aveva catturato il suo primo Pokémon.
Con mani tremanti raccolse la Pokéball da terra, trattenendo un grido di gioia che premeva per uscirle dalle labbra: infine non resistette più e, fatto uscire il piccolo Sentret dalla sua sfera, lo abbracciò e prese a saltellare.
-Oh, sei così carino, e sei la mia prima cattura! Già sento di amarti, lo sai? E...-
-Mi stai soffocando...- esalò quello con voce sottile, al che Adelia si affrettò ad allentare la presa.
Il Sentret la osservò con curiosità, poi si sciolse in un ampio sorriso.
-Ciao!-
La ragazza lanciò una nuova serie di urla acutissime, tanto da costringere Sethlans a tapparsi le orecchie, indignato.
-Che vergogna...- sibilò, non riuscendo però a far smettere la ragazza.
-Ti chiamerò... Hiro, che ne dici?-
Il piccolo Pokémon agitò la lunga coda e drizzò le orecchie.
-Mi piace! Oh, mi piace!-
Per la terza volta Adelia prese ad urlare come una fangirl impazzita, ma stavolta a lei si unì anche Hiro.
Sethlans sospirò affranto.
-Sarà un lungo viaggio...-




















Squadra: 2
Catture: 2
Morti: 0

Hiro = Dio dei ladri ed eroe polinesiano

   
 
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