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Autore: smarties89    07/12/2012    4 recensioni
Claudia. Bridget. Slash. Duff. Axl. Cinque personaggi, estremamente diversi tra di loro, le cui vite si incroceranno...e niente sarà più come prima.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Axl era a New York: era riuscito a convincere Duff a farlo andare da solo. In realtà, non sapeva bene se era una buona idea...temeva che Bridget avesse una crisi isterica vedendolo. Ma sapeva che solo così poteva provare a riconquistarla. Sperava di riuscire a portarla a casa...in caso contrario, Duff gli avrebbe tagliato le palle.

Prese un taxi per arrivare alla biblioteca di cui tanto gli aveva parlato quando stavano insieme; gli aveva descritto ogni scaffale, ogni tavolo con una precisione tale, che quando Axl vi entrò gli sembrò un luogo famigliare.

Attirò inevitabile sguardi: un rockettaro capellone non era un frequentatore di quel luogo, dove erano conservate addirittura alcuni manoscritti originali che risalivano a secoli prima.

Si sentiva un pesce fuor d'acqua: da quanti anni non metteva piede in una biblioteca? Da quando era bambino, probabilmente...

Ricordò che Bridget gli aveva raccontato che lei amava sedersi nell'ultimo tavolo di fronte alle scale, perchè era appartato e intimo, e lì riusciva a entrare in prima persona nel libro.

La guardò da lontano: aveva i capelli raccolti in una coda e un paio di occhiali sul naso per leggere; era totalmente concentrata sulla lettura, nulla l'avrebbe distratta...nulla, tranne lui.

Bridget si sentì osservata e, quando alzò la testa, sentì il cuore mancarle un battito.

Cosa ci faceva lì William? Che domanda, era andato a cercarla...chissà come aveva fatto a sapere che era lì. Ok, non era un posto granchè nuovo, quando scappava lei andava sempre lì...sicuramente glielo aveva detto Michael.

Lo guardò fisso negli occhi e lui non distolse lo sguardo: si avvicinò al tavolo e si sedette sulla sedia di fronte a lei.

Da vicino, non potè non notare quanto fosse bello...quanto amava percorrere con il dito il profilo del suo viso mentre dormiva. Perchè non riusciva a toglierselo dalla testa?

 

Ciao Bridget” Axl parlò a bassa voce ma per lei fu come un urlo.

 

Cosa fai qui, Axl?”

 

Voglio riportarti a LA con me...”

 

Axl...”

 

No, aspetta, lasciami parlare. Sono stato uno stronzo...uno stronzo, bastardo, lurido, e tutto quello che vuoi. Ma io in questi mesi sono stato di merda. Tu mi manchi da impazzire e io ci sto facendo una fatica terribile ad andare avanti senza di te. Io ti amo, Bri...”

 

Calde lacrime iniziarono a scorrerle sul viso. “Perchè non me lo hai detto prima?”

 

Axl sentì un moto di gioia nello stomaco: non poteva crederci che avesse ceduto così facilmente.

 

Bridget, perdonami...davvero...sono stato un coglione.”

 

Lei si alzò e lo prese per mano per uscire dalla biblioteca.

Camminarono veloci, fino ad arrivare fuori, dove lei lo abbracciò stretta e lo baciò con passione.

 

Quanto mi sei mancata, piccola...” la strinse a sé, felice di sentire di nuovo quel profumo che tanto aveva amato.

 

Accompagnò Bridget a prendere il borsone in un hotel cadente dove aveva affittato una camera, e andarono all'aeroporto.

 

Ho già i biglietti. Tieni.” Axl le porse un biglietto e lei sbarrò gli occhi.

 

Che significa, Will?”

 

Sai, quando sei scappata abbiamo provato a cercarti. A LA non ti abbiamo trovata e, non sapendo come fare, siamo andati a Seattle da tua madre. Duff le ha raccontato tutto ed è stata lei a suggerire che tu fossi qui a New York. E non ha sbagliato...”

 

Perchè vuoi portarmi da lei?”

 

E' il momento di fare i conti con il passato, Bridget. Hai ritrovato tuo fratello, non puoi continuare a fare finta di non avere una famiglia.”

 

Lei annuì docilmente e i due, dopo il check-in, salirono sull'aereo.

Il viaggio fu silenzioso: Bridget era molto tesa per quell'incontro inaspettato...ma che allo stesso tempo desiderava da tempo.

All'aeroporto di Seattle, presero un taxi e, un'ora dopo, arrivarono a casa McKagan.

Appena chiusero le portiere, la porta della villetta si aprì e la donna corse per il vialetto verso la bionda.

 

Bridget! Oh mio dio, bambina mia!”

 

La ragazza posò il borsone per terra e corse incontro alla mamma. Le due si abbracciarono, in un intrico di braccia, capelli e lacrime.

 

Mamma! Mamma scusami, ti prego. Scusami.”

 

Amore mio, scusami tu. Scusami tu...non sono mai riuscita a capirti. Perdonami.”

 

Le due donne rimasero abbracciate, piangendo dalla gioia, mentre Axl le guardava da lontano sorridendo.

Mamma McKagan si staccò dalla figlia e disse: “William, vieni qui.” il rosso si avvicinò per poi ricevere un abbraccio da orso. “Grazie per averla riportata a casa”

 

Il cantante ricambiò l'abbraccio: era un abbraccio dolce, da mamma...come non ne riceveva da tempo...o forse non ne aveva mai ricevuti.

Si sentì subito parte di quella che era la grande famiglia McKagan.


 


Buonsalve! La cara Bridget è finalmente tornata all'ovile...ci son voluti 40 capitoli ma ce l'abbiamo fatta ;) Come già detto, ne mancano pochi alla fine...3 massimo 4.
Grazie a tutti! un bacione :)
  
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