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Autore: Kasia Siris    07/12/2012    2 recensioni
Dall'inizio dei tempi bene e male si scontrano ma Dio e il diavolo alcune migliaia di anni fa decisero di imporre una tregua. Il re degli inferi però non è solito rispettare i patti. Per questo inizia una vera e propria guerra con protagonisti un Angelo e un Demone. Uno di loro riuscirà a vincere? o trionferà qualcos'altro?
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Altro personaggio, Sana Kurata/Rossana Smith, Un po' tutti | Coppie: Sana/Akito
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente dopo quasi un mese sono riuscita ad aggiornare. Spero sia qualcosa di decente. A dopo :)

 

Capitolo 1.  Il Momento

 

Sapeva che sarebbe arrivato, ma non si aspettava così presto. Aveva intrapreso una vita normale sulla Terra come un essere umano qualsiasi. Ma lei non lo era. Fingeva brillantemente di esserlo, in cuor suo sperava di diventarlo ma sapeva che era soltanto un sogno. La sua natura era un’altra.

L’arrivo dell’auto era stata una botta al cuore. Il capo aveva sicuramente saputo qualcosa e per lei era arrivato il momento di agire. Pensare di abbandonare tutto le causò un’altra fitta di dolore.

Gabriel la invitò a salire in macchina,e lei lo fece senza proferire parola. Cosa poteva fare? Era nata per proteggere l’umanità e non per comportarsi come un membro di essa.

-      Sana non fare quella faccia, lo sapevi.

-      Gabriel sto cercando di metabolizzare il fatto che abbandonerò tutto. La mia famiglia, i miei amici, l’università..

-      Lo so che è difficile ma il capo ti ha concesso di vivere come un’umana per tanti anni, quindi non puoi di certo lamentarti!

-      Si ma ormai credevo che tutto si fosse risolto e che avrei vissuto da umana per sempre.

-      Non dire assurdità sei un angelo e devi comportarti da tale.

Non valeva la pena ribattere ulteriormente. Gabriel aveva ragione. E lei doveva rassegnarsi.

Arrivati al grattacielo riuscirono tranquillamente ad arrivare alla Porta. Per fortuna per la strada non aveva incontrato nessuno e il cellulare non aveva ancora squillato. Aya non le aveva mandato il messaggio per segnalarle l’ulteriore ritardo. Non ancora.

Entrarono nel loro mondo e fu subito indirizzata all’ufficio del capo.

-      Capo, ecco Sana.

-      Signore mio.

Si inginocchiò, ma il Signore la invitò ad alzarsi.

-      Puoi andare Gabriel grazie.

Sana sapeva che il suo dispiacere era evidente. Non c’era bisogno di parole.

-      Lo so Sana, ma purtroppo tu sei l’angelo prescelto e sta a te scoprire tutto.

-      Scoprire?

-      Si. Purtroppo Gabriel ha saputo soltanto che il nostro nemico ha mandato un suo discepolo sulla Terra. Non sappiamo chi sia e nemmeno che aspetto abbia. Tu sei colei che più si è integrata con gli umani e sei l’unica in grado di scoprire le differenze.

-      Signore mi sta dicendo che non devo abbandonare tutto sulla Terra?

-      Assolutamente no Sana! Tu continuerai a vivere la tua vita da umana ma dovrai avere gli occhi aperti e scoprire qualche eventuale differenza tra un umano e una creatura infernale.

-      Signore non sa come mi ha resa felice! Credevo di dover lasciare tutto quello che ho costruito negli anni e ci stavo davvero male.

-      Lo so Sana, ma sai che un giorno dovrai comunque abbandonare vero?

-      Si.. però cerco di pensare che sia il più a lungo possibile..

-      Va bene come vuoi tu. Ok puoi andare e mi raccomando per qualsiasi tuo dubbio ricordati che la mia porta è sempre aperta.

-      Si, grazie Signore.

Dopotutto era il Signore dei cieli no?

Ritornata finalmente sulla Terra, Sana corse a lezione, trovando sul cellulare 8 chiamate e 15 sms di Aya.

-      Ecco lo sapevo.

Correndo come una matta scatenata non si rese conto di aver travolto un ragazzo che aveva la sola colpa di incrociare la sua strada. Si ritrovarono entrambi per terra con quaderni e libri ovunque.

-      Accidenti..

-      Scusami tanto, sono sempre la solita sbadata sono in ritardo a lezione e..

Si fermò. Due occhi color miele la stavano guardando. Le parole le si bloccarono in gola. Fu lui a parlare per primo.

-      Non preoccuparti. Potevo stare più attento. Solo che sei una saetta , non sono riuscito ad evitarti.

Sana era ancora imbambolata e non si era resa conto che stare lì a fissarlo come un pesce rosso non era di certo una buona idea considerando il ritardo enorme che aveva.

-      Ehi tutto bene?

Finalmente si risvegliò rendendosi conto che il tempo continuava a scorrere al contrario della sua mente dopo la vista di quegli occhi meravigliosi.

-      Ehm si scusami ancora devo scappare, ciao!

Non si era accorta di aver lasciato lì la borsa e tutto il materiale per la lezione. Corse in direzione dell’aula 5 ed entrò chiedendo scusa al professore.

-      Kurata come al solito lei è sempre precisa come un orologio svizzero, si segga.

-      Mi scusi professore un contrattempo improvviso.

-      Si sempre la solita storia.

Andò a sedersi accanto ad Aya che la fulminò con lo sguardo come a dire “io ci ho provato ad avvisarti”.

-      Lo so, lo so, è tutta colpa mia scusami ç_ç

-      Ti perdono solo perché ormai ci sono abituata. Su almeno prendi appunti per la seconda ora.

-      Cavolo ma dove ho messo la borsa?

Le viene in mente che 5 minuti prima si era scontrata con quel ragazzo magnifico e arrossisce.

-      Sana? Che c’è? Sei diventata rossa come un peperone.

-      Credo di aver lasciato la mia borsa in balia di Brad Pitt

-      Che?

Qualcuno le toccò improvvisamente la spalla. Sana sobbalzò.

-      Scusami non volevo farti paura, credo che questa sia tua.

Le porse la sua borsa di pelle rossa.

-      G-grazie sei stato gentile a riportarmela.

-      Figurati non ho fatto nulla di che. Ciao ci vediamo!

Sana rimase a fissare l’aria che era occupata da lui poco prima.

-      Sana? Sveglia! E spiegami chi è quel ragazzo!

-      Non lo so..

-      Perché aveva la tua borsa?

-      L’ho persa e me l’ha riportata…

-      Buongiorno ragazze!

La voce di Tsuyoshi svegliò finalmente Sana.

-      Ciao Tsu..

-      Ciao pasticcino al cioccolato!

-      Ciao ciambellina al miele! Ehi Sana come fai a conoscere quel ragazzo?

-      Infatti non lo conosco, tu si?

-      Eccome! È il rappresentante degli studenti.

-      Davvero?

-      Si ha 23 anni e frequenta archeologia. È un fenomeno ha tutti 30 e lode.

-      Wow! E come si chiama?

-      Akito Hayama.

 

Fine 1° Capitolo.

 

Chi poteva essere oltre Akito? xD ok questa parte era un po’ scontata ma non vi preoccupate riuscirò a stupirvi :) spero questo cappy vi sia piaciuto. Devo scappare in palestra quindi spero non ci siano errori xD

Grazie a Dalmata e Pika_Pika_Chu che hanno recensito.

Alla prossima!

Miss Kate.

  
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