Capitolo II
Così passarono i giorni ed arrivò il giorno della festa. Passai tutto il giorno a prepararmi, non che fossi una ragazza vanitosa, ma quella era un’ occasione importante.
Mi ero fatta le unghie - visto che erano tutte mangiucchiate – e i capelli, anche se li avevo semplicemente piastrati, ma mi piacevano così...
Indossai un abito abbastanza corto a maniche lunghe, era bianco e in alcuni parti c’era solo uno strato di pizzo; poi li abbinai a dei tacchi 5 cm - essendo già alta di mio – anch’essi bianchi.
Per il trucco mi aiutò Sophie, la mia migliore amica, una ragazza dolce e simpatica, ma che quando vuole sa essere una vera stronza… proprio come me!
Mi fece un trucco molto particolare, ma non eccessivamente pesante, sapeva che mi piaceva così.
Invece, lei aveva un abito nero, più corto davanti e più lungo dietro, con una discreta scollatura a cuore sul seno. Aveva anche lei dei tacchi non troppo alti, ma neri.
I capelli lisci e rossi erano arricciati con maestria, e gli occhi verdi erano circondati da matita e ombretto.
Papà aveva fatto in modo che ci venisse a prendere Zayn, visto che aveva la patente, per andare al locale dove si sarebbe svolta la festa e anche per fargli conoscere qualche mio amico – anche se lui non era di certo un ragazzo timido e impacciato.
Alle 19:00 spaccate suonarono alla porta e mi ritrovai davanti un Zayn incredibilmente affascinante.
Aveva dei pantaloni neri molto stretti, e dentro era infilata una camicia bianca abbastanza leggera, sbottonata fino ad un certo punto, e da cui si potevano intravedere gli addominali scolpiti. Si sentiva che si era immerso nella colonia, e in più il suo solito ciuffo sempre perfettamente curato era abbassato.
Era davvero bellissimo.
“No! Aspetta! Lui non è bellissimo, è solo uno schifoso puttaniere, che ti hanno costretto ad invitare alla tua festa!!” pensai.
Sì, era così!!
L’abbraccio ricevuto dall’uomo sulla quarantina, che fino a pochi secondi prima non aveva neanche visto, mi risvegliò dai miei pensieri.
Era Yaser, il padre di Zayn. Ma cosa ci faceva lì?!
<< Ciao Yaser, come mai qui? Zayn ha dimenticato come si guida?! >> dissi io sarcastica.
<< Ahahahah. Sempre a scherzare tu, eh? Comunque sono venuto qui per fare compagnia a tuo padre mentre voi siete alla festa. A proposito auguri! >> disse con il suo solito sorriso sul volto. Lui e mio padre erano amici dall’infanzia, ecco perché a me era capitata la sfortuna di conoscere Zayn da quando ero piccola.
<< Grazie. >> risposi semplicemente.
Subito dopo mi sorpassò e raggiunse mio padre in soggiorno.
<< Bhè, direi che possiamo andare. >> dissi io cercando di far muovere l’essere di fronte a me. Non potevo di certo arrivare tardi alla mia festa!!
Spazio autrice:
Ciao a tutti!!
Prima di tutto mi scuso per il ritardo, per lo schifoso capitolo, e per le dimensioni molto ridotte, ma ogni volta che iniziavo a scrivere cancellavo subito.
Scusate tanto, ma cercherò di migliorare.
Aspetto le vostre recensioni con complimenti (magariiii), critiche, consigli, e qualcunque altra cosa vi passi per la testa.
Ciao a tutti e scusate ancora!!!
Baci
The boy from Bradford_