Un passo alla volta, si disse.
«Non ti mangerà.» gli sussurrò Jensen, spingendolo delicatamente a superare la soglia di una casa che profumava di dolce al caramello e polpettone.
Jared prese coraggio, accolto dallo sguardo curioso della madre del più grande. La conosceva, le aveva parlato più d’una volta, ma presentarsi a cena dai genitori del proprio ragazzo era diverso.
«Buonasera.» salutò, con un sorriso caloroso; sperava potesse andare bene.
La donna sorrise di rimando e Jensen prese parola.
«Mom, ti ricordi di Jared?» il sospiro che si concesse sapeva d’imbarazzo e decisione «E’ il mio ragazzo.»
E Jared morì, felice nel sentirsi appellare, per la prima volta, a quel modo.