07/12/2012
5 recensioniContinuavo a girare e rigirare la forchetta, mentre quel maniaco del mio ragazzo continuava a molestare i miei capelli che lui definiva morbidi. Quel cuoco da strapazzo di Haruya ci stava mettendo troppo, ed Endou incominciava a spazientirsi. Solo Kazemaru riusciva a catturare la sua attenzione utilizzando, casualmente, un portachiavi con una palla da calcio di stoffa. Suzuno, impossessatosi di una penna, disegnava il ritratto di Shirou che si era beatamente addormentato sul tavolo, mentre Shuuya gli faceva i grattini sulla testa per farlo rilassare. Una scena davvero dolce se non ci fossero stati gli scarponi si Akio a rompere quell’armonia. Anche se è diventato un poliziotto, nessuno gli da il diritto di poggiare i piedi sul tavolo! Kidou l’avrebbe subito rimproverato se non fosse stato tra le grinfie di Jousuke che gli stava raccontando per la millesima volta le sue formidabili doti di surfista. Il mare gli ha dato proprio alla testa…
Io ero in una bolla di sapone. Isolato da tutto e tutti, pensando ai fatti miei. Tachimukai mi riportò alla realtà con un assordante urlo. Tutto per un minuscolo ragno!
Immediatamente Tsunami si alza con uno scatto felino dal suo posto e corre in aiuto del fidanzato che, per la paura, è diventato blu. Guardo la scena. Provo un po’ di dispiacere per il povero Yuki. Tutti ridono sguaiatamente. Tutti tranne me ed il povero Shirou che dorme pacificamente nonostante l’urlo. Stasera, senza un motivo preciso, sono irrequieto. Irritato. Sarà la nostalgia. Infondo, dopo questa serata, ognuno ripartirà. Come me del resto.
Kazemaru nota questa malinconia. D’altronde come non potrebbe? Lui è il mio migliore amico, colui che mi ha sempre sostenuto. E’ al pari di Hiroto. Lo considero una delle persone più importanti per me. Basta un suo sguardo per farmi tornare il sorriso. Ha promesso che verrà a trovarmi a Parigi. Cosa posso volere di più? Adesso basta con la malinconia. E’ giunto il momento di divertirsi, come ai vecchi tempi. Ormai andati. Ero conosciuto come il casinista del Sun Garden. Bene! E’ giunto il momento di far tremare un po’ i muri!
Sbatto violentemente la forchetta sul tavolo, tanto da conficcarla nel legno. Hiroto, per lo spavento, cade dalla sedia, facendola rovesciare. Tutto questo rumore sveglia il povero Fubuki. Mi fa un po’ pena. Ma ormai devo mettere in atto il mio piano. Chiedo molto gentilmente ai miei compagni d'alzarsi. Il ristorante oggi è aperto solo per noi. Normalmente il lunedì è chiuso per pulizie. Quindi sposto, con l’aiuto di Ichirouta, il massiccio tavolo a ridosso del muro. Libero tutta la sala da tavoli, sedie, piante e quant’altro, e quel meraviglioso hometheatre che, secondo il mio modesto parere, Haruya non usa nel modo giusto. Tutti mi guardano con stupore.
“Che c’è? Non avete mai fatto una festa?"
A quelle parole tutti s’illuminano. Ognuno, finalmente, cerca di sistemare la sala nel migliore dei modi.
Shirou attacca al soffitto il lampadario da discoteca, che Haruya teneva in cantina, con l’aiuto di Gouenji.
In un certo senso Hiroto e Shuuya si assomigliano. Sono due maniaci perfetti! Il porcospino non perde tempo e "palpeggia" il lupetto, che risponde con un sonoro schiaffo. Nel frattempo Kidou e Akio stanno scegliendo i CD da mettere. Non mi fido. Akio non ha bei gusti musicali. Ma lasciamo perdere. Ho una festa da preparare!
Hiroto ed Endou sono occupati a ripulire la sala. Sono proprio due imbranati. Non sanno come si tiene una scopa. Ci credo! A casa, le pulizie, le facciamo io e Kazemaru. Ma noi due, per il momento, siamo impegnati ad addobbare la sala ed il tavolo con ghirlande e palloncini. Tutti oggetti trovati nella cantina del ristorante. Suzuno, ripone in cantina o nel ripostiglio tutto ciò che si può rompere o sporcare: quadri, vasi…
Ad un tratto si spalanca la porta della cucina... Entra un tulipano tutto sudato. All'improvviso cala il silenzio. Dopo un paio di minuti Nagumo, sorpreso dal cambiamento della sala, chiede di chi sia stata l’idea. Ovviamente, con tutto il coraggio possibile, mi faccio avanti. Io adoro il mio tulipano ma ha un carattere imprevedibile. Mi avvicino. Maledetto! Mi supera di almeno 10 centimetri. Mi guarda dall’alto in basso con occhi seri. I miei compagni stanno in silenzio. Meglio non intervenire. Ad un certo punto scoppia a ridere. Mi abbraccia ed urla:
“Hai avuto una bellissima idea! Che la festa cominci!”
Prima di dirigersi verso l’hometheatre, mi bacia la fronte. Rimango di sasso. Kazemaru mi scuote più volte ma senza risultato. Solo con l’aiuto di Hiroto riesce a svegliarmi dalla trance. Nel mentre, il cuoco da strapazzo, accende a tutto volume la musica.
-Oppa gangnam Style….Gangnam style-
Lo sapevo. Mai fidarsi di Akio.
Con ancora la scopa in mano, Endou comincia a ballare. Ovviamente lo seguiamo a ruota.
Vi lascio immaginare.
“Sono passati gli anni, eppure siamo ancora qui. Abbiamo 25 anni ma ci comportiamo come bambini di 8. Infondo è vero. Il tempo non passa mai se sei in compagnia dei veri amici. Quelli che non ti abbandonano mai. Quelli con cui ogni cavolata sarà sempre speciale. La distanza non spezza i rapporti. Li fortifica. Si dice così no?”
Angolo della pazza
Finalmente abbiamo finito questa raccolta.
Questo capitolo è stato scritto da entrambe.
Anche se Debbi sostiene che sia stata io a scriverlo!
Invece si sbaglia! u-u
Comunque spero che vi sia piaciuta.
Ci siamo impegnate. Tanta fatica!
Soprattutto per la sottoscritta! **
Che dire....
il narratore - se non si fosse capito- è Midorikawa.
Alla prossima fic.
cioè mai! -muahahahha-
Baci.
Clau & Debby