Morte
Non rifletteva mai sulla morte, come il bruco non può riflettere sul suo essere bruco e un sasso non riesce a capire fino in fondo il segreto della sassosità.
Riflettere sulla morte è un compito che si lascia ai vivi, e Angelo – non sapeva quando, e in effetti non aveva importanza – aveva iniziato a morire molto tempo prima.
Si era ammalato così tanto di vita da essere diventato incurabile.
Così, senza pensare che era morto ma in cuor suo sapendolo, ancora una volta si avvicinò al piano e partì con il primo accordo. E ancora una volta pianse.