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Autore: _nicksbum    09/12/2012    7 recensioni
E ora potevo dirlo, potevo dire ciò che avevo sempre pensato: l'amore vince sempre.
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Louis Tomlinson, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non riuscivo a capacitarmene.
Com'ero arrivato a quel punto?
Come potevo essere attratto da lui? Era un maschio, io ero un maschio.. era sbagliato ciò che provavo, eppure non riuscivo a farne a meno, anche se lui non se n'era mai accorto.
Ero bravo a nascondere i miei sentimenti, ero bravo a fingermi tranquillo ogni volta che mi abbracciava o che si accoccolava con me sul divano.
Ero bravo a nascondermi.
Non ero così bravo, però, a fingere con il mio migliore amico.
Liam si era accorto di come guardavo Louis, si era accorto che lo guardavo con occhi diversi, quasi ne fossi.. innamorato. Ma non aveva prove, visto che io continuavo a negare, perciò non provò mai a dirmi nulla.
Era assurdo, eppure era così.
Mi ero innamorato di lui e cos'avrei dovuto fare se non stare in silenzio e nascondere i miei sentimenti? Non potevo di certo andare da lui e dirgli 'Hey Louis, lo sai che ti amo?', no, non potevo farlo.
Eppure, la mia convinzione andava a farsi fottere ogni volta che lui si avvicinava a me.
Mi sorrideva, con quel suo sorriso dannatamente bello, mi guardava con quei suoi occhi luminosi e profondi, mi abbracciava e io toccavo il cielo con un dito.
Ero felice di averlo accanto e se mi sarebbe toccato stargli accanto come amico per il resto della vita, beh, l'avrei fatto.
Qualcuno, in quel momento, bussò alla porta. Mi alzai di malavoglia dal letto e andai ad aprire, trovandomi davanti lui, il centro dei miei pensieri e dei miei guai, Louis.
Sorrideva, come sempre.
Hey”, esclamò “Posso entrare?
Mi spostai, per farlo accomodare in quella fin troppo confortevole camera d'albergo e lui entrò, senza degnarmi di un'occhiata per poi buttarsi sul mio letto, facendo rimbalzare il mio peluche a forma di tigre, che portavo sempre con me durante le lunghe trasferte; potevo sembrare un duro, ma in realtà ero un tenerone.
Mi sedetti accanto a lui con aria timorosa e afferrai il mio pupazzo per poi stringerlo forte, cercando di scaricare l'ansia che mi procurava il suo corpo vicino al mio.
Che ci fai qui?”, chiesi con voce bassa, quasi tenebrosa.
Gli occhi chiari di Louis saettarono verso di me e lo vidi sorridere. “Non sapevo che fare, così sono venuto a trovarti”, rispose. “Se vuoi me ne vado”, continuò, facendo per alzarsi, ma io lo afferrai per il polso e lo trattenni.
No, resta
Okay”, mormorò per poi riappoggiarsi sulla testiera del letto. Mi misi nella sua stessa posizione e lo osservai, cercando di non farmi beccare.
Amavo le sue labbra sottili, i suoi occhi blu, i suoi zigomi sempre sorridenti, i capelli scompigliati e il profilo della mascella, non pronunciato come il mio, ma molto più fine.. proprio come lui, del resto.
Amavo l'incavo del suo collo; sognavo di poggiarci le labbra e lasciarci piccoli baci.
Amavo le sue spalle larghe e le sue braccia muscolose.
Amavo i suoi pettorali quasi inesistenti e la sua pancetta che si intravedeva mischiata a qualche addominale sparso qua e là.
Amavo il suo sedere, oh si, quello lo amavo parecchio.. e amavo le sue gambe, da calciatore, muscolose e perfette.
Amavo il suo modo di vestire e la sua risata.
Amavo il suo carattere così estroverso, ma altrettanto chiuso, almeno con me.
Amavo il fatto che fosse sempre contento, o che così sembrasse.
Amavo tutto di lui e lui non lo sapeva.
E dentro di me, in quel momento, era in atto la guerra più grande che avessi mai affrontato.
Volevo toccarlo, volevo fosse mio, ma non potevo e mentre il cervello urlava al cuore di trattenersi, esso si arrendeva, ammettendo che forse sarebbe stato tutto inutile e che probabilmente, se avessi fatto qualsiasi gesto, avrei rovinato tutto ci che c'era tra noi, ovvero una splendida amicizia.
Che stavi facendo prima che arrivassi?”, chiese con la sua voce squillante, udibile perfettamente anche in quell'indefinito mormorio.
Pensavo.. lo faccio spesso quando sono da solo
Anche a me piace pensare..”, disse con naturalezza. “Non l'avrei mai detto! Tu che pensi?”, ironizzai prendendolo in giro.
Lui mi diede uno schiaffo leggero sul braccio e feci un verso di finto dolore, anche se ciò che avevo provato nell'esatto momento in cui la sua pelle aveva toccato la mia, era stato soltanto calore.
Sei scemo, Zayn”, disse. “Io penso spesso sai? Ultimamente solo ad una cosa
Anch'io”, mormorai, abbassando lo sguardo.
A che pensi?
Quanto avrei voluto rispondergli con un semplice 'a te', invece che inventarmi ancora menzogne, ancora bugie.
A quanto vorrei dire ad una persona che la amo”, risposi. Ecco, una mezza verità era stata detta.
Lui si voltò di scatto verso di me e mi guardò di sottecchi. “Sei innamorato Malik? E da quando?
Da un po'..
E non me l'hai mai detto?
Non me l'hai mai chiesto Boo”.
Ero serio, mai stato così serio in vita mia e forse lui se ne accorse perchè, invece delle solite battutine, disse “Mi dispiace, hai ragione... è che... anche a me piace qualcuno, ma ho paura che non gli importi nulla di me
Alzai il mio sguardo su di lui e notai che si stava mordicchiando il labbro come facevo spesso io e mi venne da sorridere, ma mi trattenni perchè in quel momento, sentendo quelle parole, il mio cuore si spezzò in mille pezzi.
A lui piaceva qualcuno, qualcuno a cui forse non importava nulla di lui.
Avrei voluto abbracciarlo, dirgli che ci sarei stato io se avesse avuto bisogno di qualunque cosa, invece mi limitai a sussurrare “Nessuno se ne fregherebbe di te, Boo

Lui si
Deglutii nervosamente.
Avevo capito bene? Aveva detto 'lui'?
Lo guardai confuso e lui annuì “Sono gay, si.. maledettamente gay e maledettamente preso da... da... non so neanche come definirlo
Rimasi a guardarlo per chissà quanto tempo, perso nei miei pensieri.
Era gay, Louis Tomlinson era gay... e gli piaceva un ragazzo.
Ecco il problema, gli piaceva già qualcuno.
Sbuffai e lui se ne accorse. Si sedette a gambe incrociate e mi guardò con sguardo colpevole. “Ti prego, non dirlo a nessuno, sei la prima persona a cui lo dico e lo so che la stai prendendo male perchè è strano che un tuo amico sia gay, forse ti faccio anche schifo, ma ti prego.. non dirlo agli altri”, esclamò guardandomi sconvolto.
Nel suo sguardo scorsi paura e inquietudine.. e sorrisi.
Quanto sei scemo Boo”, il suo sguardo si fece ancora più confuso. “Come puoi farmi schifo? Io.. io sono tuo.. amico e non lo dirò finchè non lo farai tu”, risposi.
Lui mi sorrise, per poi sporgersi verso di me e abbracciarmi.
Le terminazioni nervose del mio corpo impazzirono e il cuore prese a battere forte, come ogni volta che mi toccava, anche solo per sbaglio.
Dopo un attimo di sorpresa, lo abbracciai anch'io, così forte che pensai si spezzasse, ma lui non si lamentò anzi, rafforzò la presa.
Grazie”, lo sentii sussurrare ad un passo dal mio orecchio.

Mille brividi mi percorsero.
Ero dannatamente cotto di lui, dannazione.. e il saperlo gay non aiutava affatto.
Quando ci scostammo, notai che le sue guance, di norma già abbastanza arrossate, si erano tinte ancor maggiormente e sorrisi osservandolo.

Non disse nulla, così, preso dalla mia curiosità morbosa e probabilmente dalla mia vena masochista, chiesi “Allora.. dimmi.. chi ti piace?
Louis strabuzzò gli occhi e arrossì violentemente e io ridacchiai. “Se non vuoi dirmelo, non importa.....”, commentai.
Bugie.
Nient'altro che bugie.
Ero dannatamente curioso.

Volevo sapere chi fosse stato così bravo a far battere il cuore del ragazzo di cui ero innamorato.
Volevo saperlo, a tutti i costi.
No.. non è quello.. è che..
Lo conosco? È per questo che non vuoi dirmelo?”, lo interruppi ancora.
Lui scosse la testa e io sospirai sollevato.
Sapere di non conoscere il ladruncolo mi tranquillizzò. “E allora perchè?
Perchè.. lui non è gay”, rispose. “Dio mio! È l'essere più etero che io conosca ed è pure innamorato, ed è assurdo che io mi sia preso una cotta proprio per lui... non potevo scegliermi un normalissimo ragazzo gay? No, dovevo scegliere lui... per poi starci di merda, ovviamente
Rimasi immobile.
Quelle parole, pronunciate da un Louis quasi sull'orlo delle lacrime, mi scombussolarono dentro... perchè mi ci rivedevo, completamente.
Mi ero anch'io innamorato di lui, come un idiota. Mi ero innamorato di lui credendo fosse etereo, per poi scoprire fosse gay e, purtroppo, già innamorato di qualcun altro.
Mi ero innamorato per poi starci di merda... proprio come aveva detto lui.
Sta.. sta con qualcuno?
Louis scosse la testa e mi guardò. “No, ma so che è innamorato.. me l'ha detto lui
Ah..”, fu l'unica cosa che riuscii a dire. “E sa cosa provi per lui?

Scosse la testa, ancora.
Dopo parecchi minuti di silenzio, durante i quali Louis si era accoccolato di nuovo contro la testiera del letto, decisi di agire.
Non m'importava se a lui piaceva un altro.
Non m'importava se ci avrei fatto la figura dell'idiota.
Dovevo provare, dovevo lottare per il mio Boo, dovevo combattere per lui, per l'amore che provavo nei suoi confronti.
Mi stesi accanto a lui e gli afferrai la mano.
Lo sentii sussultare, visibilmente scosso dai miei gesti improvvisi, ma quando lo attirai a me per poi farlo rannicchiare contro il mio petto, sentii un sospiro e le sue mani posarsi sul mio petto, a stringere delicatamente, ma quasi con possesso, la mia maglietta.

Iniziai ad accarezzargli i capelli, in un gesto meccanico, quasi inconsapevole. Non ero mai stato bravo in queste cose.
Avrei voluto consolarlo in qualche modo, ma forse stavo solo facendo la figura dell'idiota.
Io proverei a dirgli cosa provi per lui.. se fossi in te”, mormorai, stringendolo dolcemente a me.
Ogni parte del mio corpo a contatto con il suo era percorsa da brividi e il mio cuore sembrava impazzito, ma riuscivo ancora a ragionare... e volevo rischiare, ancora di più. “Rischierei..”, dissi.
Tu hai rischiato, Zayn?”, mi chiese con voce lacrimosa. Se si fosse messo a piangere, probabilmente non avrei resistito e l'avrei baciato, seduta stante. Non sopportarlo vederlo soffrire, soprattutto per qualcuno che non lo meritava.
Ci sto provando.. ma ho paura
Ho paura anch'io”, disse. “Vorrei dirgli tutto, vorrei poterlo abbracciare, baciare ogni volta che voglio, ma è impossibile e anche se glielo dicessi, lui mi riderebbe in faccia..
Sospirai.
Dovevo tirar fuori quel coraggio che sapevo di avere.
Dovevo aprirmi.
Dovevo smetterla di nascondermi, anche se avrebbe fatto male.

Dovevo imparare a soffrire per una giusta causa... e l'amore che provavo per lui era una giusta causa.
Se ti dico una cosa, prometti di non andartene?
Te lo prometto, Zayn
Presi un respiro profondo e lo guardai. Il suo viso, appoggiato al mio petto era rivolto verso di me, i suoi occhi mi fissava curiosi e tristi e il suo sorriso, di solito sempre presente sul suo volto, in quel momento non c'era.
Sai.. sei molto più forte di me. Pensi di non esserlo, ma in realtà lo sei. Almeno tu.. tu sai cosa sei, tu sai cosa vuoi.... io non so niente”, dissi. “Non so più chi sono, non so più perchè sono in questa band, non so più perchè canto. L'unica cosa che so, è che sono innamorato e questo amore mi sta uccidendo lentamente... perchè...
Perchè?”, chiese lui curioso come sempre.
Perchè so che lui non mi vuole e mai mi vorrà. Sono solo uno stupido amico
Sentendo questa frase, Louis si alzò di scatto e mi guardò confuso come non mai. “Lui?”, chiese.
Lui”, risposi.
Sei...
No”, feci subito, intuendo la sua domanda. “Si... non lo so. Non so più niente ormai, te l'ho detto”.
Lui si sistemò sul letto, mettendosi comodo e io seguii ogni sua mossa.
Mi ero tolto un piccolo peso, ma non ero ancora riuscito a dirgli nulla, praticamente.
Da quanto va avanti questa storia, Zayn?”, chiese. Era nervoso, lo notavo da come si torturava le mani e si mordeva le labbra.
Da circa quattro mesi”, dissi. “All'inizio avevo cercato di negare tutto.. non volevo essere gay, amavo le ragazze... ma lui è così.. perfetto... che non ho resistito e ho iniziato a pensare a lui, sempre
E ti sei innamorato”, concluse lui.
Annuii.
Sentii Louis coricarsi in fianco a me e appoggiare il mento sul mio petto. “E cosa ami di lui?
Tutto?”, chiesi ironicamente, sorridendogli.

Solo guardarlo era beato oblio.

Amavo davvero tutto di lui, ogni minimo particolare. “E non vuoi dirmi chi è?
Te ne andresti.. e non voglio
Sorrise.
Perchè me ne dovrei andare?
Perchè..
Lo conosco?”, chiese, porgendomi le stesse domande che gli avevo fatto io poco prima.
Mmmh.. fin troppo bene”, risposi. Sapevo di star rischiando grosso, ma era quello che volevo: rischiare.
Lo vidi sghignazzare e lo guardai confuso. “Ah”, esclamò “Allora è Liam”, fece sicuro di ciò che stava dicendo.
Io risi. “Sei fuori strada Boo
Sbuffò. “Dammi qualche indizio... è uno dei ragazzi?” Annuii.
Ora si che stavo rischiando tanto, troppo.
La luce brillante che fino a poco prima riluceva negli occhi di Louis, scomparve a poco a poco, lasciando un velo di tristezza in quel blu profondo e io mi allarmai.
Se solo avesse saputo che era lui colui che mi aveva rubato il cuore.

Posò la testa nuovamente sul mio petto e distolse lo sguardo dal mio. “Non è Liam.. e sicuramente non è Harry, perchè chi si innamora di lui sa già che partirebbe col soffrire come un cane e tu non sei così stupido da ridurti in questo modo per lui... quindi rimane Niall
E tu”, mormorai, quasi in un sussurro che però lui percepì, chiaro e tondo.
Ecco, mi ero spinto troppo in là.
Avevo rischiato e adesso sarei finito nel baratro, da solo, ovviamente.
E io”, ripeté anche lui sussurrando. “Ma io... io non sono perfetto, quindi è Niall”, disse cercando di sembrare convinto, anche se, dal tono amaro della sua voce, capii che non era contento di quel risultato.
Il mio cuore sussultò quando arrivai a questa conclusione.
Se, dal suo tono, sembrava fosse scocciato, allora significava che un po' a me ci teneva, ma cercai di non illudermi.
Con lentezza smisurata, ripresi ad accarezzargli i capelli e lo sentii stringersi contro di me, rannicchiandosi come un bambino... e rischiai ancora. “Per me lo sei, Boo”, mormorai.
Con il cuore a mille, aspettai che registrasse quelle semplici parole, che di semplice non avevano proprio niente.
Chi diceva che l'amore era semplice, non era mai stato innamorato, ecco.
L'amore è tutt'altro che semplice.. è un casino dopo l'altro.
Lo sentii trattenere il respiro, poi lo vidi alzare il viso e guardarmi con gli occhi leggermente lucidi.
Cosa stai dicendo?”, sussurrò, osservandomi con un velo di comprensione nello sguardo.
Sto dicendo che sei perfetto piccolo Boo... dannatamente perfetto”, risposi, buttando fuori finalmente tutto ciò che pensavo, anche se quello era solo l'inizio.
In quel momento la paura mi attanagliò.
E se lui fosse scappato?
Se si fosse reso conto di avere davanti la persona che lo amava e avesse avuto paura?
Se... se non mi avesse capito?
Avevo paura, una paura fottuta, ma attesi una sua qualsiasi reazione che dopo parecchi minuti si mostrò.
Lo vidi alzarsi sui gomiti, seguii ogni sua mossa, e avvicinarsi a me.
I nostri visi, ormai, erano a pochi centimetri di distanza e il mio batticuore rischiava di essere percepito anche da lui.

Il fiato iniziava a mancarmi e le gambe, nonostante fossi coricato, iniziarono a tremare.
Ne sei sicuro? Io non sono perfetto
Per me lo sei”, ripetei ancora. Il respiro mancava, ma cercai di mantenere un tono sicuro per fargli capire che ero serio, che per me lui era davvero perfetto in tutto e per tutto.
Lui annuì e senza neanche accorgermene mi ritrovai le sue labbra sulle mie e non pensai più a niente.
Vidi il mondo scomparire e l'unica cosa a rimanere ben definita nella mia mente, era proprio lui.

Le sue labbra si muovevano caute sulle mie, ma quando capì che non mi sarei tirato indietro, rafforzò la presa e quel bacio si fece più deciso, più sicuro.
Posai una mano sulla sua nuca e lo attirai a me, mentre schiudevo leggermente la bocca, per permettere alle nostre lingue di rincorrersi.

Sentivo il suo petto alzarsi e abbassarsi in corrispondenza del mio e il suo respiro infrangersi contro il mio, in quei brevi momenti in cui ci separavamo solo per prendere fiato.
Lui non dava segno di volersi fermare e io... io avevo desiderato troppo quel momento per tirarmi indietro, così continuammo a baciarci come se non ne potessimo fare a meno, mentre il mio corpo impazziva, il mio cuore esplodeva e la mia mente festeggiava quest'unione.
Era ancora meglio di quanto avessi mai immaginato.
Ma alla fine lui si allontanò, quasi di malavoglia e fece scontrare i suoi occhi blu con i miei, scuri, così diversi dai suoi, ma altrettanto belli e profondi.
Notai che, come me, aveva il fiato corto e uno strano luccichio nello sguardo. Involontariamente sorrisi e lui ricambiò.
E adesso?”, mormorai.
Adesso... sai chi amo
E tu sai chi amo io.. e sai che m'importerà sempre di te, Boo

Annuì. “Lo so”, fece per poi posarmi un altro dolce e leggero bacio sulle labbra ormai rosse e gonfie di baci.
Poi si accoccolò accanto a me, stringendomi forte.
Non mi lasciare”, sussurrai. “Non farlo mai
Lo dissi come una richiesta di aiuto. Avevo bisogno di averlo accanto. Volevo amarlo e volevo essere amato da lui.
Avevo bisogno di sentire il suo tocco, di percepire le sue labbra sulle mie ogni volta ne avessi voglia, volevo dirgli che lo amavo ad ogni ora del giorno e della notte.
Volevo viverlo, vivere noi, per quel che ci era possibile.
Non lo farò.. non posso lasciare chi mi rende felice”, rispose e in quel momento, con quelle semplici parole, fu lui a rendermi l'uomo più felice del mondo.
E ora potevo dirlo, potevo dire ciò che avevo sempre pensato: l'amore vince sempre.










Holaaa



lo so, lo so, lo so NON HO MAI SCRITTO OS TRA COPPIE GAY, è solo che.... sono in fissa con zouis in questo periodo e quindi eccomi qui.. a scrivere di loro.

come vedete ho scritto una OS verde, perchè sinceramente non saprei da dove inziare, se dovessi farne una arancione o rossa.. perciò mi sono attenuta ad un campo "morbido", per così dire.. e spero di essere riuscita a farvi emozionare anche solo un pochino.

so che è strano e che non è il mio genere, ma mi piace e spero piaccia anche a voi.
sarà l'unica che scriverò probabilmente, visto che mi trovo molto meglio a scrivere di coppie etero, però sono così teneri questi due che.. asdfjkl.

vabè, ora vado eh.

LOVE YA, Sil :) 

  
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