Gli esami arrivarono e passarono in
un attimo; naturalmente andarono abbastanza bene per tutti; ma ormai ai ragazzi
non interessavano più. L’unica cosa a cui pensavano era l’attesissima festa di
fine anno.
Era finalmente arrivata quella
sera, tutti erano emozionati, perché era la prima festa a cui avrebbe
partecipato tutta la scuola, così tutti i ragazzi e le ragazze si fecero belli,
si misero degli stupendi abiti eleganti.
“ Allora sei pronto?” chiese Harry
all’amico Ron
“ Si, quasi…aspetta che tolgo
quest’ultimo merletto…ecco fatto…ora forse il mio vestito non sembra più
dell’ottocento!” disse Ron sospirando “ ma perché non posso mai avere qualcosa
di decente?” si domandò
“ Su dai, che ora vai bene…sei
peggio di una ragazza, per prepararti ci hai messo un’ora esatta!” lo sgridò
Harry.
“ Grazie!” scherzò Ron “ Ora
possiamo andare” disse infine.
I due ragazzi scesero le scale che
conducevano nella sala comune, quando Harry si fermò : “ Dobbiamo aspettare
Hermione”.
“ Non vi preoccupate, la aspetto
io...” si intromise Ginny “ ancora non è pronta, voi cominciate a scendere”
“ Ok, allora andiamo…ci vorranno
delle ore!” scherzò Ron, e si allontanò, per attraversare la porta del ritratto
della Signora Grassa, seguito da Harry.
I due ragazzi arrivarono nella Sala
Grande: tutti i tavoli erano stati spostati, ne era rimasto solo uno ad un lato
della sala, pieno zeppo di dolci e stuzzichini. Dal finto cielo scendevano delle
coccarde e striscioni colorati che abbellivano la sala, su una parete erano
posizionati tutti gli strumenti musicali che sarebbero stati usati da una band
musicale ingaggiata per la serata. Erano già arrivati moltissimi ragazzi, mentre
i professori avevano deciso di non prendere parte alla festa per lasciare un po’
più liberi gli alunni.
L’ambiente era davvero bello, ma
Ron si era già catapultato sui dolci,facendo la solita
figura.
“ Ma è possibile che ti debba far
sempre riconoscere?” gli chiese Harry, che continuava a guardarsi
intorno.
“ Ma ho fame! Che c’è di male…ma si
può sapere che stai guardando?” chiese Ron girandosi a
guardarlo.
“ Eh? No, niente,guardavo chi c’è!”
finse Harry, che in realtà aspettava una persona in
particolare.
Nel frattempo arrivò Malfoy,
accompagnato come sempre da Tiger e Goyle.
Harry lo guardò con aria di sfida, e fu ricambiato pienamente. Ma Harry
quella sera si sentiva superiore, perché sapeva come erano andate le cose tra
lui ed Hermione, e sapeva che ora lui non avrebbe avuto neanche un solo sguardo
dalla ragazza, e di questo ne era totalmente
soddisfatto.
Si guardarono con disprezzo finché
l’attenzione dei due ragazzi si spostò sulle scale, da dove stava scendendo una
bellissima ragazza:, aveva un vestito nero da sopra il ginocchio, un po’
scollato che le risaltava le forme, i capelli non erano più ricci e legati come
sempre, ma lisci e sciolti, con un piccolo fermaglio, ed era truccata, in
un modo leggero ma che le metteva
in risalto i suoi bei occhi verdi, ed un filo di rossetto che valorizzava quelle
labbra soffici. Si avvicinò ad Harry e Ron e li salutò: “ Ciao ragazzi, come
siete eleganti!”
“ Ciao Hermione, perché sei
Hermione vero?!” le disse Ron
“ Ma certo che sono io, stupido!”
rise la ragazza.
“ Sei davvero carina vestita cosi”
le disse Harry un po’ imbarazzato, mentre continuava a fissarla come se non
l’avesse mai vista prima.
“Oh, grazie Harry” rispose
gentilmente Hermione.
Nel frattempo arrivò anche Ginny, e
si avvicinarono con lei molte amiche delle ragazze del
Grifondoro.
“ Ehi Hermi, come sei bella! Su dai
andiamo a ballare!” le disse Angelina, una di
loro.
“ Ok…” rispose Hermione, e tutte si
spostarono sulla pista da ballo creata per l’occasione della festa.
Solo i ragazzi rimasero lì, Ron
dedito al ricco banchetto ed Harry che continuava a fissare Hermione, incredulo
per la sua bellezza.
“ Hei amico ma te la stai mangiando
con gli occhi!” scherzò Fred, rivolto ad Harry, che divenne tutto rosso. “
Secondo me dovresti provarci, insomma la conosci, è una tua amica, e poi si vede
che le sbavi dietro!” gli consigliò
l’amico.
Nel frattempo Hermione continuava a
ballare, ma la sua mente era indirizzata ad un’unica persona; in realtà quella
sera aveva dato il massimo per essere bella solo per farsi notare da Draco,
voleva che lui si fosse pentito di non averla voluta per se, voleva che si fosse
avvicinato e le avesse chiesto di stare con lui, anche se sapeva che non sarebbe
successo. Si era chiesta troppe volte cosa c’era in lei che non andava, cos’era
che non lo convinceva, e aveva capito che l’unica cosa in cui aveva sbagliato
era non essere stata se stessa quando era con lui, perché non era mai riuscita a
cacciare fuori il vero lato del suo carattere. Comunque ormai era andata, lo
aveva perso, e sapeva che, anche se lui era pazzo del suo fisico, del suo lato
estetico, non si sarebbe innamorato di lei per come era internamente, e lei non
poteva accettarlo.
L’unica cosa che voleva adesso era
riuscire a dimenticarlo, perché era stanca di stare male per
lui.
Continuò a ballare, e si accorse
che Draco era seduto dietro di lei e la stava guardando, e aveva l’espressione
di aver sbagliato a lasciarla andare. Ma lei non se ne importò, anzi continuò a
ballare per farlo risentire ancora di più. Poi annunciò alle sue amiche si
essere stanca e di avere sete, cosi andò a prendere un succo di zucca. Era
accanto al tavolo delle bevande, quando le si avvicinò a lei un ragazzo dei
Serpeverde con cui non aveva mai parlato, e le chiese: “ Sei tu Hermione? Malfoy
ti sta cercando…” e se ne andò. Hermione non sapeva se essere felice o meno di
quella cosa,ma sapeva che in quel momento aveva il cuore a
mille.
Passarono meno di cinque minuti
quando le si avvicinò Draco, la prese per mano e la trascinò via, non curante
del fatto che tutti si erano accorti di
loro.
La portò fuori, lontano da occhi
indiscreti, e si sedettero su una panchina di legno posta sotto un albero.
Hermione però si alzò e gli chiese: “ Che vuoi
Draco?”
“ Perché sei così scontrosa? Senti
non mi piace come ci siamo lasciati e vorrei chiarire la cosa con te” le disse
Draco
“ Quindi?” gli chiese Hermione
ancora sulle difensive.
“ Senti Hermione, io non so come
dover fartelo capire, tu mi piaci molto, hai un fisico da paura, perché non vuoi
stare con me?” le chiese.
“ Io non posso stare con uno che è
innamorato del mio corpo!! Ti rendi conto di cosa mi stai chiedendo? Come posso
fare l’amore con uno che non è neanche il mio ragazzo?” gli disse Hermione con
un tono che non aveva mai usato con lui, era arrabbiata e sconvolta. Si accorse
che aveva centrato nel pieno il problema, perché lui non le rispose e parve
riflettere, come se si fosse accorto che in fondo lei aveva ragione.
“ È inutile che continuiamo a
parlarne, tanto non risolviamo niente” concluse Hermione, e fece per andarsene,
ma lui la fermò e la abbracciò da dietro, per impedirle di andarsene. “….Non
farmi questo Draco…” pensò la ragazza “…lasciamo
andare…”.
“ Ti prego non andartene” le disse
Draco “ io non voglio che te ne vai”.
“ È un problema tuo, Draco, io non
ho più niente da dirti, quindi lasciami” le ordinò Hermione, senza però alcun
risultato. In fondo lei avrebbe voluto restare per sempre così, stretta tra le
sue braccia. Draco non poteva immaginare quante notti lei aveva sognato che le
accadesse una cosa del genere, ma aveva sempre creduto che quello sarebbe
rimasto un sogno. Hermione si sentiva divisa tra ciò che le dettava il cuore e
ciò che invece le diceva la testa.
Draco la girò a se con un po’ di
violenza, ma non le fece male.
“ Posso darti almeno un ultimo
bacio?” le chiese, ma non aspettò nemmeno la
risposta.
Hermione fu però abbastanza veloce
nell’evitare le labbra di Draco toccassero le
sue.
“ Draco ho detto che mi devi
lasciare” le ribadì la ragazza, ma senza alcun
esito.
“ Perché non vuoi darmi un bacio?”
le chiese lui.
“ E me lo spieghi che senso
avrebbe? Tanto finisce tutto qui comunque, quindi non serve a nulla” gli rispose
Hermione.
Continuarono a discutere come due
veri innamorati, abbracciati uno a l’altra, senza rendersi conto di quanto erano
ridicoli e nello stesso tempo felici di ciò che gli stava accadendo. Sembravano
due bambini che litigano in continuazione, ma ciò che faceva sorridere era il
loro modo di farlo, entrambi ostinati e
testardi.
E continuarono così finche Hermione
non si rese conto che tutto questo era ridicolo e che non avrebbe fatto altro
che peggiorare il suo stato d’animo, rendendola ancora più fragile.
“ Draco ti prego finiscila e
lasciami andare” le chiese con un tono di sconfitta
Hermione.
“ Solo se mi dai un ultimo bacio”
le chiese lui.
“ Servirà a lasciarmi andare?”
domandò infine Hermione
Draco non la rispose e la baciò con
tanta passione, come se quel periodo che non erano stati insieme gli aveva
lasciato un vuoto immenso da colmare assolutamente. Hermione quindi si staccò da
lui e gli disse con sofferenza per essere ceduta: “ Spero che adesso tu sia
contento”. Si girò e se ne andò, lasciandolo lì da solo, ma con le lacrime agli
occhi, non solo per il fatto di essergli ceduta ancora, ma ancora peggio perché
sapeva che quello sarebbe stato l’ultimo bacio che lei avrebbe ricevuto dalle
sue calde labbra.
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