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Autore: Tsukino Chan    26/06/2007    0 recensioni
"Siete stanchi del solito trantran? La concorrenza vi sfibra ogni particella del vostro essere? Cercate la gloria, ma la gloria non cerca voi? Ebbene, oggi è il vostro giorno fortunato! " Sta a voi se leggere l'annuncio, ed affrontare ciò che ne consegue, o lasciare perdere e continuare per la vostra strada. Qualcuno ha risposto. Qui si narrerà la sua storia.
Genere: Commedia, Parodia, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scalare una casa per raggiungerne il tetto non è facile

Capitolo 1.1

 

Scalare una casa per raggiungerne il tetto non è facile.

Ho ancora dei brutti tagli sui palmi della mano a causa di quella stupida grondaia fatiscente. Deve aver resistito per decenni alle intemperie e decide di staccarsi solo quando mi ci devo arrampicare sopra. La signora del destino deve avercela con me.

Altrimenti adesso non sarei sopra il tetto semi-distrutto di una casupola al centro del peggior quartiere di MariNara, sotto una pioggerellina gelida, in attesa di uno dei tanti eroi che bazzicano nei vicoli per sottrargli l’armatura, visto che sir Arcibald non ha soldi da spendere per comprarmene una.

A pensarci bene, se il fato mi volesse un pochettino di bene, non mi avrebbe mai fatto incontrare l’unico eroe squattrinato del continente, né mi avrebbe fatto correre non so per quante miglia sfuggendo a guerrieri assetati di sangue non morto, ne avrebbe fatto capitare proprio sopra la mia tomba un mago negromante in periodo d’esame finale.

In effetti, se io fossi baciato dalla sfortuna al momento sarei ancora vivo e vegeto, magari sposato con una petulante donna del pio paese, costretto ogni giorno a fare un lavoro che odio per poi trascinare le mie giovani ma stanche membra all’osteria più vicina.

Però anche questa visione è abbastanza terrificante.

Certo, non batterà mai il mio sogno fanciullesco di divenire un grande eroe.

Quella si sarebbe stata una brutta fine.

Viaggiare una vita intera, combattere per qualsiasi cosa, trovare il grande amore per poi perderlo tragicamente, incontrare esseri d’ogni razza e professione, inventarsi sempre nuovi metodi per ingannare la concorrenza, ma soprattutto trascorrere ore ed ore a perlustrare vicoli bui, alla ricerca di qualsiasi cosa ostile per poter raggranellare punti, sia in senso figurato che letterale.

Gli eroi sono animali da punti esperienza.

La loro intera esistenza è votata nel trovare nemici, affrontarli, ucciderli per acquisire potere, gloria e denaro.

Questo li spinge a non dormire la notte, preferendo perlustrare in solitario i bassifondi cittadini, nella speranza che qualche aberrazione capiti loro di fronte a sfidarli.

Ora i cosiddetti “mostri”, gobelin ed orchi a parte è chiaro, non sono così scemi.

Anche se il loro quoziente intellettivo è pari a quello di un sasso, le notti di pioggia gelida se ne stanno bravi bravi a casuccia loro, a dormire tra le loro soffici copertine, ridendo alle spalle dei geniali eroi che percorrono le strade sotto l’acqua.

Oltre a loro gli unici fuori a quest’ora sono i vampiri, ma solo perché spinti da cause di forza maggiore. Ed è certo che i signori succhiasangue non stanno a mettersi cartelli in fronte per attirare l’attenzione dei baldi guerrieri.

Secondo le ultime statistiche ci sono più vampiri in circolazione nel continente che non zombie.

Il che è un dato preoccupante, visto che qualsiasi cimitero nei paraggi è rifugio sicuro di zombie.

Tutto a causa degli avventurieri.

Thò.. Nomini l’eroe e spunta arma, armatura e stivali di latta.

Da quassù non mi sembra male come armatura, e parrebbe anche della mia misura. L’importante è che non abbia stemmi o non me ne faccio nulla.

Bene, è giunto il momento di dare il via alla prima fase “cattura l’armatura”: prendo una tegola, mi avvicino al bordo del tetto, la lascio cadere e stordisco l’uomo.

Quindi mi calo giù, agguanto quello che mi serve e fuggo.

Devo solo prendere la mira ed è fatta.

Oh, no! Oh, NO!

Che fine ha fatto la tegola su cui mi stavo appoggiando?

 

Ho un terribile mal di testa. Un momento, è l’acciottolato quello su cui sono sdraiato?

Dalla consistenza direi di si.

Ho il terribile sospetto che la persona che sta rantolando accanto a me, armata di spada non sia sir Arcibald. Come potrebbe esserlo dopotutto? Questo mica sta indossando lampadina.

Mi alzo e sento una brutta fitta alla spalla. Probabilmente l’ho slogata, ma credo sia il male minore al momento.

Il tizio in armatura si sta alzando, e dalle ingiurie che escono dalla sua bocca non sembra essere molto disposto a dimenticare l’accaduto.

Per fortuna non ho usato la presa del barbaro assatanato come avevo pensato all’inizio, o avrebbe tirato giù anche le divinità.

Mi ha visto. Adesso è tardi per andarsene di soppiatto Pacifico. Sei nei guai, caro mio, guai seri.

-Tu, lurido pezzo di lisca di pesce andato al macero.- mi dice molto gentilmente puntandomi contro lo spadone- Adesso ti faccio a filetti e ti mando a far compagnia alle sardine!-

Una cosa di cui non sono mai sprovvisti gli eroi, è la fantasia negli insulti e nelle minacce.

Se non fossi così terrorizzato potrei pensare di ricordarmi di scrivere un libro al proposito.

Però non lo penso. L’unica cosa che vedo è la lama bagnata dalla pioggia poco distante dalla mia persona e la presenza di una via di fuga alle mie spalle.

-ehm... piacere!-farfuglio prima di darmi alla fuga.

-Fermati gaglioffo! Rimani a farti tritare le ossa, miserevole uomo!-

La cosa bella della faccenda è che non ha capito che sono uno zombie.

La cosa brutta è che se gli viene in mente di lanciare quella spada, mi sa che dovrò continuare a correre con una lama di parecchi centimetri incastrata tra le costole.

-Fellone, arresta la tua corsa e preparati ad espiare i tuoi peccati!- urla un altro guerriero comparso esattamente ad oscurare la mia via di fuga.

-No, un altro no!- urlò, fermandomi di botto.

La cosa non mi è certo d’aiuto, visto che il primo guerriero, quello con la spada sguainata che mi rincorreva, riesce a raggiungermi, ed inizia a menar fendenti come un ossesso.

Io posso solo schivare pregando che l’acqua gli arrugginisca l’armatura prima che riesca a staccarmi la testa.

Intanto il guerriero numero due ha iniziato una carica nella mia direzione, mulinando un orribile pezzo di ferro punzonato, corrispondente al nome di mazza ferrata.

Lo sapevo. Stasera ci lascio di nuovo la pelle. Addio non-vita, è stato bello finchè è durato.

Ferro e acciaio si scontrano, stridendo irritantemente.

Un terzo combattente, in armatura celeste, ha fermato i colpi degli altri due a poche spanne dal mio naso.

Yuhuu! Sono arrivati i rinforzi!

- L’infame peccatore è mio!- grugnisce in direzione dei due combattenti, mentre tutti e tre abbassano le armi.

E ti pareva. Anche questo ce l’ha con me. per cosa non mi è dato saperlo, ma sta sera vogliono tutti la mia testa.

- Rinunciate alle vostre folli idee e vi risparmierò.- ribadisce il numero uno.

Il gigante armato di mazza si mette a ridere a mò di troll delle caverne e se n’esce con una gran frase ad effetto.

- Sto per prendere a calci il tuo culo, quindi aria prima che sia troppo doloroso per te.-

Cavaliere azzurro ribatte con un’altra frasona da paladino della giustizia, ed i tre si posizionano in modo da tener d’occhio i rimanenti combattenti, ognuno aspettando la mossa dell’altro.

Io rimango addossato al muro ad osservare un attimo la scena, poi mi sovviene che forse è meglio approfittarne e darsela a gambe.

Non l’avessi mai fatto!

I tre si girano di scatto e mi puntano le armi al collo.

-Fermo lì, attentatore aereo!- urla quello a cui son caduto addosso.

-Non ti muovere che dopo tocca a te, piccolo guano.- abbaia il grande orso peloso.

- Prima concludo la questione con lor signori, poi penserò a te infedele. Intanto preparati ad incontrare il tuo giudice supremo.- esclama con aulicità Cavaliere azzurro.

Che ci volete fare, sono stati così chiari... L’unica cosa che posso fare è stare a guardare mentre ritornano a tirarsi addosso frasi da veri eroi tritacarne, e sperare che si dimentichino di me.

Sento dei passi giungere sempre da quella che sembrava la mia via di salvezza.

Dopo un po’ compare un tipo in armatura bassino, col volto grassoccio che gli dà un aria buona e pacata, smentita dall’enorme alabarda che si trascina dietro.

Mi saluta agitando la manina paffutella e si accomoda al muro ad osservare i tre paladini.

Odio tutto questo. Non lo sopporto.

 

 

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Qui l’autrice che vi parla: Ecco a voi il nuovo capitolo!! Avevo detto Sabato, ma l’ho aggiornato oggi per una buona causa..

La causa del ritardo à Free Image Hosting at www.ImageShack.us

Ecco a voi le lezioni del nostro piccolo zombie sul mondo di AlDiLà.

Se avete curiosità da soddisfare in proposito, Pacifico sarà ben felice di rispondere alle vostre domande con una semplice lezione corredata da disegni.

 

Grazie a chi ha letto, e a chi ha commentato. ^_^

I prossimi commentatori potranno ricevere i disegni di Sir Arcibald, Pacifico e gli altri personaggi che vorranno con dedica! Quindi commentate, perché conviene!

 

Sharkie:  Grazie mille per gli apprezzamenti sullo stile, è bello sapere che qualcuno apprezza non solo quello che scrivi ma anche come lo scrivi.

Ti ricorda Shrek? Devo ammettere che Sir Arcibald dalla CortaSpada me lo immagino proprio come Azzurro (Shrek2), solo meno vanitoso e molto più pericoloso.

Il fatto degli zombie spero sia davvero una novità. Io amo molto far vedere le cose anche dal punto di vista di quei personaggi che si dà per scontato debbano fare una parte e quella soltanto. Come gli zombie per esempio.. anche se pacifico è uno zombi molto particolare, povera stella xD.

 

 

ka_chan91: Visto, adesso non hai dovuto aspettare molto! ^_^

ç_ç è vero non riesco ad aggiornare mai entro le date previste, uffi!

Non mi morire però con Pacifico. Lui è il personaggio più normale tra tutti quelli che compariranno nella storia..

 

 

 

  
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