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Autore: Fabu_Louis_    09/12/2012    2 recensioni
non è la solita storiella perfetta dove gli innamorati si mettono insieme, litigano e si rimettono insieme e vissero felici e contenti. propio no.
non è la prima fanfiction che scrivo, ma su di loro si e anche con questo tema.
lasciate una recensione e spero davvero tanto che vi piaccia.
(accetto critiche, se dovete offendere risparmiatevi. grazie.)
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Londra il tempo era pessimo, a me piaceva così. Quel Sabato i ragazzi decisero di andare in discoteca, a me non piaceva molto andarci, ma ci sarei andata. Sapevo che avrei dovuto sopportare Harry che si faceva ogni ragazza che trovava 'figa', come diceva lui. Per me erano tutte puttane, forse la pensavo così per gelosia ma non mi interessava. I ragazzi sarebbero passati a prendere me e Niall alle 22.00. Loro avevano orari strani. Aprii il mio enorme armadio, buttai sul letto cinque/sei vestiti carini e che mi andava di mettere. Conclusi scegliendo un vestito a spalline attillato color blu scuro, scarpe con tacco nere, giacca di jeans. Mi truccai più del solito. Mi piaceva vestirmi elegante, curarmi, truccarmi, sistemarmi i capelli per ore finchè il risultato non mi soddisfava a pieno. Non ero vanitosa, mi piaceva solo mettermi in tiro. Lasciai i capelli sciolti, erano leggermente ondulati e arrivavano a più di metà schiena, erano color miele con alcuni riflessi dorati. Li avevo ereditati da papà. Uscii dalla camera, Niall stava propio scendendo le scale in quel momento, quando si accorse di me fece alcuni passi indietro guardandomi dall'alto al basso.
<< Dove pensi di andare vestita così? >> indicò il vestito.
<< Cosa ha che non va? >> 
<< Farei prima a dirti cosa va bene >> ridacchiò. Lo guardai male, cercai di sorpassarlo ma mi fermò per le spalle. << Non ti lascio uscire così, vai a cambiarti >> mi guardò serio.
<< Scordatelo gelosone >> gli scompigliai i capelli.
 
Andai a salutare i miei genitori, papà stava per uscire, disse che avevano avuto un'emergenza e serviva il suo aiuto. Ci salutò calorosamente, e uscì di casa di fretta. Mamma ci salutò.
 
<< Niall, tienila d'occhio ti prego >> disse nervosa.
<< Mamma, ti prego >> risi.
 
Sentimmo un clacson suonare più volte, i ragazzi erano passati a prenderci. Uscimmo subito dopo. Niall continuava a guardarmi male, ma non era la prima volta che mi vestivo un pò più provocante! Salimmo sulla grande macchina guidata da Liam, c'eravamo tutti, mi dovetti sedere 'perforza' vicino a Harry. Era bellissimo, indossava dei jeans strettissimi, una camicia bianca attillata che gli risaltava il bellissimo fisico che aveva e infine una giacca nera semplicissima. Iniziai a sudare freddo, avevo il cuore che esplodeva solo ad averlo vicino. Era una cosa assurda. Liam partì dopo averci salutati. Con la coda dell'occhio vidi Harry che repetutamente mi guardava le gambe, io faci finta di nulla.
<< Wow, certo che non sembri nemmeno tu vestita così >> disse Harry toccandomi la mano. Ebbi un sussulto.
<< Togli quelle mani da mia sorella, evita i commenti schifosi per tutte le altre che vuoi scoparti stasera! >> Niall spinse via la mano di Harry dalla mia, risero tutti. La gelosia di Niall era davvero fastidiosa, ma mi faceva piacere. Sicuramente se non fossi stata innamorata del ricciolo, gli avrei detto le stesse cose, ma visto che mi aveva fatto piacere da una parte quel suo commento, me ne stetti zitta. In fondo, speravo accadesse un'altra volta, e un'altra ancora, di nuovo e di nuovo. Appena scendemmo dall'auto, arrivati alla discoteca, Zayn si affiancò a me sorridente e mi sussurò un 'ti tengo d'occhio scema' che mi fece divertire. Entrammo tutti insieme, la musica era già altissima, mi sedetti insieme a Zayn al bancone. Ordinammo due/tre drink a testa per farci compagnia, gli altri si erano già buttati sulla pista a ballare come dei matti. 
 
Era un via vai di gente da una parte all'altra, spintoni per passare, spintoni per ballare, spintoni per ordinare qualcosa. Era quello che odiavo delle discoteche, era sempre pieno di gente, facevo fatica a respirare quasi. Dopo aver ballato per un bel lasso di tempo, mi andai a sedere nuovamente al bancone ordinando un'altro drink alcolico per dissetarmi. Iniziai a sentire la testa girare leggermente, quindi mi fermai, non reggevo molto l'alcool. Mi guardai intorno, Liam, Niall e Louis ballavano come dei pazzi in pista, Zayn parlava con una ragazza tutto sorridente e Harry..beh, il suo solito no? Limonando una bionda cotonata, con due air-bag al posto del seno e truccata come una zoccola. Li vidi andare verso il bagno, per mano. 'che schifo' dissi tra me e me. Come riusciva a fare cose simili? Stavo morendo di gelosia, lo stomaco di intrecciava dalla rabbia e sentivo gli occhi bruciarmi. Se pensavo a cosa facevano nel bagno avrei potuto ucciderlo. Mi veniva ufficialmente da vomitare. Ordinai altri alcolici, cambiai idea, finchè Zayn non se ne accorse e mi portò fuori per prendere aria, lui ne approfittò per fumare una sigaretta. Ci sedemmo sulla ringhiera, stette in silenzio per un pò preoccupandosi solo di consumare il fumo.
<< Ho visto anchio la scena >> disse sottovoce.
<< Mi fa schifo >> dissi con la voce spezzata.
<< Non credi sia ora di lasciarlo perdere? >> mi guardò negli occhi, io feci lo stesso.
Suonò il mio cellulare. Mamma mi stava chiamando, mi alzai allontanandomi di qualche passo come faccio al mio solito quando sto al telefono. E' un'abitudine. Guardando sotto la sua chiamata ne vidi un numero altissimo, mi preoccupai.
''Mamma, dimmi'' lo dissi con una voce di merda per l'ansia.
''Aileen, d-dovete tornare..papà ha avuto un'incidente!'' stava piangendo, ogni parola veniva spezzata dalle lacrime. Iniziai a piangere anchio, senza sapere nemmeno cos'era successo.
''Come un'incidente?! C-cosa è successo? ... m-mamma..'' urlai.
''N-non lo so..so s-solo che non ce l'ha fatta. T-tornate, vi prego''
 

Sentii il mondo sgretolarsi  sotto i piedi, come se all'improvviso mi avessero tolto l'appoggio per stare in equilibrio. Come quando ti rompi una gamba, usi le stampelle, se si rompessero non potresti più camminare perchè il dolore è atroce. Mi sentii propio così, solo che non era una gamba, un braccio o un polso, era il mio cuore.

 


 

SPAZIO AUTRICE.
ciao a tutti:)
d'ora in poi la storia entrerà nella parte drammatica, spero davvero tanto di non annoiarvi.
recensite se vi piace e continuate a seguire questa storia.
ringrazio tutte le persone che hanno letto, recensito, messo nelle ricordate, nelle preferite e anche chi ha letto in silenzio. grazie anche solo per aver pensato che sia una bella storia.
alla prossima belle!:)
  
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