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Autore: SaraBondi_    09/12/2012    2 recensioni
Alice ha una storia difficile alle spalle, vive in una città dove tutti osannano un gruppo musicale a cui lei sembra non interessarsi ma un incontro inaspettato potrebbe sconvolgerla.
Ecco una Fan Fiction che potrete quasi leggere o quasi ignorare, potrebbe quasi piacervi o potrete quasi odiarla. Forse perchè io l'ho solo quasi scritta?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 11.




Louis

Eravamo sotto uno dei più belli hotel di Londra, davanti alla lussuosa porta girevole con il nome del fondatore scritto sulla maniglia e un vecchio portiere stretto nella sua uniforme che ci osservava senza muovere un muscolo ma io mi sentivo come se fossi in quel punto del parco di Doncaster dove non arrivano gli sguardi delle fan (che probabilmente in quel momento  stavano dormendo nelle loro camere piene di poster con i nostri occhi che le fissano) o gli obbiettivi dei fotografi. Dove non erano arrivati gli One Direction e dove non esisteva nessun Louis degli One Direction solo Louis Tomlinson il ragazzo che canta nella sua camera e che si fa bocciare in quarta superiore perché le feste sono più importanti dello studio.
Non ricordo nemmeno chi dei due interruppe il bacio, ci guardammo negli occhi e affondammo l’uno nelle iridi dell’altra nuotando nei sogni e nelle parole che ancora non eravamo pronti per dirci ad alta voce, vidi la felicità che le illuminava ogni centimetro della sua pelle bianca e morbida e mi promisi che l’avrei protetta da quel mondo pronto a darti addosso per il minimo errore dove io ero finito.
Lasciammo le nostre mani intrecciate e ci incamminammo verso l’albergo, il portiere ci sorrise e fece girare la porta sussurrando un quasi impercettibile “Bravi ragazzi”. Passammo dalla reception, prendemmo la mia chiave e salimmo in camera.
I ragazzi erano tutti lì che ci aspettavano, non si sprecarono neanche a fingere di non aver guardato la scena dalle finestre e subito Niall sorridendo ci disse che la scena era stata decisamente dolce anche se non erano riusciti a sentire neanche una parola. Alice arrossì.
-Adesso è la tua ragazza?- Chiese Zayn senza farsi tanti problemi.
-Si, adesso può vantarsene con voi quanto vuole- Rispose lei sorridendogli.
-E bravo Louis, te la sei scelta proprio bene. Piace a tutti!- Danielle si alzò e si avvicinò a Alice strizzandole l’occhio.
Ci sedemmo un po’ sui divani all’entrata e parlammo della serata e degli amici che avevamo ritrovato, alcuni di loro avevano completamente cambiato vita dopo il programma altri avevano continuato con la musica come noi.
-Io direi che è arrivata l’ora della nanna- Niall si stropicciò gli occhi.
-Direi proprio di si, buonanotte ragazzi- Liam si alzò.
-E io dove vado?- Disse Alice come se si fosse resa conto solo in quel momento di non essere nella sua stanza a Doncaster.
-Credo che nella mia stanza possiamo entrarci entrambi- Le sorrisi e lei ricambiò il sorriso con una punta di imbarazzo.
-Non preoccuparti, non voglio accelerare le cose- Mi alzai e la accompagnai nella mia camera.
-Dovrò farmi una doccia, in questa villa di camera c’è un bagno?-
Scrutava la stanza con sguardo scettico, sembrava quasi che il lusso la infastidisse.
-Ovviamente, volendo abbiamo anche una pista da bowling sotto il pavimento- Scherzai un po’ con lei poi le mostrai il bagno e dove erano tutti gli asciugamani.
Cominciò a farsi la doccia e io ascoltai lo scrosciare dell’acqua che accarezzava il suo corpo, le bagnava i capelli lunghi e morbidi, le sfiorava il volto e scendeva bagnandole la pelle candida del collo, delle braccia fino alle gambe e alla punta dei piedi.
Uscì, era avvolta in uno di quei grandi asciugamani con sopra ricamato il nome dell’albergo e aveva i capelli bagnati su una spalla. Era bellissima, io rimasi a bocca aperta come un’idiota non sapendo cosa dire.
-Fai veloce così mi aiuti ad asciugarmi i capelli. Ok?-
-Farò del mio meglio-
Entrai in doccia e lasciai che quell’acqua che aveva appena accarezzato la pelle di Alice mi rilassasse poi misi il mio solito pigiama e tornai da lei.
La aiutai con i capelli e le cantai la mia versione di “Look after you”, la mia canzone preferita.
Decidemmo che la mattina dopo verso le dieci l’avrei riportata a casa sua e che poi ci saremmo rivisti direttamente il giorno dopo.
Andammo a dormire quasi alle cinque del mattino, lei si addormentò subito accanto a me. La sua testa era appoggiata al mio petto e con un braccio toccava la mia spalla, io le accarezzai la guancia e continuai a cantare sottovoce il più possibile finche anche io non mi addormentai.
Poche ore dopo, quando qualcuno bussò alla porta, eravamo ancora abbracciati l’uno all’altra come quando ci eravamo addormentati.
-C’è la colazione- Ci avvertì Niall da dietro la porta.
-Buongiorno principessa- Sussurrai nell’orecchio di Alice.
-Già sentita, mettici più impegno Luigi-
-Mi allenerò- Le sorrisi e le strappai un bacio.
Mangiammo un po’ della colazione dell’albergo e Alice prese tutte le sue cose.
-Buon viaggio ragazzi-
-Torno entro un paio d’ore, lo dici tu a Paul?-
-Si, non preoccuparti. Abbiamo tempo-
-Grazie Niall-
Scendemmo, c’erano già alcune fan fuori dall’albergo così dissi a Alice di passare dal retro mentre io facevo qualche foto con loro, a volte era difficile vivere sapendo che ci sono migliaia di ragazze che osservano i tuoi movimenti ma era grazie a loro se stavo vivendo la vita più fantastica che si potesse immaginare. A loro devo tutto.
Andai sul retro e trovai Alice in auto che si era addormentata, era così bella mentre dormiva.
Mi misi la parrucca, una felpa di Niall e partii, arrivai a Doncaster e ancora lei non si era svegliata quindi dovetti farlo io.
-Alice? Alice mi senti? Siamo a Doncaster, svegliati- Le dissi cominciando realmente a preoccuparmi.
-Altri cinque minuti!- Soffocai una risata e lei finalmente aprì gli occhi.
-Finalmente! Hai veramente un sonno pensante, mi hai fatto credere di aver portato con me un manichino inanimato. Comunque siamo arrivati, io devo andare. Ci sentiamo dopo, ok? Domani vedrò di stare con te-
-Ok, ci sentiamo dopo amore- Mi dette un bacio.
Amore. Mi aveva chiamato amore e solo con quelle poche lettere aveva illuminato la mia giornata.
Ripartii e neanche a metà strada ricevetti un messaggio furibondo di Paul.



Alice

Louis mi riportò a casa e io dormii per tutto il viaggio. Non appena entrata in casa vidi mia madre in cucina che mi aspettava.
-Sei tornata!- Si alzò in piedi.
-Si, avevo detto che stavo via per la notte-
-Chi è? Ha una bella macchina- Mi fissò negli occhi.
-Si, è una bella macchina- Feci per andarmene ma mi afferrò per un lembo della maglietta.
-Chi è? Alice ho finto di non vederlo ieri ma adesso devi dirmi con chi hai passato la notte, avrai anche diciannove anni ma io sono tua mamma e voglio sapere cosa combini o sto in pensiero-
-Ti preoccupi per me? So badare a me stessa, stai tranquilla- Risposi acida.
-Certo che mi preoccupo per te! Sei comunque mia figlia e anche se ho sbagliato tutto con te non vuol dire che non ti voglia bene e adesso per favore dimmi cosa hai fatto nelle scorse 24 ore-
Mi arresi e mi sedetti, lei fece lo stesso.
-Ero con un ragazzo-
-Lo conosco?- Mi interruppe.
-No ma è di qui, abita vicino a zia Dolly-
-Continua, non ti interrompo più- Fece il gesto di cucirsi la bocca e io sorrisi.
-Lo conosco da poco ma con lui mi sento meglio, ieri mi ha portata ad una festa a Londra ..- Non riuscii a finire la frase perché Susi mi chiamò dall’altra stanza.
-Alice! Corri, c’è una alla TV che ti assomiglia tantissimo! Vieni, veloce-
Andai di là e la vidi che indicava la TV, c’era uno di quei notiziari che passano solo notizie di gossip.
La presentatrice stava parlano di un amore tenuto nascosto di un’importante pop star e sullo sfondo c’era l’esterno di uno dei più belli alberghi di Londra con un portiere stretto nella sua uniforme e due ragazzi che si tenevano per mano, poi la foto cambiò e i due si dettero un bacio.
Lei aveva un vestito bianco e rosso, con scarpe e borsa del solito colore lui invece maglia a righe bretelle e pantaloni classici.
Eravamo io e Luigi, eravamo io e Louis Tomlinson eravamo io e Louis degli One Direction.
Dissi a Susi di spostarsi e di farmi sentire quello che diceva la presentatrice.


SALVE GENTE :)
Cominciamo u.u
Primo: le pettina i capelli cantando *-* E' il mio sogno, #sappiatelo
Secondo: dadadadadadan li hanno visti :|
Questo non ci voleva ..
o forse sarà utile?
Boh, seguitemi e lo sapere presto ^-^
A massive thank you per essere qui, vi voglio bene ♥
  
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