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Autore: Nihal guerriera    27/06/2007    0 recensioni
Il ragazzo si guardò la ferita: non era molto profonda, ma sanguinava parecchio. La ragazza si sedette per terra e, prendendosi la faccia tra le mani, continuò a piangere. - Cosa devo capire?- urlò Andrew -Capisco solo che quella che consideravo un’amica sta cercando di uccidermi e non so perchè!- Aires lo guardò. I suoi dolci occhi azzurri erano lucidi e il respiro affannoso. - Chi sei davvero Aires? Perchè mi hai fatto questo?- chiese lasciandosi cadere a terra. **** E' la prima ff ke pubblico....ditemi cosa ne pensate in bene o in male!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mattina dopo, andando a scuola, Aires rubò qualche portafoglio sul pullman e poi alcuni nell’istituto. Quel giorno avevano il compito in classe di matematica: la sua bestia nera. Arrivata in classe, Aires si sedette al suo posto. All’improvviso si sentì una mano sulla spalla e si voltò di scatto. -Ciao Aires! Io sono Betty, come va? Sei pronta per il compito?- disse sorridendo una ragazza bionda. -Lasciami in pace e fatti i fatti tuoi!- sbottò Aires. Tutti le osservavano e Betty rimase di sasso. - Ma io cercavo di esserti amica..- disse dolcemente. -Non voglio amici, grazie.- rispose secca Aires, tornando a ripassare matematica. Gli altri si guardavano con aria interrogativa nel più totale silenzio. Poi arrivò l’insegnante e iniziarono il compito. **** Finita la mattinata, ci fu la pausa pranzo e Aires decise di andare a mangiare in cortile. C'era un bel sole quel giorno e furono in molti ad avere la sua stessa idea. I soldi per Kurz se li era già procurati, perciò poteva stare tranquilla, seduta sotto il suo albero preferito. Quando ormai aveva quasi finito il pranzo, vide venire verso di lei un ragazzo. Quando arrivò sotto l'albero, la guardò un secondo e poi le disse: - Ciao Aires. Io sono Andrew, un tuo compagno di classe.- Aires rimase zitta e il ragazzo proseguì. -La prof. di matematica ha corretto subito i test, e mi ha detto di consegnarli....ecco, questo è il tuo.- disse dandole la verifica. Aires la prese e la guardò: era piena di segni rossi e il voto era il peggiore che avesse mai preso. - Accidenti! Un'altra insufficienza!- esclamò lasciando cadere i fogli sull'erba. Il ragazzo si sedette accanto a lei, prese il test e lo guardò attentamente. -Ho capito cosa c'è che non va: non ti è chiara la moltiplicazione delle radici. Non è tanto complicata, guarda..- prese una matita e iniziò a spiegarle il procedimento. Aires lo osservava: aveva i capelli neri, non molto corti, che gli ricadevano davanti agli occhi azzurri. -Capito adesso?- le chiese sorridendo. Aires era titubante e non sapeva cosa dire. - ..sì, almeno credo..- Il ragazzo allora si alzò e salutandola fece per andarsene, quando Aires lo chiamò - Emh Andrew..ti ringrazio molto..- disse facendo comparire sul suo volto un timido sorriso. Lui tornò indietro. -Figurati..è stato un piacere. Anzi, se vuoi, posso venire anche domani, così facciamo un po’ di esercizi..che ne dici?- le disse sempre sorridendo. Aires fu colta di sorpresa. -..ok..allora ci vediamo..ciao- rispose. Andrew le fece l’occhiolino e se ne andò. Da quel giorno lui andò da Aires ogni pausa pranzo. Le spiegava la matematica con i suoi modi buffi e allegri. Inoltre iniziarono a parlare anche di cose che non avevano a che fare con i numeri. Iniziarono a conoscersi e dopo qualche mese potevano considerarsi amici. ****
  
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