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Autore: showmeyoucare    10/12/2012    1 recensioni
''- Ally, svegliati, se facciamo tardi a causa tua questa volta giuro che non la passi liscia! Devi ancora finirti la valigia e tra due ore abbiamo il volo! -
- Oh, andiamo, ricordati che qui la sorella maggiore sono io, quindi non rompere, Claire. Ci metto poco.- borbotto, cercando in qualche modo di convincerla.''
Ally non è molto d'accordo sulla partenza con la sorella per Londra, ma accetta soprattutto perchè la sua migliore amica Liz sarà con loro. questo sarà un viaggio che le cambierà la vita.
ehilaaa non è granchè come introduzione, questa è la mia prima fan fiction, ma spero che vi piacciaaa :3
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ancora questa spiaggia. Ancora questa sensazione di leggerezza che mi avvolge, il sole che mi riscalda il corpo. Ancora quel ragazzo girato di schiena.
Questa volta la terra non trema, e mi sento bene. Sono decisa ad andare a parlare al ragazzo che se ne sta’ lì, in piedi a contemplare il mare, con i capelli che si muovono liberi, spinti dal vento.
Mi alzo lentamente, cercando di non fare rumore e di non farmi sentire. Comincio a camminare verso di lui, sempre curiosa. Chi è? Come si chiama? Perchè è lì in piedi nella mia spiaggia, nel mio sogno? Mi guardo i piedi, la sabbia scotta davvero tanto. Quando abbasso lo sguardo, noto che sto indossando una cavigliera. È argentata, con il simbolo dell’infinito, con una scritta, ‘our love’ ; non ricordo di averne mai avuta una così. Anzi, non mi pare di avere mai avuto delle cavigliere, sinceramente. Sono quasi arrivata a fianco a lui, quando sento qualcuno che mi chiama, e come un deja-vu, la terra comincia a tremare sotto i miei piedi, facendomi cadere in ginocchio; la figura del ragazzo diventa sempre più sfocata, fino a scomparire del tutto. Sento ancora un dolore alla guancia, così chiudo gli occhi per cercare di alleviarlo. Li riapro, e come immaginavo, mi ritrovo in un ambiente completamente diverso. La mia camera.
-finalmente, la bella addormentata si è svegliata – borbotta mia sorella. Mi massaggio la guancia, mi fa ancora male. Crede forse che non sappia che è stata lei?
- Claire.. dimmi una cosa..-
- certo, c’è qualcosa che non va? –
- oh no, tranquilla. Sto benissimo, davvero..- comincio a dire, molto calma - ..a parte.. sai per caso se qualcuno mi ha schiaffeggiato ancora?! – comincio ad alzare la voce. Non è possibile che ogni volta mi svegli così.
- io.. uhm, non.. non mi pare, no.. –risponde imbarazzata, cominciando ad allontanarsi. Paura, eh?
- almeno ammettilo! Sei una.. –mi blocco, risparmiandole tutti gli insulti che avevo in serbo per lei, quando vedo come è conciata. E anche Liz. Capiamoci, sono vestite benissimo, ed è questo che mi preoccupa. Mia sorella indossa un vestito nero, con le spalline molto fine, che le arriva appena sotto le ginocchia. Liz indossa un vestito dello stesso tipo, ma azzurro chiaro. Sono tutte truccate bene, sembra che debbano andare ad una sfilata di moda.
- ma.. perchè siete così eleganti? –domando, ancora assonnata. Ricordo soltanto che ero andata a fare la doccia, poi mi sono cambiata, e mi sono addormentata sul letto.
- ma come perchè? Per la cena con i ragazzi! –mi risponde Claire, come se fosse la cosa più ovvia del mondo. Mi sforzo di far mente locale a cosa avremmo dovuto fare dopo. La cena.. i ragazzi..
- oddio mi sono completamente dimenticata! Che ore sono? –chiedo, in ansia. Sono sempre lenta a prepararmi.
- uhm, dunque, sono le..-Liz si sporge verso l’altra camera, dove a quanto pare è appeso un orologio – le sette e quarantacinque –
- okay, non ce la farò mai, già lo so –sbuffo rassegnata – anzi, a dire la verità non ho neanche voglia di venire, forse è meglio che andate solo voi..-
- ma non penso proprio, mia cara! Non te la caverai così facilmente, mi dispiace – comincia a blaterare la mia migliore amica, che assieme a mia sorella, mi tira per un braccio, facendomi alzare dal letto.
- okay, gente, comincia l’operazione ‘salviamo la cena con i miei idoli’ dice allegra mia sorella, lanciandomi il vestito che prima avevamo deciso avrei indossato.
Me lo infilo velocemente, per poi essere trascinata in bagno da Liz, che mi fa sedere su una sedia e comincia a truccarmi. Dopo qualche minuto, abbiamo già finnito, incredibile. Questa giornata deve entrare nella storia.
Do un’occhiata veloce all’orologio, mancano cinque minuti alle otto.
Corro in bagno, e mi guardo allo specchio. Sembro addirittura bella. Liz è stata davvero brava, mi ha messo un ombretto rosa, che fa risaltare i miei occhi, del mascara e un po’ di matita nera.
Qualcuno bussa alla porta, ma le altre sono impegnate a guardarsi allo specchio, così vado ad aprire io. Quando vedo chi è, rimango stupita. Poi ammaliata dalla sua bellezza, mentre indossa dei jeans blu stretti, una camicia bianca, e una giacca da smoking grigia. Poi passo alla fase ‘spero che non si accorga che sto sbavando’. Poi mi rilasso, vedendo che si trova nel mio stesso stato. Poi, sorrido, quando mi viene in mente di approfittarne per prendere in giro Harry Micredosimpatico Styls. No, Style. Oh, insomma, quello che è.
- allora? Al povero Styles hanno tagliato le corde vocali? Oh, e chiudi la bocca, o rischi di sbavare –rido soddisfatta, e prendendomi più confidenza di quanta ne abbia, mi avvicino, e con la mano gli chiudo la bocca.
- oh.. uhm.. noi.. –scuote la testa, cercando di tornare normale. Non che quando sia normale sia tanto meglio di così  - no, okay, rifacciamo – esordisce, facendo un passo indietro e chiudendo la porta. Non afferro subito quello che intendeva, ma quando bussa di nuovo alla porta, capisco le sue intenzioni. Che idiota.
- ehi, Ally! –mi saluta, sorridente.
- uh, Styles, qual buon vento –un attimo.. ma come fa a sapere il mio nome? Non mi pare di averglielo detto..
- allora, per dopo, i ragazzi hanno deciso che non mangeremo nella mensa, ma nella nostra stan.. –viene interrotto da degli urli, che sembrano versi di.. scimmia? Mi sporgo un po’ fuori dalla porta per vedere quello che sta succedendo, e mi raggiungono anche Claire e Liz, preoccupate da quei rumori. La scena non è una delle più normali, ma fa sbellicare me e Harry in una risata cristallina. Che risata perfetta..
Scuoto la testa, riprendendomi dai pensieri che mi stavano avvolgendo.
- al galoppo miei prodi! –si sente urlare Louis, nel tentativo di incitare gli altri tre malcapitati. Stanno correndo, cavalcando una scopa, con dei cartoni di pizza e delle bottiglie in mano. Oh, tranne il biondino, che tutto tranquillo sta arrivando camminando, mentre si mangia una fetta di pizza. Lo guardiamo male tutti quanti
- che c’è? Avevo fame..- si giustifica, facendo una faccia strana.
- aah! Muoviamoci, le pizze scottano! –si lamenta Zayn
- tranquillo amico, se vuoi posso tenerle io, ti giuro che non le mang..-
- NO! Non ci penso neanche, Niall. L’ultima volta che mi sono fidato sono dovuto tornare alla pizzeria perchè le avevi mangiate tutte! –lo interrompe Zayn, minacciandolo con la mano libera.
- ehi, avevo fame, erano passate due ore dal mio ultimo spuntino..-dice, mentre io e Liz scoppiamo a ridere. Claire.. beh, diciamo che Claire sta guardando la scena con occhi sognanti, mentre si tiene alla maniglia della porta per non cadere. Posso capire come si sente.
- che ne dite se entriamo in una delle due stanze e cominciamo a mangiare? –propongo, dopo aver sentito il mio stomaco brontolare per la fame.
- ragaffa, fono pienamenfe d’afforfo fon fe! –mi dice il biondino, Niall, ancora con la bocca piena, battendomi il cinque.
Sono uno più normale dell’altro, davvero.
 
- Okay, sono sazio –annuncia Niall, mettendosi le mani sulla pancia. Alla sua affermazione, riceve uno sguardo incredulo da parte di tutti – e va bene, lo ammetto. Ho ancora fame, ma non c’è più niente da mangiare – dice con una faccia triste, che mi scalda il cuore.
- ehi, Niall, se vuoi io non ho più fame, potrei dart..-
- SI si si grazie – mi interrompe, prendendomi il cartone con la pizza dalle gambe, e facendomi scappare una risata.
- bene, e adesso che facciamo? –domanda Harry, venendosi a sedere vicino a me. Mi sposto un po’, non voglio stargli troppo vicina. Sembrerà stupido, ma qualche ora prima sono andata su internet, e dopo aver cercato il suo nome, ho letto che cambia ragazza ogni sera. Questa, è una delle poche cose che non sopporto dei ragazzi. Cosa credono, che noi siamo degli oggetti?
- mmh non lo so, potremmo giocare al gioco della bottiglia, ma non ci conosciamo bene.. ecco! Per conoscerci meglio, giochiamo a obbligo o verità! Mamma, quanto sono intelligente – si vanta Louis, interrompendo i miei pensieri.
- tanto sapranno già tutto di noi – dice Harry lo sfacciato. Dio, quanto mi da fastidio quando fa così.
- oh, ti sbagli di grosso, Styles. Sai, ho altro da fare oltre che a guardare ventiquattro ore su ventiquattro quello che fate –dico acida, e mi fa il verso. Gli tiro un pugno sulla spalla.
- ahia –si lamenta. Pff che pappamolle.
- beh, comincia ad abituarti, farò così ogni volta che dirai una cazzata o che mi darai fastidio.. e qualcosa mi dice che succederà spesso –gli sorrido falsamente, soddisfatta di avergliene dette quattro.
- bene, adesso che i piccioncini hanno amoreggiato abbastanza – Louis rivolge uno sguardo a me e Harry, che lo guarda male, come se non volesse che dicesse qualcosa di troppo – possiamo cominciare da.. Hazza che fa una domanda a Ally – ci guarda ancora, sempre sorridendo. Chissà cosa mi chiede adesso, questo qui.
- okay, allora, obbligo o verità? –ah, già, c’è anche obbligo, che culo! Adesso scelgo quello, così non verrà fuori niente di imbarazzante.
- obbligo –sorrido, compiaciuta del mio ragionamento che non fa una piega.
- va bene, allora come obbligo – si ferma per pensare, per poi regalarmi un sorriso malizioso, che anche se non promette niente di buono, mi fa perdere un battito, per la sua bellezza – devi darmi un bacio –
Cosa? Ho sentito bene? Okay, ho un piano.
Mi avvicino a lui, molto lentamente, guardandogli le labbra. Mi guarda sorpreso, sorridendo, forse non aspettandosi da me una reazione così. Appena prima di sfiorargliele, giro la testa, e gli do un bacio sulla guancia, che fa suscitare delle lamentele al riccio.
- ma non..-
- si che vale, tu non avevi specificato niente –dico, mentre lo guardo con aria superiore.
Si avvicina con le labbra al mio orecchio, sussurrandomi qualcosa.
- prima o poi riuscirò a rubarti un bacio, cara la mia Ally –dice con voce sensuale. Ed ecco che parte un altro pugno.
- ahia, e adesso che ho fatto? -
- hai detto una cazzata, caro il mio Harry –gli regalo un sorriso falso, che mi fa guadagnare un punto. Styles 0 – Smith 1.
 
Andiamo avanti così per un po’, tra risate e pugni,  e a mano a mano che passa il tempo e che comincio a conoscerli meglio, mi rendo conto sempre di più di aver sbagliato sul loro conto. Sono simpatici, ma sanno essere sinceri. Due, Liam e Louis, hanno la ragazza, mentre gli altri sono single. Sono dei ragazzi con i piedi per terra, anche se sono famosi, e non sono viziati come credevo. Ovviamente, su Harry avevo ragione. Ha confermato anche lui che cambia ragazza ogni sera, perchè, parole sue, ‘ci sono un sacco di ragazze che vogliono venire a letto con me, io cerco solo di accontentarle tutte’. Poverine, mi domando come fanno. Forse, quando è in loro compagnia non apre bocca, così non fanno in tempo a capire quanto sia presuntuoso. Si, credo che usi questa tattica. Forse è per questo che ogni minuto che lo conosco di più, lo scopro sempre più superficiale; ha parlato per troppo tempo. E la cosa che più mi fa ridere di lui, è che è talmente un donnaiolo che crede di potermi abbindolare dopo solo qualche ora che lo conosco.
E le ragazze che usa, non si sentono tradite? Neanche un po’? Se solo ripenso a come mi sono sentita io, quando ho saputo di Mark e quella.. quella.. Samantha Devine che hanno..
Ecco. Anche solo a pensarci mi vengono gli occhi lucidi.
- scusate, devo andare in camera un secondo..-borbotto a Harry, lasciandoli parlare, e vado verso la mia stanza. Non appena non mi sento più osservata da nessuno, le lacrime cominciano a scendere. Non mi ero mai sfogata davvero con qualcuno. Avevo tenuto tutto dentro, sperando di dimenticare. Perchè dopo tutte le promesse che mi aveva fatto, dopo tutti quei ‘ti amo’, dopo tutti i momenti speciali, non riesci a dimenticare niente. E mai così tanto, prima d’ora, sento il bisogno di sfogarmi con qualcuno, di urlare al mondo il male che mi ha fatto, come mi ha fatta sentire.
Arrivata davanti alla porta, mi accorgo che non ho le chiavi della camera, ma non me la sento di tornare subito lì dentro. Vado verso l’ascensore, e premo sul pulsante che indica l’ultimo piano. Questo hotel gigante dovrà pur avere una terrazza, no? Almeno potrò respirare un po’ di aria, senza farmi vedere da nessuno.
Esco dall’ascensore, e ancora con le lacrime agli occhi, mi siedo per terra, con la schiena appoggiata al muro dell’hotel. Alzo gli occhi, godendomi il cielo e le stelle, cercando di calmarmi, ma non funziona. Ho ancora una tremenda voglia di urlare, e poi mi viene in mente un metodo, che usavo anche da piccola. Prima che mio padre morisse, mi disse che se mi fossi sentita triste, o sola, avrei dovuto cantare i miei sentimenti, perchè era quello che faceva anche lui. Così, poco prima che morisse, cominciammo a cantare l’unica canzone che, a undici anni, sapevo a memoria. Non l’avevo mai più cantata, da quella volta, perchè mi ricordava troppo mio padre, ma credo che in questo momento non posso avere più ricordi di così.

There’s a fire starting in my heart

Reaching a fever pitch it’s bringing me out the dark

Finally I can see you crystal clear

Go head and sell me out and ill lay your ship there

See how I leave with every piece of you

Don’t underestimate the things that I will do
 
Comincio a cantare, Rolling in the deep. Mi sento un po’ meglio, così faccio per continuare. Ma una voce melodica si sostituisce alla mia. È una voce maschile, ed è a dir poco perfetta.

There’s a fire starting in my heart

Reaching a fever pitch

And its bring me out the dark

The scars of your love remind me of us

They keep me thinking that we almost had it all

The scars of your love they leave me breathless

I can’t help feeling

We could have had it all

Rolling in the deep


Sussulto, non aspettandomi altra gente lì sopra, a quell’ora. Mi guardo attorno, ma non vedo nessuno. Mi alzo, per cercare di capire con chi ho fatto l’ennesima figura di merda, mentre provo ad asciugarmi le lacrime.
- non pensavo fossi così brava a cantare, signorina Smith –certo, e chi se no? Harry se ne sta in piedi, davanti a me.
- oh, grazie.. anche tu..-rispondo onesta. Effettivamente, credo che la sua sia la voce più bella che io abbia mai sentito. Tengo comunque gli occhi bassi, non voglio che veda che ho pianto, e soprattutto, che sta scendendo ancora qualche lacrima. Ma non me ne va mai una giusta, no? Si avvicina a me, e mi alza lentamente il viso, facendo incontrare i suoi occhi con i miei. Non riesco a reggere il suo sguardo preoccupato, quei suoi occhi perfetti, e abbasso lo sguardo, di nuovo.
- ehi, tranquilla, ci sono io qua..-sussurra dolcemente. Non resisto più, e mi fiondo sulle sue braccia, stringendolo forte, e cominciando a singhiozzare. So che non avrei dovuto farlo, so che probabilmente vuole solo fare il simpatico per farsi piacere da me, ma quando l’ho guardato negli occhi, sembrava che gli importasse davvero.
Mi fa sedere per terra, e si mette accanto a me. Lo sto ancora abbracciando, e non ho intenzione di staccarmi. Sarà stronzo e tutto quello che voglio, ma stare tra le sue braccia mi da un senso di sicurezza, come se nessuno potesse farmi del male. Affondo la testa nella sua felpa, bagnandogliela con le mie lacrime, e assaporo il suo odore, di cui sembra non riesca più a fare a meno.
Quando mi sono calmata un po’, comincio a parlare.
- mi dispiace.. ti stai perdendo tutto il divertimento..-
- Ally, non dirlo neanche per scherzo, il mio posto adesso è qui.. –dice dolcemente, guardandomi negli occhi.
- e questa, da che film l’hai presa? –domando, notando la frase fatta, e interrompendo quel momento quasi magico.
- oh, ma è possibile che tu debba rovinare sempre ogni momento? Sono qui, accanto a te, a tenerti compagnia e a riscaldarti, non puoi mettere per un attimo il tuo odio che hai verso di me, e lasciarti trasportare dal momento? –commenta, un po’ infastidito. Ha ragione, ma adesso che mi sento meglio, non posso certo dargliela vinta.
- punto primo, non credere di essere così importante –dico sorridendo, ma consapevole che sto dicendo una bugia bella e buona. L’unica cosa che so di quel ragazzo è che di certo non mi è indifferente, e che dopo la mia frase, si è imbronciato un po’  – secondo, mi dispiace dirtelo, ma anche se mi facessi ‘trasportare dal momento’ non sperare che tu riesca a baciarmi. E terzo.. – aspetto un po’, indecisa se dirglielo o no, e noto che il suo viso è diventato più cupo di prima – grazie..- farfuglio impacciata.
- come? –domanda incredulo, cominciando a sorridere.
- grazie..-
- non ho capito –
- hai capito benissimo, invece –
- hai ragione.. volevo solo sentirtelo dire un’altra volta, prima che miss acidità prenda di nuovo il sopravvento –confessa, mentre io trattengo un sorriso.
- fottiti –
- ecco, troppo tardi –accenna a un sorriso, che viene seguito da uno mio. Vengo percossa da un brivido, probabilmente per il freddo, così Harry mi mette un braccio attorno alle spalle.
Stiamo in silenzio per un po’, sono leggermente imbarazzata dal momento, quando crollo nel mondo dei sogni.. 


SALVE POPOLO c:
sto mettendo i capitoli una volta ogni morte del papa,
ma ho un sacco di cose da fare.
okay, Ally comincia a cedere un po',
ma resta comunque distaccata..
nei prossimi capitoli le tre amiche conosceranno i ragazzi.
restando a questo capitolo,
non mi pare granchè, ma almeno è più lungo del solito..
mi dite cosa ne pensate?
recensite con più di dieci parole?
e se dicessi che continuo a due recensioni?
alla prossima, love ya
- Sara -
  
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