I Need You
Cercarsi
“..e l’oscar va a
me” disse Cordelia, sollevando le braccia in segno di vittoria.
Wesley alla guida
del suo fuori strada, le sorrise “Si, sei stata grande.. come sempre, anche
Angel e Buffy hanno fatto la loro parte.. dei veri attori professionisti.. e
Lorne poi.. con il suo finto svenimento è stato davvero grande.. come va la
dietro? Tutto ok?”
Tara annuì “Si,
Connor dorme”
Lorne intervenne
subito, correggendo Wesley “Ehi? un momento. Quello era vero, non fingevo.. sono
svenuto davvero.”
Buffy stringeva
Connor fra le braccia e lo sistemò meglio, coprendogli la testa con il suo
cappotto, con cui l’aveva avvolto quando lasciarono l’albergo. Sembrava
infastidito dalle luci dei fari delle altre macchine che incrociavano lungo la
strada e lei non voleva che si svegliasse. Non adesso.
“Si, siamo stati
tutti bravi. Pare l’abbiamo bevuta. Adesso li ha tutti alle calcagna.”
Guardava
nervosamente fuori dal finestrino, sperando di veder comparire l’auto di Angel
da un momento all’altro. Era molto preoccupata. “Dovrebbe essere già qui ..e se
qualcosa è andato storto?” Tara le accarezzò un braccio per tranquillizzarla e
Lorne le sorrise paternamente “Angel è bravo in queste genere di cose. Stai
tranquilla.. alla fine lui se la cava sempre”
Wesley invece era
preoccupatissimo. Adesso Angel era inseguito dai demoni che avevano accerchiato
l’Hyperion per ore, ed erano davvero tanti. La W&H aveva capito il loro
trucco e sicuramente stavano cercando loro. Si, era molto preoccupato anche lui,
ma non volle dirlo, tentò di scherzare invece. “Buffy.. tu e Angel avete davvero
superato voi stessi con il vostro..”
“Melodramma?”
disse Cordelia.
“Non era quello
che avevo in mente.. ma si.. avete recitato benissimo” disse Wesley.
“Non è che non
l’abbiamo fatto altro volte..” rispose Buffy
“il melodramma?
Certo che no.. chi meglio di voi due può essere così melodrammatico” incalzò
Cordelia.
“Cordelia? per
favore” disse Wesley
“ok, ok.. Wes,
scherzavo. Non essere sempre così suscettibile e.. devo ricordarti che anche tu
reciti bene la parte di Angel? Fred e Gunn hanno riso parecchio quella volta che
io e te abbiamo imitato loro due. Ricordi? Oh Buffy.. baciami – Oh Angel..
mordimi..”
Wesley sorrise a
disagio e preferì cambiare discorso. Ricordò un evento del loro passato a
Sunnydale “Già, è vero Buffy, ti riferisci a quella volta con Faith e il
sindaco. Angel finse di essere Angelus ..anche in quel caso siete riusciti ad
ingannare tutti quanti, ricordi?”
Buffy ricordava
benissimo, non poteva essere che così e ricordava anche molto bene, che né lei
né Angel si erano divertiti tanto ..anzi per loro fu una vera e propria
sofferenza, ma adesso non era il momento di parlare di queste cose.
“Il furgone che ci
sta seguendo è quello di Gunn, giusto?”
Lorne annuì “Si.
Fred e Gunn stanno proprio dietro a noi, con tutti i nostri bagagli. Stiamo
andando in direzione di Sunnydale, vero?”
Cordelia sospirò
“Già! Sai che gioia.. beh, almeno ho avuto il tempo di fare le valige.. povero
Dennis.. si sentirà solo”
Buffy guardò
ancora fuori dal finestrino, sperando di vedere l’auto di Angel, ma lui non
arrivava. Ripensò agli ultimi eventi e a come, ancora una volta, era stato
doloroso lasciarsi.
Angel era riuscito a farsi inseguire sia dalla W&H
che dai demoni. Tutti insieme, inscenarono una recita che permise loro di
fuggire in direzione opposta a quella di Angel, senza che nessuno sospettasse
nulla. Lorne aveva capito che il ronzio che martoriava i suoi timpani, non
proveniva dalle lampade a neon, ma dalle telecamere nascoste che la W&H
aveva posizionato per spiarli. Quindi la W&H conosceva tutte le loro mosse,
compreso il piano di cui Angel e Buffy aveva parlato nella loro camera, proprio
pochi minuti prima. Dovevano escogitare in fretta uno stratagemma. Con una
banale scusa, si rifugiarono nello stanzino delle scope, dove non vi erano
telecamere nascoste, mettendo a punto un piano in pochissimi minuti. Fu
Cordelia, stimolata dalle osservazioni di Wesley, ad avere l’idea della recita.
La Wolfram&Hart doveva “vedere” Angel e Buffy che decidevano di separarsi,
ma doveva essere una cosa credibile. Dopo aver ascoltato le loro recenti
conversazioni, la W&H avrebbe creduto ad una loro improvvisa separazione?
C’era solo una cosa che poteva dividerli in quel momento. Angelus.
Così..
Cordelia finse di avere una visione, in cui vedeva Buffy e Angel abbandonarsi
alla passione e Angel che sperimentava l’istante di pura e perfetta felicità,
perdendo ancora una volta la sua anima. Urlò, fingendo dolore, quando descrisse
il massacro della sua falsa visione. Angelus era stato liberato e aveva
trucidato ferocemente tutti quanti, lasciando il loro corpi senza vita, immersi
in un mare di sangue. “È una carneficina. C’è sangue ovunque. Ci ucciderà tutti,
nessuno escluso ..ucciderà anche Connor” urlava Cordelia. “Buffy, tu sarai
l’ultima.”
Ognuno di loro
recitò una parte. Finsero di litigare fra loro, urlando le proprie divergenze e
infine venne il momento in cui Angel e Buffy dovettero recitare il loro addio.
Il melodramma, come disse appunto
Cordelia.
Ma quello che
Cordelia non sapeva, era che per loro due, fu estremamente doloroso e che le
loro lacrime erano assolutamente vere. Stavano per separarsi ancora e non
sapevano se il loro piano avesse funzionato oppure no. Quella, poteva essere
realmente l’ultima volta che si vedevano. Se Angel non fosse riuscito a seminare
i suoi inseguitori, lui non avrebbe mai più rivisto Connor e Buffy. Il loro,
poteva essere un vero addio. Lo sapevano
bene.
“Non possiamo
permettere che accada” diceva Angel “come vedi non puoi aiutarmi, non possiamo
nasconderci a Sunnydale. Prenderò Connor con me e..”
Buffy lo
abbracciava, posando “Connor” fra le sue braccia, “dove andrete?”
“fuggiremo.. forse
in Europa”
Angel, con in
braccio il finto Connor, un orsacchiotto di pezza, uscì dall’albergo e in
pochi secondi una lunga carovana di auto lo seguì, permettendo così agli altri
di allontanarsi dall’albergo indisturbati. Uscendo dall’albergo, Buffy nascose
Connor sotto il suo cappotto e salì nell’auto di Wesley con Cordelia, Tara e
Lorne, mentre Fred e Gunn, caricavano il loro bagagli e li seguivano con il
furgone. Prima di dirigersi verso Sunnydale, passarono per l’appartamento di
Cordelia, pensando così di depistare eventuali inseguitori e per dare il tempo
ad Angel di raggiungerli. Ma lui ancora non arrivava e Cordelia, dopo le forti
insistenze di Buffy, lo chiamò al cellulare. Lui era ancora in macchina,
guidando nella direzione opposta a Sunnydale,
“Passami Buffy”
disse con voce concitata. “Buffy, lasciate Los Angeles, subito ..vi raggiungerò
sull’autostrada”
Buffy sentì lo
stridore dei freni dell’auto di Angel che si arrestava bruscamente “Angelll?”
“Fai come ti dico.
Immettetevi sull’autostrada.. vi raggiungerò lì”
Poi sentì un
esplosione violenta e subito dopo un assordante agghiacciante silenzio. Il
cellulare le cadde dalla mani. “Angel” mormorò fra le
lacrime.
Fred, Lorne e Tara
la circondarono subito abbracciandola, quasi a volerla proteggere dal dolore, ma
rimasero tutti in silenzio, anche loro avevano sentito l’esplosione. Cordelia la
guardò con gli occhi pieni di lacrime e poi guardò verso Gunn e Wesley, che
erano impietriti dal terrore. Raccolse il cellulare, notando che era ancora
acceso. Si avvicinò a Buffy e prendendola per un braccio, la fece sedere sul
divano. Era sicura che le sue gambe, non l’avrebbero sorretta a lungo, e in
oltre notò che era visibilmente pallida. Provò pena per lei.
“Buffy, si sente
qualcosa” disse indicandole il cellulare. Buffy non riusciva a parlare, sembrava
non capire le sue parole.
“La comunicazione
non è stata interrotta. Lui è ancora in linea. Angel? Angel? mi senti?” Urlò
Cordelia, cercando di darsi un tono per farsi coraggio, ma non ricevette
risposta e l’ansia stava diventando insostenibile. “Angel, giuro che se è uno
scherzo.. non è affatto divertente”
“Angel,
rispondimi..” urlò ancora Cordelia, ma tutto ciò che riusciva a sentire, era uno
strano ticchettio. Stava per chiudere la comunicazione, quando sentì la voce di
Angel.
“Cordelia? Siete
ancora lì? Almeno per una volta, puoi fare come ti dico? Uscite da casa tua.
SUBITO.” Lei sorrise, passò il cellulare a Buffy e mentre digrignava i denti,
per dare libero sfogo alla paura che aveva provato prima, finse di essere
arrabbiata.
“L’ammazzo. Giuro
che questa volta, lo ammazzo”
Sentendo la voce
di Angel, Buffy parve rianimarsi “Angel? stai bene? Dio ho pensato.. che tu
fossi.. cosa sta succedendo?” Anche lei sentiva il ticchettio in sotto
fondo.
“Sto bene, ma la
W&H ha capito che era un trucco e si stanno dirigendo di nuovo verso Los
Angeles. Dovete uscire subito da lì. Quando vedranno che non siete all’albergo,
quello è il primo posto dove andranno a cercarvi. Salite subito in macchina.. io
ho ancora qualcosa da sistemare.. massimo fra un ora, sarò li con voi. Ora
sentirai un'altra esplosione ..ma stai tranquilla, io starò bene.. fai come ho
detto.. uscite subito da lì..”
Un istante dopo,
tutti quanti sentirono l’esplosione di una bomba ..e poi ancora silenzio. Questa
volta dal telefono non arrivò alcun suono. Il cellulare di Angel risultava
spento. Buffy non meno preoccupata di prima, riprese però in mano la situazione
e ordinò a tutti di raggiungere le loro auto, facendo esattamente come Angel
aveva chiesto.
Connor si mosse un
pochino e Buffy tornò al presente. “E se non riuscisse a trovarci? ci sta
mettendo troppo tempo, dovrebbe essere già qui” disse con voce carica
d’ansia.
“Buffy, non penso
che Angel non riesca a trovare la strada per Sunnydale” rispose
Wesley.
Lorne osservò attentamente Buffy e ricordò quanto profondamente
lei fosse connessa ad Angel. “E se invece avesse ragione? Anche secondo me ci
sta mettendo troppo tempo..”
Buffy guardò Tara
“Puoi fare qualcosa?” e lei comprese subito
“Mi serve qualcosa
di Angel. Va bene tutto ..un oggetto ..qualunque cosa ..qualcosa che sia legata
a lui.. che gli appartenga”
Buffy si guardò
intorno, ma al momento non aveva nulla con sé, tutte le loro cose erano nel
furgone di Gunn. “Wes, Cordelia.. avete niente di Angel con
voi?”
Prima che loro
potessero rispondere, Lorne si rivolse a Tara “Qualcosa che sia legata a lui?
che gli appartenga? beh.. sono proprio lì accanto a te.. Connor e Buffy
sono…”
Tara annuì
velocemente, comprendendo subito ciò che Lorne intendesse dire.
“Buffy, per favore
apri il finestrino. Bene, ora prendi la manina di Connor, in modo che io possa
stringerle entrambe con la mia. Mi serve l’altra mano libera per creare la sfera
di luce. Non pensare alla mia mano, devi pensare che sia la mano di Angel a
stringere le vostre.”
Prese per mano
Buffy e cercò un contatto con quella di Connor. Chiuse gli occhi e concentrò la
sua attenzione sul quel contatto fisico. Un istante dopo, una piccola luce
scaturì dal palmo dell’altra mano “Trovalo e indicagli la strada, affinchè possa ritornare da
noi” La sfera luminosa si librò nell’aria e volò via velocissima, uscendo dal
finestrino aperto. “Trovalo” Urlò ancora
Tara.
Lorne non poté non
notare la forza che scaturiva dalla ragazza. Aveva creato un ponte di energia
fra Angel, Buffy e Connor. Solo una persona che sapeva amare, poteva fare
qualcosa del genere. La magia era solo uno strumento. Il vero veicolo era
l’amore.
“È così che cerchi
la piccola streghetta dai capelli rossi, non è vero?”
Tara sorrise e
annuì “Willow ed io sappiamo sempre come trovarci.. cioè.. lo sapevamo”
Lorne volle
rassicurarla “Non temere la ritroverai ancora.. presto molto presto. Lei adesso
ha bisogno di te. Sei l’unica in grado di aiutarla.
L’unica.”
≈◦ ≈ ◦ ≈
Angel era
furibondo. Si era forse perso? Stava girando in tondo da almeno un ora. La
seconda esplosione aveva divelto entrambe le carreggiate e non riusciva a vedere
nessun cartello che gli indicasse dove fosse. Il cielo, senza neanche una
stella, pareva più nero del solito. Quella era la notte più buia che avesse mai
visto. C’era qualcosa di innaturale nell’aria. Lui vedeva benissimo al buio ..e
quel che vedeva era.. niente ..non
riusciva a vedere assolutamente niente. Solo l’asfalto di fronte a sé e la
campagna circostante, ma oltre a questo non vedeva null’altro. “Ma dove
accidenti sono? che cosa sta succedendo. Non posso essermi perso”
Subito
dopo l’esplosione, quando fu certo di aver ucciso tutti i demoni che lo
inseguivano, era risalito sulla sua auto, facendo retromarcia per dirigersi
verso Sunnydale. Aveva imboccato l’autostrada, o almeno così lui credeva, ma
dopo un paio di chilometri, si ritrovava esattamente al punto di partenza.
Allora frenava di botto, perché scopriva di essere di nuovo, davanti al cratere
che lui stesso aveva creato poco prima. Questa era la seconda volta che accadeva
e per di più, il suo cellulare non dava segni di vita.
“Ok.. adesso sono
davvero incazzato.. si può sapere che sta succedendo? Va bene.. ci riproviamo un
altra volta.. non c’è due senza tre.”
Ingranò ancora la
retromarcia, ma alcuni minuti dopo dovette fermarsi ancora. Una luce bianca e
blu aveva invaso l’abitacolo dell’auto, e pareva proprio che ce l’avesse con
lui. La sfera luminosa roteava velocemente sulla sua testa e cercava di attirare
la sua attenzione
“E questo che
accidenti è? Ehi.. che fai? vuoi fermarti?”
disse Angel
parlando alla luce, come se questa potesse rispondergli. Abbandonò il volante, e
agitando le mani, cercava di scacciare questa strana cosa che gli ronzava
intorno, come fosse una sorta di piccolo insetto fastidioso. Un attimo dopo,
sentì chiaramente un tepore fra le sue mani.. come se.. come se stesse
stringendo altre mani.. mani calde.. che stringevano le sue.. mani a lui molto
care. Chiuse gli occhi e sentì distintamente il profumo di Buffy e Connor tutto
intorno a lui ..e il calore delle loro mani che accarezzavano dolcemente le
sue.
“Buffy.. Connor..
ma come è possibile..”
Riaprì gli occhi e
vide che la luce si spostava in avanti, indicandogli una stradina secondaria,
che lui non aveva notato prima. Sorrise e mormorò. “Vuoi che ti segua, vero? Va
bene, andiamo” Sembrava che la luce comprendesse le sue parole, perché sfrecciò
via velocissima, dirigendosi verso la stradina. Angel la seguì senza esitazione
e sorridendo disse “Grazie Tara”
Dopo mezz’ora di guida, seguendo sempre
la luce, lasciò la stradina sterrata e finalmente imboccò l’autostrada. Un
grande cartello indicava “Sunnydale” ..e il cielo era di nuovo stellato come non
mai. Guidò ancora per qualche minuto, finché la luce blu non scomparve, ma in
lontananza riuscì a vedere chiaramente il furgone di Gunn. Lampeggiò con i fari
per segnalare la sua presenza. Gunn rallentò fino a fermarsi e Wesley fece lo
stesso.
“Eccolo” gridò
Buffy, mentre usciva velocemente dall’auto, correndogli incontro. Angel frenò e
salto giù, precipitandosi ad abbracciare Connor e Buffy.
“State bene?” Lei
non rispose, lui non le lasciò il tempo di
farlo.
Le loro labbra si
unirono disperatamente, incuranti del mondo che li circondava. Avevano vissuto
ore d’angoscia e quello era l’unico modo per allontanare tutte le loro paure.
Angel a
malincuore, si staccò da quelle labbra dolcissime e prese Connor in braccio.
Aveva bisogno di sentirlo più vicino. “Dorme” disse Buffy con le lacrime agli
occhi e questa volta fu Angel a non avere il tempo di rispondere.
Buffy si aggrappò
ancora alle sue labbra e sentì il sapore salato delle lacrime. Non era sicura
che fossero le sue. Anche Angel piangeva. Ansia, paura.. ma soprattutto
gioia.
“Ho avuto paura
di.. credevo di essermi perso di nuovo.. non riuscivo
a..”
“Lo so, l’ho
sentito.. sapevo che stava succedendo qualcosa di innaturale
e..”
“..e attraverso
Tara, hai inviato la luce.. ho sentito il vostro profumo e il calore delle
mani..”
Si unirono ancora
in un bacio lieve e delicato. Non riuscivano a staccarsi. Non volevano. Erano di
nuovo vicini. Insieme. Null’altro contava. Connor piagnucolò e cominciò a
muoversi, sgambettando nel cappotto di Buffy che lo teneva al caldo.
“Eccolo là. Si è
svegliato” dissero insieme ridendo.
Raggiunsero gli
altri che erano scesi dalle auto e avevano guardato tutta la scena. Stavano lì
in silenzio, con i loro sorrisi stampati sui visi. Il loro piano aveva
funzionato. Gunn e Wesley ridevano e unirono le loro mani in segno di vittoria
“..qua Inglese.. dammi un cinque”
Cordelia, per una
volta, decise di non fare commenti, ripromettendosi di farlo in seguito. Doveva
parlare con Angel e doveva farlo prima possibile. Lei continuava a pensare che
Angel e Buffy insieme, fossero una minaccia per loro, ma anche lei era contenta
di vedere che Angel stava bene e per ora decise di dargli un attimo di
tregua.
“Bene” disse Tara
“Ho chiamato Xander e ho detto loro che stiamo per arrivare. Willow e Dawn sono
a casa. Aspettano voi due e il bambino. Xander e Anya, ci aspettano al Magic
Box. Hanno sistemato delle brande in palestra, per Gunn, Lorne e Wesley. Mentre
Cordelia e Fred, per stanotte dormiranno a casa di Anya. Almeno finché non
troviamo una sistemazione migliore”.
Si salutarono, risalendo ognuno
nella propria auto. Buffy prese la sacca di Connor e salì nell’auto di Angel.
“Meglio chiudere il tettuccio.. c’è troppo freddo per Connor.” Angel era
d’accordo, e mentre tentava di chiudere la cappotta, gli sfuggì un lamento e si
piegò in avanti per il dolore. “Angel. Sei ferito.. stai sanguinando.. fammi
vedere”
L’auto adesso era
perfettamente chiusa e Angel accese anche il riscaldamento. Connor doveva stare
al caldo. “Non è niente.. guarisco in fretta.. lo sai” ..e la baciò ancora.
Sarebbe mai riuscito a stare lontano da quelle labbra? Aveva seri
dubbi.
Arrivarono a
Sunnydale dopo la mezzanotte. Subito dopo il cartello “Benvenuti a Sunnydale”,
le auto si fermarono e prima di dividersi, si salutarono ripromettendosi di
rivedersi la mattina dopo. “Buffy.. non è necessario che veniate al Magic Box.
Li accompagno io.. voi tornate a casa.. sarete stanchissimi” disse
Tara.
Angel era
d’accordo e fu grato a Tara di avergli risparmiato un incontro con Xander.
Adesso, era davvero l’ultima cosa che voleva, e Connor stava cominciando a dare
segni di impazienza.
Cordelia si avvicinò ad Angel e lo tirò per la
giacca, costringendolo ad ascoltarla suo malgrado. “Che c’è?” Lei sbuffò “Che
c’è? e me lo chiedi? Non credi che sarà meglio se dormi sul divano? Non fare
nulla di avventato signor “quando sto vicino ad una biondina perdo la
testa”. Ricordati la mia visione.. Noi non vogliamo rivedere Angelus,
giusto?”
Angel era davvero
stanco di tutta questa storia ed era sempre più intollerante verso gli
atteggiamenti della sua amica. “Cordelia.. quella visione NON era una visione.
Quella visione ERA una farsa” Lei sfoderò uno dei suoi smaglianti sorrisi “Lo
so, ma prevenire è meglio che curare.. io ti conosco Angel.. nessuno ti conosce
meglio di me”
Angel aveva
davvero molti dubbi su questo ultimo concetto e ancora una volta l’aveva ferito
“Oh, grazie Cordelia.. è bello sapere che ti fidi di
me”
Le voltò le spalle
e tornò da Buffy e Connor “Andiamo. È tardissimo e Dawn ci sta
aspettando.”
Guidò in silenzio fino a casa Summers. Buffy non poté
trattenersi oltre, odiava vedere quello sguardo ferito e pensò che nulla era
cambiato. Quando si toccavano certi punti dolenti, lui era completamente
indifeso e vulnerabile, allora il senso di colpa e di inadeguatezza prendevano
il soppravvento e a lei faceva male vederlo così.
“È solo la solita
vecchia cara e priva di tatto Cordelia. Niente che tu non possa gestire”
Disse Buffy, nel
vano tentativo di aiutarlo. Scesero dall’auto. Angel, con in braccio Connor, si
occupò dei loro bagagli, mentre Buffy cercava le chiavi di casa.
“Lo so.. è solo
che.. sta cominciando a pesarmi davvero tanto ..e forse lei ha ragione..”
Lei le lanciò uno
sguardo indefinibile, tra incredulità e divertimento “Si certo, come no.. sshh..
dormono tutti” disse felice “meglio così, adesso non riuscirei a frenare
l’irruenza di Dawn”
Andò in cucina.
Accese la luce, e prendendo in mano la posta, vide che fra le altre cose, vi
erano numerose bollette da pagare. Il suo umore cambiò all’improvviso e ad Angel
non sfuggì né il suo nervosismo né la sua tristezza “Grande. È bello essere a
casa” disse lei con amarezza.
Lui le poggiò una
mano sulla spalla “Buffy..” ma non poté continuare oltre. Qualcuno scendeva le
scale e si dirigeva verso la cucina.
“Buffy. Angel.
Siete arrivati finalmente. Abbiamo aspettato un po’, poi il sonno ha vinto. Dawn
è crollata ..e anch’io, non è che sono stata proprio qui ad aspettare voi.. ma
che ore sono?”
Una voce atona e
priva di emozione li salutava e Angel si sentì invadere da una tristezza
infinita. Quella non poteva essere Willow, era cambiata davvero così tanto?
Lei si avvicinò a
sbirciare Connor. “Tuo figlio? Carino.”
Risalì le scale e
Angel non riuscì neppure a salutarla, tanto era scioccato da ciò che vedeva.
“Willow? stai
bene?” chiese Buffy, dalla cui voce traspariva tutta la sua preoccupazione.
“Si, Si. Io sto
bene. Dawn sta bene. Voi state bene. Stiamo tutti bene. Evviva..
Evviva..”
Angel e Buffy la
videro sparire dentro la stanza, che fino al giorno prima era stata di Buffy.
Rimasero in silenzio, incapaci di parlare e con un pesante peso sul cuore.
Willow si stava perdendo o forse si era ormai persa del tutto ..e loro non
potevano fare più nulla per lei. Angel riuscì a spostare lo sguardo dalla scala
a Buffy e lei vide lo stupore nei suoi occhi.
“Bentornato a
casa, Angel. È questa la mia vita adesso ed è così tutti i giorni ..e ancora non
hai visto tutto il resto.” Spense la luce e lui in silenzio la segui per le
scale. Non riusciva ancora a parlare. Buffy passò a vedere Dawn, le baciò la
fronte. Almeno lei dormiva.
Entrando in camera
sua, o meglio in camera di sua madre, il suo umore ebbe un cambiamento brusco e
repentino. Angel sorrise. Questa era la sua Buffy. “Non posso crederci, Dawn è
stata bravissima.. ha comprato proprio tutto..” Prese Connor dalle braccia di
Angel “e ora a nanna, nella tua nuova culletta.. e questo è mister Gordo.. tu e
lui diventerete amici inseparabili..”
Questa lunga giornata giunse al
termine.. erano davvero esausti, ma contro le più nefaste previsioni, loro erano
insieme, tutto il resto, almeno per ora, non aveva importanza. “Ti sveglio io..
dormi tranquilla.. a che ora viene l’assistente sociale?” chiese Angel. Ma Buffy
dormiva già. Le baciò la fronte delicatamente ..e chiuse gli occhi. Era tornato
a casa. Finalmente.