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Autore: lafatablu    10/12/2012    2 recensioni
Collocata nella terza stagione di ATS e nella sesta di BTVS, questa storia parla di come, a volte, sia sufficiente fare un semplice piccolo gesto, per modificare il corso degli eventi e forse il corso di un intera esistenza. Crossover fra “Papà” (ATS 3x10) e “Fuori controllo” (BTVS 6x10) di cui si consiglia la visione.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'A N G E L ~ Soul & Love ~'
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I Need You

 
 

Cercarsi

 

“..e l’oscar va a me” disse Cordelia, sollevando le braccia in segno di vittoria.

Wesley alla guida del suo fuori strada, le sorrise “Si, sei stata grande.. come sempre, anche Angel e Buffy hanno fatto la loro parte.. dei veri attori professionisti.. e Lorne poi.. con il suo finto svenimento è stato davvero grande.. come va la dietro? Tutto ok?”

Tara annuì “Si, Connor dorme”

Lorne intervenne subito, correggendo Wesley “Ehi? un momento. Quello era vero, non fingevo.. sono svenuto davvero.”

Buffy stringeva Connor fra le braccia e lo sistemò meglio, coprendogli la testa con il suo cappotto, con cui l’aveva avvolto quando lasciarono l’albergo. Sembrava infastidito dalle luci dei fari delle altre macchine che incrociavano lungo la strada e lei non voleva che si svegliasse. Non adesso.

“Si, siamo stati tutti bravi. Pare l’abbiamo bevuta. Adesso li ha tutti alle calcagna.”

Guardava nervosamente fuori dal finestrino, sperando di veder comparire l’auto di Angel da un momento all’altro. Era molto preoccupata. “Dovrebbe essere già qui ..e se qualcosa è andato storto?” Tara le accarezzò un braccio per tranquillizzarla e Lorne le sorrise paternamente “Angel è bravo in queste genere di cose. Stai tranquilla.. alla fine lui se la cava sempre”

Wesley invece era preoccupatissimo. Adesso Angel era inseguito dai demoni che avevano accerchiato l’Hyperion per ore, ed erano davvero tanti. La W&H aveva capito il loro trucco e sicuramente stavano cercando loro. Si, era molto preoccupato anche lui, ma non volle dirlo, tentò di scherzare invece. “Buffy.. tu e Angel avete davvero superato voi stessi con il vostro..”

“Melodramma?” disse Cordelia.

“Non era quello che avevo in mente.. ma si.. avete recitato benissimo” disse Wesley.

“Non è che non l’abbiamo fatto altro volte..” rispose Buffy

“il melodramma? Certo che no.. chi meglio di voi due può essere così melodrammatico” incalzò Cordelia.

“Cordelia? per favore” disse Wesley

“ok, ok.. Wes, scherzavo. Non essere sempre così suscettibile e.. devo ricordarti che anche tu reciti bene la parte di Angel? Fred e Gunn hanno riso parecchio quella volta che io e te abbiamo imitato loro due. Ricordi? Oh Buffy.. baciami – Oh Angel.. mordimi..

Wesley sorrise a disagio e preferì cambiare discorso. Ricordò un evento del loro passato a Sunnydale “Già, è vero Buffy, ti riferisci a quella volta con Faith e il sindaco. Angel finse di essere Angelus ..anche in quel caso siete riusciti ad ingannare tutti quanti, ricordi?”

Buffy ricordava benissimo, non poteva essere che così e ricordava anche molto bene, che né lei né Angel si erano divertiti tanto ..anzi per loro fu una vera e propria sofferenza, ma adesso non era il momento di parlare di queste cose.

“Il furgone che ci sta seguendo è quello di Gunn, giusto?”

Lorne annuì “Si. Fred e Gunn stanno proprio dietro a noi, con tutti i nostri bagagli. Stiamo andando in direzione di Sunnydale, vero?”

Cordelia sospirò “Già! Sai che gioia.. beh, almeno ho avuto il tempo di fare le valige.. povero Dennis.. si sentirà solo”

Buffy guardò ancora fuori dal finestrino, sperando di vedere l’auto di Angel, ma lui non arrivava. Ripensò agli ultimi eventi e a come, ancora una volta, era stato doloroso lasciarsi.
Angel era riuscito a farsi inseguire sia dalla W&H che dai demoni. Tutti insieme, inscenarono una recita che permise loro di fuggire in direzione opposta a quella di Angel, senza che nessuno sospettasse nulla. Lorne aveva capito che il ronzio che martoriava i suoi timpani, non proveniva dalle lampade a neon, ma dalle telecamere nascoste che la W&H aveva posizionato per spiarli. Quindi la W&H conosceva tutte le loro mosse, compreso il piano di cui Angel e Buffy aveva parlato nella loro camera, proprio pochi minuti prima. Dovevano escogitare in fretta uno stratagemma. Con una banale scusa, si rifugiarono nello stanzino delle scope, dove non vi erano telecamere nascoste, mettendo a punto un piano in pochissimi minuti. Fu Cordelia, stimolata dalle osservazioni di Wesley, ad avere l’idea della recita. La Wolfram&Hart doveva “vedere” Angel e Buffy che decidevano di separarsi, ma doveva essere una cosa credibile. Dopo aver ascoltato le loro recenti conversazioni, la W&H avrebbe creduto ad una loro improvvisa separazione? C’era solo una cosa che poteva dividerli in quel momento. Angelus.

Così.. Cordelia finse di avere una visione, in cui vedeva Buffy e Angel abbandonarsi alla passione e Angel che sperimentava l’istante di pura e perfetta felicità, perdendo ancora una volta la sua anima. Urlò, fingendo dolore, quando descrisse il massacro della sua falsa visione. Angelus era stato liberato e aveva trucidato ferocemente tutti quanti, lasciando il loro corpi senza vita, immersi in un mare di sangue. “È una carneficina. C’è sangue ovunque. Ci ucciderà tutti, nessuno escluso ..ucciderà anche Connor” urlava Cordelia. “Buffy, tu sarai l’ultima.”

Ognuno di loro recitò una parte. Finsero di litigare fra loro, urlando le proprie divergenze e infine venne il momento in cui Angel e Buffy dovettero recitare il loro addio.

Il melodramma, come disse appunto Cordelia.

Ma quello che Cordelia non sapeva, era che per loro due, fu estremamente doloroso e che le loro lacrime erano assolutamente vere. Stavano per separarsi ancora e non sapevano se il loro piano avesse funzionato oppure no. Quella, poteva essere realmente l’ultima volta che si vedevano. Se Angel non fosse riuscito a seminare i suoi inseguitori, lui non avrebbe mai più rivisto Connor e Buffy. Il loro, poteva essere un vero addio. Lo sapevano bene.

“Non possiamo permettere che accada” diceva Angel “come vedi non puoi aiutarmi, non possiamo nasconderci a Sunnydale. Prenderò Connor con me e..”

Buffy lo abbracciava, posando “Connor” fra le sue braccia, “dove andrete?”

“fuggiremo.. forse in Europa”

Angel, con in braccio il finto Connor, un orsacchiotto di pezza, uscì dall’albergo e in pochi secondi una lunga carovana di auto lo seguì, permettendo così agli altri di allontanarsi dall’albergo indisturbati. Uscendo dall’albergo, Buffy nascose Connor sotto il suo cappotto e salì nell’auto di Wesley con Cordelia, Tara e Lorne, mentre Fred e Gunn, caricavano il loro bagagli e li seguivano con il furgone. Prima di dirigersi verso Sunnydale, passarono per l’appartamento di Cordelia, pensando così di depistare eventuali inseguitori e per dare il tempo ad Angel di raggiungerli. Ma lui ancora non arrivava e Cordelia, dopo le forti insistenze di Buffy, lo chiamò al cellulare. Lui era ancora in macchina, guidando nella direzione opposta a Sunnydale,

“Passami Buffy” disse con voce concitata. “Buffy, lasciate Los Angeles, subito ..vi raggiungerò sull’autostrada”

Buffy sentì lo stridore dei freni dell’auto di Angel che si arrestava bruscamente “Angelll?”

“Fai come ti dico. Immettetevi sull’autostrada.. vi raggiungerò lì”

Poi sentì un esplosione violenta e subito dopo un assordante agghiacciante silenzio. Il cellulare le cadde dalla mani. “Angel” mormorò fra le lacrime.

Fred, Lorne e Tara la circondarono subito abbracciandola, quasi a volerla proteggere dal dolore, ma rimasero tutti in silenzio, anche loro avevano sentito l’esplosione. Cordelia la guardò con gli occhi pieni di lacrime e poi guardò verso Gunn e Wesley, che erano impietriti dal terrore. Raccolse il cellulare, notando che era ancora acceso. Si avvicinò a Buffy e prendendola per un braccio, la fece sedere sul divano. Era sicura che le sue gambe, non l’avrebbero sorretta a lungo, e in oltre notò che era visibilmente pallida. Provò pena per lei.

“Buffy, si sente qualcosa” disse indicandole il cellulare. Buffy non riusciva a parlare, sembrava non capire le sue parole.

“La comunicazione non è stata interrotta. Lui è ancora in linea. Angel? Angel? mi senti?” Urlò Cordelia, cercando di darsi un tono per farsi coraggio, ma non ricevette risposta e l’ansia stava diventando insostenibile. “Angel, giuro che se è uno scherzo.. non è affatto divertente”

“Angel, rispondimi..” urlò ancora Cordelia, ma tutto ciò che riusciva a sentire, era uno strano ticchettio. Stava per chiudere la comunicazione, quando sentì la voce di Angel.

“Cordelia? Siete ancora lì? Almeno per una volta, puoi fare come ti dico? Uscite da casa tua. SUBITO.” Lei sorrise, passò il cellulare a Buffy e mentre digrignava i denti, per dare libero sfogo alla paura che aveva provato prima, finse di essere arrabbiata.

“L’ammazzo. Giuro che questa volta, lo ammazzo”

Sentendo la voce di Angel, Buffy parve rianimarsi “Angel? stai bene? Dio ho pensato.. che tu fossi.. cosa sta succedendo?” Anche lei sentiva il ticchettio in sotto fondo.

“Sto bene, ma la W&H ha capito che era un trucco e si stanno dirigendo di nuovo verso Los Angeles. Dovete uscire subito da lì. Quando vedranno che non siete all’albergo, quello è il primo posto dove andranno a cercarvi. Salite subito in macchina.. io ho ancora qualcosa da sistemare.. massimo fra un ora, sarò li con voi. Ora sentirai un'altra esplosione ..ma stai tranquilla, io starò bene.. fai come ho detto.. uscite subito da lì..”

Un istante dopo, tutti quanti sentirono l’esplosione di una bomba ..e poi ancora silenzio. Questa volta dal telefono non arrivò alcun suono. Il cellulare di Angel risultava spento. Buffy non meno preoccupata di prima, riprese però in mano la situazione e ordinò a tutti di raggiungere le loro auto, facendo esattamente come Angel aveva chiesto.

Connor si mosse un pochino e Buffy tornò al presente. “E se non riuscisse a trovarci? ci sta mettendo troppo tempo, dovrebbe essere già qui” disse con voce carica d’ansia.

“Buffy, non penso che Angel non riesca a trovare la strada per Sunnydale” rispose Wesley.

Lorne osservò attentamente Buffy e ricordò quanto profondamente lei fosse connessa ad Angel. “E se invece avesse ragione? Anche secondo me ci sta mettendo troppo tempo..”

Buffy guardò Tara “Puoi fare qualcosa?” e lei comprese subito

“Mi serve qualcosa di Angel. Va bene tutto ..un oggetto ..qualunque cosa ..qualcosa che sia legata a lui.. che gli appartenga”

Buffy si guardò intorno, ma al momento non aveva nulla con sé, tutte le loro cose erano nel furgone di Gunn. “Wes, Cordelia.. avete niente di Angel con voi?”

Prima che loro potessero rispondere, Lorne si rivolse a Tara “Qualcosa che sia legata a lui? che gli appartenga? beh.. sono proprio lì accanto a te.. Connor e Buffy sono…”

Tara annuì velocemente, comprendendo subito ciò che Lorne intendesse dire.

“Buffy, per favore apri il finestrino. Bene, ora prendi la manina di Connor, in modo che io possa stringerle entrambe con la mia. Mi serve l’altra mano libera per creare la sfera di luce. Non pensare alla mia mano, devi pensare che sia la mano di Angel a stringere le vostre.”

Prese per mano Buffy e cercò un contatto con quella di Connor. Chiuse gli occhi e concentrò la sua attenzione sul quel contatto fisico. Un istante dopo, una piccola luce scaturì dal palmo dell’altra mano “Trovalo e indicagli la strada, affinchè possa ritornare da noi” La sfera luminosa si librò nell’aria e volò via velocissima, uscendo dal finestrino aperto. “Trovalo” Urlò ancora Tara.

Lorne non poté non notare la forza che scaturiva dalla ragazza. Aveva creato un ponte di energia fra Angel, Buffy e Connor. Solo una persona che sapeva amare, poteva fare qualcosa del genere. La magia era solo uno strumento. Il vero veicolo era l’amore.

“È così che cerchi la piccola streghetta dai capelli rossi, non è vero?”

Tara sorrise e annuì “Willow ed io sappiamo sempre come trovarci.. cioè.. lo sapevamo”

Lorne volle rassicurarla “Non temere la ritroverai ancora.. presto molto presto. Lei adesso ha bisogno di te. Sei l’unica in grado di aiutarla. L’unica.”

≈◦  ≈ ◦ ≈

Angel era furibondo. Si era forse perso? Stava girando in tondo da almeno un ora. La seconda esplosione aveva divelto entrambe le carreggiate e non riusciva a vedere nessun cartello che gli indicasse dove fosse. Il cielo, senza neanche una stella, pareva più nero del solito. Quella era la notte più buia che avesse mai visto. C’era qualcosa di innaturale nell’aria. Lui vedeva benissimo al buio ..e quel che vedeva era.. niente ..non riusciva a vedere assolutamente niente. Solo l’asfalto di fronte a sé e la campagna circostante, ma oltre a questo non vedeva null’altro. “Ma dove accidenti sono? che cosa sta succedendo. Non posso essermi perso”

Subito dopo l’esplosione, quando fu certo di aver ucciso tutti i demoni che lo inseguivano, era risalito sulla sua auto, facendo retromarcia per dirigersi verso Sunnydale. Aveva imboccato l’autostrada, o almeno così lui credeva, ma dopo un paio di chilometri, si ritrovava esattamente al punto di partenza. Allora frenava di botto, perché scopriva di essere di nuovo, davanti al cratere che lui stesso aveva creato poco prima. Questa era la seconda volta che accadeva e per di più, il suo cellulare non dava segni di vita.

“Ok.. adesso sono davvero incazzato.. si può sapere che sta succedendo? Va bene.. ci riproviamo un altra volta.. non c’è due senza tre.”

Ingranò ancora la retromarcia, ma alcuni minuti dopo dovette fermarsi ancora. Una luce bianca e blu aveva invaso l’abitacolo dell’auto, e pareva proprio che ce l’avesse con lui. La sfera luminosa roteava velocemente sulla sua testa e cercava di attirare la sua attenzione

“E questo che accidenti è? Ehi.. che fai? vuoi fermarti?”

disse Angel parlando alla luce, come se questa potesse rispondergli. Abbandonò il volante, e agitando le mani, cercava di scacciare questa strana cosa che gli ronzava intorno, come fosse una sorta di piccolo insetto fastidioso. Un attimo dopo, sentì chiaramente un tepore fra le sue mani.. come se.. come se stesse stringendo altre mani.. mani calde.. che stringevano le sue.. mani a lui molto care. Chiuse gli occhi e sentì distintamente il profumo di Buffy e Connor tutto intorno a lui ..e il calore delle loro mani che accarezzavano dolcemente le sue.

“Buffy.. Connor.. ma come è possibile..”

Riaprì gli occhi e vide che la luce si spostava in avanti, indicandogli una stradina secondaria, che lui non aveva notato prima. Sorrise e mormorò. “Vuoi che ti segua, vero? Va bene, andiamo” Sembrava che la luce comprendesse le sue parole, perché sfrecciò via velocissima, dirigendosi verso la stradina. Angel la seguì senza esitazione e sorridendo disse “Grazie Tara”

Dopo mezz’ora di guida, seguendo sempre la luce, lasciò la stradina sterrata e finalmente imboccò l’autostrada. Un grande cartello indicava “Sunnydale” ..e il cielo era di nuovo stellato come non mai. Guidò ancora per qualche minuto, finché la luce blu non scomparve, ma in lontananza riuscì a vedere chiaramente il furgone di Gunn. Lampeggiò con i fari per segnalare la sua presenza. Gunn rallentò fino a fermarsi e Wesley fece lo stesso.

“Eccolo” gridò Buffy, mentre usciva velocemente dall’auto, correndogli incontro. Angel frenò e salto giù, precipitandosi ad abbracciare Connor e Buffy.

“State bene?” Lei non rispose, lui non le lasciò il tempo di farlo.

Le loro labbra si unirono disperatamente, incuranti del mondo che li circondava. Avevano vissuto ore d’angoscia e quello era l’unico modo per allontanare tutte le loro paure.

Angel a malincuore, si staccò da quelle labbra dolcissime e prese Connor in braccio. Aveva bisogno di sentirlo più vicino. “Dorme” disse Buffy con le lacrime agli occhi e questa volta fu Angel a non avere il tempo di rispondere.

Buffy si aggrappò ancora alle sue labbra e sentì il sapore salato delle lacrime. Non era sicura che fossero le sue. Anche Angel piangeva. Ansia, paura.. ma soprattutto gioia.

“Ho avuto paura di.. credevo di essermi perso di nuovo.. non riuscivo a..”

“Lo so, l’ho sentito.. sapevo che stava succedendo qualcosa di innaturale e..”

“..e attraverso Tara, hai inviato la luce.. ho sentito il vostro profumo e il calore delle mani..”

Si unirono ancora in un bacio lieve e delicato. Non riuscivano a staccarsi. Non volevano. Erano di nuovo vicini. Insieme. Null’altro contava. Connor piagnucolò e cominciò a muoversi, sgambettando nel cappotto di Buffy che lo teneva al caldo.

“Eccolo là. Si è svegliato” dissero insieme ridendo.

Raggiunsero gli altri che erano scesi dalle auto e avevano guardato tutta la scena. Stavano lì in silenzio, con i loro sorrisi stampati sui visi. Il loro piano aveva funzionato. Gunn e Wesley ridevano e unirono le loro mani in segno di vittoria “..qua Inglese.. dammi un cinque”

Cordelia, per una volta, decise di non fare commenti, ripromettendosi di farlo in seguito. Doveva parlare con Angel e doveva farlo prima possibile. Lei continuava a pensare che Angel e Buffy insieme, fossero una minaccia per loro, ma anche lei era contenta di vedere che Angel stava bene e per ora decise di dargli un attimo di tregua.

“Bene” disse Tara “Ho chiamato Xander e ho detto loro che stiamo per arrivare. Willow e Dawn sono a casa. Aspettano voi due e il bambino. Xander e Anya, ci aspettano al Magic Box. Hanno sistemato delle brande in palestra, per Gunn, Lorne e Wesley. Mentre Cordelia e Fred, per stanotte dormiranno a casa di Anya. Almeno finché non troviamo una sistemazione migliore”.

Si salutarono, risalendo ognuno nella propria auto. Buffy prese la sacca di Connor e salì nell’auto di Angel. “Meglio chiudere il tettuccio.. c’è troppo freddo per Connor.” Angel era d’accordo, e mentre tentava di chiudere la cappotta, gli sfuggì un lamento e si piegò in avanti per il dolore. “Angel. Sei ferito.. stai sanguinando.. fammi vedere”

L’auto adesso era perfettamente chiusa e Angel accese anche il riscaldamento. Connor doveva stare al caldo. “Non è niente.. guarisco in fretta.. lo sai” ..e la baciò ancora. Sarebbe mai riuscito a stare lontano da quelle labbra? Aveva seri dubbi.

Arrivarono a Sunnydale dopo la mezzanotte. Subito dopo il cartello “Benvenuti a Sunnydale”, le auto si fermarono e prima di dividersi, si salutarono ripromettendosi di rivedersi la mattina dopo. “Buffy.. non è necessario che veniate al Magic Box. Li accompagno io.. voi tornate a casa.. sarete stanchissimi” disse Tara.

Angel era d’accordo e fu grato a Tara di avergli risparmiato un incontro con Xander. Adesso, era davvero l’ultima cosa che voleva, e Connor stava cominciando a dare segni di impazienza.

Cordelia si avvicinò ad Angel e lo tirò per la giacca, costringendolo ad ascoltarla suo malgrado. “Che c’è?” Lei sbuffò “Che c’è? e me lo chiedi? Non credi che sarà meglio se dormi sul divano? Non fare nulla di avventato signor “quando sto vicino ad una biondina perdo la testa”. Ricordati la mia visione.. Noi non vogliamo rivedere Angelus, giusto?”

Angel era davvero stanco di tutta questa storia ed era sempre più intollerante verso gli atteggiamenti della sua amica. “Cordelia.. quella visione NON era una visione. Quella visione ERA una farsa” Lei sfoderò uno dei suoi smaglianti sorrisi “Lo so, ma prevenire è meglio che curare.. io ti conosco Angel.. nessuno ti conosce meglio di me”

Angel aveva davvero molti dubbi su questo ultimo concetto e ancora una volta l’aveva ferito “Oh, grazie Cordelia.. è bello sapere che ti fidi di me”

Le voltò le spalle e tornò da Buffy e Connor “Andiamo. È tardissimo e Dawn ci sta aspettando.”

Guidò in silenzio fino a casa Summers. Buffy non poté trattenersi oltre, odiava vedere quello sguardo ferito e pensò che nulla era cambiato. Quando si toccavano certi punti dolenti, lui era completamente indifeso e vulnerabile, allora il senso di colpa e di inadeguatezza prendevano il soppravvento e a lei faceva male vederlo così.

“È solo la solita vecchia cara e priva di tatto Cordelia. Niente che tu non possa gestire”

Disse Buffy, nel vano tentativo di aiutarlo. Scesero dall’auto. Angel, con in braccio Connor, si occupò dei loro bagagli, mentre Buffy cercava le chiavi di casa.

“Lo so.. è solo che.. sta cominciando a pesarmi davvero tanto ..e forse lei ha ragione..”

Lei le lanciò uno sguardo indefinibile, tra incredulità e divertimento “Si certo, come no.. sshh.. dormono tutti” disse felice “meglio così, adesso non riuscirei a frenare l’irruenza di Dawn”

Andò in cucina. Accese la luce, e prendendo in mano la posta, vide che fra le altre cose, vi erano numerose bollette da pagare. Il suo umore cambiò all’improvviso e ad Angel non sfuggì né il suo nervosismo né la sua tristezza “Grande. È bello essere a casa” disse lei con amarezza.

Lui le poggiò una mano sulla spalla “Buffy..” ma non poté continuare oltre. Qualcuno scendeva le scale e si dirigeva verso la cucina.

“Buffy. Angel. Siete arrivati finalmente. Abbiamo aspettato un po’, poi il sonno ha vinto. Dawn è crollata ..e anch’io, non è che sono stata proprio qui ad aspettare voi.. ma che ore sono?”

Una voce atona e priva di emozione li salutava e Angel si sentì invadere da una tristezza infinita. Quella non poteva essere Willow, era cambiata davvero così tanto?

Lei si avvicinò a sbirciare Connor. “Tuo figlio? Carino.”

Risalì le scale e Angel non riuscì neppure a salutarla, tanto era scioccato da ciò che vedeva.

“Willow? stai bene?” chiese Buffy, dalla cui voce traspariva tutta la sua preoccupazione.

“Si, Si. Io sto bene. Dawn sta bene. Voi state bene. Stiamo tutti bene. Evviva.. Evviva..”

Angel e Buffy la videro sparire dentro la stanza, che fino al giorno prima era stata di Buffy. Rimasero in silenzio, incapaci di parlare e con un pesante peso sul cuore. Willow si stava perdendo o forse si era ormai persa del tutto ..e loro non potevano fare più nulla per lei. Angel riuscì a spostare lo sguardo dalla scala a Buffy e lei vide lo stupore nei suoi occhi.

“Bentornato a casa, Angel. È questa la mia vita adesso ed è così tutti i giorni ..e ancora non hai visto tutto il resto.” Spense la luce e lui in silenzio la segui per le scale. Non riusciva ancora a parlare. Buffy passò a vedere Dawn, le baciò la fronte. Almeno lei dormiva.

Entrando in camera sua, o meglio in camera di sua madre, il suo umore ebbe un cambiamento brusco e repentino. Angel sorrise. Questa era la sua Buffy. “Non posso crederci, Dawn è stata bravissima.. ha comprato proprio tutto..” Prese Connor dalle braccia di Angel “e ora a nanna, nella tua nuova culletta.. e questo è mister Gordo.. tu e lui diventerete amici inseparabili..”

Questa lunga giornata giunse al termine.. erano davvero esausti, ma contro le più nefaste previsioni, loro erano insieme, tutto il resto, almeno per ora, non aveva importanza. “Ti sveglio io.. dormi tranquilla.. a che ora viene l’assistente sociale?” chiese Angel. Ma Buffy dormiva già. Le baciò la fronte delicatamente ..e chiuse gli occhi. Era tornato a casa. Finalmente.

 

   
 
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