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Autore: eli_rogers    10/12/2012    1 recensioni
A letto penso che in fin dei conti, anche se Alice mi ha abbandonata al mio triste destino, la serata non è stata così malvagia e che con tutte le risate che ho fatto potrei campare per cent’anni. Lorenzo è proprio simpatico.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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Finalmente il tanto atteso sabato è arrivato, ma prima di poter passare il pomeriggio che aspetto da tutta la settimana devo affrontare una lunga mattina dietro ai banchi di scuola. Ovviamente indossando la sua felpa.
Appena arrivo Arianna, la mia compagna di banco, mi chiede “ Ma questa felpa stra enorme a chi l’hai rubata?” “E’ la felpa di cui ti avevo parlato ieri…” e ovviamente alla nostra conversazione si aggiunge Valeria che si trova davanti, in prima fila, ma che non perde occasione di girarsi e parlare con noi “Anche io voglio sapere!! Di chi è questa felpa??? Eli mi devi dire qualcosa???” mi chiede con un sorrisetto, arrivati a questo punto le racconto tutta la storia di Lorenzo e la sua, oramai, famosissima felpa. Alla fine del racconto mi dice “ Tu non puoi nascondermi certe cose!! Lunedì voglio sapere come va a finire” e si gira soddisfatta.
Alle tre suona il citofono “Pronto?” “Allora, cosa aspetti a scendere?” “ Arrivo subito!!”. “ Io vado ci vediamo dopo!!” dico uscendo di casa felice come una pasqua “Mi raccomando non fare tardi” sento di rimando da mia mamma. Mi catapulto giù per le scale vestita con venticinquemila strati perché solo a me si può sporcare la giacca pesante il giorno in cui devo stare fuori tutto il giorno e la temperatura massima è di 2 gradi.
 Apro il portone e mi ritrovo davanti Lorenzo che sfoggia un mezzo sorriso che mi lascia senza fiato e con finta non chalance gli chiedo “Alla fine hai deciso in che bellissimo posto portarmi?” “ Ho saputo che ti piace girovagare per i parchi, volevo portarti a quello di Hogwarts così andavamo a salutare Harry, ma con il treno ci mettiamo troppo e la mia macchina volante è rotta quindi parco di P.ta Venezia o Parco Sempione?” riesco a stento a trattenere una fragorosa risata e asciugandomi gli occhi rispondo “Quello di P.ta Venezia va bene” e iniziamo ad incamminarci verso la metropolitana.
Arrivati al parco ci troviamo a camminare tra gruppi di vecchietti che parlottano tra loro, bambini che rendono i loro genitori pazzi correndo come dei forsennati e ragazzi, come noi, che cercano un po’ di pace in mezzo al caos cittadino. “Allora, avrò mai la speranza di riavere la mia felpa?” chiede mentre sgranocchio delle deliziose e bollenti caldarroste che lui mi ha gentilmente offerto “Non lo so, ci devo pensare…” gli rispondo mentre osservo rapita i bambini e i ragazzi sulla pista da pattinaggio situata al centro del parco “ No sai perché mi servirebbe…” ” Davvero ?? Non l’avrei mai pensato!” Si mette a ridere e aggiungo “Tranquillo, non la terrò in ostaggio ancora per molto, il tempo di lavarla e ritornerà nelle tue preziose mani”. Dopo aver fatto un giro completo del parco per due volte ci incamminiamo verso Corso Buenos Aires ad osservare le vetrine addobbate per le feste natalizie. Abbiamo appena passato H&M quando sento che qualcuno mi chiama “Elii!!Elii!!Elisaaa!!!!” mi giro e vedo Matteo con una sua amica e ventimila sacchetti “Ciao!! Quanti sacchetti!” “Eh si!” risponde “Siamo riusciti a prendere quasi tutti i regali di Natale, altri due o tre negozi e abbiamo finito, e tu hai comprato qualcosa o gironzoli e basta?” mi chiede vedendomi senza sacchetti e non notando Lorenzo al mio fianco “Stavo gironzolando con lui” dico indicando il mio simpaticissimo e affascinante accompagnatore “Io sono Lorenzo!” si presenta “Io Matteo piacere. Bene, vi lascio ai vostri gironzolamenti. Ciaoo!!” e se ne va notevolmente infastidito facendomi sbuffare. Lorenzo si accorge della reazione di Matteo e della mia, infatti mi chiede “Perché quello li se ne andato via così scazzato?” “Perché è un rompiscatole e non accetta le sconfitte” al che mi rivolge un sguardo ancora più spaesato e mi metto a spiegargli tutta la storia che c’era dietro “A Settembre ho scoperto che gli piacevo, ma io non ricambiavo e avevo per la testa un sacco di altre cose e gli ho detto che in quel momento avere un ragazzo o comunque, essere impegnata con qualcuno, era l’ultimo dei miei pensieri e all’inizio io avevo pensato che non se la fosse presa più di tanto. Ma una volta ero in un locale e stavo parlando con un mio amico, lui mi ha vista e mi urlato contro dicendomi che ero una stronza, falsa e che sapevo solo prendere in giro le persone. Il giorno dopo è venuto a scusarsi, a dirmi che gli dispiaceva e che l’affetto che prova nei miei confronti è tale da non poter sopportare di vedermi con altri ragazzi, o balle di questo genere.” “Wow” si fece sfuggire il ragazzo “Già, quando me l’ha detto non potevo credere alle mie orecchie però so che è un ragazzo sensibile quindi ho preferito non infierire” “Che persona gentile che sei!” “Vero?? A volte mi stupisco da sola” rispondo ridendo.
Sono quasi le sei e iniziamo a incamminarci verso casa. Arrivati sotto casa mia mi confessa “Sai, sono felice di aver passato il pomeriggio con te, sei una ragazza fantastica.” Io cerco di evitare il suo sguardo sapendo di essere diventata tutta rossa. Stava per aggiungere qualcos’altro quando improvvisamente il suo cellulare inizia a suonare “Pronto? Si..Cosa?!? Sono già le sei??? Arrivo subito!!” mette giù e si rivolge a me “Scusami tanto devo andare, ci sentiamo dopo” e mi lascia con un bacio sulla guancia. Questa volta sono io quella che rimane imbambolata davanti al portone di casa.
  
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