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Autore: She wolf    11/12/2012    1 recensioni
"Niente è per sempre. Arriva un momento in cui tutti dobbiamo dire addio al mondo che conoscevamo. Addio a tutto ciò che avevamo e che davamo per scontato."
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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A mezzanotte decidemmo di tornare a casa,harry dormiva da me quindi facemmo la strada insieme.”Allora,cosa ne pensi di Charlotte?” “E’ a posto” mentii. La detestavo.Come faceva a piacergli una così?
“Ti conosco da sedici anni,capisco quando menti,lei non ti piace,vero Eva?” Non potevo nascondere niente ad Harry,mi conosceva troppo bene. “Non è che non mi piace, è che, insomma, non mi sembra il tuo tipo.” Harry sorrise,quasi a confermare quello che stav dicendo e poi iniziò a dire un mucchio di fesserie che iniziava con “gli opposti si attraggono” e finiva con “quando ti innamorerai capirai”. Dunque era innamorato.L’amava. Avevo voglia di scuoterlo, di urlargli quanto lei fosse sbagliata per lui, di farlo tornare in sé, una volta quando vedeva ragazze con più extension che capelli le evitava,ora invece se ne innamorava. Intanto eravamo arrivati a casa.Ad un certo punto Harry si fermò,mi guardò e disse:”Sai,Zayn ti trova carina,magari potremmo uscire noi quattro anche domani”
“Va bene,ma domani mattina dobbiamo passare dalla signora Grange,non ti  dimenticare.”
“Stai tranquilla,adesso dormiamo,buonanotte”
“Buonanotte”
 
Ci risvegliammo verso le otto,era una brutta giornata. Il cielo era completamente grigio, e aveva iniziato a piovere.Quelle giornate mi facevano pensare,e ogni volta
che pensavo finivo col piangere. Harry se ne accorse. Mi abbracciò. Non c’era bisogno di parole,luisapeva perfettamente per cosa stavo piangendo.Era per mio padre.Non ne parlavo spesso,non mi piaceva mostrarmi fragile,mettermi a nudo davanti alle persone, ma con Harry era diverso,potevo fingere quanto volevo ma lui capiva sempre cosa avevo dentro. Ogni volta che mi guardava negli occhi mi sentivo come se il suo sguardo andasse oltre i miei occhi e arrivasse fin dentro alla mia anima.
Mi sentivo così vulnerabile in quel periodo. Mio padre se n’era andato da un anno,mi aveva lasciato.Non ne voleva sapere più niente,né di me né di mia madre. Aveva deciso di cambiare vita,lo avevamo stufato così era partito con la sua bella segretaria ventenne e si era fatto una nuova vita. Ma non volevo più pensarci,così presi la giacca e uscì con Harry, per andare dalla Grange. Nel tragitto incontrammo Charlotte e Zayn,non ci potevo credere.L’ultima presona che avevo voglia di vedere era quella che avevo davanti,dannazione. Non la sopportavo, era così perfetta,così noiosa. Ad un certo punto prese Harry per mano e gli chiese “ ti andrebbe di venire con me? Voglio farti vedere una cosa “ Harry tentò di spiegarle che aveva degli impegni con me,ma quando Charlotte gli chiedeva di fare una cosa, lui non sapeva dire di no. Era il suo ragazzo diamine, non il suo cagnolino da passeggio, ma questo lui non riusciva a capirlo.  Non riuscivo a guardarlo mentre si faceva trattare così Quindi dissi:, beh, allora io vado, non voglio arrivare in ritardo.”  Rimasi un po’ sorpresa quando Zayn mi fermò, prendendomi per il braccio dicendo: “ Aspetta, ti accompagno io. Da quello che ho sentito quella vecchietta è forte”  “Va bene,grazie. E sarà meglio per te che non la richiami vecchietta mai più”  “Agli ordini capo” scherzò Zayn.”Visto che ti faccio il favore di accompagnarti andiamo la mia moto,sempre che tu non abbia paura.” “Io paura,scherzi?Mettiti il casco,avrei una certa fretta.Sempre che tu non voglia rovinarti la pettinatura”
 
 
 
 
Una volta arrivati,parcheggiammo la moto e bussammo alla porta della signora Grange. Aspettammo qualche minuto,ma non ci aprì nessuno. Aspettammo ancora,saranno passati una decina di minuti,poi vidi qualcosa dalla finestra. Era la signora Grange,sul pavimento. Non mi ricordo molto chiaramente quello che successe dopo,iniziai a sudare freddo e a non capire più niente,l’unica cosa che ricordo nitidamente è Zayn che tira un pugno alla finestra.Il ricordo successivo è di noi due in ospedale. “Hey Eva,ti sei ripresa?E’tutto a posto,aveva solo dimenticato di prendere le sue pillole,sai come sono le signore anziane. Adesso sta bene, è di là che ti aspetta,vuoi che ti accompagno?”
“Sì grazie,sono ancora un po’ sotto shock.”
Avevo conosciuto la signora Grange a tre anni,era la mia babysitter, e vederla su un lettino dell’ospedale , attaccata alla flebo,beh diciamo che non era il massimo.
Quello che mi piaceva di lei era il senso dell’umorismo,ne aveva da vendere. Appena mi vide con Zayn mi fece una specie di occhiolino, poi si mise a ridere e iniziò a raccontargli un sacco di storie di quando ero piccola e ad un paio di affermazioni come “Lei eh Harry facevano sempre il bagnetto insieme,mi stupisce che non siano ancora finiti a letto” oppure “ Vedo che Eva non se la passa poi così male,sei proprio un bel ragazzone, come hai detto che ti chiami?Zen?” avrei voluto sotterrarmi. L’orario delle visite era terminato,chiedi a Zayn di riportarmi a casa ma mi propose di restare e andare da qualche parte,accettai.
“Sei stato gentile a restare con me oggi,non eri obbligato”
“Lo so, ma mi sembrava la cosa giusta da fare”
“perché? Insomma, non sono stata proprio carina con te.
“sei una a posto,mi piaci.”
Forse avevo giudicato male Zayn, in fin dei conti era un bravo ragazzo. Ogni secondo che passavamo insieme lo trovavo sempre meno fastidioso. Aveva un non so che di interessante. era intelligente,sfacciato,divertente, e dannatamente bello. Restammo un po’ a parlare sotto casa mia,forse si aspettava che lo invitassi a entrare ma alla fine deludere le aspettative è una cosa che mi riesce piuttosto bene.
Dopo un po’ mi chiamò,non so come facesse ad avere il mio numero.
“Non ho alcuna voglia di passare una serata come quella di ieri , cosa ne dici se stasera ti porto in un posto?”
“Quale posto?E mio dio,cosa sarebbe questo, un appuntamento?”
“Certo che non lo è,non farti strane idee.Se vuoi venire bene,altrimenti vorrà dire che...”
“Ok,va bene.Ma se ti presenti con una camicia giuro che me ne vado”
“Niente camicia,promesso.”
Passò a prendermi alle otto. “Allora,dove si va?”
“A Los Angeles”
“Los Angeles? Ma…”
“Ti avevo detto che cantavo,oggi suona la mia band in un locale .Allora vieni o no? “
“Arrivo”
Quel ragazzo mi sapeva sorprendere, lo sapevano fare in pochi.
  
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