Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Jecchan92    11/12/2012    5 recensioni
All’improvviso, un grosso ragazzo di Tassorosso si alzò dal suo tavolo, con sguardo fiero. I suoi compagni lo fissavano ammirati e spaventati.
Lui percorse quei pochi metri che lo separavano dal tavolo dove sedeva Hermione, e si sedette accanto a lei.
Draco osservò la scena, sicuramente quella sarebbe stata la cosa più interessante dell’anno, vedere la Granger rifiutare uno dopo l’altro i suoi pretendenti.
Piccola storia sulla coppia Draco-Hermione. Nessuna pretesa. Recensite, se vi va! ^^
Jecchan
Genere: Drammatico, Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Questi personaggi non mi appartengono, appartengono esclusivamente alla magnifica J.K.Rowling. Non ho fini di lucro, il mio scopo è allietare le vostre serate (magari davanti ad una bella cioccolata calda xD).
Buona lettura! ^^


Hermione si era isolata, Harry l’aveva capito. Provava a convincersi che forse aveva bisogno di un periodo lontana da loro, per pensare al suo rapporto con Ron.
Li evitava accuratamente da giorni, ormai. Quando loro scendevano in Sala Grande per fare colazione, lei era già schizzata via, nelle lezioni in comune arrivava appena dieci secondi prima per non doversi sedere con loro, e correva nei banchi in prima fila, evitati come la peste dagli studenti.
La sera, in Sala Comune, lei non c’era mai, rimaneva chiusa in camera.
E la storia si ripeteva tutti i giorni.
Harry pensava ingenuamente che quella era solo una normale crisi tra fidanzati, e che presto sarebbero tornati insieme.
Non se ne intendeva molto di fidanzati e crisi, in realtà: il suo rapporto con Ginny è stata un’estensione naturale di quello che erano prima. Non c’è stata la classica domanda “ti vuoi mettere con me?”, non si festeggiava nessun “mesiversario”, dopo che lui era tornato dalla ricerca degli Horcrux avevano ripreso da dove si erano interrotti.
Per questo Harry Potter pensava che tutto si sarebbe risolto presto.
 
Quella ragazza sta piangendo ancora, pensò Mirtilla.
Per stremare una come lei, che si lamentava tutto il giorno e tutta le notte, ce ne voleva.
Si era stufata, solo lei poteva piangere con questa continuità.
-Scusa carina, se vuoi piangere in libertà, ammazzati e cercati un bagno guasto dove sfogarti, come me!-
Hermione sussultò, sentendo la voce del fantasma.
-Hai ragione Mirtilla, mi ero dimenticata che fosse il tuo bagno-
-Eh certo, chi vuoi che si ricordi della frignona Mirtilla Malcontenta!- attaccò lei, già pronta ad iniziare il suo teatrino.
Ma prima che potesse iniziare a lamentarsi, Hermione riprese a piangere, facendole morire il lamento in gola.
-Basta, sei troppo piagnucolona anche per me! Andrò a farmi un giro nello scarico-
E con un sonoro Plop sparì in un water.
Hermione si godette quell’attimo di pace senza Mirtilla, anche se l’eccessivo silenzio le faceva pressione alle orecchie.
Lo scricchiolio della porta la avvisò che qualcuno stava entrando.
Immediatamente si alzò e si avviò al lavandino per sciacquarsi il viso, ma aveva pianto molto quel giorno.
Attraverso lo specchio, vide la figura magra e slanciata di Draco Malfoy.
-Oh, non sapevo che questo bagno fosse già occupato-
Ma non se ne andò, anzi si sedette per terra e tirò fuori dalla tasca dei pantaloni un pacchetto di sigarette.
-E’ vietato fumare, Malfoy- disse Hermione severa, riprendendo per un attimo il suo ruolo di Caposcuola.
Lui alzò il viso verso di lei, ghignando.
-Sai, non sei molto credibile con quegli occhi gonfi. Sembrano dei Bolidi-
La riccia arrossì, imbarazzata per essere stata scoperta.
Senza rendersene conto, si sedette per terra accanto a Draco.
-Ne vuoi una?- chiese lui porgendogli il pacchetto.
-No grazie, ci tengo alla salute- ribatté lei stizzita.
-Non mi pare, visto che te la fai rovinare da un certo Portiere-
E lui come diavolo faceva a saperlo? Si chiese Hermione.
Poi si calmò: certo, lo sapeva tutta la scuola.
-Non ricordo di averti mai detto che fossero fatti tuoi, mi pare-
-Non me l’hai mai detto, ed io non ci voglio entrare. Ti stavo solo dando un consiglio spassionato-
Si accese la sigaretta e tirò la prima boccata. Notò immediatamente i tratti del biondo distendersi, mentre chiudeva gli occhi.
-Mi commuove che io ti stia tanto a cuore- lo prese in giro.
-Ripeto: consiglio spassionato- ribatté lui.
Per qualche minuto stettero in silenzio, ma non era il silenzio di prima, constatò Hermione: era rilassato, tranquillo. Le sembrava un silenzio necessario.
Eppure, fu lei a romperlo per prima.
-Visto che hai voglia di darmi consigli spassionati, allora spiegami perché sono ancora viva-
A Draco cadde la sigaretta dalle labbra dalla sorpresa: leggendo tra le righe, non gli starà mica dicendo che vuole..!
-Cosa significano questi discorsi, Granger?-
Lei fissava il vuoto, con un sorriso triste.
-Sì, perché sono viva? Pensavo che dopo la Guerra, sarebbe tornata la pace. Per me. Invece la sofferenza ha solo generato altra sofferenza. Non sono felice, e forse hai ragione, mi faccio rovinare la salute da una persona che non mi vuole. Che senso ha vivere?- domandò lei.
Draco non sapeva proprio come rispondere. Cosa si può dire a qualcuno che sta accarezzando l’idea di farla finita?
Lui non l’ha mai pensato, neanche nei suoi momenti peggiori.
-Che senso ha? Ma Granger.. Senti- iniziò, spostandosi sulle ginocchia e fissando intensamente la sua interlocutrice.
-Io non conosco la sofferenza che conosci tu, è appurato. Ma penso che per niente e nessuno valga la pena pensare di morire. Tutti hanno momenti oscuri, momenti di debolezza. Dannazione, hai avuto l’esperienza della Guerra, tutti i piccoli dolori della vita dovrebbero sembrarti delle cavolate!- esclamò lui.
Hermione lo fissava con tanto d’occhi: non si era aspettata che Draco le rispondesse, era solo una domanda retorica.
-Arriverà anche per te la pace. Comincia con chiudere con Lenticchia, per esempio. Se guardi oltre le sue spalle, troverai una persona che ti aiuterà, che ti vorrà stare vicino, sul serio- concluse lui, rimettendosi seduto composto e accendendosi un’altra sigaretta.
La riccia continuava a guardarlo.
-Ed inoltre- aggiunse lui – Hai una gran testa. Il mondo non vedeva una secchiona come te da secoli. Senza contare che l’idea di vedere la McGranitt crogiolarsi dal dolore sul tuo corpo non è proprio un bello spettacolo-
-Lo pensi sul serio? Tutto quello che hai detto, intendo-
Il biondo girò la testa impercettibilmente, per fissarla.
-Io non parlo per far prendere aria alla bocca, dovresti saperlo ormai. Tutto ciò che dico è ciò che penso-
Hermione si sentì il petto magicamente caldo, come non sentiva ormai da mesi.
Le parole di quella Serpe le avevano scaldato il cuore, grazie a lui sapeva quello che doveva fare.
Il suo scopo era trovare un po’ di pace.
Gli sfuggì una risatina, e Draco se ne accorse. Di rimando, per un secondo, anche lui sorrise, ma durò un attimo.
Poi fece finta di non aver sentito quella risatina che lo aveva smosso.
Allora anche lui era capace di aiutare qualcuno, si disse.
Se era capace di far ridacchiare la Granger, nonostante i suoi propositi di suicidio, poteva fare tutto, anche liberarsi dei sensi di colpa.
-Me ne vado a letto- annunciò lui, facendo leva con le mani sulle ginocchia per alzarsi.
-Adesso? Tra venti minuti hai lezione!- esclamò lei sconvolta.
-Non mi importa, la salto. Tanto, pensi che si accorgerebbero della mia assenza? Ammettiamolo, saranno tutti più contenti- disse.
-Io non sarei contenta-
Prima di poter dare un freno ai pensieri, Hermione li liberò.
Si mise una mano davanti alla bocca, bordeaux per l’imbarazzo.
Draco non poté fare a meno di sorridere davanti al rossore della Granger.
-Allora è tutta un’altra cosa- disse prima di darle le spalle.
Sperava di essere suonato sarcastico, ma in realtà l’idea che la riccia non lo disprezzasse lo aveva scosso in modo positivo.
Come se avessero vita propria, le sue labbra si stesero in un sorriso, che tenne fin davanti ai sotterranei.
Quando entrò in Sala Comune, tornarono come prima.

NdA Buonasera!
Ho provato a resistere, ma è più forte di me, avevo scritto il quinto capitolo e volevo subito postarlo! Non prendetemi per computer-dipendente eh! xD
Qualcosa si sta muovendo nel cuore di Hermione, ma prima che a trovare l'amore, deve salvarsi da sé stessa.
E chi meglio di uno che cerca di alleggerirsi la coscienza? =)
Grazie alle 9 recensioni (Vi amo follemente! =D), ai 2 che la preferiscono, a giusymbarelaudato che la ricorda ed ai 38 che la seguono (Sono quasi commossa =D).
A prestissimissimo, forse a stasera, chissà! ^^
Jecchan
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Jecchan92