Ika_LiL ReBeL:Accidenti!!grazie *ç*,ma non esagerare xD spero che anche questo capitolo sia apprezzato!!-.^
Elyrock:Sentirmi dire che scrivo bene da te,è davvero un onore!*ç*Spero ti piaccia anche il seguito!!
pansygun:non c'è bisogno che mi preghi,eccoti accontentata xD spero ti piaccia anche questo *ç*
Cembala:Si,è senz'altro originale xD Grazie anche a te *ç*
Helena: più che idea favolosa,mi sembra solo buffa x°°D grazie cmq *ç*
linkin park:grazie grazie grazie *ç*
Bell_Lua: Grazie mille*ç* spero che ti piaccia anche questo capitolo!!
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Fu la pioggia a destarmi.
Forse aveva già smesso,ma sentivo una pozza d’acqua formarsi continuamente sotto la guancia destra.
La cosa strana era che si produceva sempre nella stessa sequenza.
Quando l’acqua si ritraeva,lasciava il posto a qualcosa di morbido e freddo.
Forse non avevo dormito sul serio.
Forse mi ero solo smarrita nel turbinio dei miei pensieri.
Avevo ancora gli occhi serrati,ed ero ancora in quella posizione fastidiosa. E la testa mi faceva ancora male.
Ma un alone di calore,mi avvolgeva,rendendo tutto più sopportabile.
Aprì gli occhi lentamente. La luce mi accecò per qualche istante. Sbattei più volte le palpebre, per mettere a fuoco ciò che mi circondava.
Ero sicuramente sdraiata,perché se ciò non fosse stato,la situazione era piuttosto assurda.
Un sentiero bianco si stanziava davanti a me a perdita d’occhio,mentre l’acqua cristallina,lo assaliva con furia da un lato.
Dall’altro invece,accarezzato lentamente dalle lunghe fronde degli alberi.
Finalmente riuscì a dare un senso a tutto. Feci leva sul gomito destro quel tanto che bastava,per riuscir ad avere una visuale normale.
Ero sul bagnasciuga di chissà quale spiaggia.
Raccolte le forze mi alzai,penetrando con le dita la sabbia fredda ed umida, che mi aveva fatto da giaciglio.
Finalmente in piedi mi voltai verso il mare .
Si riusciva a distinguere difficilmente la linea che lo separava dal cielo,per quanto i colori dei due fossero chiari,limpidi e puliti.
Mentre mi perdevo in quella distesa d’acqua,un pensiero mi balenò in testa,facendomi assalire dal terrore :dov’era il ragazzo che mi aveva salvata?
Iniziai a correre sul bagnasciuga senza riflettere.
Un milione di domande invasero la mia testa:dove mi trovo?Cosa devo fare?E’ ancora vivo quel ragazzo?O sono davvero sola in questo posto?
Presa dal panico continuavo a correre disperata, con più forza di quanta avessi mai immaginato...
Man mano che andavo avanti ,più si faceva difficile la corsa.
Mi sembrava di affondare ad ogni passo nella sabbia bagnata,mentre ogni movimento nell’acqua,era sempre più rallentato.
Inciampai in uno scoglio nascosto dall’acqua,cadendoci sopra.
Mi rialzai per poi ricadere pesantemente nell’acqua .Imperterrita continuai ,esausta e dolorante.
Finalmente lo vidi,inerme,proprio come lo ero io sulla spiaggia.
Inerme come lo ero in quel momento.
Corsi da lui,dimenticandomi di tutto. Mi lasciai cadere sulle ginocchia,accanto a lui.
Gli scostai ancora una volta i capelli dal viso. Era vivo. Il suo respiro si posava sulle mie dita…su di me…
Goffamente lo trascinai,per le braccia,lontano dalla riva,per distenderlo all’ombra.
Gli sedetti accanto,a guardarlo.
I capelli ed i vestiti erano umidi ed imbrattati di minuscoli granelli di sabbia,così come tutto il corpo.
Presi la sua mano nella mia:era fredda e grande.
Stupidamente provai a scaldarla,mentre lo carezzavo con lo sguardo.
Era un viso familiare il suo,uno di quelli che trovi sui giornali o in televisione..ma chi era?
Aprì gli occhi,e il suo sguardo indecifrabile scatenò in me un’ insensata ondata di paura.
Lasciai la sua mano all’istante,mentre mi fissava,stranito.
Dopo secondi interminabili,senza fiatare decise di alzarsi.
Vacillò,ed io scattai in piedi,pronta a sorreggerlo,ma scansò la mia mano tesa.
Continuava a fissarmi,nervoso,senza dire nulla. Forse avrei dovuto parlare per prima…
-Stai bene? – domandai timorosa.
Mi diede le spalle – Ti sembra che io stia bene?-mi urlò,furioso voltandosi.
Mi morsi un labbro e mi guardai i piedi,intimorita. Solo allora mi accorsi di sanguinare.
Dev’ essere successo con lo scoglio,pensai.
Rialzai lo sguardo. Ora fissava il mare,furibondo, mentre calciava qualche sasso.
Ti sembra che io stia meglio di te? pensai.
Lo ignorai e mi diressi,verso una palma poco distante.
La sete incominciava a farsi sentire,più della fame…
Puntai una noce di cocco.
-Almeno io non getto sassi nel mare!!-urlai,mentre raccoglievo una pietra,per scaraventarla verso il mio bersaglio.
Mancata.
Ripresi un altro sasso.
-Almeno io mi do da fare!-continuai infuriata.
Sentivo che si avvicinava,ma lo ignorai,mentre cercavo un’altro sasso.
Lo sento sospirare.
Poi un colpo secco,ed una noce di cocco atterra vicino a me con un rumore sordo.
Trionfante cerca di soffocare una risatina.
Afferro il frutto ed irritata mi volto verso di lui. -Ti rendi conto che poteva cadermi in testa?! – esclamai isterica.
- Uhm… si – ammise divertito,togliendomelo dalle mani.-Tranquilla,la prossima volta non ti mancherò se è questo che ti preoccupa -disse scompigliandomi i capelli.
- Hey!Ridammelo immediatamente! – esclamai seguendolo.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Sinceramente non mi soddisfa affatto questo capitolo...però spero davvero vi piaccia!!-.^