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Autore: HidanJashinist    11/12/2012    7 recensioni
La storia comincia dopo tre mesi di allenamento e Kureyo ha ancora molta strada da fare prima di diventare una kunoichi. Guai,litigi,missioni,duro allenamento e romanticismo sono frequenti per Kureyo e gli adorabili akatsukiani.
Spero vi piaccia! Un abbraccio da HidanJashinist
P.S: Le frasi scritte tra asterischi sono pensate.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akatsuki, Hidan, Kakuzu, Nuovo Personaggio, Pain
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden, Dopo la serie
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“Andiamo mamma!!” “Dov’è papà?” Eh? Cosa? Chi sono questi due? Sembra che stiano parlando con me: “No,non sono la vostra mamma. E non so dove sia vostro padre.” Un bambino sui dodici anni con i capelli castani e gli occhi ametista mi tirò per mano verso uno specchio: “Ma guardati! Tu sei la mia mamma!” Guardai l’immagine nello specchio e sussultai: ero più alta,i capelli erano più lunghi,i miei lineamenti erano più maturi e… Un seno che era una terza e mezza!? L’altro bambino era una ragazzina che avrà avuto la stessa età del maschio,con i capelli lunghi argentati e gli occhi di un castano chiaro: “Stai bene mamma? Oh guarda!!! Ecco papà!!” I due bambini corsero incontro a un uomo… Hidan!?! Il jashinista abbracciò i due bambini e li baciò sulla fronte: “Ciao piccoli demoni!” Alzò lo sguardo verso di me e mi baciò sulle labbra: “E ciao anche a te,bellissima mamma.” Cominciai a urlare e divenne tutto buio.

Sussultai sul pavimento: “AAAAAAAAAAARGH!!!!! NOOOOOO!!!” Mi toccai il viso: ero in lacrime. Kisame saltò nel futon e mezzo rimbambito per il sonno mi corse incontro: “Ehi ehi ehi!!! Kureyo!!! Sei sveglia,stai calma!! Non urlare!!!” Mi asciugò le lacrime con le dita: “Shh,brava. Cosa è successo?” Tremavo per l’adrenalina e lo spavento: “Oddio Kisame… Ho sognato c-che avevo due figli! E che erano di Hidan!! Mi chiamavano mamma e io” Ricominciavo ad agitarmi e Kisame mi accarezzò la schiena con dei segni circolari: “Calma,stai buona. Era solo un sogno.” Balbettai: “E c-che significa K-Kisame?? Io sono contraria all’aver figli!” Mi fece un sorriso: “Può voler dire che in fondo in fondo non sei così contraria e che sei talmente innamorata che saresti pronta ad un passo del genere.” Lo spinsi piuttosto forte: “Ma che ti sei fumato?!? Assolutamente no!” Rise: “Eddai,che c’è di male? Come si comportava Hidan nel sogno?” Rimasi sorpresa dalla domanda: “Beh,era contento. Li amava e amava me…” Kisame fece un grosso sorriso mostrando i denti aguzzi: “Tu prevedi il futuro,ne sono quasi sicuro.” Scossi energicamente la testa: “No no no! Non… me la sento… E spero che il mio sogno sia solo una qualche strana fantasia…” La porta si spalancò di colpo e Hidan mi saltò addosso urlando: “Cosa hai fatto a Kureyo,Kisame?!?!? Io ti uccido!! L’avevo detto che non eri al sicuro con lo squalo!!!!” Gli tirai una sberla in testa: “E datti una calmata!! Kisame non c’entra niente! Ho fatto un sogno che mi ha traumatizzato…” Hidan mi guardò scioccato e Kisame sospirò: “Parli sempre senza sapere,Hidan…” Hidan lo ignorò e mi baciò la spalla: “Dimmi cosa hai visto.” Raccontai: “Ho sognato che tu… Eri diventato padre…  E io ero la madre dei tuoi figli… Due bambini,sui dodici anni,un maschio e una femmina.” Hidan rimase a bocca aperta e poi scoppiò in una risata: “Ahahaha,io padre!!! Ahahahah,i bambini sono solo dei piccoli demoni!” Borbottai: “Che ti ridi,idiota? Guarda caso,nel sogno li avevi salutati con lo stesso appellativo “piccoli demoni”…” Si zittì e mi fissò con gli occhi spalancati,poi sussurrò: “Non sono adatto a fare il padre… Io stesso non so chi sia il mio…” Lo accarezzai: “Non ti preoccupare,non voglio figli. Sarà stato solo uno strano sogno…” Mi baciò con un mezzo sorriso: “Però in fondo non sarebbe male avere degli eredi del culto di Jashin, averli con te poi,decisamente non mi dispiacerebbe.” Gli tirai un pugno: “Intanto non li partoriresti te! Non so se hai la minima idea di che razza di dolore senta una donna quando partorisce!! Quindi,col cazzo!” Mi strinse togliendomi il respiro: “Ma come sei sboccata stamattina! Devo farti tacere a modo mio?” Kisame sbraitò: “Non nella mia stanza!! E tornate a dormire!! Sono le 4 del mattino!!!” Hidan mi prese in braccio: “Ed ecco che i due sposi se ne vanno nella loro stanza.” Feci una smorfia: “Che c’entra il matrimonio,adesso?” Mi palpò con un sorriso: “Solitamente ci si sposa se si hanno dei figli e amarti “finchè morte non ci separi” è un mio desiderio,anche perché io sono immortale.” Che cosa dolce… Gli tirai una pacca: “Piantala di palparmi il sedere! E non mi porterai all’altare per dei marmocchi!” Aprì la porta di camera sua con un piede e mi depositò dolcemente sul futon: “Chi lo sa. Chi vivrà vedrà.” Sbuffai: “E piantala di fare riferimenti a detti sulla vita! Sei un cazzutissimo immortale!! Io no!” Si infilò nel futon e mi abbracciò: “Quando lo vorrai,diventerai immortale anche te e dopo mi sposerai,takara.” Immaginai Hidan in smoking che mi infilava la fede nuziale e Deidara che faceva da testimone urlando: “Diventerò ziooooo,un!!!” Sorrisi e gli baciai il petto: “Va bene. Vedremo un giorno…” Mi addormentai nel tepore del suo corpo.
 

-2 ore dopo

Itachi bussò alla porta: “Ehi,voi due. Sveglia! Comincia una nuova giornata!” Hidan,stranamente,si svegliò subito: “Non rompere Uchiha! Mi sto godendo il corpo della mia futura moglie!” Itachi sbuffò: “Fate come vi pare.” Tirai un pizzicotto al fianco di Hidan: “Ma cosa dici? E cos’è che staresti godendo?” Mi puntellò con un dito: “Dico la verità. Tu non te ne sei accorta,ma è da quando siamo entrati nel futon che ti sto toccando. Anche adesso.” Appoggiò una mano sulla coppa del reggiseno e l’altra su una natica,sbottai: “Sei tremendo!” Mi baciò: “Lo so e tu sei una suora.” Sussurrai: “Cosa hai detto?” Ridacchiò: “Che sei una suora. Vuoi che te lo ripeta?” Sibilai: “Mo’ vedi la suora…” Gli baciai le labbra e scesi sul mento,sulla gola e mi soffermai su un suo capezzolo,rabbrividì: “Oh,temo di essere in pericolo.” Lo morsi piano e sussultò: “Aah,mio Jashin. Me l’hai fatto diventare duro,ehehe.” Mi avvicinai per intensificare il contatto: “Hai il romanticismo di una padella,lo sai?” Mi baciò percorrendo la mia spina dorsale con il dito: “Grazie. Forse non sei così suora come pensavo.” Appoggiai la mano molto vicina al suo “amico”: “Tu dici? Sei assatanato di porcherie,lo vedo in quegli occhi stupendi che ti ritrovi.” Spostò la mia mano proprio lì sopra: “Oh sì,lo sono. E non hai idea di quello che potrei farti in questo momento,ma ti sentirebbero urlare di piacere e sarebbe imbarazzante,non trovi?” Mi spostai a cavalcioni su di lui: “Sì,imbarazzante. A giudicare da quello che hai qui sotto,devi essere parecchio dotato…” Rise e mi premette contro di lui: “Hai la lingua attiva oggi. Chissà in quali altri modi.” *Mmmh,lo voglio,lo voglio,lo voglio!! Kure,fattelo sfuggire e giuro che non la passerai liscia!* Mi stavo auto minacciando… Ma il bello è proprio quello di sfuggire all’ultimo minuto. Gli leccai un labbro e poi la lingua: “Scordatelo bello. Non ti farò nulla del genere fino a che non avrò almeno vent’anni!” Serrò le braccia intorno alla mia vita: “E vuoi lasciarmi sbavare per tutto quel tempo? Pensavo di essere spietato,ma tu mi hai decisamente battuto!” Si sentì un forte casino al di là della porta,qualche improperio e una risatina. Hidan si alzò e aprì la porta: “Se osate riferire anche solo una sillaba di quello che avete sentito,giuro che vi sacrificherò a Jashin tagliandovi l’uccello senza pietà!” Osservai gli spioni: Deidara,Zetsu e Sasori. Deidara si portò entrambe le mani sui gioielli, Sasori rimase indifferente e Zetsu chiese: “Che uccello? Gli uccelli volano e non mi pare che ne abbiamo qualcuno attaccato…” Deidara sbottò: “E’ quello che hai in mezzo alle gambe,baka,un!” Zetsu si tirò l’elastico dei pantaloni e scrutò: “Aaah,intendi questo!! Chissà a cosa serve…” Rimanemmo tutti sbigottiti dalla sua affermazione, Hidan chiese sconcertato: “Mi stai dicendo,che tu non sai a cosa ti serva il cazzo!??!” Sbottai: “Hidan porca troia! Un po’ di finezza,insomma!” Deidara mi guardò: “Senti chi parla,un.” Sasori guardò Zetsu: “Quello che hai lì in mezzo,non serve solo per pisciare…” Zetsu lo guardò curioso: “E a cos’altro serve?” Sasori alzò gli occhi al cielo: “Lo puoi mettere nelle femmine…” Diventai rossa: “Sasori!!! Come puoi spiegargli in quel modo questo concetto! Potrebbe mettere incinte tutte le donne nel raggio di miglia e miglia,solo per provare a fare quello che gli hai spiegato!” Tentai di non far venire strane idee a Zetsu: “Dimentica quello che ti ha detto Sasori,lui non ce l’ha,quindi non sa come stanno le cose. Vai da Pain che te lo spiega.” Zetsu scese di sotto e Sasori mi guardava con il fumo che gli usciva dalle orecchie: “Io ce l’ho l’uccello! E anche più grosso di quello del tuo jashinista!!!” Deidara e io avevamo la faccia del meme “Poker Face” e Hidan rise di gusto: “Ahahahaha,ti diverti a sparare cazzate eh? L’unica cosa che si allunga a te è il naso,ahahahah!” Mi alzai in piedi e mi diressi verso i due litiganti: “Smettetela. Sasori,non mi interessa che tu ce l’abbia o meno,non farebbe la differenza. E tu,Hidan,sposta il tuo bel culetto e scendi di sotto,io vado a rivestirmi e poi ti raggiungo.” Sorrise e mi mostrò la lingua,oltrepassai la porta e mi diressi nella stanza di fianco: la mia. Sasori mi trattenne per una spalla: “Dobbiamo parlare io e te.” Mi scrollai la sua mano dalla spalla: “Io e te non abbiamo nulla da dirci. Fila di sotto e non scocciare ulteriormente.” Aprii la porta della mia camera e Sasori si mise tra la porta e il corridoio mentre io ero dentro, fece un sibilo: “Al contrario,abbiamo molto da dirci. Ad esempio quello che pensi delle mie dimensioni.” Mi giunse un brutto presentimento: “Cosa pensi di fare, Sasori?” Entrò nella camera: “Farti cambiare idea.” Urlai: “Deidaraaaa!!!!!!” Il dinamitardo corse in stanza mentre Sasori stava per commettere un gesto osceno e lo bloccò giusto in tempo: “Danna ma sei impazzito!?!?” Sasori strattonò Deidara: “Non rompere artista da strapazzo!” Sbiancai: dire certe cose a DeiDei,meglio conosciuto come Deidara,proveniente dal villaggio della Roccia, era come condannarsi al suicidio. Un bagliore sinistro attraversò gli occhi di Deidara: “Cosa hai detto?” Mi allontanai correndo dalla stanza e con un unico salto scesi le scale e corsi in cucina: “AL RIPARO!!” Si sentì un’esplosione tremenda al piano di sopra. Tutti i presenti sussultarono e Pain chiese: “Mo’ che diavolo è successo!?!” Spiegai: “Sasori stava per fare una pazzia,così ho chiamato Deidara per farmi aiutare,poi Sasori ha insultato l’arte di Deidara e beh,è successo quel che è successo…” Kakuzu chiese curioso: “Che pazzia stava per fare Sasori?” Impallidii e Hidan mi guardò sospettoso,poi sembrò colpito da un’illuminazione: “STAVA PER FARTI VEDERE L’UCCELLO!?!?” Rimasi a bocca aperta,come caspita aveva fatto!?! Annuii e lui scattò al piano di sopra,Kakuzu spalancò gli occhi: “Sasori è nella merda… Hidan non era mai riuscito ad azzeccare una teoria al primo colpo e a giudicare da come è scattato,è parecchio incazzato…” Sbuffai: “Se volevi farmi sentire in colpa ci sei riuscito! Perderemo un membro dell’organizzazione per colpa mia…” Pain scattò verso le scale: “Col cavolo! Ora li sistemo io.” Lo seguii: “Ma Pain-sama! Deidara non ha colpa!” Si girò: “Se ha fatto saltare il tetto,lo uccido. Erano in camera tua, giusto?” Annuii e osservammo il disastro: non c’era più camera mia,la porta era sparita e ne rimanevano solo le ceneri,tutto ciò che c’era era andato distrutto e al centro della stanza c’erano DeiDei,Hidan e Sasori. Deidara stava tirando Hidan per l’uniforme per staccarlo da Sasori che in quel momento veniva strangolato dal jashinista. Pain sbraitò: “Dannazione! Guarda cos’hai combinato Deidara!! BANSHO TENIN!” Hidan venne separato da Sasori con forza e Hidan urlò: “LASCIAMI PAIN!! Questo brutto stronzo si è fatto strane idee sulla mia proprietà!” Sasori ribatté: “Non mi sono fatto nessuna idea!!! Ha osato dire che non ce l’ho!!!” Hidan ringhiò: “E ha ragione!!! Se mi capiti sotto tiro ti spezzo le gambe!” Pain faticava a tenere fermo l’incazzato jashinista e Sasori era trattenuto da Deidara. Pain fece valere la sua autorità: “TACETE! O LE GAMBE VE LE SPEZZO IO! Hidan,stai fermo! Sasori scusati e chiudi quel becco! Deidara,tu dovrai rimettere a posto questa stanza entro 2 giorni o saranno guai!!” Si girò verso di me: “Tu,Kureyo,dormirai provvisoriamente nella stanza di Itachi.” Hidan urlò: “E NO EH! Verrà nella mia stanza punto e basta! Con l’Uchiha proprio no!” Pain per poco non esplose: “QUI COMANDO IO! E se dico una cosa la si fa!! Quindi,per una volta, stai zitto ed esegui gli ordini,Hidan!” Silenzio tombale da parte di tutti: probabilmente nessuno lo aveva mai visto così inferocito. Sussurrai con cautela: “Ti prego,calmati. Fai due respiri profondi Pain-sama e per cortesia,molla Hidan.” Pain lo lasciò andare e Hidan mi ringraziò: “Grazie. Vi terrò d’occhio per i prossimi due giorni… Non mi fido di nessuno qua dentro,nemmeno di Konan!” Feci una smorfia disgustata: “Se permetti,con Konan non ci vado manco morta e poi,non sarei capace di farti le corna.” Sorrise: “Infatti non è che dubito di te,dubito degli altri.” Scossi la testa: “Sciocco immortale… Non hai niente da fare oggi?” Sogghignò: “Effettivamente n” Pain si intromise: “Davvero Hidan? Ah,benissimo. Allora aiuterai Deidara a rimettere a posto la stanza di Kureyo. Contento? Così non rimarrai a grattarti le balle per tutto il giorno.” Hidan diede un calcio furioso a ciò che restava del cassettone e quest’ultimo si polverizzò. Pain mi fece segno di seguirlo: “Tu ti allenerai. Oggi proveremo la Tecnica della Trasformazione del Corpo,ovvero Henge No Jutsu e capiremo che tipo di chakra sia il tuo.” Lo seguii fino al giardino e mi indicò un gattino che passava casualmente di lì: “Vedi quel gatto? Ora ti mostrerò come prendere le sembianze di qualsiasi cosa,animale o persona. I segni sono: cane,cinghiale e pecora.” Eseguì le mosse e si trasformò in un gatto arancione,commentai: “Questa forma ti dona. Dovresti trasformarti più spesso.” Sciolse la tecnica e mi guardò come se avessi detto una colossale stronzata: “Perché dovrei? Solo per sembrare carino e “coccoloso”? E poi cos’ha che non va il mio aspetto?” Lo osservai meglio,non si può dire che Pain non sia un bell’uomo. Scossi la testa: “Niente niente. Il tuo aspetto non ha nulla di male,anzi… Era solo un commento…” Inarcò un sopracciglio: “Mh… Va bene…” Ci fu un silenzio imbarazzante per alcuni secondi,poi Pain mi fece un gesto con la mano: “Prova la tecnica invece di blaterare.” Feci un sorriso ironico: “Cane. Cinghiale. Pecora.” Una nuvola di fumo mi avvolse. Pain mi guardò e gli vennero le lacrime agli occhi,poi cominciò a ridere tenendosi la pancia. Domandai incuriosita: “Che c’è da ridere?” Pain mi spinse davanti a uno specchio che,chissà perché,stava in giardino. Oh mio Jashin! Sembravo un gatto spelacchiato ed ero di un color verdino a pois arancioni, decisamente orrendo. Sciolsi la tecnica e Pain si asciugò le lacrime con un dito: “Ok ok… Come primo tentativo è davvero mostruoso. Concentrati! Pensa al gatto a cui vorresti somigliare!” Mi venne in mente il mio amore: Dado. Mi tremò il cuore: era da tantissimo che non lo vedevo… La mia mucca svizzera felina… Il mio ciccione peloso… Mi mancava e non sapevo neanche se era vivo o morto. Sospirai e mi concentrai sui miei ricordi: “Henge No Jutsu!” Mi guardai allo specchio: ero proprio il mio amatissimo gatto. Girai su me stessa e saltai sulla panchina: “Che ne dici Pain?” Annuì: “Gatto perfetto. Rimani così fino a che non te lo dirò io e non parlare,miagola.” Lo guardai stranita: “Perché?” Sbuffò: “Voglio fare uno scherzo a Hidan. E poi ti sarà utile per le missioni di spionaggio e per migliorare la tua capacità nel rimanere nella stessa forma.” Alzai gli occhi al cielo: “Meow…” Sorrise: “Perfetto. Tieni questo foglietto,così sapremo che chakra hai.” Mi mise vicino alle zampe un foglio bianco. Lo presi con un po’ di fatica e gli trasmisi il mio chakra: il foglietto si sgretolò. Sbottai: “Ma cacchio! Sono della Terra!” Pain mi guardò male e borbottai miagolando,lui rispose: “Magnifico. Kakuzu potrà insegnarti tutte le sue tecniche.” Miagolai ulteriormente e Pain mi prese senza preavviso tra le braccia e mi portò all’interno del covo. Konan lo vide e mi guardò con interesse: “E questo gatto?” Pain fece spallucce: “Mascotte.” Konan mi accarezzò sulla testa e io piegai le orecchie scocciata. Kisame passò di lì e mi guardò con curiosità: “Assomiglia tantissimo al gatto di Kureyo. A proposito,dov’è lei?” Pain rispose: “L’ho mandata a fare una ricerca qua intorno. Tornerà stasera.” Kisame annuì e mi grattò sotto il mento, miagolai piano e feci delle leggere fusa,giusto per non destare sospetti e capii il motivo per cui i gatti si incacchiano se li tocchi troppo… Sasori urlò dalla cucina: “E’ pronto da mangiare.” Mi spinsi giù dalle braccia di Pain e corsi con eleganza felina in cucina,sedendomi al mio posto. Sasori mi guardò con uno sguardo interrogativo e Itachi commentò: “Abbiamo un ospite… Sembra quasi che voglia mangiare con noi.” Pain entrò in cucina: “E’ la nostra mascotte. Sasori, dagli una ciotola a parte.” Itachi si avvicinò: “Ciao micino. Assomigli molto a un altro gatto…” Mi accarezzò dalla testa alla coda più volte e mi accasciai sul cuscino che faceva da sedia: cominciavo a stufarmi di tutte quelle carezze. In quel momento arrivarono a tavola anche Deidara,Zetsu,Kakuzu e Hidan. Hidan si sedette al mio fianco e domandò: “Dov’è Kureyo?” Kisame rispose: “Pain l’ha mandata a fare una ricerca nei dintorni.” Hidan sbuffò e poi si girò verso di me: “Ma io ti conosco! Sei Dado!” Miagolai e gli saltai in grembo,sfuggendo alle carezze di Itachi. Cominciai a fargli le fusa e a strusciarmi contro il suo mento. Rise: “A quanto pare ti piaccio.” Pain mi guardò e sorrise: “Gatto ruffiano. Scendi da Hidan e pensa a mangiare,dovresti vergognarti a dargli tutte quelle attenzioni.” Feci un miagolio di protesta e mi accoccolai con convinzione sulle gambe di Hidan. Kakuzu mi guardò sospettoso e io gli sibilai rizzando il pelo, Deidara si avvicinò e mi strappò via da Hidan,cominciando a strusciare la faccia sulla mia schiena,tenendomi da sotto le ascelle,manco fossi un peluche: “Aaaw!! Che carino!!! Come si chiama?” Pain alzò le spalle: “Sceglietelo voi un nome.” Deidara mi guardò raggiante: “Deidara Junior!!” Sasori borbottò: “Che schifo di nome…” Deidara lo fulminò con lo sguardo e Kakuzu propose: “Ryo.” Kisame scosse la testa: “Sei fissato coi soldi Kakuzu… Direi Ayu*!” (*L’Ayu è un pesce giapponese) Itachi alzò gli occhi al cielo: “E tu sei fissato coi tuoi simili! Mmmh… Miske!” Hidan sbottò: “Uno più brutto dell’altro! Secondo me gli starebbe bene Kuroneko.” Saltai giù da Deidara e andai a dare una specie di bacino sul collo a Hidan: “MEOW MEOW!!” Hidan fece uno sguardo di superiorità: “Visto? Piace anche al gatto.” Pain si sedette al suo posto: “A quel gatto piace tutto quello che fai… Fidati di me.” Hidan lo guardò stranito e mi grattò la pancia. Ok,questo mi piaceva. Sasori mi mise una ciotola di latte sul pavimento e io la guardai un po’ male,ma dovevo obbedire agli ordini del capo,glielo dovevo. Leccai il latte e lo terminai dopo una ventina di minuti. Hidan mi allungò un pezzo del suo cibo e io lo addentai soddisfatta: c’era qualcuno che mi dava da mangiare! Dopo il pranzo (avevamo saltato la colazione per gli “imprevisti”) Hidan annunciò: “Vado a farmi un bagno. Quindi prenoto il cesso!” Non aspettò nemmeno che gli altri gli rispondessero e io lo seguii fino al bagno,entrò e richiuse la porta senza accorgersi della mia presenza. Osservai il gabinetto e saltai,pensando di atterrare sulla tavoletta,ma mi sbagliai: la tavoletta era alzata! Con uno “splash” caddi nel gabinetto e pensai di morire per la vergogna: “MEEEEEOW!” Hidan si girò di scatto e recuperò il mucchio di pelo bagnato che ero io dal gabinetto e mi depositò sul piano d’appoggio del lavandino: “Kuroneko! Ma cosa fai? Non è una vasca da bagno quella!” Mi annusò: “Per fortuna nessuno si era dimenticato di tirare l’acqua… Ma non è bello avere addosso l’acqua del gabinetto,vero?” Miagolai disgustata e lui rise: “Sembra quasi che tu mi capisca. Dai,farai il bagno con me.” Le mie piccole pupille si restrinsero: un bagno,con Hidan. Piegai la testa di lato e sorrise: “Fai due “meow” se vuoi fare il bagno. Se no alza la zampa.” Feci due miagolii brevi e mi guardò incredulo,poi si tolse l’uniforme,facendola scivolare sul pavimento,si sfilò la collana e il coprifronte e li appoggiò vicino al lavandino. Spalancai gli occhi quando si sfilò i pantaloni e rimase in boxer e mi venne la voglia di sciogliere la tecnica solo per poterlo spogliare io * Pervertita! Non ti basta già il fatto che ci farai un bagno assieme senza che lui lo sappia?!? Almeno evita di sbavare sul pavimento!* Mi leccai i baffi e osservai mentre si sfilava i boxer. Santo Jashin! Wow… Rimasi a bocca aperta per lo spettacolo che stavo guardando * Porca di quella vacca! Avevamo ragione a dire che era dotato!* Tirai un pugno in bocca al mio pensiero per quella porcheria che aveva affermato,anche se aveva ragione… Il jashinista si abbassò e mi prese in braccio: “Se l’acqua è troppo calda,mordimi.” Entrò nella vasca e si sedette senza farmi bagnare. Allungai una zampa e provai l’acqua: bollente. Avrei aspettato almeno altri due minuti prima di entrare… Salii sulle spalle di Hidan e sembrava che avesse una sciarpa di pelo sul collo. Mi accarezzò la testa: “Ho capito. Non graffiarmi troppo.” Prese una spugna e si lavò con calma un braccio,poi l’altro,il torace,lo stomaco e ehm… Beh,s’è capito. Girò la testa in modo da guardarmi in muso: “Dovrei lavarmi i capelli. Ora potresti scendere?” Feci un salto e mi tuffai nella vasca,schizzandolo in faccia,riemersi e gli feci un sorriso felino,sorrise e si immerse totalmente per alcuni secondi… minuti… Non riemergeva più!!! Nuotai fin al di sopra della sua testa e gliela picchiettai con le zampe,fece uno scatto e io mi spaventai a morte. Mentre si metteva lo shampoo mi spiegò: “Posso stare sott’acqua per molto tempo. Dopotutto non potendo morire,l’ossigeno non è così importante. Ti stavi preoccupando?” Lo guardai male e mi tirò un baffo: “Non farmi quell’espressione,Kuroneko.” Si risciacquò la testa e poi sogghignò: “Ora tocca a te.” Prese il bagnoschiuma e se ne mise una manciata in mano,lo spalmò per bene nelle mani e poi mi passò dalla testa alla coda,senza escludere le zampe e la pancia. Mi prese in braccio e cominciò a massaggiarmi,le fusa furono spontanee e per poco non mi addormentai con quelle deliziose coccole: dovevo trasformarmi in gatto moooolto più spesso. Mi buttò in acqua e io riemersi spaventata,non me l’aspettavo! Miagolai di protesta e gli morsi un dito,lui ridacchiò: “Ma che bei dentini. Sei permaloso come Kureyo.” Lo guardai con uno sguardo interrogativo e cominciò a parlare di me: “Eh già,è davvero permalosa,testarda,irascibile e manesca.” Feci una smorfia e Hidan continuò: “Però… Forse perché sono masochista,mi piace così. Solitamente è dolce,docile e devo dire che adoro quando fa la perversa,eheh.” Alzai gli occhi al cielo e osservai gli occhi color ametista nascosti dalla frangia bagnata che gli copriva in un modo così sexy il viso. Si alzò e tolse il tappo alla vasca,in modo che l’acqua defluisse nello scarico,mi raccolse e mi asciugò energicamente con l’asciugamano. Ora ero sul serio una palla di pelo… Con un asciugamano più grande si asciugò la testa,poi se lo avvolse alla vita e uscì dal bagno,camminando verso la sua stanza. Lo seguivo come un cane più che come un gatto. Il jashinista entrò nella sua stanza e aprì un cassettone,prendendo il ricambio. Mi andai a sdraiare sul suo futon e lo osservai mentre si rivestiva: non mi stancavo mai di guardarlo. La sua muscolatura era d’acciaio,avrebbe potuto fare il modello se la sua carriera da nukenin fosse fallita. Sbuffò: “Sono stanco. Eppure sono abituato a molto peggio… Mi farò un pisolino in attesa che Kureyo ritorni.” Mi tolsi dal futon per lasciarlo sdraiare e mi sdraiai sul suo stomaco. Mi accarezzò: “I gatti sono rilassanti… Yawhn…” Mi accarezzò per circa due minuti,poi si addormentò. Sorrisi e uscii dalla stanza per cercare Pain e lo ritrovai seduto sul divano,intento a leggere una specie di giornale,mi guardai in giro e parlai: “Pain-sama. Qual è lo scopo dello scherzo?” Pain non alzò gli occhi dai fogli: “Voglio farlo preoccupare un po’. In pratica,tu non tornerai per l’orario previsto e Hidan si preoccuperà sicuramente. Sto testando la sua capacità di osservazione,per essere un ottimo nukenin bisogna accorgersi anche dei falsi gatti.” Risposi: “Allora non era uno scherzo! E’ un test!” Sbuffò facendo un cenno con la mano: “Scherzo. Test. E’ uguale,rimane comunque una prova da superare! Cos’hai notato nei suoi comportamenti?” Mi sedetti e ondeggiai ripensando a cosa avevano visto i miei occhietti: “Nulla di particolare,era stranamente stanco e sembra che abbia la testa tra le nuvole. Per il resto,è da sbavo…” Abbassò il giornale e mi guardò stizzito: “Non ti ho chiesto di dirmi cosa pensi riguardo alla sua nudità!” Mi girai per non farmi vedere negli occhi: “Sì sì,scusa… M’è sfuggito.” Sospirò: “Siete incorreggibili… Non è una novità che Hidan abbia la testa tra le nuvole,pensa solo ai fatti suoi. Il fatto che sia stanco è strano,ma non direi grave. Entro l’ora di cena deve riuscire a capire che sei un falso gatto,altrimenti avrà fallito il suo esame. E tu non provare a fargli capire chi sei!” Annuii e camminai verso l’uscita: “Vado a farmi un giretto. Torno tra 10 minuti.” Non mi rispose e io uscii per andare verso una sorgente che avevo visto mentre tornavamo da Konoha. Zampettai con calma sull’erba morbida e guardai in che modo vedono il mondo i gatti: sicuramente da un punto di vista più basso. I cuscinetti erano accarezzati dal terreno morbido e la coda ondeggiava qua e là a ogni mio passo,la sorgente era dietro all’albero tutto storto che mi stava davanti. Mi osservai nello specchio d’acqua e bevvi un po’. C’era un sole caldo e stare sdraiati su una pietra liscia era fantastico. Ad un certo punto sentii dei rumori: “C’è una sorgente qui!” Saltai su un albero e osservai gli intrusi che si avvicinavano… Shikamaru Nara,Naruto Uzumaki e Kakashi Hatake! Si erano avvicinati troppo al covo,dovevo avvisare Pain,ma prima di tutto,raccogliere informazioni. Mi acquattai sul ramo e mi nascosi dietro le foglie. Naruto bevve dalla sorgente con ingordigia: “Aaaah! Ci voleva proprio!!” Kakashi commentò: “Non siamo qui in gita. Fai meno chiasso,potrebbero esserci dei nemici in giro. Shikamaru,qual è il piano?” Nara rispose: “Dei testimoni hanno avvistato un membro dell’Akatsuki nel villaggio vicino e l’altro giorno sono venuti a far spese nel nostro villaggio… Temo che siano ritornati tutti quanti e a quanto pare,si è aggiunto un nuovo membro all’organizzazione. Non avrei mai pensato che quel dannato immortale potesse ritornare,sono preoccupato. Comunque, il loro covo dovrebbe essere nelle vicinanze. Ci avvicineremo con cautela solo per controllare,poi vedremo cosa fare.” Naruto fece un’espressione da baka: “E tu questo lo chiami piano? E’ solo una teoria e per di più molto vaga!” Kakashi lo rimproverò: “Non si può avere un piano se non si hanno tutte le informazioni. Shikamaru è un genio ma non fa miracoli.” Era terribile! Dovevo avvisare subito i miei colleghi! Saltai giù dall’albero e corsi verso il covo,ma Kakashi si accorse della mia presenza: “Il gatto! Prendiamolo!” Naruto lo guardò come se si fosse rimbambito: “Maestro Kakashi,non mi sembra il momento per fare quelle missioni di livello D che ci sono state assegnate stamattina!” Kakashi cominciò a corrermi dietro: “Non è un gatto normale! Prendilo!” Naruto ridacchiò: “Sarà un gioco da ragazzi: Kage Bunshin No Jutsu!” Un decina di copie insieme a Kakashi e a Shikamaru cominciò ad inseguirmi: ero nella M con la M maiuscola! Correvo a perdifiato ma mi accorsi subito che non dovevo assolutamente avvicinarli al covo! Cambiai bruscamente direzione e saltai da albero in albero,per poco Naruto non mi prese per la coda! Dannazione,non avevo ancora imparato nessuna tecnica offensiva! Come potevo difendermi!? Mi avevano circondato: Kakashi a destra,Shikamaru a sinistra e Naruto sia davanti che dietro! Pensai in modo frenetico a cosa fare e pensai a quello che fanno gli opossum! Mi lasciai cadere per terra e miagolai forte per simulare forti dolori,gli altri si chiusero a cerchio su di me e Kakashi mi prese per la collottola: “Allora,finto gatto. Sputa il rospo,chi sei?” Non risposi e mi finsi morta *Gran piano… Potresti finire sotto le mani di Ibiki Morino!!* Oh no! Mi avrebbe picchiato fino alla morte! Perdonami Kakashi,sei sempre stato il mio preferito dopo Hidan. Con uno scatto soffiai e gli graffiai il naso,mi mollò facendomi cadere a terra *Davvero strano,non ha usato lo Sharingan per prevedere le tue mosse?* Evidentemente non mi aveva ritenuto pericolosa e mi aveva sottovalutato *Strano anche questo,Kakashi Hatake non è il tipo che sottovaluta…* E chissene! Almeno mi ero salvata la pelliccia! Corsi abbastanza lontano e sciolsi la tecnica,sdraiandomi sotto un albero per far finta di essere una normalissima ragazza che si riposa… Chi ci cascava era davvero cretino… Guarda caso,Shikamaru e Naruto arrivarono davanti a me e recitai la mia parte. Naruto mi picchiettò: “Ehm,scusa. Hai visto un gatto bianco e nero?” Mi stiracchiai: “Stavo dormendo fino a due secondi fa. No,non l’ho visto.” Tentai di muovermi ma non potevo: fottuto Controllo dell’Ombra! Shikamaru mi guardò di traverso: “A meno che quel gatto non sia proprio tu. Da quale villaggio provieni? E chi sei?” Feci una smorfia: “Villaggio dell’Erba… Mi chiamo Yumi Hisoru…” Mi mancò l’aria: “Stai mentendo! Non hai nessun coprifronte e i tuoi abiti non sono del Villaggio dell’Erba,anzi a dirla tutta,non ho mai visto vestiti simili!” Perché avevo scelto proprio oggi di mettermi i miei vecchi abiti? Un paio di jeans neri,una felpa bianca e una sciarpa a stelline… Ringhiai: “Vedi di allentare la presa o ti cambio i connotati! Non sono nemmeno di questo mondo,contento!?” Naruto tirò Shikamaru per una spalla: “E’ una ragazza straniera,che male vuoi che faccia? Rilascia la tecnica!!” Sbuffai: “Ascolta il biondino.” Nara mi guardò male: “Non mi fido di te.” Sbottai: “L’antipatia è reciproca se lo vuoi sapere. Lasciatemi in pace e tornate da dove siete venuti.” Kakashi arrivò in quel momento: “Non lasciarla andare Shikamaru. Mi ha attaccato e sa usare la Tecnica della Trasformazione del Corpo. Se è vero che è di un altro mondo,come fa a conoscere le nostre arti ninja?” Naruto sbarrò gli occhi: “E’ vero! E’ impossibile!” Sbuffai: “E chi vi dice che il mio mondo non sia simile al vostro? Pensate solo voi di avere l’esclusiva,eh?” Naruto si grattò la nuca perplesso: “Beh… Effettivamente ha ragione…” Shikamaru rispose: “O ha ragione o è una gran furbona. E credo che la seconda sia più plausibile. Perché hai origliato i nostri discorsi? E perché vai in giro sotto forma di gatto?”

Salve a tutti!!! Ecco il quarto capitolo \(^O^)/ Che ne dite? Cosa accadrà al test di Hidan? E Kureyo riuscirà a sfuggire all’interrogatorio dei ragazzi di Konoha? Lo scoprirete nel quinto capitolo! :D Un abbraccio da HidanJashinist! E grazie a chi mi segue e mi sostiene! Quindi: ALEXISsimpleandclean,blacky dragon,Orihime Hyuuga, Angel_Demon,Silver Wings e CrHacker98, grazie mille per aver recensito e seguito le mie avventure fino ad ora!!! Un bacione \(^3^)/ 
 

  
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