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Autore: Isuzumiya    11/12/2012    0 recensioni
*dal primo capitolo*
- Tesoro – rivolto a Sara – perché non mi presenti i tuoi amici ? - Chiara rimase un secondo interdetta . Non mi ha riconosciuta ?
. Sara disse titubante :
- Allora , Franci… Lui è Matteo Gova e lei è Chiara Fanzi , la sua ragazza –
- Piace…..- Il braccio che Francesco aveva alzato per stringere la mano ai due si abbasso lentamente e nello stesso momento sul suo volto apparve la consapevolezza di chi aveva davanti
- Chiara…quella Chiara –
- In persona . E’ un piacere rincontrarsi Francesco – è ghignò. No , non l’aveva del tutto dimenticata allora .
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Chiara lo trascinava tra vie e vicoletti senza fermarsi un attimo . 
Dopo quella testata spettacolare aveva cominciato a correre come una pazza , guardando fisso davanti a se e non si era mai girata verso lui .
Francesco di perse si lasciava trasportare , senza opporre troppa resistenza . 
Eppure la presa di Chiara non era molto forte, né decisa, avrebbe potuto tranquillamente liberarsi .
Ma non lo fece . 
Forse era l'adrenalina che gli scorreva nelle vene dopo quella scena . 
O forse era il tocco tiepido e gentile della ragazza . 
Fatto sta che continuò a correre pur avendo il fiatone e i polpacci che bruciavano . 

Non si era accorto però che Chiara aveva rallentato . 
E quando si fermò le finì addosso . 
Per qualche miracolo mantenne l'equilibrio e riuscì a non cadere . 
Si guardò intorno confuso senza capire dove si trovavano e perché si erano fermati . 
Per cercare di capirci qualcosa la guardò in cerca di risposte. 
E ne rimase abbagliato . 
Gli occhi lucidi di lacrime brillavano e le guance erano errossate per la corsa .
 I capelli arruffati dal vento si erano arricciati e le labbra erano arcuate in un sorriso malandrino . 
Gli ricordò la statuetta di un folletto che sua madre teneva sul comodino come porta fortuna . 
A quella vista non riuscì a trattenere un sorriso sincero e divertito . 
Si guardarono per qualche secondo .
Senza astio , solo per riprendere fiato , dimentichi dell'antipatia reciproca che provavano fino a poco prima .
Quello scambio di sguardi fu interrotto dal passaggio di un rumoroso motorino . 
E il suono fastidioso li fece riemergere da quello stato di trans . 
Francesco , accortosi di avere ancora la mano intrecciata a quella di Chiara ,  la tirò via bruscamente . 
Se ne pentì subito . 

 Il vuoto lasciato dalla sua mano lo assorbì e provo il forte impulso di afferarla ancora e stringerla forte .
Ma naturalmente non lo fece .
Quel gesto improvviso lasciò Chiara spaesata .
Lo vedeva dalla confusione nei suoi occhi . 
Francesco credette fosse perché si stava chiedendo come mai si tenevano per mano . 
Non poteva sapere che le stesse sensazioni che provava lui si rispecchiavano in Chiara . 
Tutti e due , però , tornarono subito in se e Francesco con voce astiosa disse : 
-Allora ? Dove siamo ? - 
Non accennò minimamente alla scena che aveva appena visto .
Voleva sembrare indifferente e disinteressato , come se la presenza della ragazza al suo fianco fosse fastidiosa e non incredibilmente piacevole , come continuava a ripetersi . 
Chiara sembrò ferita dal suo tono , e un lampo di dolore le attraversò gli occhi , oscurandoli.
Ma fu talmente veloce che Francesco credette di esserselo immaginato . 
Infatti un secondo dopo Chiara assunse l'espressione infastidita e altera che sembrava essere diventata una sua caratteristica.
- Volevi andare a casa di Sara no  ? Beh eccoti servito - disse indicando il palazzo davanti a loro con un gesto della mano . 
Francesco ne fu estremamente sorpreso .
Dopo quello che era accaduto, Chiara , invece di scappare via a casa sua o il più lontano possibile , aveva pensato alla sua richiesta e l'aveva accontentato . 
La ragazza dovette intuire i suoi pensieri perché  fece una smorfia. Non commento in nessuna altro modo , rendendo evidente il suo desiderio di andarsene . 
Infatti prima che Francesco potesse anche solo ringraziare ( tanto non l'avrebbe fatto ) 
Disse:
- La serata è finita , abbiamo fatto contenti i rispettivi....- si interruppe in quel punto .
Si oscurò in volto.
Probabilmente stava per dire fidanzati ma dopo quello che aveva visto prima non era la parola più appropriata .
Se avesse saputo che Sara l'aveva mollato avrebbe potuto dire ex . 
Ma non lo sapeva , perciò si schiarì la voce e continuò 
-ehm...comunque siamo usciti, non abbiamo chiarito e nom credo ci rivedremo . Quindi buona notte e salutami Sara - 
Detto questo fece un vago saluto con la mano , si voltò , e si avviò lentamente . 
Sembrava quasi che si aspettasse di essere fermata . 
Ma naturalmente questo non avvenne e dopo poco girò l'angolo sparendo alla vista . 

Francesco rimase a fissare il punto in cui era scomparsa per diversi secondi , poi con un sospiro rassegnato ed vagamente esausto si avvicinò al portone del palazzo . 
Induviduò il citofono e si mise a cercare il nome di Sara. 
Face tutto con calma quasi esasperante . 
L'adrenalina di prima era totalmente scomparsa, lasciando il posto ad una strana stanchezza . 
Nella mente riecheggiava ancora quella parola che aveva pensato inconsciamente , ma che rispecchiava il suo vero pensiero .
Eppure il suo orgoglio continuava a negare , doveva esserselo immaginato . 

Non poteva assolutamente aver pensato che quella tipa fosse fantastica .
Era solo una stupida che si era aggiustata con il tempo , ma che per lui rimaneva il cesso che aveva tormentato da ragazzino . 
Ma qualcosa , di assolutamente anomalo e sbagliato , gli sussurrava nella testa che non la pensava davvero così . 
Forse erano quegli occhi ipnotici , o quella mano calda e morbida , o quel corpo....
Scosse la testa per scacciare quei pensieri assurdi , e continuò a cercare il nome di Sara sul citofono .
Quando, però,  lo individuò non riuscì a fare la semplice mossa di premere un bottone . 
Le lacrime che  solcavano il viso della ragazza e che rendevano acquoso e torbido il suo sguardo glielo impedivano . 
Sul momento non ci aveva fatto caso ma aveva sentito una la rabbia montare e la voglia di prendere a pugni quel bastardo era incontrollabile . 
Quando l'aveva vista piangere ,anche se ghignava , aveva uno sguardo tristissimo e il pensiero che gli venne in mente era che quel suo bel viso non sarebbe mai dovuto essere triste , era un oltraggio alla natura . 
Un altro sospiro rassegnato gli sfuggi dalle labbra . 
Spostò lo sguardo all'angolo dove era scomparsa Chiara . 
Il suo cervello gli urlava di rimanere li immobile , di citofonare a Sara e andare da lei .
Ma una strana sensazione alla bocca dello stomaco gli diceva tutt'altro . 
Il cervello e la sconosciuta lottarono per un po' . 
Quando vinse la sconosciuta le gambe di Francesco cominciarono a muoversi , portandolo inesorabilmente verso Chiara . 
Ad ogni passo si ripeteva che era una pazzia , che doveva solo evitare di pensarci e se ne sarebbe dimenticato subito . 
Invece continuò a camminare , finché anche lui non voltò il fatidico angolo e la vide . 
Era rannicchiata i pochi metri più in la .
Appoggiata al moro con le ginocchia strette la petto e il viso tra esse coperto dai capelli ricaduti in avanti . 
Non faceva nessun rumore , ma le spalle scosse da un tremito inconfondibile la tradivano. 
A quella visione la sensazione sconosciuta prese completamente possesso del suo corpo , anche del povero cervello . 
E lo guidò verso di lei. 


POV. Chiara 

Quando Francesco le aveva bruscamente lasciata lo mano Chiara era stata sopraffatta da una strana tristezza che per un secondo aveva sovrastato la rabbia sorda che provava da quando aveva assistito al tradimento di Matteo.
Ma , come al solito , il suo stupido orgoglio aveva prevalso e l'espressione di disprezzo era riaffiorata . 

Eppure , qualcosa nel suo cuore , si agitava e urlava .
Urlava di non andarsene , di restare li con lui . 
E come per Francesco c'era una battaglia in lei , che però vinse il cervello . 
Dopo avergli spiegato acidamente che erano a casa di Sara si era girata come per andarsene. 
Però si era incamminata lentamente , come per dargli l'opportunità di fermarla . 
I passi si sommavano, ma da lui nemmeno un respiro . 
Voltato l'angolo Chiara resse altri 2 o 3 metri . 
Poi si accasciò contro il muro . 

Le gambe contro il petto e le mani ad avvolgerle . 
Rimase qualche secondo con lo sguardo vacuo di fronte a se . 
Ad un certo punto sentì qualcosa di umido scivolarle sul viso e portandosi una mano al volto si accorse di star piangendo .
E con quella consapevolezza venne sopraffatta da un mare di emozioni , che trasformarono quelle lacrime in un pianto disperato, anche se silenzioso.
Erano lacrime di rabbia , di frustrazione , di umiliazione e infine di tristezza . 

La prima cosa che aveva pensato quando aveva capito che quello era Matteo era stata 
" che stronzo " .
Ma si era sentita anche tradita nel profondo . 
Non era una molto sentimentale , ma a quel ragazzo aveva affidato cuore e sentimenti . 
E lui li aveva gettati via come uno straccio vecchio . 
Vedere le sue labbra unite a quelle della sgualdrina , le aveva procurato uno spasmo al cuore e qualcosa , di indefinibile , si era rotto dentro di lei . 
Non lo avrebbe mai ammesso .
Se glielo avessero chiesto in futuro avrebbe detto che se lo aspettava , che non le importava di nulla e che stava per lasciarlo.
Ma la verità era che poteva definirsi quasi innamorata di Matteo , e lui sembrava così coinvolto....
Un sospiro spezzo quel pianto silenzioso , contemporaneamente 
ad una mano che le si posava sul capo e la accarezzava . 
Il tocco era tra il rude e il gentile , come se il proprietario della mano fosse mosso da buone intenzioni ma incredibilmente impacciato . 
Con il petto squassato dai singhiozzi si abbandonò a quella carezza e nel frattempo si chiedeva chi mai potesse essere. 
Quando non trovò nessun possibile candidato , alzò lo sguardo per sbirciare e si ritrovò a boccheggiare con la bocca e gli occhi spalancati . 
Si sarebbe aspettata chiunque , davvero , ma non Francesco . 
 
Apriva e chiudeva la bocca alla ricerca di ossigeno , le lacrime arrestate dall'improvvisa sorpresa . 
Contemporaneamente Francesco era diventato tutto rosso in viso e aveva distolto lo sguardo . 
Ma, cosa che la stupì ancora di più, la sua mano non si mosse, continuando ad accarezzarla delicatamente.
Con enorme sforzo Francesco rialzò lo sguardo su di lei e culminando la sorpresa di Chiara , le sorrise.
Per un momento gli fu grata .
Aveva fatto una scelta difficile e l'idea che avesse preferito seguirla piuttosto che andare dalla sua fidanzata , le riempì il cuore .
Però si senti anche violata, in un certo senso .
Nessuno , nemmeno i suoi genitori l'avevano mai vista piangere , e cominciare da...da lui , non era la migliore prospettiva . 
Perciò si ritrasse , come se quella carezza scorasse e lo fissò sconvolta . 
Sperava che quella repulsione evidente lo facesse desistere , invece con un sospiro le si sedette accanto e disse :
- Chiara senti...lo so che noi ci odiamo e tutto il resto , però io...io mi sento un po' in colpa .
Insomma , se non fosse stato per me non avresti assistito a quella scena....e poi quando ti ho vista piangere...Non lo so...non piace vedere piangere le persone e...Cioè...- 
Chiara lo guardava con aria incuriosita , la testa chinata di lato . 
All'inizio di quel discorso sconclusionato si era già preparata una risposta pungente per sviarlo dal suo intento di consolarla . Ma quando aveva sentito il suo tono di voce , le parole incoerenti e il delizioso rossore che gli era salito alle guance , si intenerì . 
Prima le si incresparono le labbra in un timido sorriso che sfociò in una risata cristallina , senza alcuna traccia delle lacrime di prima . 
Lo guardò sorridendo , mentre si incupiva , offeso da quella risata . Infatti borbotto :
- che deficiente…Io vengo qui e lei...- 
Ma chiara lo interrupe 
-grazie - disse ancora sorridente .
Quel maldestro tentativo di consolarla le aveva scaldato il cuore . 
Anche perché per riuscirci aveva messo da parte il suo orgoglio .
E se ci teneva come Chiara teneva al sua di orgoglio , aveva fatto un grande sforzo . 
Per questo decise , se per gratitudine o altro non lo seppe , ma decise di abbandonerei al quel momento . 
Quando Francesco vide il suo sopruso si rilassò . 
In un moto di coraggio , le si avvicinò e le avvolse le braccia attorno alle spalle , in un abbraccio morbido e caldo . 
Sul momento Chiara si irrigidì ma dopo poco si lasciò andare . 
In quel momento non erano più Chiara e Francesco , che si detestavano .
Ma un normale ragazzo che consolava una ragazza dal cuore spezzato . 
E come ragazza anonima e non più Chiara , si strinse ancor di più contro Francesco , affondando il viso sul suo petto massiccio ma accogliente . 
E quei due ragazzi , ormai senza nome , rimasero così per un tempo indefinito .
Lei accoccolata sul suo petto e lui che la stringeva forte accarezzandole la schiena .
  
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