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Autore: Directioner_smilerXX    12/12/2012    0 recensioni
Sognare è ciò che rimane della nostra esistenza, nei sogni nessuno può interferire, nessuno può ferirci senza il nostro consenso, e poi i sogni ci insegnano a fuggire dalla realtà..
A volte però tutto ciò che vogliamo è che i sogni diventino realtà... E questa ragazza esaudirà il suo sogno, quello di incontrare i suoi idoli, quei ragazzi che la fanno sorridere in ogni momento, e in un anno pieno di avventure, lei esaudirà il suo sogno.
Potrà sembrare una fan fiction come le altre ma non lo è, scrivendo questa FF io ho davvero imparato che se si continua a sperare e ci si impegna in tutto ciò che si fa, si può fare tutto nella vita.
Buona lettura.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8 Distammo in fretta i bagagli e ci addormentammo guardando un film sul comodo divano in salotto, da li si poteva intravedere il London Eye e la sera era tutto illuminato da luci colorate, mi ripromisi di farci un giro e mi addormentai accecata dai mille colori. -il giorno dopo Io: vitty alzati su dobbiamo andare a scuola e poi in giro per Londra!! Vitty: Oddio Londra ti fa bene! Ti sei svegliata prima di me!! Io: smettila di scherzare e vestiti! Mi diressi verso la cabina armadio scoprendo che dietro ad una parete cliccando l'interruttore si apriva una porta ricavata nel muro che dava su un bagnetto completo di doccia, la provai subito e poi mi vestii in fretta come sempre, misi un pantalone alto in vita nero e un top che arrivava appena sopra il pantaloncino, variava di colore, era un po' rosso, un po' grigio e un po' nero, mi misi un cappello nero e presi una felpa grigia che mi arrivava fin sotto il pantaloncino. Misi delle converse nere a stivaletto e mi scaraventai in camera di vitty. Lei si stava ancora lavando così decisi di esplorare di più la casa, andai in salotto e vidi che dalla parete del televisore non c'era solo un corridoio che portava alle camere ma anche un'altra porticina, decisi di entrare e appena aperta la porta sobbalzai! Era una sorta di centro benessere, c'era una vasca messa dentro al pavimento e contornata di un parquet scurissimo, e poi c'era una porta di legno chiaro, entrai e scoprii che era una sauna spenta, ma non feci in tempo a scoprire come accenderla che vitty mi chiamò. D'altronde avevo un'intero anno per chiudermi in casa a farmi una sauna, uscii dalla stanza e andai in salotto, presi di fretta la borsa nera di velluto dove prima avevo messo il telefono, il portafogli, i documenti (anche quelli di vitty) e l'iPad. Vidi vitty che si era messa un vestitino giallo e rosso con un paio di ballerine e una giacchetta di jeans chiaro sopra al vestito, pensai subito che avrebbe avuto freddo ma poco importava, mi assicurai che avesse messo nella borsa il telefono e chiusi per la prima volta quella porta di legno scuro con il nostro nome inciso in lettere argentate affianco al numero dell'appartamento, eravamo quelle del 96. Faceva una strana sensazione avere una casa tutta per sè, senza la mamma che mi obbligasse a mettere in ordine o a pulire, o a studiare! Ma d'altronde avevo Vitty che era una secchiona e precisina, anche se non sembrava affatto. Uscimmo dal palazzo e ci dirigemmo verso la scuola, era a soli due isolati da li, neanche cinque minuti a piedi e già eravamo dentro all'istituto. Era grande e assomigliava a quelle scuole che fanno vedere nei telefilm, pieno di armadietti, i muri grigi, il giardino interno, le aule e i laboratori, solo pensare che ci mancava una settimana di vacanza mi faceva rattristare, ma l'idea di riprendere la routine a Londra mi rallegrò subito. Prendemmo le uniformi, alquanto orribili, consistevano in una felpa blu scuro sopra a dei pantaloni blu l'inverno e una gonna grigia d'estate. Era triste come cosa soprattutto per Vitty che era abituata a colori sgargianti a tutte le stagioni! Tornammo a casa e lasciammo le divise, poi scendemmo subito per passare una giornata a Londra! Non andammo molto lontano dato che erano già e due di pomeriggio quando scendemmo di nuovo da casa, mangiammo un panino e un frappuccino al cioccolato con panna dallo starbucks, poi visitammo il Tamigi e un po' di negozi nei quartieri vicini, tornammo a casa la sera alle otto piene di buste di H&M e Forever 21! Eravamo distrutte ma io avevo una strana voglia di divertirmi e andare in un club o in un pub. Invece vitty, per la prima volta nella sua vita, volle correre a casa e buttarsi nel letto a dormire! Allora ci prendemmo una pizza da Pizza Hut, ci mancava la cucina italiana, e ci fiondammo a casa. Io ero stranamente nervosa quella sera, non riuscivo a dormire, così mi presi un pacchetto di sigarette ma ne accesi solo una perché arrivò subito Vitty a dirmi di smettere, lei era una contro queste cose, perfino contro l'alcool, anche se non era assolutamente astemia! Ci mettemmo a chiacchierare sul balcone sbirciando ogni tanto il parco la sotto, era bellissimo, tutto così illuminato e tranquillo, direi perfetto! Dopo aver parlato di quello che avremmo voluto fare a Londra in quell'anno ci addormentammo sul divano, anche perché sul balcone faceva freddino, e poi iniziò a piovere a catinelle.. Continua <3
  
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