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Autore: NevillePupp    12/12/2012    1 recensioni
Una fanfiction sulla coppia Neville/Hannah che spero sia di vostro gradimento.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Hannah/Neville
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Toc toc.
Battiti sul legno della porta.
Toc toc toc toc toc.
Un bussare più insistito fece socchiudere gli occhi di Neville,riscuotendolo dal sonno.
Le tende aperte,la stanza luminosa,il suo letto troppo stretto. Questi i suoi primi pensieri nella sua mente ancora assonnata.
Capelli,tanti capelli dai riflessi dorati sotto i raggi filtranti dalla finestra gli solleticarono il viso; un profumo familiare molto intenso gli pervase l'olfatto e un corpo snello giaceva accanto a lui.
Il rumore delle nocche che sbattevano alla porta lo infastidirono.
All'improvviso sussultò e capì in che guaio si trovava e il solo pensiero basta per farlo cadere nel panico. Guardò la ragazza che dormiva beata accanto a lui e ascoltò la voce del padre di lei spazientito da dietro la porta.
< Questa è la fine,se ci trova cosi mi ucciderà... > pensò lui.
Si sganciò dall'abbraccio in cui si tenevano ancora stretti e la scosse leggermente per la spalla nel tentativo di svegliarla.Tutto inutile,ovviamente.
"Han! Han!!!" mormorò vicino al suo orecchio come ultima speranza. Ricevette solo un brontolio borbottato di lasciarla dormire e la guardò sistemarsi sul cuscino con un sorriso stampato in faccia. Era impossibile non rimanere inteneriti e divertiti da quello spettacolo ma non era proprio il momento di rimanere fermi senza far nulla.
"Ragazzo! Hey ragazzo! Svegliati,noi due dobbiamo parlare ORA!"
L'ultima parola di Mr Abbott non presagiva nulla di buono,probabilmente qualcosa di terribile lo aspettava appena aperta la porta. Si fece coraggio e dopo aver coperto Han con le lenzuola,aprì uno spiraglio della porta, in modo tale che non si vedesse il letto.
"B-buongiorno..." disse stroppicciandosi un occhio come se non avesse capito la situazione. Dire bugie però non era il suo forte.
"Dov'è mia figlia?" Lo sguardo di odio e il tono alto della sua voce lo fecero sobbalzare e cominciò a cercare qualche buona scusa che riuscisse a tenere per qualche minuto.
"B-beh...i-in c-camera sua,c-credo..."
"Non c'è!" Lo interruppe con sguardo severo e autoritario. "Fammi entrare" Era un ordine,non una richiesta.
"M-ma le a-assicuro che qui...."
"Niente ma! Spostati!"
"S-sono ancora in p-pigiama..." cercò di dire Neville,aggrappandosi a quest'ultima banale scusa.
"Sono un uomo e non mi scandalizzo di certo!" sbuffò il signor Abbott,spazientito.
"Mi s-scusi!" D'istinto gli chiuse la porta in faccia e girò la chiave.
"Lo sapevo,è lì dentro!" esclamò l'uomo fuori dalla porta e si sentì un fruscia come di qualcosa che veniva sfilato dalla tasca.La bacchetta.
Neville si girò verso il letto con il cuore che gli martellava forte nel petto e spalancò la bocca. Hannah non era più là e la finestra che prima era chiusa ora era aperta. Sorrise sollevato appena prima di udire un Alohomora e la porta spalancarsi di colpo.Continuò la sua recita meglio che potè,vergognandosi di farsi vedere in pigiama. 
Per fortuna il padre era concentrato al massimo sull'ispezione della stanza da poter notare quanto la sua recita facesse schifo.
Guardò in ogni angolo della stanza,nell'armadio,sotto il letto e perfino nel baule.Di sua figlia nesuna traccia.Tossì imbarazzato e guardò il ragazzo con il volto paonazzo dalla vergogna.
"Beh...sembra che qui non ci sia..." borbottò verso Neville con lo sguardo rivolto verso il basso.
"G-già..." Annuì con la testa,giocherellando con il bordo della maglietta del pigiama.
Il signor Abbott borbottò qualche parola di scusa e tornò indietro,richiudendosi la porta alle spalle e scendendo le scale con passo rapido.
Neville sospirò di sollievo e si lasciò cadere seduto sul letto,rivolto verso la finestra. In quel momento una risatina gli fece dirigere lo sguardo verso un grande albero appena fuori di lì e all'improvviso spuntò fuori Han,che saltò con grazie dentro la stanza e lo guardava divertita,trattenendo a stento le risate con entrambe le mani sulla bocca.
Lui avvampò imbarazzato ma guardandola negli occhi non potè fare a meno di mettersi a ridere.
"Potevi dirmelo che eri sveglia,Tassorosso che non sei altro!"
"La vostra scenetta era troppo divertente,non potevo perdermela!" Così imitò il suo imbarazzo,mimando l'imbarazzo del pigiama e scoppiò a ridere,accasciandosi sul letto con le mani premute sulla pancia.
"N-non era cosi divertente!" borbottò lui con il suo orgoglio da Grifondoro un po' ferito.
"Non fare il duro! So benissimo che mi perdonerai lo stesso!" Annuì convinta con il capo e gli sorrise.
"Mmmm forse...ma prima credo che ti tradirò con le mie piante per ripicca!" la guardò ghignando.
"Chissà se bruciano bene...." disse lei con tono di finta distrazione.
"Ripensandoci non è una buona idea!" 
Entrambi si guardarono e poi risero di gusto ma nel farlo lei urto il comodino e fece cadere la scatoletta con la fiala di Amortentia ormai vuota. Abbassarono lo sguardo ma lei la raccolse in fretta,stringendola al petto e avvampando fino alla radice dei capelli.
"Cos'è?" chiese lui curioso.
"N-nulla,c-cosa potrebbe mai essere..." Nemmeno lei era brava a mentire e scoppiò in una risatina nervosa che tradiva il suo tentativo di rimaner tranquilla.
"Fammi vedere un po'..." Prese la bacchetta e disse "Accio scatoletta"
Quella sgusciò fuori dalle mani di Han e atterrò sul palmo della mano di Neville.La aprì e vide la fiala con su scritto il nome della pozione che aveva contenuto.
Hannah non osò guardarlo e fissava il pavimento aspettandosi qualche rimprovero che non arrivò.
Si sentì afferrare per le spalle e sentì un calore improvviso alle guance. Un bacio inaspettato,dolce,intenso.
Chiuse gli occhi e si lasciò trasportare dalle sensazioni che provava e lui le trasmetteva fino alla fine del contatto tra le loro labbra. Lui la guardò abbozzando un sorriso e le restituì la scatoletta.
"Non sarebbe servito qualcosa del genere per farmi innamorare di te perché se avessi dovuto scegliere,avrei scelto te ogni volta,fino alla fine.Sempre."
Hannah sentì gli occhi riempirsi di lacrime e si appoggiò al suo petto,singhiozzando e sentendosi una stupida per aver pensato ad un metodo cosi meschino per averlo.Le sue parole,però,la confortarono e ancor di più la confortò il suo abbraccio protettivo e rassicurante. Solo con lui si sentiva veramente se stessa,si sentiva veramente bene,si sentiva amata.
"Oh Nev..." Alzò lo sguardo verso il Grifondoro che aveva sempre guardato da lontano e lo baciò buttandogli le braccia al collo e chiudendo gli occhi. Forse quello era il bacio più importante tra quelli dati,un bacio senza segreti,un bacio senza paure,un bacio che avrebbe ricordato sempre tra la Tassorosso più in gamba e il Grifondoro più audace.
 
 
Scesero per colazione badando bene a non arrivare insieme e presero posto a tavola con il signor Abbott che ancora li fissava sospettoso. La discussione della mattina,però,sembrava aver migliorato il suo parere su Neville ed ora non protestava se sua figlia rimaneva accanto a lui quasi tutto il tempo. In fondo anche lui era stato adolescente e sapeva cosa voleva dire essere innamorati di una persona. Sorrise vedendoli allontanarsi nel giardino mano nella mano,augurandosi che tutto ciò che sarebbe successo non li avrebbe divisi e che la loro felicità sarebbe durata fin proprio alla fine. Sorseggiò un po' il suo succo di zucca e sospirò rassegnato.
"Quei due..." borbottò scuotendo la testa,divertito "Sono perfetti insieme,vero?" disse lasciando che una lacrima gli rigasse il volto, guardando una foto di sua moglie che gli sorrideva felice mentre i due ragazzi bisticciavano come al solito nel giardino di fronte alla casa.
 
  
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