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Autore: louisismyhusband    12/12/2012    10 recensioni
Cinque ragazze, cinque idoli, un unico sogno. Sono solo due capitoli, spero vi piacciano.
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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1 dicembre 2012.
- Chiara, ma come fece tua madre a trovare i biglietti per xFactor? -
- Non ne ho idea, ha dei contatti. -
- Ah… chissà se potrebbe provare a trovare quelli per il concerto. -
- Non ne ho idea. -
Oramai io, Chiara e Caterina eravamo migliori amiche, inseparabili.
Il solo ripensare a come c’eravamo incontrate e in quanto poco tempo avevamo legato era stato qualcosa di inconcepibile, se mi fossi messa a cercare amiche del genere sono sicura che non le avrei mai trovate.

2 dicembre 2012.
- Annachiara, è Chiara a telefono! – aprii gli occhi, ero nel sonno più profondo.
- Pronto.. – la mia voce era come quella di uno Zombie.
- Annachiara devo parlarti. -
Saltai dal letto, la sua voce era roca e cupa, pensavo sul serio che si fosse fatta male o che le fosse capitato qualcosa di brutto.
- Promettimi che non urlerai. -
- Promesso, dimmi. -
- Mamma.. ha trovato i biglietti. -
Buttai un urlo fitto e acuto, mia sorella corse in camera, ma le feci cenno che andava tutto bene, Chiara proseguì a parlare.
- E non è tutto, non ti ho detto la cosa più bella. -
- Non farmi stare così, dimmi! – urlai.
- Ho i pass per il back stage, noi li incontreremo. -
Una fitta al cuore, un nodo alla gola, la ridarella e le lacrime, ero lì, seduta sul mio letto con i capelli arruffati e gli occhi appannati.
- Ti prego, dimmi che non sto sognando! – urlai.
- No, non stai sognando. -

Poche ore dopo…
- Mamma, Chiara e Caterina sono qui per provare, falle salire. -
“Caterina lo sa?” mandai un veloce messaggio a Chiara.
“No, glielo diciamo insieme.”
Salirono in casa e io corsi ad abbracciare Chiara, ma Caterina aveva una faccia confusa, non capiva. Quello non era un abbraccio semplice tra amiche, ma era molto di più.
- Potete spiegarmi? -
- Sì, ma siediti. – sorrise Chiara.
Io mi alzavo, poi mi sedevo, in attesa della reazione di Caterina alla notizia.
- Cate, ho parlato con mamma e … ha trovato i biglietti, per Verona. Ho anche i pass, Annachiara sa tutto, dovevo sfogarmi… -
Caterina saltò tra le braccia di Chiara, in lacrime anche lei.
Io mi aggiunsi all’abbraccio e tutte e tre iniziammo a piangere dalla felicità.
- Ho solo tre biglietti purtroppo, e ho voluto darli a voi… - concluse asciugandosi una lacrima.
- Grazie.. – sussurrammo entrambe abbracciandola di nuovo.
Trascorremmo la sera a immaginare come sarebbe stato realizzare il nostro sogno, dopo aver aspettato tanto, non vedevamo l’ora.

18 maggio 2013.
- Cosa cazzo ci metto nella valigia? Insomma, sto per incontrare il mio futuro marito, non posso presentarmi in pantaloncini e t-shirt, così non si innamorerà mai di me! -
- Annachiara dai non fare la stupida, non puoi mica portarti un vestitino sexy e un tacco dieci da mozzare il fiato? – sbottò Chiara.
- Invece potrei. – feci il muso.
- Ragazze io non credo di farcela. -
- Caterina! – urlammo in coro io e Chiara.
Non vi ho più aggiornato sulle Dreamside, beh il gruppo oramai era formato solo da noi tre, non perché avevamo litigato con Gaia ed Elisa, ma semplicemente per il fatto che loro due avevano preso strade diverse, la prima aveva fatto l’audizione per xFactor Italia mentre la seconda si dedicava al suo liceo scientifico, voleva diventare qualcuno in quel campo.
Eravamo rimaste amiche e avremmo tifato Gaia sempre e comunque a xFactor, ricordando che lei una volta stava con noi e che non ci saremmo mai dimenticate di tutte le belle esperienze vissute insieme e che lei non si sarebbe mai dimenticata famosa, neanche una volta uscita da xFactor.

Alle otto di sera prendemmo il treno, in compagnia delle nostre mamme.
Ansiosissime, cariche di adrenalina e di emozione, passammo quelle cinque ore in quel treno parlando, ridendo, immaginando cosa avremmo potuto fare, cosa avremmo vissuto il giorno dopo.
Arrivammo in albergo stanchissime e, una volta entrate in camera ci mettemmo a dormire, aspettando con ansia l’indomani.

19 maggio 2013.
La fatidica data era arrivata, cavolo l’avevamo aspettata per così tanto, ricordo ancora i conti alla rovescia, quando ero a -159 giorni, e finalmente quel -0 era arrivato, il nostro sogno stava per realizzarsi e io ancora non ci credevo.
- Ragazze sveglie! – le mamme irruppero nella nostra stanza.
Alzai la testa dal cuscino, non avevo ancora realizzato che quello non era il mio lettuccio contornato da mille ritagli di giornalini dei One Direction, ma era un letto bianco d’albergo.
Alzai il busto stropicciandomi gli occhi e presi il cellulare guardando la sveglia. Erano le otto in punto.
Realizzai.
- RAGAZZE, OGGI E’ IL GRAN GIORNO! DOBBIAMO CORREREE! – urlai mettendomi le mani nei capelli, non sapevo che fare.
Entrambe lasciarono le braccia di Morfeo, c’era chi era caduto dal letto e chi aveva una crisi isterica di pianto.
- Su dai Cate, dobbiamo correre a realizzare il nostro sogno, ora che è qui, davanti a noi non possiamo lasciarcelo scappare! -
Lei si alzò dal letto, asciugandosi le lacrime mentre Chiara si alzava dal pavimento massaggiandosi la testa.
Ci lavammo, ci vestimmo ed eravamo pronte, pronte per quell’avventura.
La colazione fu gustosa e veloce.
Le mamme non facevano fatica a tenere il nostro ritmo da ‘scorrazzami di qua, scorrazzami di là.’ perché quella era la nostra giornata e avremmo dovuto viverla come meglio potevamo.
Facemmo un giro veloce per Verona, i negozi erano stupendi, tutto era stupendo, e non facevamo altro che vedere ragazze della nostra età, ansiose come noi.
Il pranzo e poi un riposino in albergo.
Si fecero le quattro e il panico era in agguato.
- Cosa mi metto? – urlai aprendo la valigia.
- No, cosa mi metto io?! –
- State tranquille, ho provveduto io. – disse Caterina prendendo tre maglie dalla sua borsa.
- Queste le indosseremo durante il concerto. – mostrò te T-shirt con le loro facce stampate, tre bende che andavano sulla fronte e un cartellone enorme che spuntava dalla sua valigia.
- Oh come farei senza di te! – le saltai al collo, abbracciandola.
- Sì, ma per incontrarli che mi metto!? – urlò Chiara in preda al panico.
- Caaaaavolo è vero! – urlai.
Mamma irruppe nella stanza.
- Siete pronte? Sono le 16! –
- Mamma sei la solita, noi ora stavamo iniziando a prepararci! Passa tra.. mezz’ora? -
In mezz’ora si può dire che eravamo pronte, ma la tentazione di cambiarci all’ultimo minuto era troppa.
Ah non la sapete questa cosa? Alle 20.10 iniziava il concerto, e noi dovevamo incontrarli alle 19, benedetti pass.
Il taxi era lì, fuori dall’albergo, con l’autista pronto a scortarci sul posto.
Non avevamo idea di quante altre ragazze avevano i pass quindi per evitare che si facesse tardi e che non avremmo potuto incontrarli ci avviammo alle 17, e arrivammo lì più o meno mezz’ora dopo.
L’arena di Verona era enorme.
La madre di Chiara ci diede i tre tesserini che mettemmo al collo, in modo da far capire alle guardie di sicurezza che potevamo entrare, eravamo autorizzate.
Il corridoio dei camerini era enorme.
Camminavamo come una formazione compatta, per paura che una delle tre potesse cadere o far cascare qualcosa.
C’erano tante porte.
“Girls Dancers.” – “Boys Dancers.” – “Band.” – “ One Direction’s dressing room”-
Ci trattenemmo dall’urlare per la gioia, solo quella porta ci divideva dalla realizzazione del nostro sogno.
Non riuscì a trattenere l’impulso di bussare, così sporsi il braccio per abbassare la maniglia.
[faccio i dialoghi in italiano, ma è come se fossero in inglese.]
- Ciao ragazze! -
Una voce, una voce che conoscevo fin troppo bene. Ci voltammo tutte e tre di scatto, pronte a urlare. Vedemmo quei cinque ragazzi stupendi sorriderci.
- Abbiamo appena finito il sound check, voi siete tre delle cinque ragazze che hanno il pass? – chiese Niall sorridendo.
Annuimmo e ci presentammo, sorridendo come non mai.
- Posso abbracciarti? – disse Chiara ipnotizzata, aveva Louis davanti.
- Certo! – sorrise lui, e la strinse in un caloroso abbraccio.
- Piacere di conoscervi! – urlò Liam, l’esterno da sinistra.
C’erano Liam, Louis, Niall, Harry e Zayn in ordine.
- Niall, io… - lo abbracciai, salutandolo prima con i soliti due baci che si danno a una persona che si è appena conosciuta.
- Vas Happenin? – disse Zayn, non appena Caterina sorrise per abbracciarlo.
Abbracciai pian piano tutti quanti, così fecero le altre, ma sì, ho voglia di descrivervi tutti gli abbracci.

Abbracciai Niall, quello fu un abbraccio unico, sentii il suo odore quando la mia testa toccò il suo petto, mi strinse sorridendo.
Stavo per svenire, quello era un abbraccio da film, e il suo abbraccio era sincero, volevo tanto rimanere tra le sue braccia.
Chiara abbracciò Louis con tantissimo entusiasmo, lui era quel tipo di persona, giocherellona e simpaticissima, sparò un “Sei la sorella di Zayn per caso?” quando vide Chiara vicino a lui, scoppiammo tutti in una risata, il solito Louis.
Caterina abbracciò Zayn elettrizzata, quello era il suo primo di cinque idoli che stava per abbracciare, l’entusiasmo era a mille e l’adrenalina a cinquantamila. Si abbracciarono, e i suoi occhi iniziarono ad appannarsi, sapevamo com’era Caterina, la timida e impacciata ragazza ma dal cuore d’oro, se Niall l’avesse conosciuta bene se ne sarebbe innamorato, ne ero sicura.
Saltai praticamente addosso a Louis, aveva aperto le braccia e io lo strinsi, credo che mi sollevò anche un po’ da terra, era forte lui. Mi soffermai a guardare i suoi occhi color del mare e mi ci persi. Lo strinsi una seconda volta prima di accorgermi che quell’abbraccio stava durando forse un po’ troppo.
Chiara abbracciò Harry stringendolo forte, quante gliene aveva fatte passare quel ricciolino. Pareva che gli volesse bene come se fosse suo fratello e pur non conoscendolo lei lo aveva adorato dal primo momento in cui l’aveva visto, questo era speciale, davvero molto.
Caterina era così timida che quando abbracciò Liam la vidi chiudere gli occhi, la paura che stesse per svenire era tanta, ma sarebbe caduta tra le sue braccia, quindi perché farla tanto lunga?
Poi abbracciai Zayn, lo strinsi così forte che credo stesse soffocando. Profumava, profumava di non so cosa, avevo paura di rovinargli l’acconciatura visto che le mie braccia avvolgevano il suo collo, così feci attenzione, sbadata com’ero. Stranamente riuscii nel mio intento, mentre sorridevo entusiasta.
Chiara abbracciò Liam piangendo, forse ancora non poteva crederci. Lui era sempre stato il suo cucciolo, lo aveva adorato, venerato e ammirato. Aveva amato i suoi dolci sorrisi e la sua voce tenera che l’accompagnava dovunque ed ora lei era lì a stringerlo per davvero.
Caterina strinse Harry chiudendo gli occhi, lui era il suo supereroe, la ragione di un sacco delle sue risate, anche un po’ per colpa mia e delle battutine che facevo, ma cavolo l’emozione si faceva sentire.
Passai a Liam, lo stritolai come non avevo mai stritolato qualcuno. Lui era come un principe azzurro per me, lui era il ragazzo più dolce del mondo e il nostro abbraccio fu diverso dagli altri, perché sentivo che anche se mi aveva conosciuta da tre minuti, quello era un abbraccio sincero e non un abbraccio da ‘sono stato costretto.’
L’abbraccio di Chiara a Niall fu splendido, lo abbracciò con tanto amore, si vedeva che ne era entusiasta a mille, lui la ricambiò, sorridendole a trentadue denti.
Caterina abbracciò Louis, alzandosi sulle punte, era così tenera. La guardavo stringersi nelle sue braccia, pareva avesse bisogno di protezione, sorrisi e cercai di non piangere a quella scena, sul serio era bellissima.
Quando mi ritrovai davanti Harry il mio cuore iniziò a battere forte, lui aprì le braccia per accogliermi e quando le raggiunse diede un piccolo bacio alla mia guancia. Sentivo che le gambe tremavano e il cuore batteva, cavolo ero proprio lì, dove avevo sempre desiderato essere Lo strinsi forte, non avrei voluto mai lasciarlo, e anche lui profumava, ma aveva quell’odore che ti dice ‘sei a casa’, un odore che sarebbe rimasto per sempre impresso in me, che non avrei mai potuto cancellare . Non volevo lasciare quelle braccia, avrei fatto di tutto pur di non lasciarle. Sentivo la sua presa salta cingermi le spalle, era stupendo sentirsi protetta da lui, finalmente. Avevo sognato quel momento per molto oramai e finalmente il mio sogno si stava realizzando, era tra le mie braccia.
Chiara stava per morire, Zayn l’avrebbe abbracciata a breve. Sapevo che si stava trattenendo dal saltellare e urlare istericamente, ma era quello che aspettava da tanto, perché non viverlo come desiderava? Zayn le diede un bacio sulla guancia prima di abbracciarla, anche lui aveva notato la sua evidente impazienza, preferì accontentarla e la strinse un abbraccio sorridendo come faceva lui, con la lingua tra i denti mentre la stritolava e lei sorrideva come non mai.
Vedevo Chiara che cercava di trattenere le lacrime, ma la conoscevo bene e sapevo che sarebbe scoppiata a breve. Zayn la stringeva, non gli importava quanto sarebbe durato quell’abbraccio, desiderava solo renderla felice, perché Zayn era così, meraviglioso.
Ma non so descrivere bene l’abbraccio che Caterina diede a Niall.
Fu qualcosa di meraviglioso.
Lei timida com’era si stringeva nelle spalle, dopo aver abbracciato tutti e quattro credo si stesse ripetendo ‘ecco cosa stai aspettando da una vita, goditi questi secondi.’ Lui aprì le braccia per accoglierla e lei si fiondò tra queste con gli occhi lucidi, pieni di gioia, il suo sogno era tra le sue braccia, ma forse anche pieni di rabbia, perché sarebbe durato pochissimo. Quelle braccia erano così comode, così confortevoli. Sentiva Niall che le accarezzava i capelli dolcemente, quello non era stato un abbraccio da pochi secondi. Nascondeva la sua faccia nell’incavo del suo collo mentre lo stringeva piangendo in silenzio, Niall la coccolava, aveva evidentemente capito quanto Caterina avesse desiderato quel momento e non voleva rovinarglielo.

Gli abbracci terminarono con nostro grande dispiacere ma loro non esitarono a sorriderci.
- Entrate! Non sappiamo quando arriveranno le altre ragazze! – sorrise Louis aprendoci la porta e facendoci accomodare su un grande divano nero, sembrava quello dei Video Diary mentre loro si sedevano su uno della stessa grandezza ma beige proprio di fronte al nostro.
- Possiamo farci delle foto? E magari qualche autografo, sapete, gli impegni da amiche.- risi.
Foto con tutti, autografo di tutto per i miei amici e per me, che potevo chiedere di meglio? Niente.
Ci accomodammo sul divano.
- Wow, sembra di stare in un vostro Video Diary. – sorrisi.
- Mi mancano… - disse Liam abbassando lo sguardo.
- Che ne dite di farne uno? – urlò Zayn. – Lo registro con il mio IPhone e poi lo posto sul nostro canale e le ragazze ci faranno sei domande, due a testa, che dite? -
- E’ un’idea stupenda! – urlò Niall.
Ci guardammo entusiaste, stavamo per morire.
Zayn posizionò il cellulare in modo che potesse prendere tutti loro e tutte noi, il Video Diary poteva iniziare.
- Ciao! Siamo i One Direction e questo è uno speciale Video Diary con le nostre tre fans italiane Annachiara, Chiara e Caterina! -
Trattenevamo le urla.
- Domanda numero uno da Annachiara! – sorrise Harry aspettando la mia domanda.
- Se una fan vi proporrebbe di cantare con lei, che fareste? – sorrisi.
- Io credo che le direi di sì, perché non farle provare una nuova esperienza? – sorrise Liam.
- Io vorrei sentirla cantare prima e aiutarla nel caso non fosse molto intonata, magari cantando una cosa divertente insieme. – disse Louis ridendo.
- Prossima domanda da Chiara! – sorrise Zayn.
- Io vorrei sapere se non ci fosse più cibo nel mondo cosa fareste? – sorrise, noi la guardammo, stranite per quella sua domanda.
- IO MORIREI. – sbottò Niall.
Scoppiammo in una risata.
- Io mi mangerei, tanto prima o poi mi deteriorerei comunque. – guardai Harry disgustata.
- Bella cosa Harry, sul serio. Passiamo alla prossima domanda da Caterina! – Liam sorrise.
- Io vorrei sapere se vi potreste mai innamorare di una fan che però non è bellissima, che non crede in sé stessa, che si vede brutta… - abbassò lo sguardo.
Lo sapevo che l’avrebbe chiesto.
- Io mi potrei innamorare di tutte quante. Insomma ciò che mi colpisce è il carattere di una ragazza, il suo sorriso, il suo modo di fare, magari la sua risata, insomma non deve per forza essere bella per rubarmi il cuore. – sorrise Niall guardandola.
La dolcezza.
- Infatti, sono d’accordo con te amico! – sorrise Zayn.
- Seconda domanda da Annachiara! – urlò Louis.
- Cosa preferite di una ragazza? – cosa avevo detto!?
- Niente le ragazze sono stupende in ogni piccola cosa, non puoi farmi una domanda simile! – sorrise Harry.
- Chiara? – chiese Niall aspettando la domanda.
- Mi dite qualcosa in Italiano? – sorrise. GIUSTO!
- Bastaddi! – urlò Louis.
- Ciao principesa! – urlò Liam.
- Del Piero! – urlò Harry.
- Grazie a tutti, vi voglio bene! – sorrise Niall.
- Ciao ciao ciao ciao ciao, principessa! – canticchiò Zayn.
- Caterina? – domando Harry aspettando.
- Ragazzi, ridete per noi. – sorrise.
Iniziarono a ridere, e ci coinvolsero nella loro risata, erano meravigliosi.
- Purtroppo il Video Diary Italiano è finito ragazzi, ci si vede alla prossima, ciaaao! – urlarono e Zayn stoppò il video.
- Ragazzi siete stupendi. – sorrisi.
Mi alzai e mi diressi verso di loro.
- Ognuna di noi vi ha scritto una lettera, non abbiamo letto quella delle altre due perciò se ci sono cose simili non meravigliatevi. – sorrisi.
Diedi la mia in mano a Harry, Chiara la consegnò a Zayn e Caterina la diede a Niall che l’abbracciò in segno di ringraziamento.
- Le leggeremo senz’altro! – sorrise Louis.
- Contateci ragazze! – Liam era troppo dolce.
- Mancano venti minuti, dovete prepararvi! – entrò un ragazzo con un microfono e una cartellina in mano.
DOVEVAMO ANDARE VIA, ERA GIA’ TUTTO FINITO?
- E’ stato un piacere ragazze! – sorrisero e si avvicinarono a noi.
Li riabbracciammo di nuovo, ma quello non era un addio, era un arrivederci, sapevamo che prima o poi li avremmo rivisti.
Uscimmo dalla porta e lanciammo un urlo, non importava se ci avesse sentito o meno qualcuno.

Un’ora dopo…
“5…4…3…2..1!”
- Cavolo inizia! – urlai sventolando il cartellone, dovevo ammettere che si vedeva proprio bene in prima fila!
Iniziarono a cantare, non so cosa potevano essere le loro voci sentite dal vivo.
Non facevo che tremare dall’emozione, era tutto così perfetto.
Ogni volta che sentivo un loro assolo, in ogni canzone il mio cuore batteva forte, avevo paura di star avendo un infarto.
La voce veniva a mancare alcune volte, per le urla di gioia che io insieme alle mie amiche stavamo dando.
Non potevamo ancora crederci di aver vissuto quel sogno eppure era stato proprio perfetto e meraviglioso come l’avevamo immaginato. E non importava che dopo questo avremmo dovuto aspettare un altro tour, un'altra data, un altro concerto.
Il nostro sogno si era realizzato, la nostra vita ora finalmente era completa e io ero la ragazza più felice del mondo.
Il concerto si concluse in bellezza perché i ragazzi dissero di aver conosciuto delle fans stupende quella sera, non eravamo certe che stessero parlando proprio di noi, ma avevamo avuto un’esperienza strepitosa e inimitabile, eravamo ultimate, il nostro sogno era diventato realtà.
 
12 dicembre 2012.
Mi svegliai stranamente rilassata quella mattina, avevo fatto un sogno stupendo e solo dopo aver realizzato che era stato solo un sogno capii che ero nel mio letto al calduccio e non nell’arena di Verona. Guardai il calendario, ma era possibile?
Presi il cellulare e digitai il numero di Caterina, poi presi il telefono di casa e chiama Chiara.
- Pronto? – risposero contemporaneamente.
- Non sapete cosa ho sognato. – 


SPAZIO AUTRICE. <3
Ragazzi questa FF si conclude qui, la prima parte era vera, la seconda invece è stato tutto un mio effettivo sogno.
Spero di non aver deluso le vostre aspettative e che il capitolo vi piaccia, lo sto scrivendo dallesei e ho appena finito, sono le nove e mezza. Spero che ognuna di voi possa realizzare i propri sogni. Un bacione. <3
Annachiara.<3
  
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