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Autore: Asura    13/12/2012    0 recensioni
"I suoi occhi, un tempo verde smeraldo, erano diventati del colore delle fiamme, ed avevano iniziato a lacrimare.
Essi riversarono dapprima lacrime, poi sangue; mentre il giovane cadde con i gomiti a terra per lo strazio che lo assalì in quel momento."
Genere: Avventura, Fantasy, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era da più di mezz'ora che vagavano senza una meta apparente, ed Eric cominciava già a stufarsi della faccenda: non solo non aveva ancora visto lo straccio di un nemico da combattere, ma quel novellino che tanto poco gli stava simpatico gli aveva anche tolto la dolce compagnia di Lucy, lasciandolo da solo con quella che lui reputava poco più di una bambina.
Il suo era un continuo alternarsi tra sbuffate e imprecazioni mentali da dieci minuti a quella parte, tanto che non si era nemmeno posto il problema di cosa potesse star pensando Rachel..
Lei d'altro canto non aveva problemi a stare con nessuno del gruppo: non si era mai posta questo tipo di problema perché a lei stavano tutti "simpatici"..
Erano la sua unica famiglia quindi volente o nolente doveva farseli piacere per forza; soprattutto visto e considerato che non l'avevano scacciata dopo che lei gli aveva rivelato il suo segreto..
Lo stesso però non si poteva dire di Eric. Notò infatti che da qualche minuto il ragazzo stava innervosendosi sempre di più..
Forse era dovuto al fatto che non avevano ancora trovato la strada e sembrava stessero vagabondando alla cieca da un bel po', ma sapeva che c'era dell'altro: Lucy..
Lei era l'ultima arrivata della combriccola eppure da subito capì che quel ragazzo, Eric provava qualcosa per la sorella del loro capo.
Forse il fatto che Logan l'aveva allontanata da lui lo aveva fatto innervosire, dopotutto bastava molto poco per farlo andare su di giri, soprattutto quando non si faceva ciò che voleva lui...
Una cosa positiva però c'era: sembrava che la nebbia che tanto temeva ancora non aveva raggiunto il sottosuolo; e questo era un sollievo... 
La cosa la fece pensare a Logan, che aveva imboccato il sentiero opposto..
 
Sandy iniziava a stufarsi di girovagare li sotto con quella mocciosetta che tanto si atteggiava solo perchè aveva uno straccio di mappa in mano e li stava portando chissà dove da circa mezz'ora..
Se non altro li con loro c'era Logan; di certo avrebbe preferito restarci sola, ma al momento gli andava bene anche così.
Lui sembrava non accorgersi di nulla, di nessuno dei suoi sguardi tanto era sovrappensiero..
E chissà a cosa pensava.
La maga se lo chiedeva ormai da un pezzo; il ragazzo infatti non aveva spiccicato nemmeno mezza parola da quando si erano divisi e sembrava essersi perso nel suo mondo, senza preoccuparsi minimamente di cosa lo circondasse..
Lucy sentiva di aver imboccato la direzione giusta, più o meno... 
Era più di mezz'ora che seguiva la mappa, e la strada sembrava corrispondere: se veramente stavano seguendo la strada giusta allora dovevano essere quasi arrivati.
L'unica cosa che non capiva era Logan..
Non aveva più parlato da quando avevano imboccato il percorso di destra; forse stava cercando di concentrarsi, in modo da cercare di capire da dove provenisse la fonte di tutta quell'energia che li circondava, poi però pensandoci sorrise e si lasciò scappare una piccola risata.
"Si, certo... Devo proprio aver sbagliato persona.."
Quel pensiero la riportò alla realtà: ormai dovevano essere arrivati al punto in cui il tizio che gli aveva consegnato la mappa "si era trovato da un'altra parte"..
Chissà cosa significava.
Purtroppo per loro, lo avrebbero scoperto da li a poco.
Logan stava seguendo Lucy continuandosi a chiedere quando sarebbero giunti a destinazione: l'atmosfera li sotto lo stava facendo innervosire, come succedeva sempre quando rimaneva troppo al chiuso; fortuna per lui che qualche metro dopo, la rossa si fermò e guardò la mappa.
 
#Ok, questo dovrebbe essere il punto esatto..#
 
Gli disse voltandosi verso di loro ed indicando sulla mappa il punto in cui le strade in teoria avrebbero dovuto non combaciare, eppure non stava succedendo niente..
Almeno per il momento..
Dopo qualche secondo l'aria intorno a loro si fece più pesante, molto più pesante, e dal nulla si alzò una fitta nebbia che in pochi secondi ostruì totalmente la visuale di tutti e tre i compagni.
Poi sentirono una stranissima sensazione, come se tutto intorno a loro improvvisamente sparisse, e si sentirono risucchiati via..
Logan fece appena in tempo ad afferrare il braccio di Lucy; perchè poco dopo la stanza iniziò a vorticare su se stessa.
Poi, tutto sembrò tornar normale lasciandoli con un senso di vuoto che gli percorse la schiena come un brivido..
La nebbia invece era ancora li, ma cominciava a diradarsi.
 
<< Ehi ragazzi, ci siete ancora? >>
 
Chiese Sandy, piuttosto agitata.
 
-Si, si siamo qui..-
 
Concluse Logan, accertandosi che Lucy stesse bene prima di lasciarle il braccio.
 
-Dove siamo?-
 
#Coff.. Non.. Non lo so.. Se questa nebbia si togliesse di mezzo potrei vedere la mappa.#
 
Rispose la rossa tra un colpo di tosse e l'altro.
Rimasero fermi, a recuperare dall'esperienza appena fatta, e pochi secondi dopo la nebbia si diradò totalmente, permettendo così a Lucy di consultare la mappa e la stanza circostante.
Logan si sentiva esausto..
 
#Non va bene.. Non c'è nulla di riconoscibile.. Sembra.. Sembra che questo posto non sia segnato sulla mappa. Quindi non saprei dir..#
 
Stava per continuare, ma si bloccò di colpo quando vide Logan, seduto a terra appoggiato di schiena alla parete che respirava a fatica, tenendosi il petto con una mano: aveva una gran brutta cera...
Solo che, la cosa che la fece preoccupare di più era la causa di questo suo malessere improvviso: cosa poteva essergli successo in quella manciata di secondi da ridurlo così?
All'inizio non trovò risposta, poi però le venne in mente qualcosa, ma decise di non dar corda a quell'ipotesi.. Sarebbe stata troppo poco verosimile..
Nel frattempo il ragazzo sembrava essersi rialzato: le due ragazze si erano avvicinate a lui cercando di sostenerlo, ma lui le allontanò con un cenno della mano
 
-Sto.. Sto bene, solo.. Ho bisogno di acqua-
 
Disse tremolando mentre cercava la fiaschetta nella sua borsa porta oggetti.
 
#Tieni, prendi la mia#
 
Le disse Lucy porgendole la sua fiaschetta
 
-Sicura?-
 
#E bevi, che stai male...#
 
La rossa insistette, e Logan prese la fiaschetta bevendo qualche sorso.
Si sentì meglio, almeno così volle far credere alle ragazze che erano piuttosto preoccupate, poi restituì la fiaschetta a Lucy, ringraziandola con un cenno del capo.
Si rimise in piedi per bene e si stiracchiò, solo per notare che Lucy aveva lo sguardo fisso su di lui, ed era visibilmente sul punto di chiedergli qualcosa:
 
#Ok, ora.. Spiegami che diavolo ti è successo..#
 
Logan si aspettava quella domanda, ma non aveva intenzione di rispondere ora, quindi si diresse verso l'unica parte percorribile (erano in un vicolo cieco) ignorando palesemente la rossa.
 
-Uhm, ok, dovremmo capire dove siamo..-
 
#Eh? E no eh.. Ora mi rispondi, ne ho abbastanza del tuo "parliamone dopo", del tuo "poi te lo dico".. Ora me lo dici e basta!#
 
Gli rispose furibonda la ragazza
 
-Eh? Ah, va bene.. Se fai la brava dopo te lo dico, ora andiamo prima di finire di nuovo non si sa dove..-
 
Quella risposta fece innervosire ancora di più Lucy, che si trattenne solamente perché in presenza di Sandy, che aveva assistito a tutta la scena piuttosto perplessa.
Non volle continuare la scenata visto e considerato il luogo dove si trovavano, perciò si limitò a sbuffare e a seguire Logan.
 
"La prossima volta gliela faccio ingoiare la fiaschetta..."
 
Logan in realtà non aveva la minima idea di dove stesse andando, ma finché la strada era una sola tanto valeva percorrerla fino alla fine.
Dopo circa dieci minuti, i tre si trovarono davanti ad un bivio.
 
<< Uhm, destra o sinistra? >>
 
Chiese Sandy
 
-Destra, decisamente..-
 
Rispose Logan, sotto l'espressione perplessa di Lucy
 
-Una volta mi sono trovato davanti ad un bivio e sono andato a sinistra; sono finito in un vicolo cieco e per tornare indietro per poco non ci rimettevo le penne...-
 
Aggiunse il ragazzo, per poi avviarsi verso la strada di destra, seguito dalle due ragazze.
Dopo circa altri cinque minuti in cui nessuno di loro proferì parola, i tre finalmente sbucarono in una stanza, che Lucy riconobbe esser segnata sulla mappa.
 
#Si! Questa dovrebbe esserci, guardate quel segno li!#
 
Disse indicando un simbolo sulla parete che era raffigurato anche in una delle stanze sulla piantina
 
#Quindi dovremmo trovarci pressappoco..#
 
-Si? Dove?-
 
#Dall'altra parte delle catacombe...#
 
<< Ah, fantastico... E come torniamo indietro? >>
 
Chiese Sandy, che stava cominciando a perdere la pazienza dopo tutto quel tempo li sotto.
 
-Intanto andiamo avanti, da qualche parte sbucheremo..-
 
Rispose Logan; che tuttavia non era più molto sicuro di voler vagabondare ulteriormente in quelle dannate catacombe; purtroppo però non aveva altra scelta e cominciò di nuovo a percorrere quella strada buia..
Tuttavia non ci volle molto tempo ai tre per fermarsi nuovamente: questa volta erano finiti in una stanza davvero singolare.
Era di forma rettangolare, con delle pareti di pietra nera, che Logan dubitò esistere in natura; la stanza inoltre gli ricordava molto la cripta da cui erano entrati, infatti non presentava segni: ne decorazioni ne distinzioni: era totalmente vuota salvo per un piccolo altarino posizionato al centro.
L'altare, che era di marmo bianco, spiccava terribilmente in mezzo a tutto quel nero, anche in mezzo alle torce laterali che i tre avevano acceso per farsi luce in quelle catacombe; avvicinandosi ad esso Logan notò che vi era inciso sopra un simbolo, che per qualche motivo gli sembrò familiare seppur non ricordava dove l'avesse già visto..
Il simbolo era piuttosto semplice: era un serpente attorcigliato intorno ad un bastone che terminava alla sua estremità superiore con quella che sembrava una gemma romboidale.
Il giovane passò l'indice ed il medio della mano destra su quel simbolo: avvertì una strana sensazione ma nulla di più; ancora non ricordava dove l'avesse già visto..
Nel frattempo Sandy e Lucy stavano cercando di capire dove fossero consultando la mappa, ma senza successo: d'altro canto ora che si erano addentrati ancora più in profondità le loro speranze di riconoscersi sulla mappa cominciavano a scendere sempre più.
 
#Logan, non va bene..#
 
-Uhm?-
 
#Ancora non si vede un singolo posto riconoscibile su questo stupido pezzo di carta.. Inizio veramente a pensare che ci abbia fregati..#
 
-Continua a cercare, deve pur esser..-
 
Purtroppo per loro però, Logan fu interrotto improvvisamente da un violento rumore, simile ad una parete che si frantumava sotto il peso di qualcosa.
Le ragazze si avvicinarono al centro della stanza, guardandosi intorno, mentre il ragazzo si era messo davanti a loro, ed aveva assunto un'espressione piuttosto seria.
 
<< Che diavolo è stato? >>
 
Chiese Sandy, piuttosto nervosa
 
-Non lo so.. Ma sembra che si stia avvicinando.-
 
Disse Logan, mantenendo però all'erta i suoi sensi:
Un forte rumore di passi infatti sembrava si stesse avvicinando alla loro posizione; a giudicare dal rumore provocato e dall'intervallo tra un passo e l'altro sembrava qualcuno, o qualcosa di grosso.
Poi d'un tratto non si avvertì più nessun rumore, ma tutti rimasero in silenzio ugualmente, fino a che qualche secondo dopo tornò il rumore di passi.. Molto più forte e molto più veloce di prima.
Fu questione di secondi, e la parete davanti a loro finì in frantumi; un gran polverone si alzò e le pietre che formavano la parete furono scagliate tutto intorno.
Una scia luminosa comparve tra le mani di Sandy, ed una barriera si materializzò davanti ai tre, riparandoli dall'impatto delle pietre che si disintegrarono a contatto con la barriera stessa.
Logan nel frattempo, aveva squadrato da capo a piedi la creatura che si stagliava davanti a loro: aveva l'aspetto di un grosso leone dal folto pelo grigio, che adesso stava fissando il giovane con i suoi occhi gialli.
In quell'istante i due si studiarono, e la creatura sembrava voler mantenere una certa aria di sfida con Logan, che aveva poggiato la mano destra sulla cintura.
 
#Che.. Che facciamo?#
 
-Allontanatevi, ci penso io...-
 
#Cosa? No! Non ti lascerò fare tutto da solo..#
 
Rispose Lucy estraendo la sua arma, che assunse la forma di una lancia.
La creatura notando il gesto, avanzò di qualche passo, ma Logan fece cenno alle ragazze di spostarsi da li, poi scattò verso sinistra, attirando lo sguardo della creatura su di lui.
Sandy afferrò Lucy ed entrambe si misero nell'angolo più lontano dai due, e, anche non volendo, Lucy fu costretta ad accantonare la sua idea di aiutare Logan nel combattimento.
Il giovane dalla sua, aveva materializzato due spade: una più lunga e più sottile nella mano destra ed una più larga ma più corta nella sinistra, ed aveva assunto una posizione di guardia, attendendo una qualsiasi mossa del suo avversario.
La creatura guardò Logan dritto negli occhi, ma aveva uno sguardo strano che il ragazzo notò: sembrava carico di odio, ma fiero e determinato allo stesso tempo..
Poi lanciò un verso simile ad un ululato, che fece tremare le pareti e scattò verso il giovane, che prontamente evitò il colpo schivando a sinistra, e contrattaccò menando un fendente verticale con la spada lunga colpendo il fianco sinistro della creatura, che arretrò leggermente a causa del colpo subito.
La ferita era leggera ed un piccolo rivolo di sangue ora colava dall'essere che sembrò infuriarsi ulteriormente, lanciandosi di nuovo contro Logan cercando di ghermirlo con i suoi artigli: un colpo rapidissimo mancò di poco il torace del giovane che si abbassò prontamente, facendo si che il colpo della creatura colpisse la parete, lasciando un profondo solco nel muro.
Ancora uno, due, tre colpi; la creatura stava attaccando insistentemente, mentre Logan schivava senza avere però il tempo di contrattaccare.
Sembrava che quell'essere fosse infaticabile; ma dal canto suo invece, il giovane provato già dall'esperienza con la nebbia faticava a stargli dietro e finì per ricevere un colpo al torace, che lo scaraventò con violenza contro la parete.
 
#Logan!#
 
Urlò Lucy, impotente, dopo aver visto l'accaduto.
Logan si rimise in piedi quasi subito, ma notò che l'artiglio della belva aveva squarciato la veste e gli aveva aperto una ferita sul torace, da cui iniziò lentamente a sgorgare del sangue.
 
"Fortuna che non mi ha preso in pieno.."
 
Ma non ebbe il tempo di pensare alla sua prossima mossa che la creatura gli fu di nuovo addosso, cercando di colpirlo di nuovo. 
Logan nel frattempo aveva attivato il suo occhio destro, che tuttavia non gli fu molto utile..
Fece appena in tempo a pararsi dal colpo della creatura, il cui impatto gli fece volar via le spade dalle mani.
Dopo di che la creatura si fermò, e di nuovo rivolse al giovane quello sguardo carico d'odio che gli aveva rivolto prima.
Logan allora decise di sfoderare Arashi: un'ondata di energia pervase la stanza non appena la lama venne estratta dal fodero.
 
<< Bene... Ti sei deciso finalmente... >>
 
Inaspettatamente, la creatura parlò, con un tono molto profondo ed aggressivo.
Il ragazzo non ne fu impressionato, e si limitò a rispondergli
 
-Che cosa vuoi da noi?-
 
<< Oh, da loro nulla.. Ma da te, Stupido Velkan...>>
 
Disse per poi avvicinarsi
 
<< Voglio la tua vita.. >>
 
E si lanciò nuovamente all'attacco
Logan capì cosa spingeva quella creatura così ferocemente contro di lui, ma al momento le sue preoccupazioni erano altre: schivò di lato il colpo, e menò due fendenti fulminei con la sua lama, squarciando ed incendiando il fianco sinistro, già ferito della creatura che gemette ed arretrò, continuando a guardarlo negli occhi.
Le fiamme si estinsero subito, ma le ferite erano ancora aperte, tuttavia la belva si lanciò nuovamente all'attacco, incurante delle sue condizioni
 
<< E' per colpa di quelli come te che il nostro mondo è in rovina! E anche se per farlo dovessi morire, ti trascinerò con me! Preparati! >>
 
Logan non rispose alla provocazione, e stava per schivare nuovamente, quando la coda dell'essere lo colpì ad un fianco, sbilanciandolo; il giovane vide l'artiglio della creatura diretto contro il suo volto, ma riuscì ad intercettarlo con la spada e tagliò via la zampa della creatura, che lanciò un urlo di dolore riempiendo la stanza, per poi balzare all'indietro aumentando la distanza tra lei ed il giovane. Le sue ferite erano piuttosto gravi e ci avrebbero messo un po' a rimarginarsi perciò decise di lasciar perdere lo scontro.. Almeno per ora.
 
<< Tu... Stai pur certo che non finirà qui... >>
 
Ringhiò la belva, per poi emettere un altro lancinante ululato che fece tremare le pareti; poi corse via, mentre Logan cadde in ginocchio provato dal combattimento.
Le ragazze si precipitarono da lui cercando di bloccare l'emorragia sul suo torace, ma Lucy aveva un'altra cosa che le balenava in testa: le parole della creatura; Velkan, le risuonavano nella mente.
 
#Perché ti ha chiamato in quel modo?#
 
-Cosa?-
 
#Non fare il finto tonto..#
 
Disse la rossa mentre bendava le ferite del ragazzo
 
#Ho sentito bene, ti ha chiamato Velkan..#
 
-Uff...-
 
Il giovane sospirò, consapevole che, oramai, avrebbe dovuto dare una spiegazione alla ragazza.
 
-I, Velkan..-
 
Ansimò per la ferita
 
-Sono quelli che, hanno stretto un patto con una divinità oscura in cambio di qualcosa...-
 
Lucy rimase scioccata da quelle parole, e guardò il ragazzo negli occhi; la sua espressione, era tipica di una che aveva appena sentito una cosa a cui non voleva credere, alla quale faticava a credere.
 
-Una volta ottenuta la tua parte dovrai adempiere ai tuoi doveri, e rispettare l'altra parte del contratto.-
 
#E.. E tu avresti fatto una cosa del genere?#
 
Logan sospirò, mentre Sandy si era allontanata da lui, dopo aver finito di medicargli la ferita
 
-Si... Ho adempiuto alla mia parte di contratto, ma la mia anima resterà macchiata di questa colpa.
Tutto quello che voglio ora, è rimettere le cose apposto.-
 
Detto ciò il ragazzo si rimise in piedi, e rinfoderò la sua lama.
Lucy aveva riposto le restanti bende nella borsa e rimase in silenzio per qualche secondo; poi gli disse:
 
#Ho capito.. Era per quello che non volevi parlarne, vero? Per paura che ti allontanassimo...#
 
-Non era il solo motivo. Ho passato parecchio tempo solo, e non mi peserebbe passarne dell'altro. No, non era solo per quello.-
 
Sospirò nuovamente, poi continuò
 
-Ora però dobbiamo andare, o non arriveremo mai.-
 
Logan fu però interrotto nuovamente dalla rossa:
 
#In realtà... Sappiamo cos'è un Velkan, anche se molto vagamente; perché come credo tu sappia..#
 
-Si ma lei non lo è per sua scelta.-
 
Replicò il giovane
 
#A quanto ha detto, il padre non è riuscito a mantenere fede alla sua parte dell'accordo, e da quando lui è morto il peso della maledizione è ricaduto su di lei.
E' per questo che entrambi siete infastiditi da quella nebbia vero?#
 
-Esattamente. Quelli come me sono molto più sensibili a quasi tutte le correnti magiche, e quella nebbia è di un tipo molto particolare, ma non mi metterò a spiegartelo ora.-
 
Lucy fu leggermente delusa dalle parole del ragazzo, ma se le aspettava
 
#Ok, però voglio la tua parola; dopo questa missione mi racconterai quello che voglio sapere.#
 
-Sempre se ne usciamo vivi..-
 
Rispose Logan, per poi avviarsi nei meandri di quel labirinto sotterraneo.
Lucy guardò Sandy, che era piuttosto preoccupata, glielo si leggeva in faccia. Tuttavia il ragazzo aveva ragione: dovevano proseguire o non ne sarebbero mai venuti a capo. Anche se ormai erano a conoscenza di cosa fosse in realtà Logan, la cosa alle ragazze non pesava: con lui si sentivano al sicuro, e non lo avrebbero mai allontanato, per quanto orribili possano essere state le sue colpe. 
Lui questo lo sapeva e si sentiva sollevato. L'unico problema che gli sorgeva in mente in quel momento era che non aveva la minima idea di dove fossero diretti.
 
Eric era piuttosto nervoso: sebbene fosse convinto di aver memorizzato alla perfezione la parte di mappa che gli spettava, non era sbucato dove si aspettava. Rachel aveva provato a lanciare un piccolo incantesimo di risonanza, a cercare fonti magiche nelle vicinanze, ma non aveva avuto successo. La piccola sfera luminosa che la ragazza aveva evocato ora se ne stava fluttuando tra le sue mani senza altre conseguenze.
Probabilmente di questo passo ci avrebbero messo molto più del previsto.
Eric era stufo, e non vedeva l'ora di incrociare le spade, visto che da quando erano entrati nelle catacombe era rimasto a secco; ma non poteva immaginare che da li a breve sarebbe stato accontentato: infatti, senza preavviso, la sfera tra le mani di Rachel iniziò a vibrare vorticosamente, per poi scomparire in un accecante lampo bianco. 
Rachel intuì che qualcosa stava andando nella loro direzione, e si preparò al combattimento, mentre ad Eric era tornato il sorriso sulle labbra.
 
<< Questi sono tutti miei! >>
 
Disse, piuttosto euforico
 
<< Io starei attenta... >>
 
Rispose Rachel con il suo flebile tono di voce: la giovane ladra infatti sentiva che qualunque cosa si stesse dirigendo verso di loro in quel momento era infuriata, e a giudicare dal flusso di magia che la circondava, era anche molto potente. Le mura iniziarono a tremare mano a mano che percepiva la fonte di energia avvicinarsi, fino a quando la parete di fronte a loro non crollò sotto il peso di quello che sembrava un grosso leone grigio, anche se era privo di una zampa..
Eric rimase abbastanza colpito da quella visione, ma una parte di lui era contenta, perché sentiva che lo attendeva una sfida piuttosto impegnativa.
 
<< Bene bene, un grosso gattaccio era proprio quello che mi serviva... >>
 
Rachel tuttavia non era della stessa idea, e rimase guardinga, mentre il leone volse il suo sguardo verso di lei, ruggendo:
 
<< Un'altra stupida Velkan... Anche se la mia ferita non è guarita riuscirò comunque a strapparti la vita dal corpo, e dopo aver finito con te sarà l'altro a cadere, quel dannato moccioso... >>
 
Dalle parole della creatura Rachel capì di chi stesse parlando il leone, ma abbozzò un leggero sorriso per poi far cenno ad Eric di abbassare l'arma.
 
<< Oh, non preoccuparti dell'altro.. Mi prenderò io la briga di toglierti di mezzo... >>
 
Disse la ragazza alzando il dito con indosso l'anello viola, che nel frattempo aveva iniziato a brillare.
 
  
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