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Autore: TheGreatAndPowerfulZael    13/12/2012    3 recensioni
Prima fanfic del mio OC, Kazetsuki "Zael" Aster! Spero vi piaccia; sarà diversa perché sarà TUTTA in prima persona con diversi POV, quindi niente narratore esterno ma solo narratori interni alla storia.
Faccio presente che è la prima parte di una serie.
Se la leggete, mi fareste un grossissimo favore se la recensiste, poiché da tutte le recensioni (siano esse positive, neutre o negative) si può trarre spunto per migliorare il proprio stile.
Ci saranno spoiler riguardo alle tecniche: saranno presenti infatti tecniche di Inazuma Eleven 3 (quelle del FFI) e di Inazuma Eleven GO.
Spero vi piaccia XD
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jordan/Ryuuji, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Xavier/Hiroto
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO 16 - CRISI

 
Rika’s POV
 
Non ci capisco più nulla. Aster è tornato, anche se ha gli occhi diversi e i capelli lunghi e bianchi; e la sua voce... la sua voce sembrava turbata da qualcosa. Come se avesse visto l’Inferno e fosse tornato intero per raccontarlo.
-Aster?-
Mi avvicinai mentre stava parlando alle quattro ragazze che aveva con sé. A quanto mi aveva detto Shirou, che ho scoperto essere il cugino di Aster, una di loro, la biondina, faceva parte dell’Haruken ed era stata una delle sue amiche d’infanzia. Lui si voltò e mi guardò con un’espressione a me ignota: mai l’avevo visto così indifferente.
-Ragazze, potete scusarmi un momento? Credo che Rika abbia diritto ad avere delle spiegazioni.-
Le quattro ragazze mi fissarono in malo modo, ma Aster, con un solo sguardo, riuscì a convincerle. Portai Aster vicino al faro, all’ombra dell’edificio, mentre soffiava una fresca brezza di mare, e lì, iniziai a parlargli:
-Aster.-
M’interruppe subito, chiedendomi:
-Sono qui, come avevi chiesto. So che ho molte cose da spiegarti, perciò sentiti in grado di chiedermi tutto ciò che desideri.-
Lo fissai, mentre lui di profilo osservava l’oceano. Non sapevo bene come descrivere la sua immagine, con i capelli lievemente mossi dalla quasi impalpabile brezza; l’inespressività, che prima dominava quello che sembrava un volto imperturbabile, ora però era svanita, lasciando il posto a una debole nota di malinconia. Tutto ciò che aveva fatto da quando aveva lasciato Osaka ci era stato raccontato da Shirou, ma volevo sapere il perché. Dovevo essere a conoscenza del perché un ragazzo fragile e insicuro com’era l’Aster che io avevo conosciuto era diventato un misterioso enigma che ora si mostrava ai miei occhi.
-Perché? Perché ti sei unito all’Aliea?-
-Domanda lecita, anche se piuttosto inutile a mio avviso, dato che ora ho disertato. Semplicemente, mi hanno salvato la vita. Non so il motivo, e nemmeno voglio saperlo. Sembrano tutti dei piccoli soldatini, e la cosa non m’è piaciuta affatto: conflitti interni, pestaggi, violenza gratuita. Sono stato coinvolto anche io, ma il piacere della furia è presto svanito per lasciare il posto al senso di colpa e d’insicurezza. Ho salvato due squadre, oltre alle tre ragazze che ho portato con me. Li hai visti Reize e Krypto... scusami, intendevo Ryuuji e Fuuko: le lacrime di gioia che cadevano, il sorriso sui loro volti e la felicità delle loro espressioni m’hanno fatto capire di aver fatto la scelta giusta.-
Una parlata veloce, sicura, decisa: Aster è decisamente cambiato, e me ne sto rendendo conto. Un cambiamento totale, radicale. Anche quella strana cosa alata... lui chi è veramente? Cosa nasconde ancora?
-Prima hai... “evocato” una cosa strana... cos’era?-
Sorrise debolmente:
-Quello è un keshin, ovvero l’emanazione della forza spirituale di un individuo. Solo una volta raggiunto il massimo potenziale di un individuo questo viene liberato... questo significa che io sono già al massimo della potenza...-
Ancora quel sorriso debole, malinconico e triste, come se il suo tempo scorresse diversamente dal nostro... come se lui provenisse veramente da un’altra dimensione, da un universo parallelo.
-Dimmi ancora una cosa, Aster.-
-Sono qui per rispondere alle tue domande, in fondo.-
-La ragazza scappata con il pallone...-
-Sì, è Diana.-
La sua risposta fu fulminante e veloce come il suono.
-E come...-
-Colpa mia... è stata tutta colpa mia. Sembra che Crow però voglia andare fino in fondo: è sempre stata una ragazza molto decisa. Per questo devo sconfiggere l’Aliea. Prima che tutto finisca...-
Cos’era quella battuta finale? Cosa sta per succedere ancora? Tornammo al campo della Oumihara, dove Aster si ricongiunse con le quattro ragazze che erano con lui. In quel momento il mio sguardo volò da lui a Kazuya, che stava passando di lì. Stavo per gettarmi su di lui, ma una mano mi prese il colletto da dietro e una voce femminile inconfondibile tra le altre mi disse:
-Dimmi tutto ciò che ti ha detto. Devo sapere tutto.-
Natsumi... cos’hai in mente?
 
Aster’s POV
 
Lo sapevo, non avrei dovuto liberare ancora il keshin... ora so cosa mi aspetta. Ma è meglio che nessuno lo sappia. Con questi pensieri nella testa dovevo simulare e dissimulare tutti... e avrei dovuto tradire la fiducia di Reina, di Maki, di Jyuka e di Fumiko. Mi avvicinai a loro, ma stavano parlando con una ragazza dal corpo snello, con i capelli neri e delle ciocche rosse... l’accostamento molto forte dei colori mi ricordò quello dei capelli di Diana. Gli occhi erano gialli, ma di un giallo più sfumato e meno intenso del giallo degli occhi di Burn, e aveva la pelle molto chiara, similmente a quella di Fuusuke e di Hiroto. Appena mi vide con la coda dell’occhio, mi chiamò:
-Aster, vieni qui!-
Mi avvicinai, falsificando un espressione senza preoccupazioni. La ragazza mi squadrò e mi disse:
-Io sono Seline Smith. A quanto mi hanno detto queste ragazze e a quanto i miei occhi hanno visto, sei decisamente un ragazzo interessante.-
-Ti ringrazio per il complimento.-
Mi fissò intensamente negli occhi, o, per lo meno, nell’unico reso visibile dalla mia ciocca di capelli.
-Spero che tu possa dimostrarlo anche sul campo... anche se hai già dato prova della tua forza, saprai fare di meglio sul campo?-
Una lieve nota di malinconia si posò velocemente sul mio volto, ma per quanto rapidamente fosse scomparsa, non sembrò essere passata inosservata alla ragazza, che però si astenne dal fare commenti. Pronunciai una debole frase per svicolare dall’argomento:
-Darò del mio meglio.-
Passò Gouenji, e Seline gli si attaccò al braccio, cosa che all’attaccante non dispiacque affatto. Seline ci salutò amichevolmente con la mano mentre se ne andava, saluto che noi ricambiammo allo stesso modo. Vidi poi Rika parlare con una delle manager della Raimon, una ragazza dai capelli fra il castano e il rossiccio e dagli occhi più o meno dello stesso colore, solo lievemente più tenue.
-Jyuka, chi è quella?-
L’ex-difensore dell’Haruken mi rispose con un sorriso:
-Quella è Raimon Natsumi, figlia del direttore della scuola Raimon... perché?-
-Informazioni, solo pure e semplici informazioni... anche perché sembra che Rika stia parlando di me, dato che si sono appena voltate a guardarmi.-
Ci girammo, e appena le due videro i nostri sguardi fissi su di loro, cambiarono immediatamente la direzione nella quale guardavano i loro volti. Si stava facendo buio, perciò ci dirigemmo tutti verso l’Inazuma Caravan, dove le manager della squadra ci offrirono una cena a base di pollo al curry e riso. Il piatto mi fu consegnato personalmente da una Natsumi che pareva imbarazzata: accolsi il suo gesto con un lieve sorriso di circostanza, mascherando tutto ciò che stava per accadere. Lo sentivo pulsare dentro di me, e sapevo che a momenti sarebbe successo il finimondo. Terminai la cena in silenzio, un po’ in disparte dagli altri: non volevo coinvolgerli. Mentre gli altri andavano a dormire, con una scusa banale, quella di voler osservare il cielo notturno non contaminato dalle luci artificiali, io rimasi fuori, all’esterno dell’Inazuma Caravan. E lo sentivo pulsare più che mai, forte e potente, incessante. La mia testa stava per esplodere. Non avrei mai dovuto rilasciare il keshin, proprio come mi aveva detto mio padre dopo aver visto per la prima volta il White Hurricane.
-E così è giunta la mia ora?-
Mi diressi, sentendomi allo stesso modo di un condannato a morte che muove i suoi ultimi passi prima della sedia elettrica, dell’impiccagione o dell’iniezione letale. Giunsi fino alla spiaggia. Percepivo una calma innaturale, smossa solo da una lieve brezza che s’elevava dall’isola verso il mare. Il bagliore delle stelle notturne, distanti chissà quanti anni luce dalla Terra, illuminava i miei ultimi momenti. Aprii gli occhi, guardando all’oceano, e vidi l’oscurità spalancare le sue fauci. Il portale alle tenebre era completamente aperto quando mossi i miei primi passi verso di esso. Delle voci, urlate all’unisono, mi fermarono:
-ASTER!-
Jyuka, Reina, Fumiko, Maki, Natsumi e tutta la Raimon, compresi i fuoriusciti dell’Aliea da me salvati, avevano urlato il mio nome in coro. Natsumi fu la prima a parlare, anticipando tutti:
-Cosa succede? Cos’è quella cosa?-
Sorrisi malinconicamente, e risposi:
-Friedrich Wilhelm Nietzsche un tempo disse: “Quando guardi a lungo nell’Abisso, anche l’Abisso guarderà in te.” E io ho fissato per troppo tempo l’Abisso. Il Vuoto. Ormai l’oscurità e le tenebre più profonde mi reclamano. Mi dispiace.-
Per la prima volta, lacrime sincere scendevano dai miei occhi. Urla primordiali e rumori inquietanti provenivano da quel portale sul Vuoto, sull’Abisso. A malincuore, avanzai. Sentii correre tutta la Raimon per fermarmi, e in quel momento mi gettai fra le tenebre, dicendo solo due parole fra le lacrime:
-Mi dispiace.-
 

L’angolo di Zael

Le cose si fanno drammatiche. Come molti di voi avranno capito, la quinta ragazza è Natsumi. Aster si è sacrificato gettandosi all’interno di una specie di dimensione oscura, il Vuoto, l’Abisso: la potenza sprigionata dal keshin ha liberato quell’apertura, e solo il sacrificio di quell’energia poteva richiuderla. Ma non pensate che sia finita qui, perché nel prossimo capitolo ne vedrete delle belle, con l’arrivo della Prominence di Burn! Oltre al danno, la beffa? Probabile, ma non finirà così semplicisticamente... Al prossimo capitolo!

Zael

  
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