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Autore: _Helle    13/12/2012    1 recensioni
Dalla mia bellissima Irlanda.
A quella Londra fredda,monotona,deprimente e noiosa.
Stento ancora a crederci di essere venuta qui di mia spontanea volontà.Ma avrei fatto di tutto pur di andarmene da casa quella casa.I miei genitori hanno divorziato,e tra i vari 'Lei viene da me!' 'No,lei viene da me!' mi ritrovo in un taxi,diretta a Doncaster,a casa di mio zio Bobby.
Nuova vita?
Non propio.Dipende da come la vedi.
Nuovo posto?
Deprimente e triste,ma si.
Nuovi amici?
Forse.
Nuovi amori?
Oh,non credo propio.
...o meglio,non credevo.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Sabato.
Quale scuola è aperta il sabato? La mia,ovviamente.

Ho sempre odiato la scuola di sabato,rovina tutta l'euforia del giorno.
Sempre la stessa routin settimanale: mi alzo,mi lavo,mi vesto,faccio colazione con mio cugino è andiamo a scuola.
E' una settimana che vado avanti così e già non ne posso più.
Dopo l'ennesimo sbuffo,arrivati esattamente a metà strada,Niall si para davanti a me.
“Che hai?” Mi chiede incrociando le braccia al petto.
“E' solo una settimana che sono qui,e già mi sono scocciata di questa routin.”
“Routin?”
“Si Niall,quella che facciamo tutti giorni.”
Si ferma un po' a riflettere,poi apre bocca.
“Dai sali.”
“Salire dove?”
“Sulla mia schiena,su.”
“Stai scherzando?” Gli chiedo divertita.
“Dai,prima che cambi idea.”
Prendo il suo zaino mettendolo sulla mia spalla e salgo sulla sua schiena,come mi aveva chiesto.
Ricordo quando,da piccoli, a Mullingar lo facevao sempre. Lui si divertiva a portarmi a cavaluccio quando ero triste,arrabbiata,annoiata o quando mi faceva male,subito dopo avermi dato un bacino sulla bua.
Ricordo quando mamma si arrabbiava dicendo che gli avrei potuto fare male,spezzare la schiena o addirittura la colonna vetebrale e lui che prontamente gridava 'No,non è vero,è leggera come una piuma e io sono molto molto molto forte.'
Mi scappa un risolino ripensandoci,lui se ne accorge.
“Non è vero,zia,è leggera come una piuma e io sono molto molto forte.”
Rido,lui mi segue.
“Mi leggi nella mente per caso?”
“No,ma anche io ci stavo pensando.”
“Comunque...hai saltato un molto.”
Lui ride dandomi un pizzico sulla gamba,io sorrido per poi poggiare la testa sulla sua schiena beandomi del suo profumo e della sua risata cristallina.


Filosofia.
La mia materia preferita in assoluto. Mi è sempre piaciuta e tutt'ora mi piace.
Ascoltavo attenta,forse per la noia forse perchè non avevo niente di meglio da fare,ma ascoltavo.
“Cosa completa la nostra vita?” Chiese la professoressa alla classe,senza dare il tempo di rispondere.
“Gli anni,i mesi,i giorni,le ore,i minuti e i secondi.”
Alzo la mano cercando l'attenzione della professoressa,che non tarda ad arrivare.
“Si signorina Horan?”
“Momenti. Sono solo quelli che completano la nostra vita. Gli anni,i mesi,i giorni,le ore,i minuti e i secondi,non sono nient'altro che numeri. Ci sono quei piccoli istanti,capaci di cambiarci la vita e di stravolgerci completamente. Nel migliore dei casi: in positivo e nel peggiore...in negativo,quelli sono diversi. Quelli negativi danno un cambiamento radicale alla nostra vita,mentre quelli positivi non la stravolgono più di tanto.” 
“Vedo che è preparata su quest'argomento signorina.”
“Assolutamente no. Ho solo espresso una mia opinione dato che non ero per niente d'accordo con lei.”
La professoressa mi incenerisce con lo sguardo,poi ritorna a spiegare e io mi perdo nelle mie stesse parole.
Mi meraviglio io stessa,di quanta verità ho detto in quelle poche frasi.


“Vedo che hai fame,cugino mio.”
Ironizzo mentre cerchiamo un tavolo libero nella mensa.
“Come l'hai capito?” 
Mi chiede sedendosi una volta trovato un tavolo libero e al fresco,dato che si trova sotto l'ombra di un albero.
“Bhe vediamo. Un panino,un po' polpettone,una zuppa di verdure,un tramezzino,un'arancia,una mela,un budino,un succo e infine l'acqua...Nha,non si capisce che hai fame.”
Una mano mi sfiora la schiena,ormai ho memorizzato quel tocco,mi giro e mi ritrovo a pochi centimetri dal suo viso.
“Fa ancora male?”
Abbasso lo sguardo,arrossendo leggermente “No,grazie.”
Mi alza il viso con due dita,per poi lasciarmi un leggero bacio sulla guancia e andare verso il tavolo che condivide con i suoi amici.
Che poi...pensandoci.
Questa settimana è stata monotona,si...a parte le strane ma dolci attenzioni di Louis.



Pov.Louis.
Le alzo il viso con due dita.
Quando arrossisce è ancora più bella.
Ho una voglia pazzesca di baciarla,ma mi limito a un leggero bacio sulla guancia.
Raggiungo i ragazzi al nostro tavolo,senza proferire parola.
E' mai possibile che quella ragazza,in una settimana,ha sconvolto tutta la mia vita? “Ragazzi,stasera ci si diverte.” Esclamo poco dopo ricevendo una serie d'applauso che attira l'attenzione di quasi tutta la mensa.
Devo cercare di dimenticarla,anche se so che sarà difficile.







.Shalala.

Yo gente,scusate l'immenso ritardo...problemi scolastici.lol
Spero che questo capitolo vi piaccia.
#Recensite.
Ciau.
  
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