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Autore: Mimiwitch    14/12/2012    0 recensioni
Dal capitolo 4:
“Quindi che farai ora?” le domandò lui, forse per sviare dall'argomento amore.
“In che senso? Per il mio amore non corrisposto? Nulla” rispose sorpresa.
“Rimarrai ad ammirarlo da lontano? Senza dirgli nulla? Senza nemmeno provarci?” la interrogò incredulo.
“Sì, sì e sì. E' mio amico e la ragazza che ha invitato è una mia cara amica, una ragazza fantastica. Sono felice per loro. Anche se remotamente avessi delle speranze non mi metterei mai tra loro!”
I due rimasero in silenzio dopo l'affermazione di Katie.
Lei si sentiva in imbarazzo.
Dire cose del genere ad alta voce, di notte, a George.
Dal capitolo 28:
“Mi dispiace, Katie” esclamò dopo, serio.
“Per cosa?”
“Per averti ridotto in questo stato. Non sono stupido!” aggiunse interrompendola, dato che lei aveva aperto bocca per controbattere.
“Mi vergogno di quello che ho fatto, ma ho dovuto” continuò imperterrito.
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Katie Bell, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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Il ritorno a Hogwarts per Katie era stato amaro e dolce allo stesso tempo: ritrovare gli amici, scherzare con loro, vivere in certo senso tutti assieme, le procurò molta gioia; d'altra parte però, le lezioni massacranti del quinto anno e la mancanza di Quidditch lasciarono l'amaro in bocca.

Durante le prime settimane ogni professore aveva posto l'accento sugli imminenti esami dei G.U.F.O., esortandoli a studiare con costanza e assiduità, poiché molto del loro futuro dipendeva dall'esito degli esami. Questa frase passava sulla bocca di ogni insegnante: chi la ripeteva con toni severi, chi con toni arcigni, mettendo nel cuore di ogni studente del quinto anno paura e agitazione.

Katie iniziò a studiare da subito, cercando di non lasciare compiti in arretrato, ma dovette ammettere che gli argomenti trattati erano parecchio complessi.
Sei fortunata a non avere gli allenamenti di Quidditch proprio durante il tuo quinto anno! O non saresti riuscita a star dietro a tutto!” mormorò Leanne convinta una sera, mentre studiavano assorte in sala comune.

Alzò lo sguardo dai suoi appunti di Trasfigurazione e la fissò con aria arcigna.
Oh sì, sono proprio fortunata!” ribatté sarcastica.

Katie amava il Quidditch. Non ai livelli da psicopatico di Baston, ma amava davvero sfrecciare sulla scopa e giocare con tutte le sue energie, tesa verso la vittoria; e per quell'anno non avrebbe potuto, grazie al Torneo Tremaghi. Se Baston fosse stato lì, probabilmente avrebbe assalito Silente e tutti gli studenti che avessero osato partecipare al Torneo, brandendo una mazza da battitore, pur di riottenere il Quidditch. E lei dovette ammettere che probabilmente l'avrebbe appoggiato.
Senza il suo sport preferito da praticare, impegnava il suo tempo nello studio, suo malgrado.

Il nuovo professore di Difesa contro le arti oscure, Malocchio Moody, era un uomo bizzarro e allo stesso tempo severo; sembrava un'ottima idea non mettergli mai i bastoni tra le ruote.
Già dalla loro prima lezione, il Giovedì mattina, rimasero ammirati e spaventati: il professore aveva trasfigurato la sua sedia in una grossa Chimera e li aveva incitati a catturarla o stordirla o a difendersi con qualche incantesimo.
La metà della classe si era ritratta sulle sedie, strillando e tremando di paura, davanti alla bestia e a tutte le sue bocche.

Aileen era svenuta, sorretta dall'amica Cindra, che aveva prodotto un eccellente incantesimo scudo, ma che tremava tanto che la bacchetta oscillava freneticamente su e giù. La Chimera ruggiva e correva in ogni dove, mostrando i denti agli studenti terrorizzati; Katie e Leanne erano fianco a fianco, immobili, ma spaventate a morte, cercando di attirare l'attenzione su di loro il meno possibile mentre pensavano a cosa fare. Quando la bestia si lanciò con un balzo su di loro, si strinsero forte temendo il peggio ma, quando la bocca dentata si chiuse sul braccio di Leanne, si accorsero con stupore che la Chimera non era altro che un'illusione.

Passato il panico, il professor Moody spiegò loro che cosa avesse davvero fatto: un incantesimo di ipnosi; aveva fatto credere a tutti loro che la sedia si fosse trasformata in una bestia feroce, con tutte le conseguenze che aveva portato: isteria, perdita della lucidità e dei riflessi.

Se io non avessi fermato l'incantesimo nel momento in cui Leanne Meadowes è stata morsa, lei avrebbe sentito il dolore come se fosse vero e se la bestia l'avesse 'uccisa', lei sarebbe morta sul serio, come conseguenza dell'ipnosi. Perciò dovete fare attenzione! Avere una mente allenata e preparata!” abbaiò loro, squadrandoli tutti con l'occhio normale, mentre l'altro vorticava su e giù.
A Katie sembrava un camaleonte pazzo.
Dopo li mise a studiare gli effetti dell'incantesimo, i modi per contrastarlo ed eseguì l'incantesimo su ognuno di loro, per spiegare con quali metodi accorgersi di un'illusione.

Alla fine della lezione Leanne era ancora un po' scossa, anche se si sforzava stoicamente di non darlo a vedere.
Quel professore è matto! Sarà un Auror, un genio o quel che ti pare, ma è matto!” bisbigliò mentre uscivano dalla classe più in fretta che potevano. I loro compagni mormoravano eccitati alle loro spalle, parlando della lezione.
Katie annuì. Il suo cuore si era fermato dalla paura quando la fila di denti aguzzi si era chiusa sul braccio di Leanne: avrebbe potuto di giurare di aver persino sentito il puzzo della bestia, così vicina a lei.
Leanne stava guardandosi il braccio con fare sospetto, alla ricerca di segni di morsi.

Fa davvero paura, in effetti. Ma è amico del professor Silente, non avrebbe dato il posto ad un matto, no?” rispose, cercando di suonare convincente.
Si guardarono negli occhi e sbuffarono. Silente non aveva scelto proprio dei gran professori negli anni. Lupin a parte, ovviamente.

Si impegnarono il quadruplo del normale nelle lezioni del matto professore, per non essere più impreparate e rischiare un infarto ad ogni lezione.

A Ottobre, Difesa contro le Arti Oscure era la materia più seguita, amata e temuta dell'intera scuola, anche se il professore aveva i suoi detrattori.
Non mi importa se lo reputano un eroe, a me non piace. Lo rispetto, questo è certo, ma non mi piace” ribadì Leanne scuotendo i lunghi capelli neri con stizza, mentre erano in biblioteca a studiare.

Katie non diede segno di averla sentita.

Katie?” chiamò l'amica, schioccando le dita per attirare l'attenzione.
Ero sovrappensiero!” si scusò lei, scuotendo la testa. Leanne si voltò per guardare cosa stesse osservando e sorrise quando vide Fred e George chini su un tavolo della biblioteca poco più in là, le teste che quasi si toccavano.

A cosa stavi pensando?” chiese maliziosa, puntando un dito verso i gemelli.

Katie mantenne un'aria impassibile o almeno credette di esserci riuscita.
Non sono strani?” ribatté, buttando un'occhiata fugace su di loro.
Abbastanza, se vuoi saperlo. Ma sono divertenti” rispose l'amica, con una risatina.
Non in generale!” la rimproverò con un gesto impaziente, “ultimamente dico. In genere stanno al centro dell'attenzione, ovunque si trovino; ma quest'anno si son tenuti in disparte, a confabulare in segreto. Non è da loro, no?”

Leanne fece spallucce, con un'aria perplessa in viso.
Forse son maturati. Hanno deciso che era ora di finirla con gli scherzi e di mettere la testa a posto” tentò poco convinta, scoppiando a ridere per l'assurdità della frase. Madama Pince passò vicino a loro con uno sguardo torvo, intimando il silenzio.
O forse stanno studiando dei piani per il Torneo Tremaghi” bisbigliò Leanne quando la bibliotecaria si fu allontanata, “credo che parteciperebbero davvero se riuscissero ad ingannare i giudici sulla loro età!”
Pensi che stiano progettando davvero di fare la pozione invecchiante?” domandò scettica Katie. “E' una pozione complicatissima, di livello M.A.G.O.!”
Sapeva che Fred e George erano molto intelligenti, ma era altresì conscia del fatto che nessuno dei due si impegnasse molto nel seguire le lezioni.

Non saprei. Ma in tutti i casi son certa che Silente non permetterà che nessuno sotto l'età stabilita partecipi” rispose Leanne convinta.

Katie buttò lo sguardo sui gemelli, che confabulavano, ammirando il viso di Fred, corrucciato e teso. Se fosse diventato il campione di Hogwarts del Torneo, la sua popolarità sarebbe cresciuta a dismisura e avrebbe avuto ragazzine svenevoli infatuate di lui.
Scacciò via la sensazione di fastidio che sentì al solo pensiero di avere così tante rivali, anche se lei non si considerava certo una pretendente. Una pretendente avrebbe cercato di farsi notare, di rivolgergli quotidianamente la parola, di entrare nella cerchia più stretta degli amici per poterlo conquistare. Katie invece non faceva niente, anzi, cercava di risultare il più invisibile possibile; non sapeva niente di conquiste e seduzione e non aveva abbastanza fiducia in sé per potersi buttare.

Fred si voltò e incrociò il suo sguardo. Le sorrise prima di rituffarsi nella discussione col fratello.
Katie arrossì violentemente, ma si coprì dietro un grosso tomo per nasconderlo. Sperò con tutto il cuore che Fred non l'avesse notato.

La sera del 30 Ottobre, gli studenti e i professori aspettarono le delegazioni ospiti sui gradini della scuola, tutti in fila a seconda dell'anno di appartenenza.
La McGranitt passava tra i Grifondoro per controllare gli studenti.
Katie era nella quinta fila, dietro Harry nella quarta e davanti a George che era nella sesta. Leanne, alla sua destra, era davanti a Fred, con grande invidia da parte sua.

Dopo molta attesa, la delegazione di Beauxbatons arrivò su una grossa carrozza volante. La gigantesca preside della scuola francese scese e andò incontro al professor Silente, che la salutò con un elegante baciamano.
Belle ragazze in arrivo!” esclamò Fred puntando il gruppetto di studenti che era sceso dalla carrozza. Katie scacciò la gelosia mentre osservava le ragazze di Beauxbatons che confabulavano tra loro, guardandosi attorno; quelle non imbacuccate nei mantelli erano in effetti molto belle e anche i ragazzi avevano fascino.
Guarda com'è carino il ragazzo biondo vicino alla carrozza” bisbigliò infatti Cindra al suo fianco, rivolta verso l'amica. Bisbigli del genere correvano in ogni fila.

Silente invitò gli ospiti ad entrare nel castello a scaldarsi, mentre loro aspettavano l'altra scuola ospite.
Gli studenti si separarono in due ali per far passare i nuovi ospiti, poi si ricomposero e si misero in attesa.
Tremavano tutti nell'aria gelida. Katie non sentiva più i piedi a causa del gran freddo.

Poi, tra esclamazioni agitate, una grossa nave affiorò dal lago nero e il preside e gli studenti di Durmstrang scesero da una passerella, raggiungendoli vicino al portone. I nuovi arrivati, tra i quali non c'era nemmeno una ragazza, erano imbacuccati in pesanti pellicce.
Un mormorio eccitato serpeggiò intorno, non appena uno degli studenti venne illuminato dalla luce che usciva dalla Sala d'Ingresso. “E' Krum, Victor Krum!” strillarono varie voci emozionate mentre finalmente tutti entravano nel castello, diretti alla Sala Grande.
Katie sapeva chi fosse Krum, da appassionata di Quidditch qual era, ma non si sperticò come molte ragazze per avere un suo autografo; e la maggior parte di quelle che lo fecero non capiva nemmeno la differenza fra Pluffa e Puffola.

Alla fine della sontuosa cena, il professor Silente prese la parola e spiegò le regole del Torneo.
Chi avesse desiderato partecipare avrebbe dovuto mettere il suo nome, e quello della scuola di appartenenza, su un foglietto di carta che avrebbe gettato all'interno del calice di Fuoco, spiegò mostrando il calice in legno ricolmo di fiamme blu e bianche. Il giorno dopo, alla stessa ora, il manufatto magico avrebbe scelto i tre campioni delle scuole, restituendo i foglietti coi nomi. Per far sì che nessuno sotto i diciassette anni tentasse di entrare nel Torneo, il professor Silente avrebbe messo una linea dell'età tutt'intorno al calice. Katie buttò lo sguardo sui volti emozionati e furbi di Fred e George.

Andarono a dormire, tutti piuttosto tesi, chiedendosi chi sarebbe stato il campione di Hogwarts.

La mattina dopo, per colazione, la Sala d'Ingresso era colma di studenti. Cincischiavano lì intorno, mangiucchiando toast o sandwich, guardando il calice posto al centro esatto della sala, su uno sgabello, circondato da una sottile circonferenza dorata: la linea dell'età.

Katie stava scendendo con Leanne quando vide Fred, George e Lee confabulare con Harry, Ron ed Hermione vicino al calice. Guardarono attentamente Fred gettarsi dentro la linea con un foglietto tra le mani e George seguirlo subito, trionfante.
I due si stavano guardando entusiasti, certi di avercela fatta quando, con un forte ronzio, vennero catapultati fuori dal cerchio e scagliati tre metri più in là. Una volta atterrati, con un grosso scoppio, entrambi si ricoprirono di una folta barba bianca: tutta la sala scoppiò a ridere, nemmeno Katie poté trattenersi.

Quella sera scesero presto in sala Grande, per il banchetto di Halloween. Il calice era posato davanti a Silente.
Katie constatò contenta che Fred, e ovviamente anche George, non aveva più la barba bianca.

Alla fine della cena, Silente si alzò e con un colpo di bacchetta spense le candele, lasciando accese solo quelle dentro le zucche. Il calice sputò fuori tre cartoncini, a distanza di qualche minuto uno dall'altro, tra meravigliose fiamme rosse.
Viktor Krum per Durmstrang, Fleur Delacour per Beauxbatons e Cedric Diggory di Tassorosso per Hogwarts, furono sorteggiati come campioni dal calice. I tre campioni erano spariti dietro una porta in fondo alla sala, accompagnati da un grosso applauso, quando il loro nome era stato chiamato.

Silente stava parlando quando accadde: il calice si illuminò di rosso ancora un volta e sputò fuori un altro biglietto. Un silenzio pesante regnava nella Sala Grande.

Katie, intimidita, osservò Silente afferrarlo e chiamare in tono grave Harry Potter.

Tutti gli studenti di Grifondoro aspettarono Harry in sala comune e quando lui risalì dalla stanzetta in fondo alla sala dove aveva raggiunto gli altri campioni, festeggiarono tutta la notte. Si congratularono con lui, gli domandarono come avesse fatto. Per mezz'ora in sala comune non si sentì che baccano e un gran vociare.
Katie osservò Harry intrappolato tra la morsa di Fred mentre Lee gli legava uno stendardo di Grifondoro al collo; c'era un campione della loro casa tra i partecipanti al Torneo.
Si sentiva orgogliosa, pensò con un sorriso.


  
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