Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: GexeTheNemesi    01/07/2007    9 recensioni
La secondo fanfic su Naruto che scrivo, abbiate pietà nei commenti…
Cosa sarebbe successo se Naruto in fasce fosse finito fin da subito nella mani dell’Akatsuki? Per scoprirlo leggete quanto segue!
Genere: Generale, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akatsuki, Altri, Naruto Uzumaki
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Anche se teoricamente oggi è il mio giorno libero, ho deciso di aggiornare lo stesso, contenti?


Cap 38 Hyuuga vs Hyuuga


Era passato un giorno intero dall’attacco dei ninja del suono, la febbre di Sasuke si era abbassata e la rosa spera che si risvegliasse presto.
Infondo non era andata così male, adesso avevano tutti e due i rotoli necessari per andare alla torre centrale.
“Naruto” ebbe il coraggio di chiedere Sakura.
“come conosci Orochimaru?”
Il cuore del ragazzo perse un battito.
Tombola! E adesso che si fa?
“Aspettiamo che si risegli Sasuke” rispose evasivo lui.
Sperando che mi venga in mente qualcosa nel frattempo
Sakura spostò lo sguardo sul compagno sdraiato a terra e gli scostò premurosa un ciuffo di capelli che gli era finito sugli occhi chiusi.
“E’ stato uno dei gesti più coraggiosi che abbia mai visto” si congratulò con lei Naruto.
Sakura sorrise tristemente.
“Non tentare di consolarmi, per favore” sussurrò.
“Non ti sto consolando! Quanta altra gente pensi ci sia al mondo che possiede il coraggio di affrontare a viso aperto uno dei tre ninja leggendari?”
“Tu e Sasuke” rispose subito lei.
“Beh, non a caso sei in squadra noi, non pensi?”
Il sorriso triste della rosa divenne un sorriso grato.
“Io e Sasuke” continuò il biondo.
“conosciamo un mucchio di tecniche e siamo molto abili nel Taijutsu, grazie a queste nostre qualità possiamo affrontare a testa alta moltissimi nemici: è questo che ci da sicurezza in battaglia e non ci fa temere niente e nessuno. Tu invece Sakura, pur non avendo la nostra forza, hai deciso di affrontare un nemico infinitamente più forte di te pur di proteggere una persona che ti era cara; e la forza che hai dimostrato di avere, è di gran lunga superiore alla mia e a quella di Sasuke”
Questa volta la ragazza abbassò lo sguardo, rossa in volto.
“Così però mi metti in imbarazzo” borbottò.
Naruto si limitò a massaggiarsi la tempia con aria annoiata.
“Hinata Hyuuga. Chi è? La tua ragazza?” Chiese lei, curiosa di pettegolezzi.
“No” rispose subito.
“ma gli voglio comunque un mondo di bene, è una delle persone più care che ho”
“Già. Si era intuito vista la tua reazione con quell’altro tipo… Neji, o come diavolo si chiama”
Il ragazzo cominciò a osservare gli alberi della foresta della morte, chiedendosi se adesso la sua cara amica stia bene.
Sasuke emise un gemito più forte dei precedenti e cominciò ad aprire gli occhi. “Sasuke-kun!” Gridò felice la rosa.
Lui si mise seduto, massaggiandosi la spalla bucata dal kunai
“Qualcuno mi dice cos’è successo?” chiese il moro.
Naruto gli raccontò velocemente quel che era successo mentre era svenuto, dai ninja del suono all’arrivo di Lee.
“… e per di più adesso abbiamo tutti e due i rotoli!” Esultò trionfante, mostrando il rotolo del cielo e della terra.
“Non tentare di svignartela così” lo avvertì Sasuke mostrando un volto cattivo. “come diavolo facevi a conoscere Orochimaru?”
Naruto stava ciondolando, non sapeva che dire.
“Finito… finito l’esame” bofonchiò.
“vi prometto che appena finito l’esame vi dirò tutto, sapete che io le promesse le mantengo sempre”
I due sembravano poco convinti, ma annuirono comunque.

Il giorno dopo si rimisero in marcia diretti alla torre centrale, per fortuna non incontrarono altri ninja o trappole lungo il cammino.
“Cavolo! Me la immaginavo più piccola!” commentò Naruto
“Entriamo” incitò Sasuke.
Una volta entrati, notarono che già alcune squadre erano arrivate, tra queste aveva visto Shino e Kiba, ma Hinata non c’era quindi il biondo decise di andare a chiedere spiegazioni ai due compagni di squadra della Hyuuga.
“Ehi, guarda un po’ chi è arrivato” disse Kiba.
“Dov’è Hinata?” Chiese subito.
“Non ti deve interessare” rispose l’Inuzuka.
I due cominciarono a lanciarsi saette dagli occhi, ma per fortuna lì c’era anche Shino.
“Ha detto che andava a sciacquarsi il viso, si è allontanata solo da pochi minuti”
Buttò giù un “grazie” e si allontanò subito dai due, dirigendosi verso i bagni. Dopo una rampa di scale, giunse davanti alla porta dei bagni femminili, sentiva che l’acqua stava scorrendo.
Bussò alla porta.
“Hinata, sono Naruto” chiamò.
Non ricevette risposta, magari il rumore dell’acqua copriva la sua voce, così bussò più energicamente.
Ancora nessuna risposta, eppure sentiva l’acqua scorrere.
Magari se ne già andata e ha dimenticato di chiuderla Ragionò.
Vinto comunque dalla curiosità, aprì leggermente la porta.
“Hina…”
Il cuore del ragazzo perse un battito: Hinata era stesa a terra, apparentemente senza sensi.
Si fiondò sulla Hyuuga e le sorresse il capo.
“Hinata, che ti è preso!? Apri gli occhi!” Supplicò Naruto.
Lei ebbe un piccolo sussulto e lentamente aprì gli occhi.
“Niichan…” sussurrò.
“Hinata, ma hai la febbre!” disse a voce alta il biondo.
“E’… è stato solo un giramento… non è niente” bofonchiò.
Lo sguardo di Naruto cadde sulla fasciatura alla spalla della ragazza: era lì che la aveva ferita la marionetta.
“C’era del veleno…” disse a se stesso.
“Hinata…”
“Non preoccuparti per me Niichan” disse rimettendosi in piedi piuttosto barcollante.
“mi hai insegnato bene a stringere i denti”
Naruto era preoccupatissimo, con una ferita del genere Hinata rischiava la vita!
Quando poi il tempo limite per concludere la seconda prova si esaurì, tutte le squadre che aveva superato le insidie della foresta della morte ebbero un amara sorpresa: erano in troppi ad aver superato la prova e per sfoltire il numero dei partecipanti, avrebbero dovuto disputare degli incontri uno contro uno.
Naruto portò lo sguardo al marionettista poco distante da lui.
Prega di non capitare contro di me o stai certo che finisci male
“Gli incontri preliminari” cominciò Hayate.
“saranno, coff… stabiliti casualmente da tabellone elettronico che vedete alle mie spalle. I ninja scelti coff… coff… rimangano qui, mentre gli altri dovranno andare sugli spalti, tutto chiaro?”
Questo tipo è ridotto anche peggio di Hinata pensò Kiba.
Sul tabellone cominciarono a scorrere i nomi di tutti i partecipanti rimasti, fino a quando solo due nominativi rimasero.
Neji Hyuuga vs Hinata Hyuuga
Merda pensò Naruto.
peggio di così non poteva andare, Hinata non si è ripresa neanche un po’!
“Hinata” sussurrò alla ragazza che gli stava a fianco.
“posso darti in chakra di Yoko, ma ho bisogno che tu mi tocchi”
Il biondo mosse la mano per prendere quella della ragazza, ma le si ritrasse.
“No” disse.
“voglio combatterlo io”
Gli altri ninja cominciarono a salire sugli spalti.
“Hinata, sei gravemente debilitata. Non hai speranze contro di lui in queste condizioni!”
“Non mi interessa perdere” sibilò.
“a me basta combattere contro di lui, riuscire a tenergli testa”
Il ragazzo era sbalordito.
“Hinata…”
“Voglio dimostrare a Neji e agli altri del mio clan che non sono debole!” disse decisa.
“Io sono una guerriera, e voglio che anche loro lo capiscano”
“Ho detto che gli altri devono salire sugli spalti” lo riprese Hayate, vedendo che Naruto persisteva a rimanere a fianco alla Hyuuga.
“Sei… cocciuta!” riuscì solo a dire il biondo.
“Ho imparato dal migliore” disse, dandogli un dolce bacio sulla guancia.
“vai e fai il tifo per me”
L’esaminatore cominciava a stufarsi e Naruto allora si sbrigò ad andare sopra gli spalti.
“Sembravate proprio una bella coppietta” lo prese in giro il moro.
L’altro ringhiò in risposta.
I due Hyuuga si portarono al centro del salone, pronti a combattere.
“Ti vedo preoccupato Naruto” disse Kakashi, apparso dal nulla alle sue spalle.
“Lo saresti anche tu se fossi in me” borbottò.
“Tranquillizzati” lo rassicurò lui.
“interverremo noi Jonin se Neji comincia a usare la mano troppo pesante”
Neji e Hinata erano uno di fronte all’altro, pronti a dare battaglia.
“Coraggioso da parte vostra non ritirarvi fin dall’inizio” iniziò Neji.
“ma se fossi in voi ci ripenserei, potreste farvi molto male a combattere contro di me”
Hinata non risentì affatto dell’istigazione.
“Se sei bravo a sparare stronzate come a combattere, allora penso proprio che mi divertirò in questo incontro” disse la ragazza.
Neji inarcò un sopracciglio.
“Cosa avete detto?” Ed era sicuro di aver capito male, perché sapeva (credeva) che Hinata non sarebbe mai stata in grado di usare un linguaggio del genere, con lui almeno.
“Ho detto” e scandì chiaramente ogni singola parola.
“Che se sei bravo a sparare stronzate come a combattere, allora penso proprio che mi divertirò in questo incontro”
Naruto sorrise soddisfatto
Brava Hinata, fagli capire con chi ha a che fare
“Il primo incontro” cominciò Hayate.
“può iniziare”

Stavo per fare “salva” e connettermi al sito per aggiornare, quando improvvisamente una palla di cannone bruna ha sfondato la porta di camera mia gridando: “Non avrai intenzione di finire così, vero!?”

“Jyuuken!” Iniziò subito Hinata.
Cominciò subito un rapido scambio di colpi, parate e schivate. Tutto a una velocità molto sostenuta.
“Non ho mai visto uno stile di combattimento del genere” ammise Sasuke.
“E’ lo stile Hyuuga” spiegò il biondo.
“quello che stanno usando è il pugno gentile, una tecnica micidiale. Anche se il colpo non tocca il bersaglio può comunque fare danni internamente all’avversario”
“Vuoi dire che danneggia gli organi interni anche senza un contatto fisico?” Chiese Sakura.
“Esatto, ma non è solo questa la specialità del clan Hyuuga” continuò
“nel corpo umano ci sono centinaia di fori di uscita del chakra, e in teoria se li si colpisce con precisione si riesce a bloccare o ad aumentare il flusso di chakra dell’avversario controllandolo a piacimento”
Lo sguardo preoccupato del biondo si concentrò sulla figura di Hinata: era chiaramente in difficoltà.
“In questo momento entrambi stanno cercando di bloccare i fori di uscita nella braccia del proprio avversario in modo che non possano più usare il pugno gentile. Inutile dire che il primo che ci riesce si porterà a casa l’incontro”
Hinata perse la concentrazione a causa di una fitta di dolore alla spalla e Neji ne approfittò immediatamente per assestare un Jyuuken in pieno petto della ragazza, pericolosamente vicino al cuore.
Lei venne sbalzata qualche metro di distanza, rigurgitando una discreta quantità di sangue.
Non va bene, non va bene, non va bene, cazzo! pensò furibondo Naruto.
Un altro colpo del genere e Hinata rischi la vita
“Kurenai…” la chiamò Kakashi, lei fece cenno di assenso: erano pronti a intervenire.
“Esaminatore, credo che l’incontro sia concluso” disse Neji, voltando le spalle.
“Aspetta!”
Lui si voltò di scatto, incredulo: Hinata si stava rialzando in piedi.
“Io l’ ho capito… come mai tu mi odi così tanto” cominiò
“tu volevi nascere… nella casata principale, non è vero Neji-san?”
A quell’affermazione lo Hyuuga non ci vide più e si scaglio contro la ragazza pronto a ucciderla; vane furono le parole dell’esaminatore e prima che i Jonin potessero bloccare il ninja furibondo, qualcuno li precedettè.
Neji venne sbalzato contro il muro adiacente e solo per miracolo non si ruppe qualche osso.
“L’incontro è finito” ruggì Naruto
“prova a toccarla ancora, e io ti ammazzo”

  
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: GexeTheNemesi