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Autore: Sheriza    14/12/2012    3 recensioni
Il corpo del ragazzo la bloccava contro l'albero, mentre le sue labbra la cominciarono a baciare, rendendo quel collo caldo freddo, il cuore di Aoi batteva all'impazzata, poi da quelle labbra morbide cominciarono ad uscire degli spuntoni, che cominciarono a graffiare il collo di Aoi fino a quando quegli spuntoni non entrarono nella sua carne.
Il sangue sgorgava, lo sentiva bene lei, due ferite sul collo, il rumore delle sue labbra, l'eccitazione di quel ragazzo, il freddo che stava cominciando a prendere possesso del suo corpo, solo in quel momento riuscì a mettere a fuoco la situazione.
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Aoi è una ragazza che nel giorno del suo sedicesimo compleanno perde l'unico parente che pensa di avere, suo padre, però dietro quell'incidente si nascondono altre ombre del passato di Aoi che torneranno a bussare alla sua porta, portandola a scoprire verità che nessuno avrebbe mai immaginato.
Tra doppi, addirittura tripli giochi, verità nascoste e una società poco curata il passato verrà rivelato e con esso anche il futuro che attende Aoi.
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Questa è la mia seconda storia su EFP, e la prima sui vampiri, spero vi piaccia e che la lettura sia di vostro gradimento. Baci :)
Genere: Dark, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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Rosso

Capitolo XI


Il fiatone di Aoi cresceva sempre più mentre stringeva le mani sulla maglietta di Astor che stava per arrivare al limite.

Sto cominciando a vedere tutto sfocato” disse con un fil di voce Aoi che guardava la parete difronte a lei.

Astor non faceva il minimo rumore, però stava stringendo in un modo impressionante sul collo di Aoi lasciandole un livido violaceo, a un certo punto strinse il corpo di Aoi a sé con tutta la sua forza e dopo levò i denti dal collo di Aoi.

Alzò la testa e la guardò, aveva le labbra leggermene macchiate di rosso e passandosi la lingua sopra si avvicinò alla faccia di lei che stava sul punto di svenire.

Brava, resisti un altro po', poi potrai dormire” disse con un tono soffice e seducente Astor che la mise sotto le coperte del suo letto.

Aoi non riusciva a sentire più nulla e la sua vista era appannata, sentiva il cuore quasi scoppiarle e la testa pulsarle da morire, ogni singola cellula del suo corpo sembrava scoppiarle e il freddo fino a dentro le ossa, riuscì a resistere per altri cinque minuti poi il sonno la raggiunse.

Astor la guardava sorridendo e dopo essersi assicurato che dormiva e che stesse al sicuro uscì dalla camera e chiamò una cameriera.

Miki, prepara l'abito per la cerimonia” disse lui.

Certo mio padrone” rispose la cameriera che sparì in una porta di legno lavorato.

Astor camminò fino alla porta della sua villa, poi si teletrasportò in una specie di casa e si guardò intorno.

Cosa cerchi, Astor?” chiese un ragazzo uscendo dall'ombra.

Era un ragazzo alto e magro, aveva i capelli a cresta biondi, due occhi gialli e luminosi, sul sopracciglio aveva un piercing e un sorrisino gli dipingeva il volto, indossava dei jeans un po' abbassati e una felpa bianca.

Astor si girò rapidamente e alla vista del ragazzo tirò un sospiro di sollievo, poi disse “Hey Matt sei tu...”.

Chi altri? Cosa cerchi qui?” chiese in ragazzo abbassando la testa e dirigendosi verso Astor.

Devo fare una cerimonia di iniziazione, e mi servite tutti voi non basta solo un vampiro elementare” disse Astor fissando il ragazzo negli occhi che rideva.

E' per un altra tua schiavetta?” chiese divertito Matt.

No, è diverso. E' una ragazza molto importante ha un potere speciale”.

Ah, sempre ragazza è. E che potere sarebbe?” chiese incuriosito Matt che inarcò il sopracciglio facendo risaltare il piercing.

Lo scoprirai solo alla cerimonia, sempre se chiamerai gli altri due vampiri elementari.” disse Astor con un tono maligno.

E va bene, stanotte alle due di notte a casa tua fai trovare tutto pronto io porto Teck e Rein.” disse il ragazzo sparendo nel buio.

Astor sorrise e ritornò alla sua villa, dove le cameriere stavano rifinendo l'abito che Aoi avrebbe dovuto indossare quella sera.

Che è successo all'abito?” chiese Astor notando che era cambiato qualcosa.

La parte di sotto era completamente rovinata quindi lo abbiamo dovuto ricucire..” disse una cameriera guardando il pavimento.

Okay, ma fate in modo che sia tutto pronto per mezzanotte e poi occupatevi del salone.” disse Astor facendo un gesto con la mano e uscendo fuori.

Arrivò velocemente la sera e Aoi si risvegliò, al suo risvegliò si sentì debole e affamata come non lo era mai stata, alzò lo sguardo e vide sulla porta due cameriere con un abito blu notte in mano.

Aoi si alzò e prese l'abito in mano guardandolo incuriosita, era formato da un corpetto che lasciava le spalle scoperte, una gonna stile principesco fatta di pizzo che le arrivava fino a terra e per coprire le spalle c'era una giacchetta tutta ricamata in pizzo.

La prego di indossarlo signorina e di seguirmi” disse una cameriera facendo un inchino.

Perché?” chiese Aoi che aveva poggiato il vestito sul letto.

Dovremo fare una cerimonia” rispose la cameriera mettendosi a un angoletto e guardando Aoi, poi aggiunse “La prego di vestirsi”.

Aoi non chiese nulla e andò in bagno e la prima cosa che fece fu guardarsi allo specchio, non era cambiato nulla era uguale a prima tranne la pelle, era più candida e bianca di quanto non lo fosse prima, aprì la bocca per controllare se aveva i denti e non vide nulla, così tornò indietro e cominciò a infilarsi il vestito con l'aiuto delle cameriere.

Una volta indossato Aoi si guardò allo specchio, era bellissima quel colore e quel modello la facevano sembrare una bellissima principessa gotica.

In quel momento entrò Astor nella stanza e appena vide Aoi vestita in quel modo la corse ad abbracciare facendo andare via le cameriere.

Sei stupenda” disse Astor abbracciandola con tutta la sua forza.

Grazie..” disse Aoi che riusciva a sentire odore di sangue sui vestiti di Astor.

Vieni seguimi” disse Astor prendendo Aoi per mano e dirigendosi nell'atrio, dove c'erano due ragazzi e una ragazza che osservavano Aoi muoversi sinuosamente.

C'era il ragazzo biondo, Matt che alla vista di Aoi sgranò di occhi e sorrise, poi un ragazzo un po' più basso aveva i capelli neri con dei riflessi violacei e gli occhi color ametista che la guardavano freddamente e infine una ragazza aveva i capelli neri come petrolio e i suoi occhi erano rossi come il sangue.

Aoi giunse davanti ai tre ragazzi che la scrutavano e Matt dopo averla guardata per un po' la prese per mano e la condusse in mezzo all'atrio.

Io sono Matt, il vampiro elementare dell'aria” disse sorridendo, poi indicando il ragazzo con gli occhi viola aggiunse “Lui è Teck, il vampiro elementare dell'acqua, mentre la ragazza si chiama Rein è la vampira elementare della terra, e lui già lo conosci ovviamente, Astor il vampiro elementare del fuoco”.

Vampiri elementari?” chiese con un fil di voce Aoi che guardava negli occhi Matt.

Sono i vampiri da cui derivano tutti gli altri poteri, i più potenti” rispose Astor.

Direi che possiamo iniziare” disse con una voce candida e melodiosa Rein.

Astor, Matt, Teck e Rein si misero intorno ad Aoi e cominciarono a parlare in una lingua strana.

Che diavolo succede?” gridò Aoi che sentiva il cuore scoppiarle e una voce in testa che le diceva di mordere qualcuno.

Matt mentre recitava le parole guardava ardentemente Aoi, non c'era un momento in cui non la guardasse e questo faceva innervosire Astor.

I quattro ragazzi finirono di recitare le parole e da i loro piedi cominciarono a uscire i vari elementi. Astor fu avvolto da un turbine di fuoco, Matt da un turbine di aria, Teck da uno di acqua e Rein fu avvolta da blocchi di terra, dopo pochi secondi tutti e quattro gli elementi si unirono sulla testa di Aoi formando una specie di capanna intorno alla ragazza.

Che diamine fate?” chiese Aoi che sentiva il desiderio di mordere qualcuno urgentemente.

I quattro ragazzi si fermarono e Matt e Astor fecero un sorrisino soddisfatto poi delle cameriere apparirono dietro di loro con in mano corpi di donne svenute e le piazzarono intorno ad Aoi.

Avanti, bevi si vede che hai sete” disse Teck.

Sono bloccata...” rispose Aoi che tirava pugni a quella specie di barriera trasparente.

Distruggila” disse Matt.

Mostra il tuo potere, anche se non sei un vampiro di nascita comunque sia se ne acquisisce sempre uno quando si viene morsi e iniziati.” disse Rein.

Aoi sentiva il bisogno del sangue di quelle donne tanto che cominciò a perdere la calma e a non ragionare più. I suoi occhi cominciarono a diventare di un azzurro chiaro tanto da sembrare bianco, e la sua pelle cominciò ad avere un colorito sul rosso.

Astor fece un sorriso molto esteso e guardava Aoi come se quello spettacolo fosse la cosa più straordinaria che aveva mai visto.

Ma che diavolo?!” gridò Matt sgranando gli occhi insieme a Rein e Teck.

Aoi alzò le mani al cielo e dopo aver detto delle parole in una lingua sconosciuta invocò un turbine di fuoco unito a una scarica elettrica che distrussero in meno di dieci secondi l'intera capanna.

Fuoco e fulmini?!” gridò Matt che ancora non riusciva a credere a quello che aveva visto, intanto Aoi si era fiondata sulle donne e dopo aver annusato l'odore del sangue che riusciva a sentire spalancò la bocca e due canini lunghi e appuntiti si infilarono nel collo della donna che teneva in braccio.

Come è possibile, già esiste il potere del fulmine per non parlare del fuoco, è un potere elementare non può avercelo lei...” balbettò Matt che continuava a guardarla incredulo.

Te l'ho detto è diversa...Ha il potere divino” sussurrò Astor.

Il potere divino?! Il potere rarissimo che si può trovare solo nei vampiri più antichi?” gridarono in coro Matt, Teck e Rein.

Esatto” rispose secco Astor.

Chi è quella ragazza?” chiese Matt.

Ti sei risposto da solo, una ragazza” disse Astor avvicinandosi ad Aoi.

Lei ha il potere divino...” continuava a sussurrare Matt.

Aoi intanto aveva prosciugato la prima donna lasciandola cadere a terra come un sacco, proprio come fece Astor quella sera a casa sua. Ora capiva cosa si provava, come si sentiva Astor ogni volta che aveva sete, come si sente un vampiro attratto dal sangue era una sensazione a cui non si poteva scappare è un po' come l'istinto di sopravvivenza si fa di tutto per non morire, era quella più o meno la sensazione, una sensazione che la fece sentire più viva di quanto non lo fosse mai stata.

  
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