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Autore: VigeeleBrune    15/12/2012    0 recensioni
"Ho solo 24 anni, il treno dell'istinto riproduttivo e della sistemazione non è nemmeno in stazione, come posso voler intraprendere un viaggio per una destinazione che ancora non esiste?”
Le avventure di una fotoreporter alla scoperta del mondo con qualche intreccio sentimentale per rendere più appassionante e avvincente la storia.
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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odio il mio programma html... mi taglia pezzi di storia...


L'aereo atterrò con un'ora di anticipo. Alessandro non era riuscito ad arrivare prima, dunque si sarebbero incontrati direttamente all'albergo. La prima cosa che la colpì non furono quelle giganti mani dorate appese per decorare l'aeroporto, né le donne agghindate con il “sari”, il tipico indumento femminile, bensì quell'acre odore di cumino che le invadeva le narici. Era piuttosto fastidioso.

Giunta in albergo, decise di aspettare il collega su un divanetto della hall: “sempre che non mi addormenti accasciata qui, sarebbe alquanto imbarazzante”. Detto, fatto.

A svegliarla fu un giovane indiano dai capelli neri corvino (non potrebbe essere stato altrimenti e decisamente non il suo collega) vestito con un finissimo e assai elaborato “kurta”, ovvero ciò che prima, senza la mini guida, avrebbe definito come una “palandrana” molto elegante.

Senza dire una parola, il ragazzo le lasciò un biglietto con le indicazioni per un bar in fondo alla strada firmato “Ale”.

Identificarlo fu alquanto semplice: sebbene il locale fosse gremito, quel metro e 90 di massa bionda con stampato in faccia “turista” non poteva che essere lui.

<< Ehi... Alessandro? >> - << Oh, buongiorno! >> - << Piacere, sono Francesca.  >> . Si accomodarono all'unico tavolino disponibile e ordinarono un caffè.

<< Mi dispiace non essere venuto a prenderti in aeroporto ma stavo organizzando delle gite qui nei dintorni... dobbiamo essere al Chandni Chowk, il mercato, tra un'ora e mezzo. E' qui vicino quindi abbiamo ancora un sacco di tempo. Dimmi, com'è stato il viaggio?  >>.

Fantastico, chiacchierava come se fossero già conoscenti. Il servizio sarebbe stato più piacevole dell'ultima volta in Namibia. Giulia può essere assai insopportabile in ambito lavorativo.

<< Non dei più lunghi di certo, ma piuttosto stancante. Ero schiacciata tra un uomo decisamente troppo grande per il suo sedile e un bimbo scalciante decisamente troppo agitato per 6 ore di volo. Direi molto bene. La parte difficile è stata prima sai, non ho mai dovuto fare così tante visite mediche in una settimana e avevo molto lavoro da fare... wow...! Tu sei abituato, vero? Quante volte sei stato qui? >>

Gli scappò una leggera risata: << Si, la prima volta che sono venuto mi sembravano assurde tutte quelle precauzioni ma questo posto davvero ti cambia. Vedrai cose che raccontate non sarebbero mai la stessa cosa... Per me è la terza volta. Be' le pecche del viaggiare in economy, ma ehi, questo passa per il convento. Inoltre mi ritengo molto fortunato ad aver trovato un lavoro che mi permetta di fare ciò che amo: scrivere e studiare da vicino la filosofia di vita orientale, mi ha sempre affascinato tantissimo. >> - << Si, hai perfettamente ragione. Io amo viaggiare e mi immagino il mondo come una grande fotografia che ancora deve essere scattata. Il mio intento è scattarla ovviamente, quindi eccomi qui! >> Ecco come iniziare una conversazione con un perfetto sconosciuto che pensi di conoscere più di te stesso. << Mi piace quest'idea. Quindi, da quant'è che lavori per il giornale? >> - << Be' direi che sono ormai circa 4 anni... si, 4 anni e qualche mese. Ho iniziato appena finito il liceo facendo qualche piccolo servizio di periferia giusto per pagarmi l'università e per iniziare a introdurmi nel campo. Fino a l'anno scorso ho dovuto dividere la mia vita tra foto e studio. Sono laureata in fisica adesso ma ho più tempo per dedicarmi alla mia passione. Non so se continuerò a fare questo lavoro per sempre o se lo terrò come un hobby a parte... Fatto sta che sono riuscita a guadagnarmi una buona considerazione dalla capa dopo aver vinto un po' di concorsi e sai, una cosa segue l'altra... tu da quant'è? >> - << wow, sei veramente molto fortunata, lasciatelo dire. >> - <<  Be' modestamente la classe non è acqua >>. Interessante, il discorso si faceva lungo e sempre più personale sebbene fossero appena una ventina di minuti che si conoscevano, ma nulla è più piacevole di scambiare quattro risate con qualcuno che sembra condividere i tuoi stessi interessi. Il discorso continuò con lo stesso ritmo: << E' solo un anno per me. Ho lavorato per giornali molto più provinciali ma alla fine, dopo tanta fatica, sono riuscita ad aggiudicarmi un posto in questa redazione. Come ho detto prima: il connubio perfetto tra lavoro e interesse. Oddio, in verità immagino che i miei amici non siano troppo entusiasti di vedermi una settimana si e due no. >> -  << Si, ti capisco perfettamente. La mia vita sociale non vede più la luce del sole! Dopo settimane che non riuscivamo vederci, io e i miei amici siamo finalmente riusciti a organizzare un viaggio in barca a vela che non fosse di lavoro. Quattro giorni di puro relax, ma è stata molto difficile >>. Era facile confidargli fatti personali. Il suo volto proiettava fiducia. I suoi occhi color nocciola chiaro erano molto affabili. Le sue labbra costantemente inarcante verso l'alto ricordavano l'innocente sorriso di un bambino. Francesca era quasi ammaliata (non lo era mai), tanto che si sentì quasi stupida nel continuare a ridere. Pazzesco.

Per buona sorte, Alessandro intervenne spezzando un silenzio che stava per prolungarsi fin troppo: << Bene, direi che possiamo tornare ora in albergo e poi incamminarci verso la prima destinazione, immagino tu debba prendere l'attrezzatura >>. Si alzò dal tavolino accennando un sorriso e andò a pagare la colazione.

Buon Dio, gli ormoni di Francesca erano in festa. Era passata appena una settimana dall'ultima volta che era stata con un uomo ma si sentiva come una vergine. La vecchiaia è decisamente una brutta cosa, specialmente se si manifesta all'età di 24 anni.

  
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