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Autore: Envy_Love    02/07/2007    1 recensioni
-Tu sei pazzo, Jean . Confido che tu lo sappia .- Tears lo guardò, incrociando le braccia al petto, osservandolo con aria di sfida . Non seppe bene perchè, ma guardare l'Homunculus messo in quella posa non gli raccomandava nulla di buono .
-Sì, che lo so . Ma non posso lasciare Kobura in queste condizioni, confido che tu lo sappia !- indicò la stessa Tears, che sorrise crudele verso di lui .
-E' una sfida, Jean ?-
Il seguito di "Tears" è finalmente fra noi ! ^^ Spero vi piaccia ! Chi non ha letto "Tears" vada alla ricerca e si legga quei cinque piccoli puccioli capitoli che la formano ! ^^
Genere: Romantico, Triste, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Envy, Jean Havoc, Nuovo personaggio, Un pò tutti, Wrath
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Tears - Requiem For A Dreams
Capitolo 1° - I Don'T Remember






Passo . Passo . Giravolta . Passo . Ancora una volta . Passo, Passo . Stop .

Si guardò intorno, studiando ancora meglio tutto il posto . Sembrava molto più spensierata rispetto a prima, adesso aveva scordato tutto il suo passato . Tutto questo soltanto grazie ad un ennesimo desiderio esaudito . Adesso viveva tranquillamente a South City, lontana de tutte le persone che aveva conosciuto prima . Come se non bastasse, la Kobura di sempre aveva cambiato nome e aspetto, prima di scordare tutto . gli occhi erano sempre violacei, ma perché le piacevano così . I capelli lunghi biondi, arrivavano fino al fondo schiena, ma erano legati in una coda alta sulla schiena . Sul davanti una frangetta, alcune ciocche di capelli erano nero pece, altre addirittura rosse . Oro, pece e rubino tutti e tre insieme . Ma in fondo così le piaceva . La carnagione era scura, tipo quella di Ishbar . Indossava sempre diversi bracciali e cavigliere e vestiti particolarmente assurdi . Ma in fondo, non le interessava per niente . Era diventata una sottospecie di artista di strada che sfidava le forze armate . Si esibiva dove voleva, con passi di danza o acrobazie da circo . Non richiedeva soldi, le piaceva soltanto farsi notare il più possibile e dal maggior numero di persone possibile . E le piaceva da morire quando i militare la inseguivano cercando di farla finire . Ma in fondo, cosa faceva di sbagliato ? Era soltanto una diciottenne, dopotutto, no ? Sì, perché era passato un anno da quando era scappata da Central City e aveva cambiato aspetto . Un anno bello pieno, e aveva vissuto senza ricordarsi niente . E non le importava di ricordare . No, decisamente non le importava niente .

Passo . Passo . Giravolta . Passo . Ancora una volta . Passo, passo . Stop .

-Ehi, tu ! Fermati !- si voltò appena in tempo per vedere i militari correre verso di lei . Sorrise, voltandosi . Quel giorno indossava una minigonna nera, con sotto dei pantaloncini cortissimi, un top nero senza maniche o bretelle, poi un paio di stivaletti e guanti senza dita . Uscì la lingua in modo da beffeggiarli, poi saltò . Il suo salto era alto circa dieci metri, fece diverse capriole all’indietro, finchè non arrivò a terra . Unendo le mani e posandole a terra tanto per fare, scoprì invece d’avere una sottospecie di superpotere . Neanche ci ragionò molto . Sotto i piedi dei militari comparvero delle corde che li fecero ruzzolare in terra uno dopo l’altro, creando un effetto domino . E lei se la rideva . –Maledetta .. e fatti prendere !-
-Ma per chi mi avete presa ?- uscì ancora una volta la lingua, poi si lanciò all’indietro, atterrando con le mani e continuando sempre all’indietro, finchè spiccò un salto e si ritrovò nuovamente a più di dieci metri d’altezza, a piroettare come se nulla fosse . atterrò direttamente sul tetto di una casa, e da là continuava le sue adorate acrobazie . E si divertiva da morire . Sì, decisamente . Quando tornò coi piedi per strada, s’accorse d’aver fatto lo sbaglio più grande della sua vita . Si ritrovò accerchiata da molti più militari del solito . E da sola non poteva di certo affrontarli tutti ! Li guardò tutti, uno dopo l’altro . Nessun di quelli aveva una faccia conosciuta, eppure alcuni ..
-Aah.. ci hanno mandato qua da Central City soltanto per questa ragazzina ?- la ragazza guardava quello che aveva detto quella frase . Un uomo alto, molto alto, biondo, col ciuffo davanti più scuro . In bocca una sigaretta . Accanto a lui un uomo moro, con gli occhi dello stesso colore dei capelli . Un po’ più basso del primo . Batté le palpebre un paio di volte, poi sorrise . No, anzi . Quello era un bel ghigno tipico alla Namida .

Passo . Passo . Salto . Passo . Ancora una volta . Passo, Passo . Stop .

Un salto e si ritrovò sopra l’uomo, che poi era bello alto, osservandolo negli occhi a pochi centimetri da lui . Il suo sorriso si spense, ricordando di aver già visto quegli occhi . A quello cadde di bocca la sigaretta . Quando atterrò dietro di lui, quello si voltò di scatto, afferrandola per il polso .
-Kobura ?- almeno il suo vecchio nome lo ricordava . Si voltò lentamente, osservando l’uomo . Era piuttosto scioccato, ma conosceva il suo passato ! Anzi, non era nemmeno sicuro che lo conoscesse ..
-Chi sei ?- decisamente, non lo conosceva . O meglio, non lo ricordava .
-So.. sono io, sono Jean !- Kobura inarcò un sopracciglio . L’uomo accanto a lui osservò la ragazza .
-Havoc, non mi dirai che questa è..- Jean non rispose, la ragazza lo fissava . Si liberò con uno scatto dalla mano del ragazzo, facendo qualche passo indietro . Lo squadrò, poi una serie di ricordi le passarono davanti agli occhi . Oh, merda ! No, forse non mi sono spiegata: OH-MERDA !
-Io… tu ..- scosse il capo, osservandolo –Il mio nome.. è Namida .- si voltò, dandogli le spalle . In teoria avrebbero dovuto catturarla, ma.. meglio rinunciarci . –Kobura .. era il mio nome .- Jean sorrise, avvicinandosi a lei da dietro .
-Allora ..- stava per abbracciarla, quando lei si scostò, schiaffeggiando le sue mani .
-Stammi lontano ! Io non mi ricordo affatto di te !- lo sguardo infuriato lasciava trasparire tutte le sue emozioni: rabbia, paura, timore, tristezza . Si voltò nuovamente di spalle, spiccando un salto e ritrovando ancora una volta su un tetto . Si voltò verso i militari uscendo la lingua –Tsk ! Se pensate di prendermi in questo modo vi sbagliate di grosso ! Non so da chi abbiate saputo il mio vecchio nome, ma ..-
-Kobura ! Aspetta !-
-.. ma non è il modo migliore per prendermi ! Scordatevi la mia collaborazione !- ancora un salto e si ritrovò come al solito a fare acrobazie per tutta la città . Si divertiva un mondo, ma l’immagine di quel militare le rimaneva ben impressa in mente . Ma chi era ? Cosa voleva da lei ? no, di sicuro avevano saputo il suo nome da qualcuno a cui l’aveva detto e ora.. cercavano di adescarla, ma inutile, non si sarebbe lasciata prendere così . No, non le interessava affatto . E in fondo, non aveva importanza . Poco a poco si era fatta ora di pranzo, e moriva letteralmente di fame . Si stiracchiò: era ancora sopra un tetto . Sbadigliò e scese dal tetto con l’eleganza di cui soltanto lei disponeva . Atterrò in punta di piedi, proprio davanti agli stessi militari che quella mattina avevano cercato di prenderla e di catturarla con la scusa del nome . Era quasi finita fra le braccia di Jean . Spalancò gli occhi –Accidenti !- spiccò il salto, sorpassandoli e finendo totalmente dietro di loro . Basta, però, basta scappare . Arrivò da un fornaio sotto gli sguardi allibiti dei militari . uscì delle banconote e delle monetine dalle tasche e comperò qualche panino . Sorrise al fornaio, che ormai conosceva da un anno bello pieno . Si voltò, con in mano il sacchetto e i panini e si diresse a passo tranquillo verso qualche vicolo . Senza che se ne accorgesse, fu pedinata da Jean . Lei si diresse verso il vicolo più nascosto della città . Appena arrivata, schioccò le dita . –Ehi, sono qua !- da una porticina uscirono diversi bambini, che la accerchiarono . Diede un panino ad ognuno, sorridendo tranquilla . Rimase un panino, che in teoria doveva essere il suo, e lo divise di diversi pezzi, così da dare il bis a ciascun bambino . Alcuni l’abbracciarono, altri si limitavano a guardarla e a sorridere . Carezzò la testolina di ognuno, finchè non decise che sarebbe rimasta la con loro a giocare . Jean era rimasto immobile di fronte a quella visione .
-Nammy, ma chi è quetto signole ?- la ragazza si voltò appena in tempo per vedere Jean incantato la davanti . Si voltò totalmente, osservandolo . Jean fece qualche passo indietro .
-Ehm.. forse.. forse è meglio che vado ..- Jean fece per andarsene . Namida lo bloccò .
-Vedi di star fermo dove sei, mi devi spiegare un paio di cose .- ora si rivolse ai bambini -Scusate, devo parlare col signore qui presente .. ci vediamo sta sera .- abbandonò i bambini, afferrando jean per il colletto e portandolo via . Lo portò a casa sua, dove lo fece sedere su un divano . Lei si gettò di peso su una sedia .
-Ehm.. ecco ..
-Zitto . Parlo io, qua .- osservava Jean come se fosse l’ultima persona che volesse vedere . –Allora.. dici di conoscermi.. ma si può sapere chi sei ?-
-Ecco .. Jean Havoc, Tenente del Quartier Generale dell’Esercito di Central City, sottoposto del Generale di Brigata Roy Mustang, del Colonnello Edward Elric e del Tenente Colonnello Riza Hawkeye* . Superiore del Sergente Maggiore Kain Fury, del Maresciallo Vato Falman e del Sottotenente Heymans Breda . Abito al numero dieci di Main Street a Central City, quinto settore, da solo, sono single, non ho molta fortuna con le donne, sono innamorato di te, ho venticinque anni e sono nato il..-
-Aspetta ! Replay, torna indietro !- Jean inarcò un sopracciglio .
-Da dove devo riprendere ?-
-Tu.. tu mi .. ?-
-Ah, sì .- si appoggiò allo schienale del divano, accendendo una sigaretta e fumandola tranquillamente –Sono innamorato di te .- chiuse gli occhi, restando in una posa rilassata . –Perché ?- Namida non rispose . Quando Jean aprì gli occhi non vide più la Namida di prima, vedeva soltanto la sua adorata Kobura che gli sorrideva, ed infatti era quello che aveva davanti . Una bella ragazza dai capelli lunghi, ricci, gli occhi blu mare e la carnagione quasi diafana . Chiuse più volte le palpebre, rimettendosi bene a sedere . Kobura adesso era davanti a lui a meno di un metro da lui, seduta compostamente . Si alzò, andando da Jean . Si chinò su di lui, sedendosi sulle sue gambe e baciandolo . Jean rimase come paralizzato . L’aspetto cambiò ancora, tornando però ad essere quello di Namida .
-Certo che sei assurdo, Jean .. riconoscermi anche con questo aspetto ..-
-Ti riconoscerei fra mille, Kobura ..- l’abbracciò e ricambiò il bacio di prima . Solo che la distese le divano, e si mise sopra di lei, continuando a baciarla . Solo che il bacio si prolungò e divenne tutto fuorché casto . Jean insinuò la sua lingua nella bocca di Kobura, ed entrambi si lasciarono trasportare dal momento . Ma Jean continuava sempre a precederla, e a lasciarsi trasportare sempre più, rispetto a lei . Insinuò le sue mani sotto il top di Kobura che non lo respinse . Anzi, fece scorrere le braccia fino al collo di Jean, tranquillamente, lasciandosi andare totalmente . Si staccarono per un attimo, ma Kobura sembrava volerlo inseguire, tanto che riprese il contatto con le labbra di Jean, quasi come a voler dire “Ehi, vieni qua, queste sono mie !” Ed infatti poteva dire che quelle fossero sue, perché anche se lei non lo sapeva, in tutto l’anno in cui non si erano visti non avevano toccato altre labbra .

Uno . Due . Tre .

Appena tre secondi di più, e Jean venne respinto in malo modo . Entrambi stavano scordando di un’altra presenza all’interno del corpo di Kobura: si stavano scordando di Tears . Bruttissimo errore . Era apparsa nel momento meno opportuno, proprio per distruggere quel bel rapporto che stava per spingersi un po’ oltre la linea di confine . Sorrise crudelmente, come soltanto lei sapeva fare, osservando un Jean visibilmente rassegnato .
-Non mi lascerai mai in pace, vero ?-
-Oh, come vedo hai capito che non ce l’ho con Kobura ..- sorrise, anzi no, ghignò . Lo osservava sempre con quegli occhi violacei, così belli che soltanto chi era cieco non poteva perdersi all’interno, nell’esplorazione di essi . E lei si divertiva a mostrarli così .

-Vedi, Jean .. TU devi starle lontano !-


//Envy_Love: et-voilààà !! *O* finito anche il primo capitolo del nuovo Tears ! ghgh.. Requiem For a Dreams, lo addoVVo (come titolo, ovviamente XD xk le mia ficcy le adoro TUTTE !) ! *-* bien, bien, mi raccomando continuate a seguirmi !! ^^

* da Havoc in su sono saliti tutti di grado XD in un anno succedono miracoli ! ^^
  
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