5.
-'Sera.- Garrett si sedette sul divano, accanto a Kate. Era la prima volta che riuscivano a stare da soli di sera; quella casa di solito era più affollata di un circo. Gli altri vampiri erano nelle loro stanze o nel cortile a chiaccherare. Kate, intenta a leggere una rivista, non rispose al saluto e voltò una pagina come se nessuno l'avesse interrotta. -Sai, mi piace litigare con le persone.- continuò Garrett con un mezzo sorriso -Perché si può sempre fare pace dopo.- Kate finse ancora indifferenza, ma non stava muovendo gli occhi, segno che aveva smesso di leggere e gli stava prestando ascolto. -Tua sorella Tanya mi ha raccontato la storia del tuo nomignolo.- Kate strinse appena le labbra, ma continuò a non guardarlo. -Ti chiamava così tua madre.- disse lui, proseguendo -Era una cosa vostra ed io l'ho violata.- -Queste sarebbero le tue scuse?- chiese Kate, lanciandogli uno sguardo che lo fece solo ghignare. -Non mi stavo scusando.- rispose lui, eloquente -Stavo solo analizzando la tua reazione insieme a te.- -Ti detesto.- sibilò Kate, scuotendo i biondissimi capelli per sottolineare il significato di quella frase. -Perché conosco finalmente un tuo punto debole? Non sai come sono felice di aver scalfito almeno un po' la tua corazza d'acciaio.- Garrett rise con quello sguardo divertito e provocatorio che usava solo con lei. -Vorrei poterti dire anch'io di essere felice di conoscere tutti i tuoi punti deboli.- sospirò Kate, accennando un sorriso maligno -Ma, chissà perché, non è così.- -Tutti?- ripeté Garrett, certo di non avere così tante debolezze. -Tutti.- annuì lei, avvicinandosi lentamente. Kate gli si mise faccia a faccia e iniziò a toccarlo leggermente con la mano. Gli sfiorò le mani e le braccia, per poi salire al viso, dove si divertì ad accarezzargli la barba incolta e le sopracciglia, mentre Garrett sorrideva e basta. Poi la donna si avvicinò all'incavo del suo collo per annusarlo ed infine, dopo averlo torturato in quel modo per un buon quarto d'ora, agì e lo colpì con una scossa violenta indirizzata al petto. Garrett cadde dal divano e batté la testa sul pavimento. -Le donne sono il tuo punto debole.- disse lei, incrociando le braccia al petto in maniera soddisfatta. -Solo una in realtà.- affermò lui, rialzandosi divertito. Kate sorrise, quasi compiaciuta del complimento. -Ora abbiamo fatto pace, Garrett.- Il vampiro sorrise a sua volta, felice che Kate, finalmente, l'avesse chiamato per nome. Anche quel giorno, era riuscito a scalfire un po' quella sua corazza. Spiegazioni, varie ed eventuali: Un altro “meraviglioso” momento di questa fantastica coppia! Come sappiamo la madre -adottiva, ovviamente- di Kate, Tanya ed Irina non ha fatto una bella fine; per cui ho fatto in modo che “Katie” fosse il nomignolo usato dalla madre per la piccola Kate. E Garrett non chiede scusa, ovviamente, non è nella sua natura xD Io li amo sempre di più questi due, non posso proprio farci niente <3 Spero che vi sia piaciuto anche questo missing moment, come spero di riuscire a pubblicare prima di Natale. Se così non fosse, auguro a tutti un Buon Natale <3 Un bacione :3