-Alma, si può sapere in QUALE degli innumerevoli forni di questa cucina, hai infilato il tacchino?
Beatrice cammina su e giù per il gigantesco salotto della villa, senza darsi pace: è più forte di lei, dannazione, non è in grado di resistere neanche un secondo, sapendo di non poter mantenere il controllo sulla situazione.
La bionda le si avvicina lentamente, afferrandola con delicatezza per le spalle.
-Quante altre volte credi che dovrò ripeterti che saranno i miei domestici, a pensare a tutto?
Beatrice sospira.
Gigantesche finestre, con i vetri più puliti che abbia mai visto, offrono ai loro occhi una porzione di paesaggio milanese, desolato e grigio, che non accenna a sciogliersi in neve.
Che tristezza.
E pensare, che è la vigilia di Natale. ..
-Ancora una volta, ti prego. Devo abituarmici...-
E’ il 24 dicembre: e la combriccola dell’Angiolieri ha deciso di trascorrere insieme questa festa importante, memore delle vicende che in quegli ultimi mesi hanno reso i suoi appartenenti più vicini che mai.
Il luogo designato per l’appuntamento mondano, è la gigantesca abitazione della famiglia Marini: un villone appena fuori città, con tanto di smisurato campo da tennis, immensa palestra insonorizzata, decisamente enorme piscina ed altrettanto grande dependance.
Una vera e propria sciccheria.
Ed è esattamente questo che Beatrice ha pensato, arrivandovi qualche ora fa, e operando mentalmente un raffronto con il proprio appartamento borghese.
Improponibile.
Alma è ricca sfondata: e persino il suo albero di Natale è molto più grande di quello dei Loppi, e addobbato con cristalli di swaroski e nastri di seta; ma ora non le piace più molto farlo pesare, è diventata una persona diversa.
Diciamo che sono quasi amiche...
-Beatrice, quel maglione è orribile! Assomiglia a quello che Marc Darcy indossa in “Bridget Jones”! E il naso della renna si illumina pure!..-
Ho detto quasi..
-Si può? E’ permesso?..- Andrea, Matteo ed Alan, carichi di pacchi e pacchetti, fanno il loro ingresso “a palazzo” leggermente intimoriti, e si guardano stupefatti intorno.
Alma si fionda immediatamente addosso alla ragazza, stritolandole le guance: e subito la sommerge con le solite domande di rito che una donna incinta si aspetta puntualmente di sentirsi rivolgere, e alle quali è pure di rito sforzarsi di rispondere educatamente.
-Bel maglione, Bea..!- Scherza Matteo, dandole una pacca sulla spalla: Andrea si avvicina con aria da cospiratore e si leva la giacca, mostrando trionfale a Beatrice il proprio pullover di lana.
Fantastico.
Un abominio color panna su cui campeggia un orribile pupazzo di neve azzurrognola, probabilmente radioattiva, con tanto di naso a carota e bottoni per occhi.
Sono proprio fatti l’uno per
l’altra...
-Quel maglione è davvero tremendo..- Interviene Alan storcendo le labbra in una smorfia di autentico disgusto, issandosi sulle punte dei piedi per scompigliare i capelli del “fratellone” -.. se ben ricordo te lo regalò la zia, e per di più quando avevi tre anni.
-Fantastico..- Beatrice finge di prodigarsi nell’aggiustatura di un nastro di seta pervinca, che penzola ingloriosamente da un ramo dell’albero, nel tentativo di soffocare una risata -.. un destino segnato dal cattivo gusto già in tenera età..-
-Bada a come parli, Rudolph..-
- Credi forse di farmi paura, Jack Frost?
Proprio mentre lo scambio di vedute sta per degenerare nel solito incontro di wrestling, che vedrebbe inevitabilmente schierarsi Beatrice e Andrea l’una contro l’altro, la porta si spalanca, lasciandosi soverchiare dagli ultimi convitati attesi: Filippo e Luce, come sempre impeccabili e sorridenti, Marco Sgangheri, il migliore amico di Matteo, Sonia Balderi, la migliore amica di Alma, e un ragazzo sconosciuto ed estremamente avvenente, con corti capelli scuri a spazzola, e un paio di stupendi occhi blu.
Gli astanti si voltano simultaneamente curiosi verso Alma, in attesa di spiegazioni: ma la bionda evita i loro sguardi, e si limita a correre incontro al nuovo arrivato.
- Davide, eccoti finalmente! Ho bisogno del tuo genio creativo, per apparecchiare la tovaglia..-
- Agli ordini, mademoiselle!
Davide passa accanto ad Andrea, e gli rivolge un malizioso occhiolino, protendendo il braccio destro dietro alla schiena: euforico, il ragazzo, appioppa un sonoro cinque a mano piena sul palmo dell’amico, per poi mostrargli i pollici sollevati.
-Ce l’hai fatta, porco cane; ce l’hai fatta! Sei il mio nuovo dio..-
-Gli applausi a dopo, scemo..-
In breve, l’immensa tavolata è pronta, e imbandita di leccornie e posate, di finissima argenteria: la comitiva dell’Angiolieri prende posto, fra risa e chiacchiericci, e finalmente la grande cena può avere inizio.
E’ davvero incredibile quante cose siano cambiate, in meno di quattro mesi: Alma, la ragazza più desiderata e tristemente stupida della scuola, è rimasta ugualmente gettonata dal pubblico maschile, ma ha guadagnato qualche punto da addizionare all’irrisoria stima finale del suo Q.I, rendendola meno triste.
Matteo, melodrammatico di natura, per quell’animo nobile e cavalleresco trasmessogli dall’epica passione della madre, ha scoperto che l’amore non è un semplice business per vendere cupidi mezzi nudi, ma un’emozione bellissima e reale.
Filippo, da sciupa femmine incallito, è passato a fidanzato geloso; Luce, da dark girl alternativa e non omologata, accesa detestatrice dei damerini ben tenuti, a ragazza del più popolare di essi.
Alan, da fanciulla tendente alla depressione maggiormente deleteria, è diventata una donna in stato interessante, più felice che mai.
Davide, secchione privo di attrattive, sta rivelando tutte le potenzialità per tramutarsi in uno dei nuovi dream men dell’angiolieri.
E Andrea e Beatrice, beh.
Non è nemmeno il caso di ricordare quanti passi avanti abbiano fatto....
-Ehi, bietolone! Mi passi la salsa tartara?
- No, razza di pozzo senza fondo. Ti andrebbe tutta nelle cosce, in qualità di condimento supplementare, se te la lasciassi sgraffignare..-
Beatrice digrigna i denti, in preda alla furia ceca.
Passi avanti...o
indietro.
Dipende dai punti di vista.
...
-Sapete...- Interviene Filippo, appropriandosi della salsiera, e ponendo così fine all’alterco -....a volte mi fermo a rimuginare su quanto siano stati pieni di novità, questi quattro mesi, e mi domando cosa ci attenderà nel restante anno scolastico. Dite che c’è da preoccuparsi?
Marco, o lo Sganga, batte i denti come una foglia, e decide di versarsi, giusto per aiutarsi a superare le proprie paure, un bicchierino di vino rosso.
- Spero di
no..- Borbotta, intimorito -.. dopo l’incidente di Matteo, ne ho
abbastanza!
-Su, andiamo..- Alma sgranocchia piano una carota cruda, parte della sua dieta ferrea: e posa delicatamente la mano sopra a quella di Davide che, intento a sorbire una delicata zuppa di mare, quasi inghiotte una vongola intera, con tanto di guscio -.. quest’ultimo periodo non ci ha portato solo spaventi, ma anche molte cose belle. Non è vero?
Il ragazzo annuisce lievemente, come in preda all’iper-ventilazione.
-S-sono as-solutamente d’aaac-cordo con te, Alma..- Conclude con estrema classe, aiutandosi a ritrovare la giusta frequenza respiratoria tramite un sacchetto di carta, causa eccessivo stress.
Sonia trae un’ampia sorsata d’acqua minerale, e scuote la testa.
- Io penso che il rossino qui, non abbia tutti i torti, invece...- Dice, voltandosi per un istante a guardare lo Sganga che, subito, arrossisce, dietro alle efelidi che gli ornano le guance ed il naso -.. a proposito.. com’è che ti chiami?
-Marco..- Deglutisce lo Sganga, porgendole la mano.
- Sonia...-
Dopo essere rimasti qualche istante in silenzio, i due si sorridono vicendevolmente, e tacciono.
Buon segno.
- Anch’io sono dello stesso parere dello Sganga..- Riprende quindi Andrea, lanciando uno sguardo in tralice a Beatrice, ed infilzando un gambero particolarmente grosso e succulento con la propria forchetta -.. questi quattro mesi, sono stati decisamente troppo intensi.
Dopo che il mio migliore amico è diventato mio cognato, mio cognato è diventato uno dei miei migliori amici, e la mia peggior nemica è diventata la mia ragazza, non credo di avere molte più certezze, nella vita. A dire la verità me ne è rimasta solo una, alla quale tenermi saldamente ancorato..-
I presenti prorompono in una fragorosa risata mentre Luce, ricordatasi improvvisamente di qualcosa d’importante, batte una mano sul tavolo, cercando di attirare la loro attenzione.
-A proposito...sapete cos’ho sentito dire?- l’intera tavolata si volta simultaneamente verso la ragazza, rivolgendole sguardi curiosi -.. che la signorina Bagatti, si è sposata!
Nell’elegante soggiorno, cade un silenzio attonito.
Matteo fissa interdetto il proprio bicchiere, Alma gioca ancora sconvolta con i residui della sua carota, Filippo raccoglie il cucchiaio, precipitato a terra non appena udita l’incredibile novella, Sonia controlla febbrile la propria manicure, Alan si domanda sorpresa chi sia mai questa Bagatti.
Beatrice guarda semplicemente fisso davanti a sé.
-Ecco..- Dice improvvisamente Andrea, rompendo il silenzio -.. mi avete strappato anche l’ultima che avevo, di certezza..-
La comitiva dell’Angiolieri riprende magicamente vita, distraendosi dalle occasionali occupazioni di qualche secondo prima.
Dopo poco, una risata, dapprima timida, quindi contagiosa, si libra nell’aria, mischiandosi ai canti natalizi e allo strombazzare della auto, che corrono lungo le strade, di una Milano non più tanto grigia.
E questa, è veramente la fine...
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Ma ora...facciamo un salto nel futuro, e vediamo che fine hanno fatto i nostri protagonisti.
Alma e Davide sono diventati due attori famosi, due e vere e proprie starlette della sit-com italiana. Sono stati felicemente insieme per tre anni: poi, anche la loro storia perfetta, ha iniziato ad imbarcare acqua. Si sono lasciati e ripresi in continuazione, per un paio di mesi: al momento, Alma sta con un petroliere americano, e Davide con una tennista russa; ma, i loro fan, non hanno ancora perso le speranze di rivederli insieme. Ed anzi; c’è di più.
Presto, i due, torneranno sul set per girare la prima stagione di una serie-tv innovativa, in cui interpreteranno rispettivamente un’affascinante segretaria e il suo capo maschilista, destinati inevitabilmente ad innamorarsi.. e chissà che non sbocci di nuovo l’amore, quello vero, e che i due decidano stavolta di non lasciarsi mai più! Ops.. ma questo è gossip! Meglio non allargarsi troppo..
Filippo ha
ottenuto un ingaggio in una squadra di calcio di serie A, ed è diventato il
nuovo idolo delle ragazzine! I suoi poster nelle pose più disparate si trovano
ormai in qualsiasi rivistina, e sulle porte di tutte le adolescenti italiane (si
dice anche che gli sia stato proposto di realizzare un calendario senza veli;
ma, Filippo, è un ragazzo pudico.. ). E Luce? Sono fidanzati da cinque anni e la
loro storia va a gonfie vele: lei si sta laureando in filosofia al DAMS, e molti
nell’ambiente del mondo dello spettacolo le stanno proponendo degli ingaggi,
abbagliati dalla sua folgorante bellezza. Voci indiscrete giurano perfino che,
Luce, sia stata esortata a fare un provino per Striscia
Matteo sta frequentando la facoltà di medicina, ed è determinato a diventare medico. Le due settimane in ospedale lo hanno colpito a tal punto, da spingerlo a decidere di consacrarsi anima e corpo ad aiutare i meno fortunati di lui. Alan e lui si sono sposati da qualche mese: alla cerimonia è stata invitata anche la signora Bassi, sua madre, con la quale la ragazza è finalmente riuscita a riappacificarsi. Dopo la gravidanza, Alan ha ripreso a frequentare la scuola superiore, che ha ultimato a pieni voti, e ora studia giurisprudenza. Il bambino di Alan è maschio, ed è stato chiamato Giulio: vane le proteste di Matteo, che avrebbe voluto mettergli nome Ippocrate, come il primo grande medico della storia. Veramente troppo strano.
Molti si domandano come faccia una coppia così super-impegnata e così giovane a gestire un bambino piccolo, e a prendersi contemporaneamente i propri spazi, ma per i due non è un problema.
Hanno infatti una tata formidabile, che vive con loro: una tata emiliana specializzata in piadine e in favole della buona notte.
Nessuno sa come si chiami realmente.
Loro, però, la chiamano Pina.
Boldo, l’insopportabile amico-nemico di Filippo, è stato miseramente piantato da Marta, che è fuggita con uno squattrinato pittore francese di nome Jean.
Ora allena i pulcini del Flora Club, è scapolo, squattrinato, e con un pessimo senso dell’umorismo.
Marco Sgangheri, il migliore amico di Matteo, studia medicina presso la sua stessa facoltà, e convive felicemente con una rampante redattrice dagli occhi azzurri, di nome Sonia. (Ve la ricordate? L’amica di Alma.. con il nasone!) La loro storia va a gonfie vele: e lui non replica mai, neanche quando lei lo costringe a mangiare cibo cinese con le bacchette, o a fare ginnastica per mantenersi in forma.
Ces’t l’amour.
La signorina Bagatti; proprio lei, la zitellona!! Ha finalmente coronato il suo sogno d’amore. E’ riuscita a sposare il preside Mastagni, e la loro luna di miele è tutt’ora in corso, in qualche sperduto angolo del globo. Di loro, non si sa quasi nulla.
Salvo che cantano spesso e, vivono di vodka e Jack Daniels.
E Andrea e Beatrice?
Loro, proprio loro; che fine hanno fatto?
Stanno insieme da quel lontano dicembre della quarta liceo, e non si sono mai più lasciati: fra una lite a l’altra non potrebbero essere più felici, anche se ogni tanto fanno fatica a reprimere la tentazione di strapparsi vicendevolmente i capelli.
Si sa, d’altra parte: il lupo perde il pelo; ma il vizio, no!
Lui studia da ingegnere e, una volta ultimata l’università, aprirà uno studio col papà di Beatrice, il vecchio Alberto Loppi, con cui ora va daccordissimo.
Lei fa lettere, e vuole diventare una professoressa di italiano, per inculcare nelle giovani menti delle generazioni che verranno l’amore per il Divino Poeta: ma, a tempo perso, si dedica anche alla stesura di un romanzo rosa, ispirato alle vicende accadute in quei mesi. Il titolo, resta ancora un segreto editoriale.
Andrea e Beatrice escono spesso con i loro amici di una volta, e non finiscono mai di ridere delle vicende di quello sconclusionato anno scolastico.
Si fanno ancora i dispetti; e hanno portato nel nuovo appartamento, anche PARIDE, il maiale di pezza di Andrea, che ha un posto d’onore sulla trapunta del loro letto.
Sulla porta di casa, hanno appeso uno statuto di dieci regole da rispettare, per riuscite a convivere efficacemente. Ma, è inutile precisare che non funziona molto: e noi, sappiamo benissimo perché...
Ma, la cosa più buffa di tutto questo, è che i signori Loppi, quella rampante coppia milanese, visto che i loro figli erano diventati grandi e avevano spiccato il volo, si sentivano troppo soli nel loro appartamento vuoto.
E così, hanno adottato una bambina nigeriana di otto anni, di nome Lucrezia, che va alla stessa scuola di Giulio: e che, combinazione, non lo sopporta proprio.
I due si fanno le boccacce, si tirano i capelli; cercano di buttarsi giù dall’altalena l’uno con l’altro.
Tanto che, per porre rimedio alla cosa, le maestre hanno deciso di metterli vicini di banco.
A sentire i signori Loppi, il risultato di tale azione avventata, sarà inequivocabile.
Carneficina.
Ma per Luce, Filippo, Andrea, e Beatrice, a cui il tragico misfatto è stato narrato durante una cena- rimpatriata, l’esito della questione sarà ben diverso.
-Altra storia..- Hanno biascicato gli ultimi due, fingendo improvvisamente di concentrarsi sulle cotolette alla milanese di mamma Elena.
Poi, hanno fatto la faccia di chi la sa lunga.
-Sono solo bambini..-
Filippo e Luce, invece, si sono guardati perplessi, soffocando una risata.
Per loro, verdetto unanime.
Altra storia, altra storia.
E forse, un giorno, ve la racconterò....
Sigh sigh...questo è davvero l’ultimo spazio che mi
prendo per rispondere alle vostre recensioni, e sono emozionatissima! Non posso
davvero fare nient’altro se non ringraziarvi dal più profondo del cuore per
tutto, perché vi voglio bene, perché senza di voi questa storia non sarebbe
stata un bel niente, perché mi avete dato forza e coraggio, e per tante altre
cose che non vi sto a dire perché questo è l’epilogo e bisogna essere sintetici!
Ç__ç Vi ricordo solo che tutta la mia gratitudine va a voi, in primo luogo,
perché mi siete state vicine in questi quasi- nove mesi insieme, fantastici più
o meno, perché tra alti e bassi ho imparato tante cose sulla vita e soprattutto
ho imparato che quando cadi devi rialzarti subito, e camminare a testa alta, e
non andare avanti strisciando, nell’attesa che le cose si risolvono. Devi essere
tu, a prendere le redini della situazione.
Ora, chiudo questa parentesi un po’ stupida, che sembra
non c’entrare niente con la nostra storia ma che, vi assicuro; ha a che fare con
Andrea e Beatrice molto di più di quanto si possa
pensare...
Come quella genialoide di Cristina, la mia migliore
amica, ha saggiamente deciso di svelare nelle recensioni (ma tanto, non me la
sento di colpevolizzarla troppo, perché l’avrei fatto io
comunque...)
ogni personaggio apparso in “Help! Regole di
sopravvivenza”, esiste davvero, sotto la medesima identità o sotto altre: ed è
anche a loro, amici o semplici conoscenti, che hanno ispirato queste figure, a
cui voglio dire grazie.
A Matteo, che va in giro su uno scooter ammaccato, ed ha
occhi verdi e cangianti di tutti i colori: a Marta, che un nome da femmina ce
l’ha, ma è forte e caparbia proprio come Alan. A Fiè, che con il suo fascino
irriverente, non poteva che divenire il Filippo di questa storia: a Silvia, un
piccolo raggio di Luce. A Marco I,
che potrebbe inventare qualsiasi cosa, con la sua intelligenza strepitosa, e a Marco II, un ragazzo prudente, ma
che sceglie sempre il momento giusto per rischiare. Infine ringrazio e abbraccio
anche Alma, sperando che trovi pure lei la sua redenzione: Alessia, una ragazza
ambiziosa, che vedrei proprio bene come redattrice di punta di un giornale;
Luca, che è stronzo o semplicemente invidioso, e che in ogni caso ha quel che si
merita, ed è giusto così.
Mia madre; perché assomiglia tanto, e forse troppo, ad
Elena Loppi.
Grazie.
Per avermi ispirato, e spinto a scrivere questa storia
che, forse, nel suo piccolo, uno scopo ce l’ha avuto pure
lei.
E a me basta così.
E grazie anche a Bea; in cui, come avrete già capito, c’è
un po’ di me e di tutte voi, della fierezza di essere donne diverse e caparbie:
e il suo nome, forse, l’ho scelto anche perché è il secondo che porto io,
segnato solo sui registri dell’anagrafe.
O, forse, semplicemente perché mi piaceva
tantissimo.
Ho avuto anch’io un Andrea, se mai ve lo state chiedendo:
un Andrea speciale, specialissimo, nato da una mamma single ed incazzata con cui
mi prendevo così bene da poter litigare per ore,
accidenti.
Eravamo così diversi.
Un Andrea che mi ha portato in bilico su un manubrio di
bici ricoperto di ruggine, mi ha insegnato a fumare, a violare la proprietà
privata, ed altre cose non meno utili e pericolose.
Ma non abbiamo stilato un codice comportamentale di dieci
regole, nell’altra storia: siamo stati semplicemente insieme, sino a quando ogni
cosa ha iniziato a languire, a scolorare, per noi.
E ci siamo detti semplicemente
addio.
Forse era per questo, che inizialmente, avevo pensato di
separare Andrea e Beatrice, perché ero arrabbiata: avevo già il finale bel che
pronto da aggiustare, battuto su una bianca pagina di word, ma poi ho capito che
non sarebbe stato giusto, e mi sono vergognata per il solo fatto di averlo
scritto.
Perché meritavano, di stare
insieme.
Perché erano troppo belli.
Perché doveva andare così, almeno per loro, e
basta.
Scusatemi, se vi ho raccontato questa storia: ma quando
sono triste parlo molto, ed ora lo sono, terribilmente.
Non sopporto di lasciare la compagnia dell’Angiolieri,
perché mi sono stupidamente affezionata a loro, come spero anche
voi.
A costo di sembrare ripetitiva, vi ringrazio ancora, dal
più profondo del cuore.
Grazie.
Vi voglio veramente bene.
X Damynex: grazie mille per avermi seguita fino a qui,
sono davvero commossa! Ç.ç E anche felicissima che l’accoppiata Davide Alma, ti
sia piaciuta, è sembrata subito un’idea divertente anche a me quella di unire
insieme
X Piccola_Stella_Senza_Cielo: ç___ç uahh! Grazie di tutto anche a te! Il tuo ultimo commento mi ha fatto davvero sciogliere di soddisfazione....sei davvero troppo gentile! Già..anch’io davanti a parole del genere sarei partita per la tangente..e dire che non sono una persona romantica..! Ma metti che Andrea è un bel fustacchione, aggiungici la sua padronanza discreta dell’italiano...e lo chiedo subito in sposo! Beh..eheheheh xD suppongo che Andrea e Beatrice abbiano stappato lo champagne e si siano dati all’aMMore folle, e soprattutto a una partita di gioco del dottore..ma non potremo mai saperlo con certezza! Quei cagnacci avevano anche tirato le tende è___é Ti ricopro ancora di tutta la mia più sincera gratitudine, cara! Kissoniii >__<
X Maddy94:
ç__ç anche io vorrei tanto continuare, credimi, ma purtroppo è giunto il momento
di salutare i nostri amici. Questa è davvero la fine! Ringrazio tantissimo
ovviamente anche te per i complimenti gentilissimi e ti abbraccio forte
forte...un bacione!
X Killer: grazieee! >__< sono troppo felice di
averti resa felice ^_^ (e ridajè con questi squallidi giochi di parole.. =_=””)
e spero che anche l’epilogo ti abbia soddisfatta! Un fiume di grazie anche a te,
per essere stata sempre presente, e avermi dato gioia e conforto! Baciii
ç__ç
X Valentina: non esistono abbastanza unità di misura per
attribuire una lunghezza corretta al sorriso che mi ha suscitato, leggere la tua
recensione! Sei una vera iniezione di buon umore, prodigiosa, e leggendo le tue
parole avrei voluto saltellare come una pazza per la stanza, e l’avrei anche
fatto se non abitassi in un condominio, sopra una vecchia pazza °__°”! Ti ringrazio troppo: diventare una
scrittrice sarebbe il mio sogno più grande, che spero presto o tardi di
realizzare, e che cercherò di raggiungere con il massimo impegno. Complimenti
per la tua pagella! Sono davvero fiera di te, xD anche se sembra un’idiozia da
dire, ma già dal tuo linguaggio così ricco avevo supposto che fossi come
Beatrice, una cultrice della sapienza!
Montale, l’angoscia esistenziale, e la negatività del vivere sono
un’altra delle fisse (che personalmente non condivido...) del mio prof, oltre a
Leopardi: e quella poesia l’ho fatta proprio quest’anno, sotto la sua dispotica
guida, e me l’ha pure chiesta nell’interrogazione! “Forse un mattino andando in un’aria di
vetro”! Mio malgrado, è diventata uno spauracchio per me, per tutta una seria di
disavventure che la riguardano, e con essa il mio libro di testo perduto! °_°!
Eh sì...Luce e Filippo piacciono da morire anche a me; specialmente perché
anch’io sono una fanatica delle scarpe.. ( e anche perché lui, visto dal vivo, è
un gran bel pezzo di figliolo! Te lo garantisco...).! E Davide, manco a dirlo,
lo trovo davvero un personaggio buffo e tenerissimo. E che dire, ora: buona
fortuna per il quattro luglio (spero che mi farai sapere come sono andati i tuoi
esami!), per il classico, che sicuramente è la scuola ideale per te, e per la
vita in generale; spero di poter di nuovo scambiare quattro chiacchiere con te, perché ti trovo davvero
straordinaria, una persona veramente incredibile e fuori dagli
schemi.
Grazie, Valentina.
Ti voglio bene pure io xD
E ne voglio a tutte voi, naturalmente.
Tantissimo.
E per
Quindi, direi che ho proprio finito.
Grazie, a costo di sembrare un pappagallo che conosce
solo questa parola.
Grazie.
Ora mi prendo una pausetta ( e finalmente, direte voi!)
dallo scrivere istericamente non appena ho l’ispirazione: ma, se vorrete, a
settembre tornerò, più agguerrita che mai.
E con me, oltre a un’altra carrellata di personaggi
bislacchi, ci sarà Deny, un ragazzo carino, lentigginoso e romanticone, con una
vita che niente ha da invidiare a quella della combriccola Angiolieri.
Anche se, ovviamente, il primo amore non si scorda
mai...
Leggete , se vi va, e siate clementi, per l’ultima volta.
^.^
E anche se ve l’ho ripetuto già da un bel po’ di righe,
ve lo ripeto, con la stessa sincerità e gratitudine.
Grazie. Di. Tutto.
Davvero.