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Autore: AxlCharityBip    15/12/2012    2 recensioni
Avevo urlato con tutto il fiato che mi ritrovavo nei polmoni. E lui avrebbe dovuto abbracciarmi, mi avrebbe dovuto dire che sarebbe andato tutto bene. Sarebbe dovuto rimanere con me. Per sempre. Però la vita non è un film, ed io lo sapevo bene.. Appoggiò la mano sulla maniglia. 'Scusa' aveva mormorato, prima di andarsene nascondendo le lacrime. 'Scusa'. // ff larry.
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Wake me up.
 
3. You break my heart in the blink of an eye.
 
 

 

Qualche giorno dopo..
 
Una volta mi avevano detto che prima o poi le brutte giornate finiscono, e che il giorno dopo tutto torna normale. Era con questa speranza che mi ero svegliato quella mattina, dimenticandomi persino di aver litigato con Louis. A ricordarmelo, però, fu l'orrenda immagine che mi si piazzò davanti. Delle valigie erano appoggiate davanti alla porta di casa e lui stava indossando il giubbotto, pronto ad uscire. 
- Che stai facendo? 
Chiesi con voce sommessa, anche se già lo sapevo. Stava andando via, via da me. Cercai di non piangere con tutte le forze che possedevo. Ero pietrificato e continuavo a spostare lo sguardo da lui alle valigie, in cerca di una spiegazione plausibile. Avrei preferito sentirmi dire che stava andando a fare una rapina che avrebbe compreso un omicidio di massa. Invece disse tutt'altro.
- Vado da Eleanor. Ho pensato che dato che le cose tra noi non vanno più bene... 
- El-Eleanor? 
Ripetei, sentendo le gambe diventare molli e la vista offuscarsi. Perché lei? Non poteva andare da Zayn, da Liam, o da Niall? E soprattutto.. perché doveva andare via? 
Louis fece per avvicinarsi, forse con l'intenzione di tranquillizzarmi, ma poi ci ripensò e restò al suo posto. 
- Mi dispiace. 
Stava andando via per la seconda volta. Stessa storia, cambiavano solo le parole. Stava andando via e mi stava lasciando di nuovo solo. Solo
- E'.. è giusto così. 
Mi limitai a dire, riprendendo il controllo del mio corpo. 
- Hai bisogno di aiuto per portare le valigie? 
- No, grazie. In questi giorni verranno i ragazzi per aiutarmi a portare le altre cose, quindi.. 
- Quindi ci si vede in giro.. 
Lui annuì, abbassando lo sguardo. 
- Ci si vede in giro. 
Non potevo crederci. Non volevo crederci. Aspettai che uscisse di casa con le sue stupide valigie e corsi nella sua stanza, sentendo già le lacrime bagnarmi il volto. Non era possibile. Appena entrato nella sua stanza sentii il suo odore forte, e mi sembrò di vedere ancora i nostri corpi avvinghiati in quel letto troppo stretto per noi. 
- Louis.. 
Mormorai, sdraiandomi sullo stesso letto che solo qualche settimana fa accoglieva il nostro amore. Quando feci scivolare una mano sotto al cuscino, sentii qualcosa di ruvido sfiorarmi la mano. Un biglietto. Mi misi a sedere, aprendo quel biglietto chiuso in quattro con il cuore che batteva a mille e le mani imperlate di sudore. 
'Per Harry' il solo pensiero che poco prima avesse scritto il mio nome, che ormai da tempo non veniva pronunciato dalle sue labbra, mi provocò i brividi. 
'Ciao Hazza. Sapevo che saresti venuto in questa stanza, in questo letto; e se l'hai fatto significa che mi ami ancora, non è così?'
Lo immaginavo mentre rideva di me, perché aveva sempre saputo ogni mia mossa. Ogni mio pensiero.
Sì, lo amavo con tutto me stesso.
'So che è tutta colpa mia, lo so, e non sai quanto odi me stesso per questo. Ho perso tutto ciò che di buono c'era nella mia vita. Tu mi rendevi una persona migliore, Harry. Ed io ho rovinato tutto. Dimmi, amore, hai mai conosciuto qualcuno di più stupido di me?'
Il tratto della penna era irregolare, segno che tremava mentre scriveva. O, semplicemente, scriveva con le lacrime agli occhi. 
Ed anche io piangevo, leggendo quelle parole tanto vere quanto strazianti. 
'La nostra storia d'amore è stata la più bella delle storie d'amore. Abbiamo vissuto dei momenti stupendi, che ora purtroppo sono solo sommersi da cattivi ricordi. Non odiarmi perché sono andato da Eleanor. Devi capirmi, anche se è difficile.. vederti ogni mattina e non poterti baciare per me era insostenibile. Dormire da solo, senza i tuoi ricci a sfiorarmi la pelle, senza le tue gambe intrecciate alle mie, non era possibile. E lo sai che non sono mai stato in grado di cucinare, e sicuramente non potevo continuare a mangiare al takeaway. Scusa. Anche se non vuoi le mie scuse, io sono obbligato a scusarmi. Promettimi solo che non scorderai mai tutti i nostri momenti felici. 
Tuo per sempre, Boo.' 
Come potevo non odiarlo? Come potevo? Aveva promesso che non sarebbe mai andato via, e invece l'aveva fatto per la seconda volta. Accartocciai il biglietto e lo gettai per terra, lo calpestai, lo ripresi e lo strappai. Non mi importava se l'avrebbe visto i giorni successivi. Non mi importava se il suo cuore si sarebbe ridotto in brandelli, non mi importava se avrebbe pianto per me. Louis William Tomlinson era ufficialmente un idiota. 
Ed io, io ero ufficialmente innamorato perso.
 
Ero seduto per terra, al centro della stanza, con il cellulare in mano. Continuavo a scorrere le foto di tumblr, sul tag 'Larry Stylinson'. All'inizio mi chiedevo come facessero le fans a capire tutto quello che passavamo, ma poi ci feci l'abitudine. Alcune di loro erano talmente capaci di leggerci dentro che erano addirittura inquietanti. E, purtroppo, avevano anche capito che qualcosa tra di noi si era rotto per sempre. Non volevo che quell'ideale di amore che si erano create venisse distrutto con uno schiocco di dita. Non volevo che il mio ideale di amore venisse distrutto. Mi sembrava ancora di sentire il respiro caldo di Louis sul collo, quando mi prendeva il cellulare e mi diceva di smettere di guardare quelle cretinate. Lo faceva soprattutto per evitare che finissi in qualche fatto riguardante Eleanor, ma era bello guardare tutti quei fotomontaggi che facevano su di noi. Sarebbe stato altrettanto bello dire a tutte loro che non avevano più bisogno di fotomontaggi, sarebbe stato bello urlare a tutti che stavamo insieme. Anche se ormai, di noi due restava solo la polvere di un amore troppo grande e troppo puro per quel mondo così sporco e cattivo. 
 
Eravamo seduti a tavola da quindici minuti, ma nessuno aveva ancora aperto bocca. 
- Ti sei divertito con Eleanor? 
- Smettila. 
- Era solo una domanda. 
- Non era una domanda. 
- E cosa doveva essere? Una domanda, Louis, tutto qui. Puoi anche non rispondere. Perché mai dovrei sapere cos'ha fatto il mio ragazzo con la sua puttanella preferita? 
- Harry, ti prego. 
In realtà, il problema era che ero pieno di insicurezze. Il problema era che un angelo come Louis non poteva davvero essere capitato a me, quindi aspettavo che qualcuno me lo portasse via da un momento all'altro. Sospirai, portandomi le mani sugli occhi. 
- Scusa. Scusami, Louis, è solo una brutta giornata. 
 
A ripensarci ora, quella era la solita conversazione che avveniva ogni sera da almeno due mesi. Ed eravamo entrambi stanchi di quella situazione. Terribilmente stanchi. Mi alzavo dal tavolo, sparecchiavo in silenzio e andavo ad aspettarlo sotto le coperte. Sapevo che sarebbe venuto dopo qualche minuto, sapevo che mi avrebbe baciato e sapevo che avremmo fatto l'amore. Mi chiedevo come potesse un ragazzo di diciotto anni sopportare tutto quello. Come potesse affrontare un mondo del genere, in cui veniva giudicato sbagliato, ed in realtà la sua unica colpa era amare. Ed era vero che i soldi non facevano la felicità, a guardare quei due ragazzi che erano diventati, chiunque poteva affermare che quella non era la felicità. 
Perché io e Louis ci saremmo bastati così, anche vestiti di stracci. Ci saremmo bastati in qualsiasi situazione.
 
Alla fine ero tornato nella sua camera, stavolta accompagnato da una confezione di birre da sei. Avevo abbassato tutte le serrande e mi ero seduto in un angolo del letto, con le spalle al muro e una bottiglia in mano. Lui era la ragione per cui stavo affogando. Ne ero consapevole mentre lasciavo che la birra mi bruciasse la gola, mentre lasciavo che i ricordi viaggiassero indisturbati nella mia mente senza scacciarli via. Oh, e facevano dannatamente male, ma erano tutto ciò che di lui mi rimaneva. Respirai profondamente e presi un altro sorso dalla bottiglia. Il telefono di casa squillava insistentemente, probabilmente erano i ragazzi o il manager che volevano sapere perché non fossi alle prove. Non mi importava delle prove. Non mi importava più di niente. 
 
Eravamo appena tornati dal compleanno di Liam, forse solo un po' brilli. Eravamo entrati in casa cantando e ci eravamo ritrovati a ballare per tutta la casa, nel salotto, in cucina, persino sulle scale.. 
- LOUUUUUUEH!
- Sì, tesoro mio? 
- CIAO! 
Gli urlai nell'orecchio e corsi nella sua camera, gettandomi sul letto mentre continuavo a ridere come solo i pazzi sono in grado di fare. 
- Loueh, facciamo l'amore. 
L'avevo guardato mentre si toglieva la sciarpa rossa che gli avevo regalato e la lasciava sulla scrivania. 
- Non potrei mai approfittare di una giovane donzella ubriaca. 
Aveva risposto, sdraiandosi su di me e baciandomi ogni parte del viso. 
- Sei tu la donna, Loueh. 
Avevo ripreso a ridere cercando inutilmente di arrivare alle sue labbra, ma lui continuava a spostarsi.
 
Ero alla quarta bottiglia. 
- Loueh.. 
Mormorai, vedendolo davanti a me. Si stava togliendo la sciarpa e si stava avvicinando. 
- Loueh, non.. non.. 
Mi tolse la bottiglia di mano e si sedette accanto a me. 
- Harry, ti prego, sei uno straccio. 
Mi prese tra le braccia. Ero talmente ubriaco e disperato che non mi resi nemmeno conto che Louis era davvero lì, e che io ero davvero tra le sue braccia.
 
- Certo, sono la donna.. 
Anche lui rise. Rise così forte da farmi venire i brividi. 
- Se un giorno sarai costretto a sposarti con Eleanor.. 
Dissi, senza nemmeno far caso alle mie parole. Una smorfia si impadronì del suo volto, facendomi ridere ancora di più. 
- Dicevo.. dovrai dirgli che lei fa l'uomo, perché tu sei una donna. 
- Ma io.. Io, Harry, sposerò solo te. 
E così dicendo mi aveva baciato. Mi aveva stretto tra le braccia. Mi aveva sussurrato parole dolci. Ed io, come un bambino, mi ero addormentato mormorando il suo nome.




Writer's Corner. ©

Ho partorito un altro capitolo! Non siete felici? HAHAH, potete anche dirmi di no, eh. ç_ç 
Ci ho messo un po' di più a scrivere questo capitolo, avevo bisogno della giusta ispirazione. In compenso, ho già qualche idea per il prossimo capitolo, yo yeah. (?)
AAAAAAAAAH, quanto sono bellini questi due? Amo i flashbacks, sono così devastanti. ç_ç
E.. oh la la, colpo di scena finale: Louis fa la sua comparsa e cerca di tranquillizzare un Harry disperato che probabilmente si ucciderebbe con la prima corda disponibile.. 
Harry se ne deve ancora rendere conto, ma capitelo, è ubriaco e depresso. Ha tutte le ragioni per pensare che Louis sia solo una visione (insomma, parliamo di Louis Tomlinson, non capita di averlo davanti tutti i giorni. ma questo non è il caso di Harry.. sto divagando.). 
Detto questo, sono tristissima perché Louis va via. OH DANNAZIONE, PRENDI IL TUO BAMBINO E BACIALO SOTTO AL VISCHIO, OKAY? 
....perché mi arrabbio con i miei personaggi? 
Okay, la smetto, parlo troppo. 
Passiamo ai ringraziamenti: grazie mille a Larryishere e Louissass_ che hanno recensito il capitolo. 
Grazie anche a tutte quelle persone che l'hanno messa nelle ricordate/seguite/preferite, essere apprezzata per me è davvero importante.
Vi scongiuro, lasciatemi qualche recensione in più stavolta, eh? 
AH, e l'ultimissima cosa! 
Stavo pensando di scrivere una parte del quarto capitolo dal punto di vista di Lou, che ne pensate? Fatemi sapere. C: 
Al prossimo capitolo! xx



 
  
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